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Autore: Mentos E CocaCola    21/10/2014    2 recensioni
Benvenuti nella cucina di Mentos E CocaCola Parodi, oggi faremo una nuova ricetta.
Ingredienti:
-150g di IMPREVISTI;
-50g di SORPRESA;
-3 cucchiai di INCOMPRENSIONI;
-RISATA in abbondanza;
-5 pizzichi di AMORE;
Mescolate tutti gli ingredienti e fateli cuocere a fuoco lento, otterrete così l'ESTATE PERFETTA!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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P.O.V. Maria
 
-Cosaaaa? Tu…insomma…Nathan…Louis…che cacca volante!-
Tappai quella fogna di bocca a quella stupida di mia sorella. Fra poco anche Nathan le avrebbe risposto.
-Che ti urli scema? Se Louis sente qualcosa sono nei casini-
Mi diede una cucchiaiata in testa obbligandomi a togliere la mano dalla sua bocca.
-Ahi!-
Marghe guardò male Watson.
-Cucchiaio violento! Scusami tanto Mary, è solo che a volte il mio assistente non si regola-
Ma perché dovevo avere una sorella così fuori? Non potevo averne una normale che mi faceva un mucchio di regali, mi dava consigli utilissimi e mi pettinava i capelli?
-Possiamo tornare al mio problema per favore?-le domandai.
-Tu lo sai che non sono brava con queste cose ma ti assicuro che conosco delle persone che possono aiutarti-
Mi trascinò a forza in camera sua e accese il Pc.
-Mi sono iscritta ad un sito in cui ragazzi incompresi per i loro amici strani possono fare delle domande, pensa c’è un ragazzo che ha come amica un’affettatrice, ce n’è di gente strana in giro-
Lo guardai ironica.
-Pensavo di conoscere l’unica persona al mondo che parlasse con un cucchiaio-
Mi guardò scandalizzata abbracciando Watson.
-No, socio, non voleva dire quello che ha detto-
Poi mi guardò in modo molto molto omicida.
-L’hai offeso-
Ok, questa mi voleva uccidere.
Mi allontanai, recitando a mente tutte le preghiere che conoscevo. L’unica cosa che impedì la mia morte prematura fu “Ciuccio ti ha scritto”
-Oh, guarda chi si fa vivo?-
Lessi il messaggio: “Cosa devo fare per non farla più a letto? Ciuccio”
Già il fatto di avere consigli da gente schizofrenica non mi andava molto a genio, ma ora si stava esagerando. Ero molto tentata di ringraziare mia sorella e fuggire a gambe levate, ma era troppo tardi.
-Bene, ho inserito il tuo problema, tra un po’ avrai tutti i consigli che vuoi-
-Spero che tu abbia accuratamente evitato di fare nomi e cognomi-
Mi guardò molto male e mi diede una cucchiaiata in testa.
-Mica che sono scema, oh! Ho dato un nickname a te e ai tuoi due problemi: ti sei Fava, Louis è Piccione 1 e Nathan Piccione2-
Mi diedi uno schiaffo in fronte: quella ragazza era un caso disperato.
-Ehi pazzoide sei…? Oh, ciao Mary- disse Liam entrando.
Gli occhi di mia sorella si accesero come due lampadine.
Wow, avevo appena trovato una nuova fonte di energia rinnovabile. E il Premio Nobel per l’ecologia va a …Maria!
Grazie grazie, troppo buoni!
-Liamino ciao- disse lei correndogli incontro e aggrappandosi a lui come una piovra.
-Che stavate facendo di bello?- chiese lui.
-Oh niente di che Liamino. Solo che Maria, ieri…-
-Marghe!-la interruppi, tappandole quella boccaccia  prima che potesse spifferare tutto a Liam.
Ci sarà un motivo perché si chiamava “segreto” e non “notizia ufficiale dell’ultima ora”!
Sorrisi innocentissima a Liam, mentre Marghe cercava di mordermi la mano.
Quel benedetto ragazzo ci guardò un po’ confuso.
-Oh, guarda sono le cinque, beh, io vado a preparare un tè, ne volete uno anche voi?-
Loro annuirono e così mi tolsi dalle scatole, non prima di aver lanciato un’oacchiata di minaccia a mia sorella.
Scesi in cucina canticchiando:
-Doraemon, Doraemon è un gatto spaziale…”
Presi la teiera e misi a scaldare l’acqua.
-Solo tu ci regali oggetti speciali…-
E cominciai anche a ballare come un caso psichiatrico.
-Ma che stai facendo?-
Mi girai di scatto giusto per vedere, appoggiato allo stipite della porta, Louis che mi guardava divertito.
Bene, mi era tornato in mente il mio problema ed io che mi comportavo da psicopatica per non pensarci!
-Ciao Piccio…volevo dire Louis-
Si staccò dallo stipite della porta e poi mi si avvicinò lentamente. Un brivido mi corse giù per la schiena. Speravo che non si accorgesse che mi metteva a disagio.
Mi passò accanto e andò a controllare l’acqua nella teiera, mentre io rimanevo impalata in mezzo alla cucina.
-Non ti ho sentita rientrare ieri-
Finsi un tono noncurante.
-Era molto tardi, forse eri già nel mondo dei sogni e dei minipony-
-Ti ha riaccompagnata Sykes?-
Strano, non rispondeva con un insulto. Forse mentre ero in campeggio delle scorie radioattive avevano sommerso Londra e avevano modificato geneticamente tutti gli abitanti. Sì, era una teoria.
-No, ho preso un taxi-
Si girò per un attimo per poi tornare a preparare il tè. Mi avvicinai a lui.
-Un taxi?-
Ero sicura che gli importasse più di quanto facesse vedere.
-Sì-
-Potevi chiamarmi, se ne sentono di autisti pervertiti.
Risi e gli diedi una piccola spinta con la spalla.
-Ho chiamato l’unico taxi in circolazione guidato da una donna, amami-
-Ti sei accertata del suo orientamento sessuale?-
Ma perché era così interessato a quello che era successo ieri sera?
Lo guardai per un attimo mentre metteva la teiera, le bustine, i biscotti e le tazze su un vassoio.
-Da quant’è che ti comporti da padre paranoico?-
-Non sono paranoico e non mi comporto da padre-
Avvicinai il mio volto al suo e con un’espressione canzonatoria che mi sarei presa a schiaffi da sola.
-E allora perché tutte queste domande?-
Fece per rispondere, poi si zittì.
La sua bocca si aprì in uno dei suoi sorrisi sghembi e mi diede il vassoio.
-Portalo su o si raffredderà-
-Cambia pure argomento, tanto rimani un padre paranoico-
-Maria!-
-Dimmi papone!-
-Ti odio-disse fingendo di strozzarmi.
Cercai di fuggire, rischiando di far cedere tutto a terra e corsi su per le scale precipitandomi in camera di mia sorella.
-Allora, ecco qua il tè-
Liam mi guardava con due occhi enormi, mentre Margherita si riempì la tazza.
-Ehi, ma questa è acqua-
Alzai gli occhi al cielo.-
-Perché ci devi immergere questa- ma perché avevo avuto quella pazza idea di fare il tè?
Margherita stava inzuppando la bustina, schizzando tutta l’acqua bollente addosso a Liam, che intanto se ne stava impalato a fissarmi. Sembrava veramente ma veramente scioccato, insomma aveva la stessa faccia di quando Margherita aveva scoperto che in realtà i bambini non li portava la cicogna né si trovavano sotto i cavoli.
-Ehm, tutto bene Liam?- gli chiesi porgendogli il tè già pronto.
-Due piccioni con una fava-
Ok, quel ragazzo stava male, molto male.
Guardai per un attimo Marghe interrogativamente che inzuppava ancora la bustina, inutile dire che il suo tè assomigliava più ad una tazza di petrolio che ad una bevanda rilassante.
-Ehm sì Liam, che ne dici di bere il tè? Magari dopo starai meglio-
-Due piccioni con una fava-
Collegai tutto: il sito dei pazzoidi schizofrenici, i nostri nickname, Margherita che puzzava…insomma tutto.
-Glielo hai detto?- le urlai praticamente in faccia.
Se Louis fosse venuto a sapere qualcosa, mi avrebbe presa in giro per sempre e che dire di Nathan?
Ecco che mi vedevo davanti la Morte che mi diceva- Vengo a prenderti dopo che ho finito di guardare l’ultimo video-tutorial di “Clio Make Up”!-
-Sì, è il mio ragazzo, tra noi non ci sono segreti-
-Ma…ma questo potevi benissimo non dirglielo, non è una cosa che ti riguarda-
-Ormai sì, mi hai messo in mezzo chiedendomi aiuto e quindi, porca Peppa Pig, c’entro anch’io-
Alzai gli occhi al cielo.
-Dai Mary, ti prometto che non lo dirò mai a nessuno, guarda, croce sul cuore-disse per poi essere buttato a terra da Margherita.
-Aiuto, una valanga!-starnazzava lui.
-Che puccioso che sei, Liamino, e che pettorali che hai!- urlava, disintegrandomi le orecchie, quella pazza di mia sorella.
 
P.O.V. Margherita
 
-Guarda Mari, guarda-
-Sì, Marghe, sto guardando, senza che mi spiaccichi la faccia sullo schermo del computer-
Avevano risposto circa quindici persone al messaggio.
L’avevo sempre detto che quel sito era fantastico soprattutto per i geni che erano iscritti.
Mi sedetti sopra le gambe di Liam e aprii il primo messaggio:
“Mi dispiace ma non mi viene in mente nulla mente mi lavo le ascelle con la mia amica spugna!”
Il secondo:
“Io direi di sostituire la fava con del mangime!
Guardai preoccupata Maria che si stava infilando i guanti da pugile. O my Watson, aiutami tu!
Aprii il terzo messaggio:
“Consiglio a Fava di farsi un vero amico, ho sentito dire che gli scolapasta sono molto socievoli e sempre con dei consigli da dare”
Intanto Maria tentava di uccidermi ma Liamino mi difendeva, non che ce ne fosse bisogno, ma era troppo stupendo quando si preoccupava per me.
Muahahahaha!
-Ok, l’ho spinta fuori dalla stanza e per ora siamo a posto- disse lui, mentre sudava come un caprone, ma un caprone bellissimo.
Lo abbracciai.
-Ma che ragazzo che ho io!-
Lui sorrise e mi baciò.
-Liamino, ora, dato che mi vuoi tanto bene, appendi questo sulla porta-
Gli diedi il foglio che avevo preparato prima che quella rompiscatole venisse a rompere le scatole.
-“L.P.P”? significa per caso “Lasciatemi in Pace, Please”?-
Gli diedi una watsonata in testa.
-Significa “Liamino Pandone Polpettino”…Watson, dobbiamo spiegargli cos’è la deduzione, quando insieme governeremo il mondo non posso certo spiegargli cosa significa L.P.P.!-
Liam mi guardava abbastanza confuso e si stava avvicinando alla porta, cercando di correre via. Ma lui non sarebbe mai corso via da me, me l’aveva promesso. E infatti si riavvicinò e mi diede un bacio sulla fronte.
-Grazie tesoro pazzoide-
 
P.O.V. Maria
 
-Maria, si può sapere perché giri per casa con uno scolapasta in testa?- mi chiese Louis guardandomi come se fossi un’aliena.
La mia espressione facciale poteva far benissimo capire cosa ne pensavo di quel mio nuovo amico.
-Zitto Tomlinson, mia sorella è sotto terapia-intervenne Margherita riemergendo da un libro. Tomlinson la squadrò per un attimo fermamente convinto che fosse una  pazza molto pericolosa e non aveva torto: mi aspettavano lunghi giorni da passare con uno scolapasta in testa!
-In che senso sotto terapia? Sei per caso malata Mariola?- intervenne Aurora, abbracciandomi mentre Zayn andava a preparare una cioccolata.
-No, sto benissimo-
Sbuffai.
-Non sta benissimo, ha un problema e da figona di sorella che sono la sto aiutando a superarlo-
Ma perché quella ragazza non si chiudeva mai la bocca? Andare a sbandierare che avevo un problema riguardante Louis, mentre lo avevo davanti non era certo una cosa intelligente!
Ma in fondo mia sorella non era intelligente, cosa mi dovevo aspettare? E poi di sicuro Louis era troppo stupido per...
-Che tipo di problema? C’entra Sykes forse?- intervenne lui.
Bam, colpita e affondata! Ero così prevedibile? Stavo per dire qualcosa come “no, ma che dici? È tutto a posto, volevo solo sapere come si sentivano gli spaghetti in uno scolapasta”, quando mia sorella provocò la mia depressione:
-Esatto e c’entra anche un altro piccione-
Ehi scavatrice, la mia fossa è quasi pronta?
Presi mia sorella per i capelli, la condussi fuori da quella stanza.
-Liamino aiutami!-
Le tappai la bocca con mashmellow prima che potesse far evaporare i miei timpani.
-Chiudi quella fogna, sorella snaturata! Si può sapere quando il tuo cervello torna dalla sua vacanza alle Hawaii? Se Louis scopre qualcosa sono morta, capito? Morta-
Lei mi guardava impassibile masticando il mashmellow.
Bussai sulla sua testa.
-Toc toc, c’è nessuno in casa?-
Giurai che in quel momento una voce dicesse :-Mi dispiace, il numero selezionato al momento non è disponibile, lasciate un messaggio dopo il bip, sarete richiamati al più presto-
Ma perché dovevo avere una sorella così anormalmente anormale? Insomma mia madre non poteva sa…
-Cos’è che dovrei scoprire?-
Dandandandandan (musica dello Squalo).
Mi voltai fingendomi noncurante verso Louis che era appoggiato allo stipite della porta. Merda, aveva sentito tutto!
-Niente- disse per poi rinchiudere in umo sgabuzzino mia sorella, prima che potesse fare qualcosa di stupido.
Mi appoggiai allo sgabuzzino con la schiena in modo che la bestia non si potesse liberare.
Mi guardò scettico.
-Allora me lo dici?- mi richiese.
Maria, dai lavora di fantasia, non farti prendere dal panico.
Ooops, troppo tardi, io sto affogando ne panico e se fosse per me a quest’ora mi sarei già buttata dalla finestra.
-Maria, te lo richiedo per l’ultima volta, cosa c’entro io non Sykes?- disse avvicinandosi a me.
-Chi ti dice he sei tu il Piccione?-
-Il fatto che mi stai guardando con due occhi grandi così- disse divertito.
Si avvicinò ancora di più e mi intrappolò con le sue braccia alla porta dello sgabuzzino.
Ero nella merda!
 
P.O.V. Aurora
 
-Zayn, cucciolo, la cioccolata non serve più- dissi entrando in cucina.
Lui mi guardò e sorrise.
-Beh, allora vuol  dire che la berremo noi-
Guardai il mio ragazzo e poi fuori dalla finestra. Era mezzogiorno, il sole spaccava le pietre tanto che Harry, Claudia e Liam erano andati a fare un bagno in piscina.
-Stai bene Zayn?-
-Oh, la mia cucciolotta che si preoccupa per me- disse abbracciandomi.
-Non mi preoccupo per te- dissi seria, guardandolo- ma per la tua salute mentale-
Picchiettai un dito sulla sua fronte. Rimasi per un attimo pensierosa. Cosa poteva aver procurato la pazzia in quel figaccione da paura?
Ci sono!
-Zayn Jawaad Malik, non sarai per caso impazzito a causa dello scherzo che ci hanno tirato le case discografiche, vero?-
Lui cominciò a saltellare  e a battersi i pugni sul petto, mentre urlava qualcosa come -One banana, two bananas , three bananas, four, five bananas, six bananas , seven any more-
Sì avevo decisamente indovinato.
Ma quanto sono intelligente? I am epic!
Lo abbracciai e gli diedi un piccolo bacio.
-Gliela faremo pagare biscottino. Quei pezzi grossi delle mie ciabatte infradito assaggeranno il mio pugno megasonico, subiranno la mia onda energetica, periranno sotto…-
-Amore non ti sembra di esagerare?-
Lo guardai male.
-Ricordati di una cosa Zayn Jawaad Malik, Aurora non esagera mai!-
 
P.O.V. Maria
 
Glu, glu sempre più giù, sempre più giù, in questa cacca nera nera nera…!
Sì, ero nella cacca mentre quegli occhi azzurri così vicini mi scrutavano. Mi tolse  lentamente lo scolapasta dalla testa (Santo Louis…), mentre i capelli mi ricaddero tutti sulle spalle.
Mi mordicchiai il labbro inferiore cercando di dirgli qualcosa di sensato. Niente, vuoto totale!
-Allora cominciamo dalla festa di ieri, sicuramente è successo qualcosa là, ecco perché Sykes non ti ha riaccompagnata a casa-
-Che ti frega Tomlinson?- gli urlai in faccia.
-Mi frega perché a quanto pare c’entro anch’io ed è una cosa seria-
Lo guardai scettica.
-Non mi dire che ti stai preoccupando per me, Tomlinson!-
-E se anche fosse?!- disse piano avvicinando ancora di più il suo volto al mio.
-Non giocare con me, credo che tu abbia capito che ragazza sono-
-Penso di sì e non sto giocando- disse inumidendosi le labbra e fissando le mie.
Lo fissai per un attimo confusa negli occhi. Non stava mica per fare quello che io credevo che stesse per fare?
Mi fissò ancora per un po’ poi si avvicinò ancora di più.
Sentii un tuffo al cuore quando una sua mano si posò sul mio collo.
Perché non lo stavo spingendo via? Perché non compariva nella mia testa Nathan?
Chiusi gli occhi cercando la sua immagine nella mente e proprio in quel momento sentii le labbra di Louis sfiorare le mie lentamente. Ma la cosa che mi fece più male fu sentire le mie labbra ricambiare quel bacio, sfuggendo completamente al controllo del mio cervello.
Come potevo fare una cosa così spregevole a Nathan?! Lui era un ragazzo d’oro, provava per me qualcosa di forte ed io come lo ricambiavo? Baciando Louis!
Poggiai le mani sul suo petto per farlo fermare, ma lui non capì, anzi cercò di approfondire il bacio.
Lo spinsi via mentre lui mi guardava confuso. Confuso? Lui? Ed io allora? Prima litighiamo poi mi bacia!
Pensai a Nathan, cosa avevo fatto?
-Hai delle labbra morbidissime- disse cercando di spingermi ancora una volta contro lo sgabuzzino.
-Ti odio imbecille-
 

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