Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Belarus    16/10/2008    4 recensioni
La guerra e la felicità. Nessuna delle due può convivere con l’altra. Spesso la guerra era stata la felicità di molti, ma con lo scorrere del tempo quest’ultima era svanita, lasciando al suo posto solamente il vuoto. Nessuno si poteva dire vincitore di una guerra, perché anche quando ottenevi la vittoria, la pagavi a caro prezzo. Forse l’unico essere che può sopravvivere alla guerra è l’amore. Molti lo credono indissolubile, indistruttibile, ma quando la guerra ti mette di fronte ad una scelta, è proprio in quel preciso istante che la sicurezza e il coraggio che l’amore ti dona barcollano e spesso cadono, come granelli di sabbia in balia del vento. Ed è in quel preciso istante che l’ennesima domanda che la guerra ti pone, ti assale, come un improvvisa tempesta di sabbia. Molti si chiedono cosa fare, altri si chiedono cosa accadrà, ma la vera domanda a cui noi e il nostro cuore dobbiamo rispondere dinnanzi alla guerra è una sola… Continuerà? nessuno è mai riuscito a ricordare ciò che era della propria vita prima della guerra, dell’amore, dei desideri, perché la guerra lascia solo il vuoto dietro di se, infondo però, la speranza è l’ultima a morire… Eccomi tornata con una nuova storia, spero tanto che vi piaccia... un bacione dalla vostra Shikatema!!!
Genere: Romantico, Triste, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sabaku no Gaara , Temari, Shikamaru Nara
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Fino alla fine...

L’ospedale di Konoha non era certo un bel posto, soprattutto per lui che anni prima si era innamorato lì o magari era stato all’esame dei Chunin, ma al momento Temari non era il primo dei suoi pensieri. Erano ormai ore che se ne stava seduto su quella fredda panca a fissare le lancette dell’orologio muoversi continuamente su di esso. Il cuore continuava a battergli sempre più in fretta, quell’attesa lo stava distruggendo secondo dopo secondo, fissò per l’ennesima volta la porta della sala operatoria, la spia rossa ancora accesa su di essa. Ed ecco che ricominciava a sentirsi un verme, uno stupido moccioso capace solamente di combinare guai, magari se adesso Kiba e Choji erano lì dentro era colpa sua. Sua e solamente sua. Era riuscito a portare Kiba in ospedale appena prima che lui perdesse i sensi e gli crollasse davanti, ma Choji, il suo migliore amico aveva aspettato ore da solo prima di ricevere soccorso, fortunatamente Sakura aveva molta esperienza. Era da ormai ore che nessuno usciva da quella porta e lui, ricominciava a sentire quei dannati sensi di colpa, come anni prima. Come per la sua prima missione, quando aveva messo in pericolo tutto il suo team, questa volta non avrebbe pianto però, questa volta avrebbe aspettato persino tutta la notte, ma sarebbe rimasto vicino ai suoi amici. Almeno questa volta sapeva di averci provato.

Accanto a lui il padre di Choji continuava a pregare perché suo figlio uscisse sano e salvo da quella porta, della famiglia di Kiba non c’era traccia, Hinata e Shino erano arrivi qualche ora prima e adesso aspettavano in silenzio che il loro compagno fosse salvo. Forse quello che soffriva di più era il piccolo Akamaru, che immobile, da ore osservava la luce rossa sopra la porta, magari consapevole di ciò che stava accadendo al suo padrone.

-   Shikamaru sai forse dov’è il padre di Kiba?    – gli chiese ad un tratto Hinata.

-   No, mi spiace…  

Quelle furono le uniche parole che riuscì a pronunciare quella notte, si sentiva fin troppo male, fin troppo in colpa per rincorrere un uomo che non si preoccupava di suo figlio. Riprese a fissare la porta e la luce rossa, le ore continuarono a passare e quelle furono le uniche cose che gli parve di vedere per un tempo interminabile…

 

Intanto al confine si combatteva la prima vera battaglia di quella guerra, un gran numero di ninja della sabbia aveva attaccato l’accampamento est del villaggio della foglia, molti erano rimasti uccisi al primo attacco, altri dopo lunghe ore continuavano a combattere per sopravvivere e per liberare Konoha. Le più svariate tecniche si scontravano spesso con risultati disastrosi, ma nonostante gli sforzi dei coraggiosi ninja della foglia, la sabbia stava prendendo il sopravvento e se la maggior parte dei ninja che hai contro riesce ad utilizzarla per le tecniche, allora il confine con il deserto è il peggiore dei campi di battaglia. Ormai il sangue ricopriva gran parte della foresta e una piccola parte di deserto, il vento lo portava via insieme alla vita, le tende dell’accampamento erano state distrutte da tempo e gli alberi cadevano in pezzi. Tenten nascosta tra la boscaglia cercava di trovare un modo per poter farsi largo tra i ninja nemici, Neji al suo fianco ansimava stanco, era da ormai ore che utilizzava il Byakughan e i suoi occhi cominciavano ad essere pesanti. Rock Lee continuava ad utilizzare le arti marziali, la schiena dolorante e una gamba fuori uso, dovevano trovare un modo per allontanarli e fuggire, lì non potevano più far nulla.

-   Tenten hai ancora delle carte bomba?    – sussurrò ad un tratto Neji tra la boscaglia.

-   Poche, ne ho solamente tre, non penso serviranno a molto! Però ho ancora qualche rotolo da utilizzare…   - Neji osservò Rock Lee cadere in terra stanco, un ninja della sabbia senza vita ai suoi piedi.

-   Di cosa si tratta? Kunai e shuriken?    – lei annuì debolmente era stanca, ma doveva farcela, voleva ritornare a casa.

-   Piazza delle carte bomba tra quei due alberi e utilizza il rotolo dei kunai per attaccarli frontalmente, quello degli shuriken da dietro, dobbiamo confonderli per qualche minuto e arrivare all’accampamento nord, capito?    – Tenten annuì nuovamente, le lacrime che ormai scendevano sulle guance.

Neji le fece un breve sorriso e le strinse la mano, per poi lanciarsi contro alcuni nemici e spiegare il piano a Rock Lee, anche lui aveva paura, erano ormai adulti e avevano già ucciso dei ninja ma una guerra era troppo anche per i coraggiosi ninja di Konoha. Anche per il freddo Neji Hyugha, anche per l’instancabile Rock Lee, avevano scordato cosa significasse passare le serate insieme, avevano scordato cosa significasse sorride con il maestro Gai, avevano scordato cosa significasse dormire sereni senza la paura di essere uccisi. Si sentivano a pezzi, ma dovevano resistere, era quello che gli insegnavano all’accademia, diventare ninja voleva dire poter morire in battaglia, tra le mani di qualcuno che non conosci, senza neppure avere il tempo di riflettere e pensare, i ninja non dovevano avere sentimenti. Ma come facevi a non avere sentimenti, quando i tuoi amici cadevano esausti tra i cadaveri, quando quelli che consideravi amici tentavano di ucciderti, quando la ragazza che ami piangeva guardandoti. Come facevi a non avere sentimenti? Forse essere ninja non faceva per loro, magari non avevano le caratteristiche adatte, ma di una cosa sola erano certi: avrebbero combattuto fino alla fine, finché la Foglia non fosse caduta, finché l’ultimo dei suoi abitanti non avesse esalato l’ultimo respiro.

 

L’alba era di sicuro il momento più triste della giornata, quello in cui il suo cuore si frantumava, quello in cui la verità le appariva dinnanzi agli occhi, quello in cui era più sola. Durante tutta la notte non aveva chiuso occhio, nella mente il rumore dei kunai e le urla della gente, Suna aveva attaccato Konoha, secondo il piano deciso dal consiglio dei Jonin. Continuava a ripensare alle parole di Hidan, continuava a ripensare a Shikamaru, continuava a ripensare a Gaara. La sua mente era sempre più confusa, ormai se ne era fatta una ragione, lei era rimasta da sola con il suo bambino, non aveva altro. Shikamaru per lei era ormai un ricordo, un triste ricordo che le faceva battere ancora il cuore, Hidan adrenalina allo stato puro, quella stessa adrenalina che anni prima le dava la carica per combattere, Gaara un fratello, un amico e il padre adottivo di suo figlio. La sua vita era ormai come il vaso di Pandora, tutti i peggiori mali erano usciti allo scoperto, tutte le sue paure alla luce del sole e la speranza ancora nel suo cuore, quella stessa speranza che ora la rendeva forte, quella stessa speranza che adesso la faceva sentire protetta. Magari non era la speranza, magari era solamente amore o forse solamente illusione, quell’illusione che ora la faceva andare avanti, quell’illusione che non la faceva più pensare a Shikamaru, quell’illusione che adesso la faceva sorridere dinnanzi a Gaara.

-   Non dovrei pensarci hai ragione, infondo adesso siamo io e te, giusto piccolino?    – sussurrò tenera, mentre con occhi sognati accarezzava la sua pancia.

Un pancia divenuta troppo grande da nascondere, troppo pesante da portare, troppo amata per rinunciarvi, quel bambino le aveva donato nuovamente il sorriso. In realtà lo aveva donato un po’ a tutta Suna, la gente le sorrideva teneramente e la coccolava come da bambina, Kankuro non faceva che sorridere e costruire marionette e Gaara, beh lui faceva di peggio. Spesso sfuggiva alle riunioni con il consiglio con una scusa, correndo poi da lei a raccontarle strane storie che spesso la facevano sorridere. Lo sentiva nel suo cuore che sarebbe finita così, quella luce negli occhi di Gaara non poteva essere indifferente, era come se quel giorno lo avesse sentito. Come se dentro di se, avesse sentito i battiti del cuore di Gaara aumentare mentre le sfiorava il ventre, come se avesse sentito l’amore che suo fratello provava per lei dividersi equamente con quell’esserino troppo piccolo per essere amato, eppure tanto atteso e tanto desiderato.

Si sfiorò nuovamente il ventre, mentre le fuggiva un gemito di dolore, suo figlio non doveva essere poi così tanto pigro, non faceva che scalciare da mattina a sera, la stava mettendo fuori uso.

-   Che scenetta tenera, quasi mi commuovo!    – una voce, che in quei cinque mesi le era ormai diventata familiare.

-   Di nuovo qua! Sei appiccicoso, caro il mio mukenin!    – gli disse lei ridendo divertita, mentre Hidan si gettava a capofitto sul suo letto.

-   Leva i piedi dal mio letto o se proprio devi togliti le scarpe, me lo stai riempiendo di terra e sabbia!    – gli disse infuriata, mentre goffamente scostava le lenzuola.

-   Se vuoi posso togliermi anche il resto, oltre alle scarpe!    – le disse lui, mentre si sfilava il kimono, rivelandole degli addominali perfetti.

-   Certo magari tra quattro mesi!  

-   Oh talitha, non hai idea di quanto io possa essere paziente…   - le mandò in risposta, un ghigno sulle labbra.

-   Mi vuoi dire che significa, mi fai venire i nervi!  

Continuava a stuzzicarla come se la conoscesse da una vita, continuava a osservarla mentre dormiva serena e sola in quel letto bianco, continuava a trovarla sensuale nonostante quell’enorme pancione. Forse Sasori aveva ragione, non doveva affezionarsi troppo a lei, eppure ormai era diventata una cosa insopportabile, continuava ad andare da lei, sempre più spesso, alcune volte ci passava persino delle ore e in quelle ore il suo cuore continuava a battere con la stessa velocità.

-   Quanti mesi è che hai quel mostriciattolo dentro?    – le chiese, mentre lei piegava le lenzuola accanto a lui.

-    Mi ascolti quando ti parlo oppure vieni qui solamente per farmi innervosire? Ti ho detto cinque e poi non è un mostriciattolo, di sicuro è più bello di te!    – lui alzò un sopracciglio stizzito.

-   Un giorno non troppo lontano ti rimangerai questa frase, talitha!    – le disse, la mano esperta che le sfiorava il volto.

-   Ti odio Hidan!    – gli sussurrò lei con il sorriso, lui le scostò una frangia dagli occhi e le diede una bacio sulla fronte.

-   E io ti amo, talitha!  

Adrenalina. Era questo Hidan per lei, pura adrenalina che le fluiva nelle vene, facendola sentire viva e dannatamente libera. Magari quel mukenin si stava rivelando più importante di quanto credesse e per qualche strana ragione quando lui era con lei, la sua piccola peste si prendeva una pausa, niente calci niente gemiti di dolore, pura e semplice adrenalina e un groppo che le saliva alla gola. Si sentiva bruciare, si sentiva viva, libera come il vento e forte come da ragazzina. Gli sorrideva come quando prendeva in giro Shikamaru, tra Hidan e lui c’era molta differenza, ma di una cosa era certa, Hidan la poteva aiutare. Non sapeva molto, ma sentiva di potersi fidare di lui, sentiva di poterlo lasciare fare, non aveva paura o odio per lui, solamente una strana sensazione. Una sensazione molto simile alla speranza, magari quella speranza ancora racchiusa nel cuore, magari Hidan sarebbe stato l’ultimo ad uscire da quello strano vaso di Pandora…

 

 

 

 

 

 

 

----------------------------------------

Note dell’autrice:

 

stefy90: Ciao Stellina! Finalmente ho aggiornato, devo ammettere che con tutto il macello che mi è capitato in questo periodo tu sei stata l’unica a cui ho potuto far leggere in anteprima ben due chappy di questa storia! Mi sa tanto che ti sto viziando e questo non è giusto, dato che poi mi combini scenette come quella dell’altra sera! Cmq allora chappy che tu hai letto in anteprima ma che non ti salva dal recensire! Devi assolutamente dato che mi sono anche scordata che ne pensi, dato che è passato tanto tempo! Quindi dimmi un po’ tu e non sghignazzare contro chi ancora non ha letto, diventi un mostriciattolo quando lo fai! XD! Un bacione grandissimo dalla tua Chiaretta( senza altri soprannomi!)! Ti voglio un gran bene, stella!!

YumiBabyPunk: Ciao Giuly! Beh ammetto di aver ritardato tanto molto molto molto! Ma ti prego di perdonarmi, scusa! Allora che mi dici di questo chappy? piaciuto? Spero di sì anche se è molto triste, devo ammettere che rileggendolo io stessa mi sono resa conto di averlo scritto in un brutto periodo, ma credo che infondo la mia storia sia anche triste, quindi che ben venga anche se alla fin si sistema tutto! Dimmi cosa ne pensi ok? Per le anticipazioni a presto, perché conto di postare tra una settimana esatta, salvo imprevisti come Carlotta che mi chiede di non postare senza di lei! Xp! Adesso scappo! Ci sentiamo su msn! Un bacione grande dalla tua Tsubasa! Ti voglio Bene!!!

Tem_93: Miky Miky! Io la risposta te la scrivo lo stesso, perché come promesso conto che tu legga la mia storia appena ti è possibile! Intanto ti faccio la solita domanda: Cosa ne pensi?...sarà un po’ difficile pensarlo al posto tuo, ma spero che tu torni presto, anche perché mi sento un tantino sola senza la mia bella!...Un bacione grande grande! Ti voglio tanto Bene!!

Sensei_man: Ciao David! Allora finalmente ci siamo risentiti, dato che il mio umore ha avuto una netta risalita! Adesso possiamo risentirci quando puoi, anche perché voglio sapere di questa ragazza!!! Cmq…che mi dici del chappy? spero ti sia piaciuto anche se è un po’ triste! Sai causa fatto accaduto mi sono messa a scrivere in quel periodo e l’influenza di vede! Cmq dimmi il tuo parere professionale mi raccomando! Un bacione grande dalla tua allieva!!! Ti voglio bene!

Gossip Girl: Ciao Ele! Finalmente anche io sono una tua colleguzza! Oddio me commossa, non sai quanto! Continuo a torturarvi e lo farò finché mi vorrete con voi! Grazie ancora…cmq ritornando a parlare di cose che ti interessano, che ne pensi del chappy? so che ho aggiornato tardissimo ma causa problemi familiari non ho davvero potuto! So che è molto triste, ma come promesso in precedenza alla fine si sistema tutto e naturalmente in Nero! Un bacione grandissimo! Ti voglio bene!!

Piccola teddy: Ciao Mamo! Beh allora devo dire che tu hai un serio problema e noi dobbiamo risolverlo! Tu fai fatica a recensire pubblicare e a fare una qualsiasi altra cosa che richieda un tempo determinato! Ma infondo ti perdono perché siamo simili anche in questo XD! Adesso abbiamo chiarito e spero che tutto torni come prima! Quindi…che ne pensi della storia? Piaciuto il chappy spero? Ti avverto mia cara che se questa volta non mi recensisci ti uccido! Anche perché il tuo Kiba è in pericolo quindi…un bacione grandissimo dalla tua Tsubasa! ti voglio un sacco di bene!!

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Belarus