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Autore: Styles95    21/10/2014    2 recensioni
I don't care what anyone says
'Cause you and I are bigger than this
And I'll be there just keeping my arms wind open
They can try to pull us apart
I'll fight them more, I'll cover your heart
Yeah, we can fly together, we can't be broke
Yeah, we can find love, just like that
We can fall hard, just like that
Yeah, we could do it all, just like that
And I like it when you call me, I will always find you
When you need me out, I'll come for you
And when you're lonely, I will find a way to
Guide you home to me, I'll come for you, come for you
I will bind your love, bind your love to me, me
Cher Lloyd - Bind your love
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Furry
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Nove


Ci sono dei momenti in cui la televisione è particolarmente interessante, tipo quando la tua migliore amica non fa altro che essere il tuo grillo parlante.
-Ammettilo!- mi ripete per l'ennesima volta distraendomi dal fisico di Zac Efron appena inquadrato dal regista, che merita un oscar solo per questo.
-Ammettere cosa?- chiedo distrattamente mentre bevo il mio caffè.
-Che ti piace!- esclama alzando le mani al cielo.
-Chi? Zac? - indico lo schermo sorpresa. -Certo che mi piace, Cait hai visto che addominali?-.
Di tutta risposta, Cait poggia la fronte su una mano scuotendola sconsolata.
-Lasciami almeno dire una cosa!- esordisce di nuovo alla carica. -Ieri quando sei tornata avevi un sorriso che partiva da un orecchio all'altro...cosa è successo per farti sorridere così?-.
Spengo la tv perchè ormai è un caso perso, Cait è in modalità battaglia e non accetta perdere. Faccio un respiro profondo appoggiandomi allo schienale della sedia.
-Cosa può mai essere successo?- alzo gli occhi al cielo.
-Vi siete baciati?- mi chiede senza troppi giri di parole. A quelle parole sento un piccolo tonfo nello stomaco. In cuor mio sento che la domanda più adatta sarebbe stata perchè avrebbe mai dovuto baciarmi.
-...No..- .
-Non mi sembri molto convinta... - commenta studiandomi attentamente.
-Che differenza fa?- chiedo esasperata. -Convinta o meno non è successo nulla! Mi mette di buon umore, tutto qui!- aggiungo alzandomi dalla sedia.
-Avresti voluto!- continua lei con un sorriso compiaciuto. - Ti sei tradita da sola!- mi indica con l'indice.
Mi volto dandole le spalle e mentre borbotto vado a sedermi sul divano riaccendendo la tv, Zac Efron è ancora li che mi aspetta ed è ancora senza maglietta. E' come aver fatto tombola.
Dopo neanche dieci minuti il campanello suona rovinando la mia quiete pomeridiana, proprio quando il famoso abbiocco dopo pranzo stava per arrivare a farmi compagnia. Vengo raggiunta da un furioso Joe che mi guarda fumando di rabbia.
-Ma che diamine di problema hai?- mi urla contro, Cait ci raggiunge un secondo dopo scusandomi con me per non essere riuscita a trattenerlo.
-Ciao Joe, la porta per uscire è la stessa da cui sei entrato!- gli dico alzando il volume, non ho proprio voglia dei suoi drammi in questo momento. La nostra storia è finita e per quanto mi riguarda è tutto.
-No, devi stare a sentirmi!- insiste parandosi d'avanti al televisore, sbuffo guardandolo finalmente in viso. -Perchè hai detto quelle cose a Zoe?-.
-Cosa avrei detto a Zoe da farti piombare in casa mia con quell'espressione?- chiedo studiandolo, se fosse un drago sputerebbe fuoco.
Cerco di non ridere complimentandomi con me stessa per la mia immaginazione molto fervida.
-Sei seria Cam?- a questo punto sembra sbalordito. -Le hai detto che sto giocando con lei!- esclama poi sbattendo i piedi per terra.
E' la verità, tutta questa scena per nulla.
Mi alzo dal divano ritornando i cucina per prendere un bicchiere d'acqua. Joe mi segue con lo sguardo scuotendo la testa.
-Non dirai nulla?- mi chiede acido.
-Sei tu ad essere venuto a casa mia, se volevo dirti qualcosa sarei venuta io da te!- gli rispondo con tono calmo poggiandomi con i gomiti sul bancone centrale. Sento Cait soffocare una risata mentre sta chiaramente facendo finta di sistemare dei panni appena lavati.
Joe mi fissa per qualche secondo in silenzio.
-No davvero Cam, che problema hai?- mi ripete in tono più serio e triste. -Non ti riconosco più..-.
-Joe, probabilmente non mi hai mai conosciuta davvero!- rispondo pronta. -Se stai con una come Zoe non potevo piacerti io!-.
Io e lei siamo come due poli opposti, siamo come il nero e il bianco, dubito che a chi piaccia il salato da un momento all'altro possa anche piacere il dolce.
-Quindi sei gelosa!- esclama Joe.
-No, fraintendi! Sono andata avanti!-.
Cait da dietro Joe mi mima con la bocca "con Harry" ricevendo come mia risposta uno sguardo truce che le fa battare la ritirata.
-Vorrei almeno che ti scusassi con lei!- mi dice Joe con un pò di impeto.
Deve aver assunto qualche droga prima di venire qui.
-Scusa?- ripeto scioccata. -Per cosa? Perchè voglio che apra gli occhi?- chiedo indignata.
-Non hai diritto di dire questo!- a questo punto mi sta di nuovo urlando in faccia.
-Si invece! Perchè penso di conoscerti abbastanza bene!- controbatto. -E se pretendi anche tu delle scuse perchè ti sto facendo perdere il giocattolo della settimana puoi andare al diavolo Joe!- gli urlo contro facendolo indietreggiare. -Puoi provare anche con Clare se vuoi, o con Cait ma in questo caso dovrai vedertela con Dylan!- aggiungo con tocco di acidità.
-Uh..no, grazie per l'offerta Cam!- risponde Cait sarcastica ricevendo un'occhiataccia da Joe.
Ci guardiamo per qualche istante con lo sguardo carico d'odio poi il mio telefono inizia a squillare, Cait allunga la mano porgendomelo.
-E' per te!- ovviamente, è il mio telefono quello che squilla. -E' Harry!- aggiunge con la voce forte e chiara. Ah, ecco qual è il suo piano!
-Chi è Harry?- mi chiede stizzito Joe incrociando le braccia al petto.
Ora è lui a essere geloso?
-Pronto?- rispondo dandogli le spalle.
-Ehi... sono io!- esclama Harry dall'altra parte. -Che fai?-.
-E' questo il tuo piano quindi?- mi chiede Joe tornando all'attacco. -Vuoi davvero ignorarmi?-.
-Credo sia meglio se vai...- gli risponde Cait indicandogli la porta.
-E' James?-
Non riesco a trattenere un sorriso. John, Jim e ora James.
-Harry..- dico ridendo, Cait mi guarda scuotendo la testa con aria superiore, mi giro afferrando un bicchiere di carta per poi colpirla sulla spalla.
-Ti chiamo più tardi, okay? Se hai da fare non fa nulla!- mi dice scusandosi.
-No, no, è andato via! Tranquilo!- mi affretto a dire. -E' una lunga storia e sprecheremo tempo anche solo a parlarne quindi...-
Ho deciso che d'ora in poi non parlerò più di lui, sono stanca anche solo a pronunciare il suo nome e poi chi si crede di essere per entrare così in casa mia?
-Oh, bene!- esclama Harry.
-Bene?- ripeto confusa ridacchiando.
-Si, cioè...nel senso.. - si schiarisce la gola. -Spero tu sia vestita, sto passando a prenderti! Tra quindici minuti sono li!-.
Non faccio in tempo a risponde che ha chiuso la telefonata, fisso lo schermo del telefono che ovviamente non risponderà al posto suo.
-Uno..due..tre.. - Cait inizia a contare dietro le mie spalle. -Quattro ...cinque...sei...-.
Oddio, sto sprecando tempo, ho solo quindici minuti per rendermi decente per uscire con lui.
-Sette...otto..-.
-Merda!- esclamo saltando sul posto e lanciando il telefono sul divano.
-Ed ecco che Cam "siamo solo amici" corre nella sua stanza per rendersi il più sexy possibile per il suo "solo amico" !- esclama facendo la telecronaca delle mie azioni  per poi iniziare a ridere da sola. -Ovvio! Ti vedo fare questo anche quando usciamo con Lucas!-.
La ignoro finendo di preparami, il sole è nascosto dalle nuvole e la temperatura si è decisamente abbassata rispetto stamattina. Infilo una maglietta a maniche lunghe per poi afferrare la giacca. Proprio quando finisco di truccarmi il citofono squilla, Cait mi segue con lo sguardo dalla cucina mentre scuote la testa divertita, la saluto velocemente e prima che possa accorgemene mi ritrovo d'avanti a due bellissimi occhi verdi.


La Ranger Rover avanza piano nel traffico di Londra, mi appoggio con un gomito sul poggia braccia di pelle nera guardando verso Harry.
-Quindi..Joe?- mi chiede guardandomi in modo veloce per poi tornare a guardare la strada.
-Joe?- ripeto. -Allora sai come si chiama!-.
-Ho finito i nome con la "j" ! - mi spiega ridendo. -Posso inizia con la "m", se vuoi!-.
-Al diavolo Joe! E anche tutti i nomi con la "m" o con la "j"!- rispondo con una scrollata di spalle, lo vedo annuire sempre più concentrato sulla strada. -Dove mi porti di bello?- chiedo curiosa.
-Devo comprare delle cose!- risponde prendendo una via secondaria di Piccadilly. - Speravo nella tua compagnia!-.
-Cose? Nulla di illegale spero!- dico prendendolo in giro.
-Non credo che dei vestiti vengano chiamati così!- risponde scuotendo la testa.-Grazie per la fiducia, comunque!- aggiunge guardando verso di me.
-Andiamo a fare shopping!- esclamo contenta saltellando leggermente sul sedile.
-Così lo chiamate voi ragazze..- commenta Harry scrutando la strada per un posto libero per parcheggiare. Si gira verso di me allungando un braccio sul mio sedile, rimango interdetta per qualche istante ma solo quando lui gira il viso verso dietro mentre la macchina continua a camminare mi rendo conto che sta solo facendo retromarcia. All'improvviso mi sento così stupida che vorrei scappare via anche se lui sembra non aver notanto nulla.
-Pronta?- mi chiede spegnendo la macchina.
-Certo!- allungo le mani afferrando la borsa e saltando giù dal mio posto atterrando sull'asfalto. -Ho solo una domanda!- dico raggiungendolo sul marciapiede. -Non hai, che ne so, una ragazza per questo tipo di cose?- chiedo evitando di guardarlo in viso per via dell'imbarazzo.
Cammino facendo finta di cercare qualcosa nella borsa ma non ricevo nessuna risposta, mi giro a guardarlo e incontro i suoi occhi già su di me. La sua espressione è leggermente divertita ma continua a non rispondere mentre mi studia per bene, all'improvviso si avvicina ad una porta aprendola facendo segno di entrare. Non avevo neanche notato il negozio tanto ero presa da lui.
-Lo prendo come un no... - borbotto entrando sotto il suo sguardo attento.
Non sono mai stata in questo negozio, ci sono scarpe ovunque e di tutti i tipi possibili e immaginabili. Il forte odore di pelle mi entra dritto nelle narici facendomi venire il mal di testa.
Harry inizia a parlare con un commesso che lo saluta affettuosamente come se fossero amici da sempre, mi avvicino ad un paio di tacchi che mi pregano di comprarli. Sfioro il tessuto argentato che si piega sotto il mio dito, sembrano comodissime nonostante il tacco di almeno dodici centimetri, l'unico difetto è il colore che non mi convince molto.
-Cam!-.
Mi volto sentendomi chiamare, Harry mi fa segno di raggiungerlo per poi voltarsi. Seguo il suo enorme cappello andando in fondo al negozio dove si possono misurare le scarpe. Mi siedo affianco a Harry su uno dei divanetti dove lui sta provando degli stivaletti marrone chiaro molto simili a quelli neri che indossa adesso. Incrocio le gambe sul divanetto poggiandomi sulle mie mani mentre lui si alza in piedi e guarda i piedi allo specchio per poi voltarsi verso di me.
-Questo colore chiaro o questo più scuro?- mi domanda mostrandomi la stessa scarpa ma di colore più scuro.
-A te quale piace di più?- indago.
-Non lo so ...entrambi!- risponde piegando la testa da un lato. -Credo che prenderò entrambi!- aggiunge poi facendomi ridere.
-Mi piace il cinturino!- dico toccando il metallo ferro sulla scarpa per poi guardare il piccolo tacco. -Quanto sei alto?- chiedo mentre lui si risiede togliendosi la scarpa. -1.80?-.
-Credo, forse qualcosa di più.. -risponde leggermente confuso.
-Ti serve davvero il tacco?- prendo la scarpa girandola fra le mani.
-Sono tutte così!- esclama. -Ma non mi dispiace, mi piacciono così! Dovresti prenderle pure tu però!- aggiunge facendomi la linguaccia.
-Ehi!- lo spingo via alzandomi mentre il commesso ci fa segno di seguirlo alla cassa. -Non sono così bassa, sono di altezza normale!- mi difendo sentendolo ridacchiare.
-Sono sempre più alto però!-.
-La tua altezza non è normale! Cosa mangiavi da piccolo?- aggiungo scuotendo la testa sentendolo ridere di più.
-Questione di genetica!- risponde ferio.
-Genetica? Potresti essere un mostro per quanto ne so!-.
Un mostro con dei bellissimi occhi verdi, ma non è questo il punto.
-Solo invidia!- esclama con un sorriso a trentadue. -Vorresti avere queste gambe!- aggiunge allungando una gamba verso di me. I jeans neri di oggi sono davvero stretti.
-Questo è vero!- esclamo ridendo mentre il commesso interrompe il nostro piccolo battibecco.
Subito dopo, entriamo in uno dei negozi probabilmente più costosi di tutto il quartiere, attraversiamo l'enorme entrata di vetro con stampato su il marchio di fama internazionale.
-E' un piacere rivederti!- esclama una commessa bionda con il cartellino del nome che indica che si chiama Ella. Harry la saluta con una stretta della mano mentre sfocia uno dei suoi sorrisi. Lo sguardo di Ella passa poi su di me salutandomi, ricambio con la mano leggermente impacciata.
-Spero vada tutto bene! Siete molto carini, vi faccio i miei auguri!- aggiunge poi guardando entrambi, Harry annuisce mentre io quasi mi strozzo con la mia stessa saliva. Ella ci fa segno di seguirla tra gli scaffali, afferro Harry dall'avambraccio facendolo fermare.
-Perchè non lei hai detto che non stiamo insieme?- chiedo sottovoce per non farmi sentire da lei.
-Non vuoi essere vista con me?- risponde divertito dalla mia reazione. Balbetto cercando di trovare una frase di senso compiuto ma lui parla prima di me. -Non mi disturba affatto...E poi è solo una vecchia conoscenza, non lavora per la televesione, non credo gli interessi molto quello che faccio!- annuisco mentre lui continua a seguira la ragazza. Il reparto femminile alla mia sinistra attira la mia attenzione, un vestito bianco con la gonna di pizzo colpisce il mio sguardo, ha un piccolo centurino nero all'altezza della vita e vorrei davvero comprarlo e portarlo a casa con me ma questo posto costa più o meno quanto l'affitto di due mesi. Harry spunta alle mie spalle afferrando un vestito azzurro.
-Questo ti starebbe meglio.. - commenta quasi in un sussurro, il suo braccio sinistro tiene alto il vestito mentre mi sfiora le spalle. Mi sento intrappola ma non è una sensazione poi così sgradevole, specialmente perchè il suo corpo emana calore e lo stomaco sembra attorcigliarsi. Mi volto verso di lui ritrovandomi a pochi centimetri dal suo petto e dalla sue labbra che sembrano più rosse di due minuti fa.
-Trovato qualcosa?- chiedo schiarendomi la voce e cambiando discorso.
Alza il braccio destro mostrandomi varie t-shirts e maglioncini mentre riappende il vestito che mi ha mostrato, mi allontano da lui ritornando a respirare e punto ai camerini che sembrano stare solo al terzo piano. Dopo tre rampe di scale, di quelle di marmo pesanti, le gambe iniziano a fare male e la vista di un bel divanetto rosso fuoco mi fa gioire. Mi siedo come se avessi persorso a piedi Londra- Parigi negli ultimi tre giorni, vedo Harry ridacchiare per poi chiudersi un una delle cabine.
Non ho neanche il tempo di ammirare il soffitto fatto di specchi che la porta della cabina si riapre.
-Come mi sta?- mi chiede indicando una t-shirt gialla mentre si guarda allo specchio alla mia sinistra. Ha le braccia completamente scoperte mettendo in mostra i tatuaggi, non credevo fossero davvero così tanti, per non parlare poi dei muscoli sotto di essi.
-Bene!- esclamo fin troppo convinta. -Mi piace il colore ma non sta bene con i tuoi occhi...- commento in un momento di coraggio mentre vorrei che il pavimento sotto di me crollasse all'improvviso. -Prova la rossa!- aggiungo cercando di fare l'indifferente.
Annuisce tornando nella cabina, lascia la porta aperta e si sfila la maglia, rimango a bocca aperta. L'ha fatto apposta? Mi appoggio il mento su una mano mentre passo a rassegna di tutti i tatuaggi ormai scoperti fino a quando non incrocio il suo sguardo attraverso lo specchio dove sul suo viso c'è  l'ombra di un sorriso soddisfatto. Abbasso lo sguardo guardando la mochette bianca sotto i miei piedi, perchè fa così caldo ora?
Ovviamente la maglia gli sta benissimo e dopo essersi guardato allo specchio rientra nella cabina per provare dei jeans, sento il cuore perdere un battito, non ha intenzione di spogliarsi avanti a me, vero? Solo quando chiude la porta dietro di se ritorno a respirare, guarda un pò in che condizioni mi sono ridotta!
Dieci minuti e cinque maglioni dopo, la sessione di streap tease è officialmente finita e io vorrei sprofondare sempre di più. Mi avvio verso le scale per tornare al primo piano quando Harry mi afferra da un polso.
-C'è l'ascensore..- commenta girandosi. Avrei voluto notarlo prima considerando che salendo ho quasi perso un polmone, stupide scale.
-Le scale vanno bene!- insisto senza ottenere risultati  quando mi rendo conto che cosa implicherebbe l'ascensore. Non so se voglio rimanere chiusa in una scatola di due metri quadrati con lui. Mi appoggio con la schiena alla parete mentre le porte si chiudono lasciandoci da soli e in silenzio, la cosa che odio di più.
Harry, che ha le mani libere grazie alla commessa che probabilmente è già alla cassa per via delle scale, si sistema affianco a me con le mani poggiate sul corrimano di ferro dietro la nostra schiena.
L'ascensore non si è ancora mosso, il tempo sembra essersi fermato mentre una strana tensione sembra liberarsi in queste piccole quattro mura. Sento lo sguardo di Harry su di me e quando trovo il coraggio di guardare lui mi sta ancora guardando. Vorrei trovare qualcosa di divertente da dire ma la lentezza dell'ascensore e le sue labbra mi stanno facendo impazzire.
Nel momento in cui rivolgo lo sguardo alle porte d'accaio, lui si sposta di fronte a me lasciandomi sorpresa, tento di fare un passo indietro ma sono già con le spalle al muro. Mi si chiude lo stomaco e mando a quel paese tutti i buoni propositi di comportarmi bene. I suoi occhi verdi sono fermi su i miei mentre si avvicina sempre di più, solo pochi centimetri ci separano ora. Con una mano mi accarezza i capelli e io sto probabilmente prendendo fuoco.
-Cam?- la sua voce è così bassa da farmi venire i brividi.
-Mmh...? - la voce non mi esce dalla gola, rimane bloccata li mentre lui fa un altro passo, il suo cappello mi tocca la fronte e mi affretto a levarlo di mezzo, siamo un passo troppo in la per tornare indietro ora. La sua mano arriva sulla mia nuca facendomi alzare il viso verso di lui e nel momento in cui il suo labbro superiore sfiora il mio labbro inferiore le porte si aprono rumorosamente facendoci allontanare di scatto.
Mi porto una mano sul cuore che sta battendo all'impazzata, Harry è il primo ad uscire aspettandomi  poi sulla soglia, gli passo il cappello in silenzio avvicinandomi all'uscita per prendere aria mentre lui paga. Sorrido a me stessa deducendo che non ha una ragazza, questa è una risposta più che chiara visto che ha sempre trovato il modo per non rispondere. L'aria fresca riesce a schiarirmi le idee, le sue labbra si sono poggiate solo un mezzo secondo sulle mie che mi sembra di aver sognato tutto eppure non riesco a smettere di nascondere un sorriso soddisfatto che cerco di nascondere quando lui ritorna al mio fianco.
Il viaggio di ritorno passa velocemente e in silenzio, ci scambiamo varie occhiate e quando la macchina si ferma nella familiare via di casa non ho voglia di scendere. Harry schiarisce la voce con qualche colpo di tosse per poi guardarmi.
-Grazie per essere venuta con me!- esclama anche se non sembra molto convinto, annuisco iniziando a mangiucchiare l'unghia del pollice destro.
Scendo dall'auto per poi avvicinarmi al suo finestrino, il suv è così alto che ci ritroviamo con il viso alla stessa altezza, anche se lui è seduto e io sono in piedi sul marciapiede.
-Senti... - poggio la mano sul finestrino ormai abbassato, mi guardo in giro nervosamente, non so neanche cosa dire onestemente.
Harry alza un sopracciglio poggiando il gomito vicino alla mia mano sostenendosi il viso.
-Perchè non rimani?- chiedo velocemente. -Cait credo sia fuori con il ragazzo...o comunque torna tardi.. - aggiungo passandomi una mano fra i capelli. -Possiamo ordinare una pizza!- parlo senza freno spero di non morire asfissiata se continuo così. -Cioè...puoi rimanere anche se ci sta Cait, non credo sia un problema..voglio dire, se a ti va di restare! Magari sei impegnato stasera!-
 Sento la macchina spegnersi e prima che il messaggio sia arrivato al mio cervello, Harry salta giù dalla macchina sorridendomi.
-Io la voglio con doppia mozzarella!- esclama indicandomi la porta con un cenno della testa.


 


 

*AUTORE*

Finalmente ho aggiornato!!
Questo capitolo non finisce qui, il prossimo capitolo sarà una specie di continuazione!
Spero di aggiornare prima rispetto a questa volta! Inoltre, posso assicurare che stanno per arrivare anche il resto della band!
Spero che sia di vostro gradimento!
Ho trovato delle foto che illustrano come immagino la casa di Cam e Cait, così è più facile immaginare il tutto!
Cucina:http://static.designmag.it/designmag/fotogallery/625X0/53057/cucina-piccola-con-tavolo.jpg
Soggiorno:http://lh5.ggpht.com/-td5G3uhNauA/UY4wJTgpIJI/AAAAAAAAKKQ/uY9RofBZ30w/case-e-interni---46-mq---cottage-al-%25255B13%25255D.jpg?imgmax=800


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