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Autore: Meggie    24/01/2005    3 recensioni
Sono passati sei anni dalla fine di Hogwarts... Ron e Hermione si sono sposati e sono felici... ma è tutto come sembra? E gli altri, che fine hanno fatto? Dov'è Harry? E che cosa nasconde Ginny? (R/Hr)
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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OUR LAST TEARS

OUR LAST TEARS

 

As I look into your eyes I see the sunrise
The light behind your face helps me realise

Will we sleep and sometimes love until the moon shines
Maybe the next time I’ll be yours and maybe you’ll be mine

(Sunrise – Simply Red)

******

 

Capitolo 6: Confession

 

Ron sbuffò rumorosamente e battè il piede contro la scrivania. Ormai la loro attività di auror era praticamente dimezzata. Dalla morte di Malfoy erano passate alcune settimane e marzo era ormai iniziato. C’era anche da dire che era proprio dalla morte di Malfoy, che non c’erano più stati allarmi di attacchi… e se questo da una parte rendeva euforico Ron, dall’altra lo annoiava terribilmente.

 

L’unica cosa da fare era starsene nel loro squallido ufficio. Quando andava particolarmente bene potevano sperare in qualche turno notturno… quando, invece, andava particolarmente male si ritrovavano con un mucchio di pratiche da sbrigare.

 

Quello era una mattina iniziata particolarmente male…

 

“Andrà avanti per molto questa tua irritazione?”

 

Ron osservò Hermione seduta sulla scrivania. Seduta audacemente sulla scrivania… o almeno così la vedeva il ragazzo.

 

“Andrà avanti fino a quando non avrò trovato qualcosa di meglio da fare” sbottò lui, senza pensarci.

 

“Oh… beh allora…” Hermione non terminò di proposito la frase… aspettando e sperando (in cuor suo) in un possibile primo passo di Ron per interrompere quella noiosa e monotona mattinata.

 

Ron sembrò cogliere quella sottile vena maliziosa contenuta nelle poche parole della ragazza. La guardò dolcemente negli occhi e poi si alzò in piedi. Ormai era solo a pochi centimetri da lei.

 

Senza dire nulla le mise una mano dietro la testa e la tirò verso di sé. Le diede un bacio veloce, sforandole le labbra. Quasi come assaggio. Quasi come per indicarle come avrebbe potuto proseguire la giornata…

 

La guardò nuovamente negli occhi, mentre avvicinava nuovamente la sua bocca a quella della ragazza.

 

“Ho trovato qualcosa di decisamente meglio da fare…”

 

Non aspettò la risposta della ragazza. Premette nuovamente le sue labbra contro quelle morbide di Hermione. Questa volta con più passione.

 

Hermione si lasciò andare. Appoggiò le mani sulle spalle del ragazzo e agì d’istinto. Lo spinse ancora di più contro di sé e contro al sua bocca. Ormai il ragazzo era completamente contro la scrivania, in mezzo alle gambe di Hermione.

 

Mio Dio…

 

Ron capì che presto non sarebbe più riuscito a fermarsi… non poteva smettere… era qualcosa più forte di lui…

 

E mentre la sua volontà vacillava, la mente e il cuore stavano iniziando la loro guerra. Con la parte di sé che ancora ragionava Ron capì che non poteva andare avanti… che doveva fermarsi… che doveva imporsi di fermarsi.

 

Ma stava baciando Hermione… e tutto sembrava svanire.

 

Mio Dio… che cosa c’è di più bello?

 

Ma… in fondo erano in ufficio. In fondo la porta non era chiusa a chiave. In fondo qualcuno avrebbe potuto sentire i loro gemiti soffocati…

 

In fondo… in fondo non me ne frega proprio un cazzo in questo momento…

 

Prese a baciarla con ancora più passione. La sua mano destra era ancora nei capelli della ragazza. L’altra invece stava scorrendo velocemente e pericolosamente sotto la sua maglietta. Sentiva i muscoli della sua schiena che si rilassavano… la pelle morbida sotto il suo palmo…

 

Stava perdendo al cognizione della realtà non riusciva a capire più niente. Non riusciva a fare più niente… se non continuare a baciarla in quel modo.

 

Sentiva solo di non appartenere al mondo là fuori.

 

Sentiva solo che si stava perdendo in lei.

 

Perdersi in lei.

 

Non capiva più niente.

 

Voleva solo baciarla ancora e ancora. Non avrebbe mai voluto smettere.

 

Voleva stringerla. Stringerla con tutte le sue forze e baciarla. Dio solo sapeva come baciava Hermione.

 

Si ricordava i loro primi baci. Timidi, insicuri… baci che non aveva assolutamente nulla a che fare con quelli…

 

Baci che veniva dati per provare… per capire… per conoscersi. Quelli erano baci a fior di labbra… con forse troppo pudore e troppa paura di sbagliare.

 

E poi erano cambiati… e addio ai baci insicuri… prepotentemente si erano fatti largo altri tipi di baci.

 

Passionali.

 

Eccitanti.

 

Audaci.

 

D’amore…

 

Hermione mormorò qualcosa, che Ron non percepì. Ormai non sentiva più niente che non fosse lei e la sua bocca.

 

Più niente.

 

La mente annebbiata…

 

Il suo sapore nella bocca…

 

Il contatto con la sua pelle…

 

Tutto così perfetto…

 

Tutto…

 

“Granger, Weasley!”

 

Ron e Hermione si staccarono all’improvviso. Davanti a loro Konrahd li guardava con un’espressione incomprensibile. Un misto tra disapprovazione e divertimento. Non si capiva affatto quale delle due avesse preso la meglio.

 

“Vedo che avete trovato il modo di passare il tempo…”

 

Hermione arrossì ed evitò di guardarlo. Ron si portò una mano alla nuca e prese a scompigliarsi i capelli… o forse a metterseli a posto, visto che Hermione era stata piuttosto brava…

 

…molto brava…ma sto qui doveva entrare proprio adesso? E che palle… e poi se quella dannata porta fosse stata chiusa… se fosse stata chiusa… lui non sarebbe entrato… non ci avrebbe interrotto… saremmo potuti andare avanti…e proprio qui… nel nostro ufficio… avremmo potuto finire ciò che abbiamo iniziato…e  invece no!… giuro che questa gliela faccio pagare…

 

“Weasley mi sta ascoltando?”

 

Ron trasalì e guardò Konrahd. In effetti, no… non lo stava per niente ascoltando… ma questo Konrahd, non lo avrebbe di certo saputo…

 

“Certo signore” rispose Ron sorridendo.

 

Konrahd lo guardò dubbioso. Sulla fua fronte sembrava essere comparsa un’insegna luminosa come: ‘Pensi che io ci creda?’. Evitò comunque di indagare oltre.

 

Si rivolse, invece, ad Hermione “Bene… fate in fretta allora…” e uscì dalla stanza senza nemmeno salutare…

 

Ron si voltò verso Hermione. “… ehm… che cos’è che ha detto?”

 

******

 

Forgot all about yesterday
Remembering I’m pretending to be where I’m not anymore
A little taste of hypocrisy
And I’m left in the wake of the mistake / slow to react
Even though you’re so close to me

 

(With you – Linkin Park)

 

******

“Per favore… adesso vuoi dirmi che cazzo ha detto?”

 

Hermione lo guardò seria. “Se ogni tanto stessi attento…”

 

“Che palle! Sempre la solita storia…” Ron si schiarì leggermente la voce e riprese “Se ogni tanto stessi attento…” disse facendole il verso.

 

“Piantala! Sai che mi da fastidio!”

 

Ron continuò imperterrito. “Piantala! Sai che mi da fastidio!

 

“Ron!” Hermione si mise davanti a lui e il ragazzo capì che non ammetteva repliche. Alzò le spalle e le sorrise, sperando che questo potesse calmarla almeno un pochino…

 

E un pochino, in effetti, la calmò.

                       

“Comunque… non ha detto molto… solo che sono giunte alcune voci di un nuovo attacco… ecco perché dobbiamo andare da Ginny, subito…”

 

“Lucius Malfoy è morto… come possono essersi già riorganizzati?”

 

“Beh Ron… è esattamente quello che dobbiamo scoprire… andiamo”

 

Senza aspettare oltre la ragazza si smaterializzò, seguita un attimo dopo dal ragazzo.

 

Ricomparvero qualche secondo dopo nella cucina dell’appartamento di Ginny.

 

La piccola Weasley si girò di scatto, avvertendo quel sonoro e familiare ‘crack’ alle sue spalle.

 

I suoi occhi si spalancarono, così come la sua bocca. Non riuscì a dire niente e il suo viso esprimeva tutto tranne che gioia nel vederli. Chiuse di scatto la bocca e poi la riaprì di nuovo.

 

Non riusciva a parlare…

 

Come poteva fare adesso? Se avessero visto? Se avessero scoperto?

 

Ron si preoccupò nel vedere la sorella in quello stato. Fece un passo avanti e la chiamò piano per nome.

 

Ginny parve come risvegliarsi dal profondo stupore in cui era caduta. Doveva inventarsi qualcosa. Qualsiasi cosa per far si che loro non scoprissero niente…

 

Niente.

 

Non poteva permettere a nessuno di scoprire tutto. Aveva impiegato tutte le sue energie e le sue fatiche per portare avanti quella situazione così poco conveniente…

 

Assurda, pericolosa e… eccitante… ecco come la descriveva Ginny.

 

Assurda, pericolosa e… da pazzi… ecco come l’avrebbero descritta gli altri. Ecco come l’avrebbe descritta suo fratello se l’avesse saputo.

 

Si era impegnata così tanto per far si che le cose funzionassero… e ora il semplice fatto che suo fratello e la sua migliore amica avevano l’insana abitudine di materializzarsi in casa sua, come se fosse stata casa loro, avrebbe potuto rovinare tutto. Tutto quello che era riuscita a nascondere per tutti quei mesi.

 

Così abilmente…

 

La mente di Ginny fu attraversata da un flash. Lui era in salotto… aveva sicuramente sentito… e se così non fosse stato, lei doveva fare in modo che sapesse che loro erano lì…

 

Ginny fece un sorriso forzato e fece un passo verso il fratello. “Ron! Hermione! Ma che cosa ci fate qui?” disse con un tono di voce più alto del normale.

 

Ron la guardò frastornato. “Ginny ma ti senti bene? Prima sembrava che non ci avessi mai visto… adesso ti metti ad urlare…”

 

Il ragazzo aveva appena finito di parlare. Dalla stanza accanto si sentì un rumore. Il chiaro e ben noto rumore di quando qualcuno si smaterializzava.

 

Ron si voltò di scatto verso Hermione, che annuì. Si capirono all’istante. E in quell’attimo Ginny maledì la profonda sintonia che legava suo fratello a Hermione.

 

Sfoderarono entrambi la loro bacchetta e si diressero nell’altra stanza. Ginny tentò di bloccare Ron per un braccio, ma il suo tentativo fu vano. Il ragazzo non sembrava nemmeno essersi accorto.

 

Ron entrò in salotto, seguito da Hermione e, per ultima, Ginny.

 

Vuota.

 

La stanza era completamente vuota. Non c’era nessuno oltre a loro…

 

Il ragazzo si guardò rapidamente in giro, come per vedere se vi fosse qualcosa di strano. Un particolare, un segno… qualsiasi cosa.

 

Hermione però fu più veloce. I suoi occhi si posarono immediatamente sul piccolo tavolino di vetro che troneggiava in mezzo alla stanza.

 

Due bicchieri erano posti in bella vista su un vassoio.

 

Senza aspettare oltre e intuendo forse qualcosa, Hermione si girò verso Ginny.

 

Chi c’era qui?”

 

In quel momento anche Ron si accorse dei bicchieri. Anche lui si voltò e fissò il volto della sorella minore con i suoi occhi azzurri e profondi.

 

Ginny si sentì morire.

 

Finito.

 

The end.

 

C’est terminè.

 

Era tutto inesorabilmente finito…

 

Avrebbe potuto negare. Avrebbe potuto dire che era solo un caso che ci fossero due bicchieri. Che fosse un caso che lei avesse urlato forte i loro nomi e, nemmeno un attimo dopo, il chiaro rumore della materializzazione fosse stato sentito da tutti. Che fosse un caso che avesse cercato di trattenere Ron per un braccio.

 

Ma poteva veramente ingannarli? Forse ancora per una volta.

 

Forse sarebbe stata così brava da ingannarli anche la volta successiva.

 

Ma poi?

 

Quanto sarebbe durato ancora tutto quello? Quanto ancora avrebbe mentito? Quanto ancora avrebbe pregato perché non comparissero mentre anche lui era lì.

 

Poteva veramente continuare così?

 

Era veramente una bugiarda?

 

Per alcuni mesi si. Lo era stata. In fin di bene, forse… ma loro avrebbero capito?

 

Ginny era sicura che Hermione l’avrebbe rispettata. Ma Ron… Ron era impulsivo, testardo e orgoglioso… e soprattutto odiava loro e quelli come loro

 

Anche lei li odiava… ma sapeva capire… ed era riuscita a capire lui.

 

Loro avrebbero capito lei?

 

Non lo sapeva.

 

Ma sapeva che prima o poi quel momento sarebbe arrivato. Era pronta. Nel suo cuore, in fondo, lo aspettava.

 

Quel momento significava dimenticare tutte le bugie degli ultimi mesi.

 

Significava riprendere a vivere normalmente. Per quanto normale potesse essere la sua vita.

 

Si. Quello era il momento che aspettava. Quello era il momento giusto.

 

Ginny fissò il pavimento davanti a sé. Fece un respiro profondo e alzò lo sguardo.

 

No, non avrebbe parlato tenendo gli occhi chiusi. Non avrebbe evitato la loro reazione. Se la meritava. Gli aveva mentito ed era pronta ad accettare le conseguenze.

 

Ron iniziò ad arrabbiarsi. “Ginny chi cazzo c’era qui prima?! E non mentire!” disse, cercando di mantenere ad un livello accettabile il tono di voce.

 

La voce di Ginny parve un sussurro in confronto a quella potente di Ron.

 

Un sussurro che entrò nelle loro orecchie. Nelle loro menti e nei loro cuori.

 

E li trafisse. E li sconvolse. E li spaventò.

 

“Malfoy… Draco Malfoy…”

 

******

 

Ed ecco che anche questo capitolo è terminato. È arrivato leggermente in ritardo, ma la scuola mi ha veramente distrutto… e comunque l’importante è che SIA arrivato, non vi pare?

 

Per il resto… che dirvi? Finalmente si scoprono le carte e i retroscena di Ginny… allora, chi aveva indovinato il personaggio misterioso, se così vogliamo chiamarlo? Penso tutti, no?

 

Questa volta niente canzoni particolari da consigliare… anche se, in effetti, per la seconda parte, potrei dire “With you” dei Linkin Park, esprime bene lo stato d’animo di Ginny.

 

Passando alle persone da ringraziare: saluto di nuovo Silvia, visto che l’altra volta le aveva fatto piacere! ^__^ me happy!! (e sarà un caso che in questo capitolo sia saltata fuori una canzone dei Linkin Park??… bah… mistero…)

 

Poi ringrazio Ely, che le sta piacendo la mia storia(meraviglioso?? Sul serio?? Thanx a lot! ^_^)  e che ha continuato a leggere i libri di Harry Potter, spinta dalle mie continue pressioni. ^___-  w il potteresimo!!

 

E ringrazio le persone che mi hanno recensito:

 

Kamomilla: anche qui ho dato uno scorcio al “mio” Ron… amo quando è malizioso e passionale! E qui si scopre anche il mistero di Ginny…e grazie ancora per i complimenti!

Pepy: grazie grazie grazie! ^_____- che te ne pare questo??

Patty: allora Sherlock come va? Le tue indagini sono quindi finite… penso che tu abbia capito da tempo chi fosse… ma questa è stata la conferma, no?? Ora però rimane una domanda, che non avrà risposta fino a quando non scriverò: che succederà? E ti assicuro che è impossibile saperlo… è TOTALMENTE imprevedibile questa storia… -___^ però se vuoi provare… ormai la pipa è tua!

_Miwako_: e sei la seconda che mi dice che il 6 è uno dei migliori (… vero Ely?)… sono contenta che sia piaciuto così tanto! Si, la canzone è proprio quella di Romeo + Juliet… ed in effetti l’atmosfera che doveva creare era proprio questa… romantica e triste: commovente. Grazie mille per i complimenti!

 

Vorrei invitare tutti coloro che non recensiscono abitualmente a farlo… questo capitoo è abbastanza importante… si sono scoperte le carte e vorrei seriamente sapere cosa ne pensate… per favore, fatemi felice (anche perché se sono felice, scrivo più in fretta…)!!

 

Un bacione a tutti e alla prossima!

 

 

 

   
 
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