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Autore: inu_ka    23/10/2014    2 recensioni
La scuola il luogo più detestato dalla maggior parte degli studenti eppure non tutti la pensano così. Questo accade in un piccolo gruppeto di amici loro sono Inuyasha, Kagome, Miroku e Sango e proprio quest'ultima ama la scuola più di ogni altra cosa. Questo è il loro ultimo anno di superiori frequentano il liceo classico e loro malgrado dovranno affrontare gli esami di stato. Tra programmi di studi, amori intrighi e macchinazioni questi ragazzi dovranno affrontare il loro anno più buio ma come tutte le cose hanno un inizio e una fine ma raggiungere la fine sarà tutt'altro che facile.
Se volete sapere cosa riserverà quest'anno a questi poveri ragazzi non vi resta che provare a leggere. Vi avviso sin da adesso ch ela storia tratterà tematiche delicate come la violenza e che sarà tutt'altro che breve. Spero di avervi incuriosito almeno un pochino.
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Verso le 13:00 tutti si alzarono ma non perché volessero, ma solo perché sentivano i morsi della fame.
In: Ben svegliati ragazzi, avete fatto le ore piccole.
K: 6:30.
In: Bhe allora è una fortuna che siete già svegli.
M: Non ne parliamo qualcuno mi aveva svegliato alle 9:00, ovviamente non mi sono alzato.
S: Ad ogni modo oggi si riprende.
I: Ehi sei impazzita? Ti ricordo che oggi è domenica quindi niente studio.
S: Grrr… Quando si tratta di non studiare ti ricordi subito le cose?
In: Aahahahah….Ah ragazzi a proposito a cena ci sarà il vostro amico con suo padre.
Se: Chi?
I: Aspetta papà non puoi farci questo.
K: Di chi state parlando?
I: Jakotsu. O sbaglio?
In: No non sbagli affatto.
I: Sono morto.
K: Dai non dire così. Ehi ho un’idea dopo pranzo potremmo chiamarlo e andarci a fare un giro, che ne dite?
S: Che per me va bene.
M: Anche per me.
R: Splendida idea.
I due fratelli erano rimasti in silenzio.
S: Ehi voi due?
I: No, ho da fare.
Se: Sì è vero, anche io. Devo studiare.
R: Uffa mi mandi da sola?
K: Rin ha ragione. Va bene Rin vuol dire che ci divertiremo di più, voi due rimanete pure a casa.
Disse guardando il ragazzo con aria stizzita.
I: E va bene vengo, Sesshomaru conviene anche a te venire se non vuoi sentirle brontolare stasera.
S: Ahahahha, ha ragione. Comunque non faremo molto tardi.
In: Ragazzi ricordatevi la cena.
K: E’ vero avevo dimenticato che stasera verrà il padre di Jakotsu qui. Ok allora si fa giusto un giretto.
R: Ragazzi ho chiamato Jakotsu e ha detto che tra 10 minuti è qui.
I: Fratello la nostra condanna ha accettato.
Sesshomaru non rispose si limitò solo a guardarlo.
Jakotsu arrivò puntualissimo.
Ja: Ehilà, ragazzi da quanto non ci si vede?
I: Spiritoso.
K: Dai su forza ragazzi andiamo, altrimenti si fa troppo tardi.
Così i ragazzi si diressero verso il centro per andare a fare un giro al centro commerciale. Lì i ragazzi e le ragazze si divisero, Jakotsu ovviamente andò con le ragazze nei negozi di abbigliamento dove si provarono di tutto di più
Inuyasha era restio a lasciare da sola Kagome sì che era in ottima compagnia ma il fatto di non tenerla sottocontrollo di persona lo inquietava non poco.
Se: Inuyasha cos’hai? Tranquillo non c’è più motivo di stare così teso.
I: Ah, sì hai ragione ma per quanto mi sforzi non ci riesco. Ho sempre quella dannata paura di rischiare di perderla di nuovo. Hai visto cosa stava succedendo ieri al compleanno? Maledizione non avrei dovuto bere e lasciarla sola.
Se: Non hai colpa. Sì sei stato un imbecille a bere, ma non per quello che è successo, ma per il semplice motivo che non c’è bisogno di ubriacarsi per divertirsi. Avresti potuto bere qualcosa di più leggero.
I: Hai ragione, ma comunque anche tu hai rischiato di farti seriamente male o pensi che il livido che hai lì non l’ho notato. A proposito ci hai messo qualcosa?
Sesshomaru inconsciamente si portò la mano al torace dove la sera prima era stato colpito violentemente. Era impossibile che Inuyasha lo avesse notato non si spiegava come avesse fatto. La parte li doleva ancora, e non poco, infatti aveva passato in bianco quelle poche ore che erano rimasti a letto.
Se: Tzè non è niente di preoccupante. Tu non preoccuparti con loro c’è Jakotsu, anche se non è del tutto maschio è pur sempre un maschio e poi non permetterà che succeda qualcosa, adesso muoviti andiamo in quel negozio.
I: Abiti da uomo? Che dovrei farci?
Se: Tra qualche settimana è il tuo compleanno e non hai ancora il vestito per quel giorno.
I: Con tutto quello che è successo era l’ultimo dei miei pensieri.
Se: Fortuna che papà riesce a fare tutto, sta organizzando lui la festa ma per il resto devi pensarci tu quindi muoviti.
I: Va bene.
M: Ehi ragazzi venite un attimo qui.
Miroku si era fermato davanti ad una gioielleria e aveva notato un anello che gli ricordava la sua ragazza.
Se: Cos’hai da urlare così tanto.
M: Voglio un vostro parere. Vedete quel solitario che forma vi sembra?
I: Ehi ma che domande sono?
Se: Sembra a forma di  S. E con ciò?
M: Bene allora non ho visto male, anche a me ricorda una S ecco perché ve l’ho chiesto. Voglio regalarlo a Sango per i suoi 18 anni. Che ne pensate?
I: E’ bello, mi stupisco di te pensavo che gli avresti regalato un babydoll per il compleanno.
M: Ehi vedi che so quando ci si deve fermare. Tu piuttosto cosa le regalerai?
I: Segreto.
M: Ehi non andremo di certo a dirlo, su diccelo sono curioso.
I: No non ve lo dico anche perché non è ancora pronto.
Se: Tzè chissà con che fesseria te ne uscirai.
I: Grrrr…. Fatti gli affari tuoi.
M: Bene allora lo prendo.
Miroku corse nella gioielleria per prendere il solitario, se lo fece incartare e lo nascose accuratamente nella tasca interna della giacca. Inuyasha riuscì ad acquistare anche il vestito per il suo compleanno. Un abito elegante ma sportivo al tempo stesso non gli piaceva molto vestirsi con abiti eccessivamente eleganti non sapeva nemmeno se lo avesse fatto al suo matrimonio, ma forse lì un’eccezione l’avrebbe fatta però non era il momento di pensarci. Anche Sesshomaru acquistò un abito per il compleanno di suo fratello mentre Miroku prese solo le scarpe in quanto all’abito aveva provveduto già sua madre.
Intanto le ragazze.
S: Ragazzi cosa ne dite di questo vestito?
Ja: Che ti sta d’incanto, dovresti solo farlo accorciare un pochino e vedere se senza le bretelline sta meglio. Aspetta ora proviamo.
K: Ehi ma come farai?
Ja: Aspettatemi qui.
Jakotsu andò dalla commessa per farsi dare degli spilli e un paio di scarpe che secondo lui sarebbe state perfette con l’abito.
Ja: Eccomi, allora stai ferma altrimenti rischi di pungerti. Sul ginocchio sarebbe perfetto e le bretelline per il momento le mettiamo dentro e qui al centro lo arricciamo un pochino.
Jakotsu stava praticamente parlando da solo, le altre nemmeno riuscivano a seguirlo.
Ja: Fatto, Sango metti queste scarpe e vediamo come sta.
S: Jakotsu ma queste scarpe sono a dir poco vertiginose.
Ja: Ehi se vuoi essere perfetta per il tuo ragazzo qualche piccolo sacrificio lo dovrai pur fare.
S: Va bene se lo dici tu, vediamo un po’.
Sango si guardò allo specchio girandosi da tutti i lati per vedere se le stava bene, dall’espressione sembrava essere più che soddisfatta.
K: Jakotsu hai proprio dei bei gusti, le sta benissimo così. Però non avremmo fatto prima a sceglierne un altro?
Ja: No perché il modello e il colore la valorizzano ancora di più, però deve essere lei a decidere.
Sango uscì dal camerino più che soddisfatta ma comunque volle un parere esterno.
S: Allora come vi sembro.
Disse tutta raggiante.
R: Sei bellissima mio fratello non riuscirà a staccarti gli occhi di dosso, e ti conviene rimanergli attaccata se non vuoi attirare qualcun altro.
A quella frase Jakotsu si incupì, senza dubbio stava pensando a quello che era successo al suo compleanno. La altre se ne accorsero e cercarono di rimediare.
S: Bhe che problema c’è non è colpa mia se grazie a Jakotsu sarò irresistibile.
Disse facendo l’occhiolino al loro compagno.
K: E’ vero dovresti fare lo stilista.
Sembrava che la cosa stesse funzionando, sul viso del ragazzo era ritornato il suo solito sorriso.
R: Kagome fatti consigliare da lui così almeno il tuo ragazzo non si scollerà da te nemmeno per bere un bicchiere d’acqua. Mi sa che mi faccio consigliare anche io da lui così farò ingelosire Sesshomaru, non immaginate di quanto lo sia. Pensa che io non l’ho notato, ma se qualcuno mi fissa per più di tre secondi lo fulmina all’istante.
Ja: Ok allora è deciso sarò il vostro stilista personale.
K, R, S: Sììììì.
Le ragazze esultarono non tanto perché Jakotsu aveva accettato ma perché erano riuscite a destarlo da quello che stava pensando.
S: Bene allora è deciso io prendo questo e farò le modifiche che ha detto lui. Ragazzi per le scarpe che dite?
R: Ehi per una volta sii più femminile e mettiti quei tacchi, se non li metti il vestito perderà di valore.
Ja: Sango possiamo vedere anche se con solo una bretella va bene, che dici?
S: Che provare non è una cattiva idea.
Così provarono la seconda variante ma quella che convinse di più fu la prima perché metteva in risalto ancora di più le sue forme.
Ja: Mi piace più senza.
R: Concordo.
K: Sì.
S: Ok senza bretelle.
Ja: Sango se vuoi posso dire a mia madre di modificarlo sai non perché è mia madre ma è molto brava a cucire.
S: Sì va bene ovviamente a pagamento.
Ja: Ehi ma scherzi se lo sente non te lo fa proprio. Sai ha ascoltato quello che è successo ieri ed è molto fiera di voi come vi sono grato io.
K: E di cosa non abbiamo fatto niente di che?
Ja: Avete preso le mie parti e mi avete accettato per quello che sono.
R: E chi saresti sentiamo?
K: Sei solo un eccellente stilista e un amico insostituibile. Sei perfetto così come sei, questo te lo ha già detto Inuyasha e se lo dice lui allora è vero. Non è facile di complimenti. Non hai niente che non va e il fatto che ti piacciono i maschi anziché le femmine non significa niente.
S: Infatti c’è chi eccede in fatto di donne. Guarda Miroku quello va dietro ogni femmina che respira.
Ja: Ma a te non da fastidio il fatto che vada dietro a tutte le donne?
S: No perché so che non mi tradirebbe mai. E ora non riprendiamo più l’argomento e ricorda che ognuno è strano a modo suo.
Ja: Grazie.
Così per dimostrare la sua gratitudine diede un abbraccio a tutte, si vedeva anche che per l’emozione stava per piangere ma si trattenne dal farlo.
Ja: Bene allora Sango è sistemata per il compleanno di Miroku, un altro giorno dovremmo sistemarvi per il vostro di compleanno.
K: Accidenti tutti insieme.
R: Sì, io dovrò aspettare ancora un altro anno.
Ja: Bene allora diamo un’occhiata in giro, Kagome tocca a te.
Mentre stavano cercando un abito per Kagome notarono una figura familiare che però si trovava nel reparto dei 0-12, quando videro di chi si trattava le ragazze un po’ ebbero paura, ma Jakotsu gli fece l’occhiolino per tranquillizzarle e si diresse verso quella figura.
Ja: Ehi nanerottolo cosa cerchi un costume per carnevale? Potresti vestirti da gobbo di Notre Dame, anzi no quello è troppo bello per te. Se vuoi ti posso aiutare.
Mu: E tu cosa cerchi un abito da donna?
Ja: Può darsi, ma comunque sarò sempre irresistibile.
Le ragazze stavano osservando la scena e ridevano.
Mu: Vattene altrimenti….
Ja: Cosa fai, chiami il telefono azzurro? Comunque hai dei gusti orrendi quel blu non va con quel marrone e le scarpe fanno altrettanto schifo come puoi metterci il verde mela. Ah ho capito è un modo per farti notare, se è così sei perfetto. Ciao ciao.
Mukotsu non era riuscito a ribattere Jakotsu gli aveva tenuto testa con ottimi risultati, era ovvio senza l’aiuto dell’alcool Mukotsu non aveva un briciolo di coraggio.
K: Jakotsu sei stato formidabile hai dato una lezione a quello sgorbio.
Ja: Già, ieri purtroppo mi sono lasciato prendere dall’offesa che mi aveva fatto ma grazie a voi quella è acqua passata. Vi ringrazio perché accettandomi così come sono ho imparato ad avere più fiducia in me stesso.
R: Figurati, a cosa servono gli amici.
Il gruppetto girò ancora un po’ per il centro commerciale e riuscirono a trovare tutti i vestiti per i compleanni, ovviamente qualcuno avrebbe necessitato di qualche modifica. Anche Jakotsu aveva preso il suo, ovviamente maschile. Verso le 19:00 si incontrarono con gli altri ragazzi per poter tornare a casa.
I: Accidenti quante buste. Avete svaligiato il centro commerciale? Cosa avete comprato.
S: Non sono cose che possano interessarvi, sono cose da donna.
Ja: Sì e voi non potete vederle.
M: Va bene abbiamo afferrato il concetto.
R: Ehi fratellone anche voi avete fatto acquisti. Cosa avete comprato?
M: Non vi interessa.
Disse facendo la linguaccia a sua sorella.
Se: Andiamo si è fatto tardi e a casa ci aspettano per cena e domani c’è scuola.
Ja: E’ vero.
R: Ragazzi perché non dormiamo tutti insieme questa notte così domani mattina potremmo andare insieme a scuola.
Ja: Vorrei tanto ma con me non ho ne la divisa e né i libri.
K: A quello può pensarci Inuyasha. Ha una divisa in più e anche i libri dell’anno scorso.
Ja: Ehm la sua divisa mi andrà corta.
K: E’ vero non ci avevo pensato.
Se: Dovrei avere la mia altrimenti perché non chiami tuo padre e vedi se è ancora a casa così te la fai portare.
Ja: E’ vero che stupido non ci avevo pensato.
I: Non avevo dubbi.
K: INUYASHA!!!!
Jakotsu chiamò suo padre che fortunatamente era ancora a casa, non ebbe nulla da ridire in proposito anzi era felice che finalmente suo figlio fosse stato accettato da qualcuno. Arrivarono a casa dove cenarono tranquillamente i ragazzi parlavano da una parte mentre Inu, Ryu e Orochi il padre di Jakotsu.
O(Orochi): Bene Inu direi che le indagini si sono concluse nel migliore dei modi.
In: Già e te ne sarò eternamente grato, basta vedere adesso come stanno quei ragazzi.
Orochi osservò i ragazzi e vide che nonostante il baccano e i punzecchiamenti si stavano divertendo.
O: Già, finalmente anche mio figlio è felice, diciamo che ci siamo aiutati a vicenda. Per quanto riguarda l’apertura di quell’agenzia mi trovi pienamente d’accordo. In fondo tu possiedi le conoscenze legali necessarie per i vari casi, tuo cognato è un ottimo investigatore e io sono esperto in campo criminologico. Direi che può andare. Voi cosa ne pensate?
In: Direi che è perfetta in fondo tentar non nuoce.
Ry: Anche per me, per lo meno potrei avere una sede fissa.
O: Allora è deciso dobbiamo provvedere quanto prima ad avviarla mia moglie se è necessario potrà fornirci una mano in ambito sociale visto che è il suo campo. Non perché è mia moglie ma è un ottimo assistente sociale, si è occupata anche di casi simili a quello delle gemelle Higurashi.
I: Papà noi andiamo a dormire nella stanza degli ospiti, quella grande così ci stiamo tutti.
In: Va bene ma andate a dormire altrimenti domani nessuno si sveglia.
S: Non preoccuparti ci penserò io.
Così tutti i ragazzi si diressero nello stanzone dove avrebbero dormito tutti insieme.
A tarda serata anche i tre adulti si salutarono. Dopo Inu andò a controllare che i ragazzi stessero davvero dormendo. Con gioia vide che dormivano anche se nelle posizioni più assurde.
L’indomani si alzarono e dopo aver fatto colazione si diressero a scuola. Al termine dell’anno scolastico ci voleva solo una settimana e molti studenti erano impegnati nelle interrogazioni di riparazione, affinché potessero evitare la promozione con i debiti. L’anno scolastico sarebbe terminato per tutti tranne che per gli studenti dell’ultimo anno che dovevano superare gli esami di stato.
Finito l’anno scolastico il gruppo studiò sia la mattina che il pomeriggio, di comune accordo era stata eliminata la pausa domenicale. Studiarono come matti e con ottimi risultati finchè non arrivarono i giorni tanto temuti.
K: Ragazzi io non ce la faccio più, sicuramente sarò bocciata non mi sento per niente pronta. Domani inizia la mia disfatta.
S: Non è vero sei sufficientemente preparata, ce la faremo tutti a passarli.
M: Beata te che sei così sicura, io faccio prima a sotterrarmi. Inuyasha tu come stai messo.
I: No comment, mi do alla latitanza.
S: Ragazzi dai un po’ di autostima ce la faremo tutti vedrete, così tolti gli scritti potremo festeggiare i vostri compleanni tranquillamente.
K: Sango ti ricordo che dopo gli scritti ci sono gli orali.
S: Sì ma iniziano una settimana dopo e per quelli non abbiamo problemi. Dovete solo far finta che stiamo studiando qui tutti insieme senza pensare che davanti a voi c’è una commissione.
I: Ok proverò a seguire il tuo consiglio.
K: Sì ha ragione non possiamo fasciarci la testa prima di essercela rotta.
M: La mia è già rotta.
S: Vedi che hai fatto tantissimi miglioramenti da quando abbiamo iniziato.
M: Se lo dici tu mi fido.
I ragazzi studiarono fino alle 3:00 di notte poi si appisolarono sui libri. Verso le 7:00 la sveglia suonò e tutti si alzarono, si lavarono, fecero colazione e poi si diressero verso la scuola.
In: Ragazzi su forza mettetecela tutta ce la farete senza problemi. In bocca al lupo.
I, K, S, M: Grazie.
Kagome durante il tragitto ripeteva sempre la stessa frase:
K: Ce la posso fare, ce la posso fare, ce la posso fare….
I: Ehi Kagome calmati.
K: Come faccio a calmarmi.
Disse esasperata.
I: Così.
Inuyasha gli diede un tenero bacio così Kagome si calmò un pochino. Arrivati a scuola i professori smistarono i ragazzi nei vari posti nel corridoio. Fortunatamente il gruppo fu messo tutto vicino.
Così si diede il via agli esami.

ANGOLO DELL'AUTRICE:

Bene allora Jakotsu è entrato a far parte del gruppo e nel centro commerciale si è preso anche la vendetta sullo sgorbio. Come vedete l'ho voluto integrare con il gruppo dandoli il ruolo di stilista e quindi esperto di moda. Suo padre, insieme a Inu e Ryu fonderanno la loro agenzia investigativa. Insomma gli ho voluti unire quanto più possibile, spero di esserci riuscita e di non avervi deluso o rovinato la storia. Anche i tanto temuti esami sono arrivati, come se la caveranno?
ok ci vediamo al prossimo capitolo.

PS per il nome del padre di Jakotsu ho girato un pò su google e ho trovato il nome OROCHI che significa GRANDE SERPENTE a cui è legata anche una leggenda. siccome il nome Jakotsu significa OSSA DI SERPENTE allora ho cercato qualcosa che si avvicinasse. Diciamo che ho fatto una famiglia di serpenti che di questi non ha niente. detto questo passo ai
RINGRAZIAMENTI:
Ringrazio chi legge e chi recensisce, grazie mille siete un ottimo supporto.
BACI INU_KA
  
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