-Franky a parte, avete capito tutti che , chi più chi meno, abbiamo in comune l’aver avuto a che fare con Zoro , venendo a conoscenza della sua esistenza. Approfondiremo la sua conoscenza, ma prima di andare avanti e parlare di argomenti coperti dal segreto di Stato, vi invito a firmare tutte la modulistica relativa al fatto che andrete in isolamento a vita ad Impel Down se spiffererete qualcosa a riguardo…- aggiunse gioviale il Capitano.

Ad ognuno fu passata una cartelletta con le info sulle note legali relative a quella operazione coperta dal segreto di livello massimo.
Dopo il tempo che fu loro concesso per una rapida lettura, firmarono tutti, nessuno si tirò indietro.

M.D. Rufy riprese a parlare: -Avrete capito che meno persone vengono a conoscenza di tali incresciosi avvenimenti, meglio è… per questo si è preferito coinvolgere coloro che ne sono già stati toccati o che ne sono venuti a conoscenza anche marginalmente. Avrete anche già intuito che formerete una squadra speciale e come tale lavorerete, con mansioni ben definite e con l’obbiettivo principale di scoprire quale organizzazione internazionale sta dietro alla vicenda del Demone Nero e dei delitti ad esso legati.

Zoro si agitò sulla sedia, ma il Capitano proseguì nel suo discorso.
-Quindici anni fa Zoro Roronoa venne sottratto alla sua vita da ignoti. Non fu l’unico. Altri ragazzi e ragazze scomparvero di punto in bianco senza lasciare traccia. In comune non avevano nulla e, per anni, si è pensato ad un killer seriale, anche se era incredibile che non lasciasse traccia alcuna. Sospettiamo che abbia a che fare con tutta quella serie di crimini una frangia deviata dell’esercito, che riuscì a coprire il tutto. Anche perché, dalle vicende accadute dallo stesso Zoro, l’unico ad essere tornato indietro, gentilmente ricostruiti dalla nostra Nico Robin che ci ha aiutati a capire buona parte della vicenda, i laboratori e le strutture coinvolte sono troppo grandi e ben strutturate per essere gestiti da privati. In parole povere, la sperimentazione a cui sono stati sottoposti quei ragazzi crediamo mirassero alla realizzazione di una specie di superuomo, una specie di nuova razza umana dalla forza ed agilità smisurate, incrociando DNA animale con quello umano. Zoro, cosa hai da raccontarci in merito? Le nostre ricostruzioni sono esatte?

Chiamato in causa, Zoro scrollò le spalle.
-Io non so cosa ci iniettassero e chi fossero quei medici. Faceva male, dannatamente male, e poi diventava difficile controllarsi. Eravamo pericolosi e quando la situazione è sfuggita loro di mano, hanno deciso di eliminarci. Sono riuscito a fuggire, ma non so se ci sia qualcun altro. Di una cosa sono certo… ho ucciso, ma non quanto e come voi affermate. Mi sono difeso ed ho difeso- si voltò a guardare Nami, che gli sorrise, quindi tornò a fissare l'occhio su quello strano tipo -Questo è tutto. Se c’è chi uccide come me, può essere solo un altro come me. Significa che non sono riuscito a fuggire solo io, c’è un’altra bestia in giro…- concluse, cupo.

Chopper si alzò in piedi, rabbioso.
-Zoro! Tu non sei una bestia, come devo dirtelo?- gli urlò con dolore. Guardò gli altri: -Non mi ha mai torto un capello, anzi mi ha aiutato quando la mia famiglia è stata uccisa e casa mia data alle fiamme. Mi ha trovato mezzo morto e mi ha curato ed io ho scoperto tante cose su di lui, come ho capito che non è l’assassino che dite. Mi ha consentito di continuare e finire l’Università, anche se sotto diverso nome perché dovevamo nasconderci…- sedette, muto dopo quello sfogo. Non riuscì a dire che sospettava che i suoi genitori, valenti scienziati, fossero implicati negli esperimenti sui ragazzi come Zoro.

Fu Robin ad accennare qualcosa, mentre il ragazzo teneva la testa bassa. Ascoltò le conferme ai suoi dubbi imponendosi di non piangere, di mantenere quel minimo di orgoglio rimasto. Nami rimase muta, apprendendo nuovi aspetti della vicenda e non aveva lasciato la mano del compagno.
-Nello stesso periodo in cui venne sterminata la famiglia di Chopper, molti altri scienziati, in particolare biochimici, genetisti e biologi, furono sterminati in varie parti del pianeta in circostanze diverse, ma comunque sospette. Stimiamo che abbiano partecipato in diversa misura agli esperimenti sul DNA umano di cui parlavamo, in barba agli accordi e trattati internazionali in merito. Assieme alle cavie, sono stati fatti sparire gli artefici dell’esperimento e sospettiamo che il mandante, come già detto forse una frangia deviata nelle alte sfere delle nostre Forze Armate, avuto quanto ordinato, abbia eliminato tutti coloro che ne avevano fatto parte. Resta da capire chi siano i principali attori, cosa vogliano fare della documentazione ottenuta, in cui è descritto il procedimento e chi sia l’altro sopravvissuto, quello a cui dovremmo imputare tutto ciò che sino ad ora abbiamo attribuito a Zoro.

I presenti si guardarono, studiandosi con curiosità: da quel momento la loro vita non sarebbe stata più la stessa: avrebbero formato una vera e propria particolarissima task force, ed M.D. Rufy era soddisfatto del suo operato.
Era riuscito a prendere in mano la situazione, a farsi assegnare l’intera operazione.
Certo, la convivenza avrebbe potuto riservare delle sorprese e Zoro ne rappresentava l’incognita più grande, ma confidava nell’ascendente che Nami aveva su di lui e nel suo caratterino pepato per tenerlo a bada.
Il robusto Franky ed il capace Sanji erano come una seconda assicurazione sulla tranquillità di quella piccola comunità e lui stesso avrebbe dato manforte al Demone che sedeva apparentemente tranquillo tra loro, se ce ne fosse stato bisogno.

Vedeva quell’accozzaglia di persone così differenti tra loro come l’equipaggio di una nave e, a tale proposito, non aveva ancora prospettato loro il meglio.

Distribuì un’altra cartellina a ciascuno di essi.
Una volta aperta, videro che faceva bella mostra di sé la scheda tecnica di una nave, un brigantino dall’aspetto un po’ bizzarro.
-La Thousand Sunny sarà la nostra base operativa e la nostra copertura: qui vivremo, qui verremo curati e qui si terranno le nostre riunioni. Viaggeremo come eccentrici miliardari che si sono prefissi di girare il mondo. È ancorata in una base dall’altro lato del Paese e ci aspetta impaziente… sono certo che vi piacerà.

Un sorriso enorme gli si aprì sul viso alle loro facce sconvolte…sapevano che quella strana vicenda si stava trasformando in un’avventura davvero inaspettata.