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Autore: Castiel Who    17/10/2008    2 recensioni
In certi casi ci sono tre scelte: scappare, nascondersi o... morire. La morte sull'isola incombe ogni secondo che passa. Misteri, sentimenti, paura e lotte interne cambieranno radicalmente la vita di tre persone. Greg scoprirà di amare James tanto da non lasciarlo mai, James a sua volta scoprirà di amare Greg e allo stesso tempo il lato più eccitante della sua vita e Lawrence si perderà nell'isola... o in se stesso. [House/Wilson][Spoiler su Lost]
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Greg House, James Wilson, Lawrence Kutner
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nessuna stagione
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Spero di non essermi perso. Questa non mi sembra la strada che avevo percorso nella fuga con House e Wilson. Questa foresta è schifosamente tutta uguale, gli alberi uguali, i cespugli uguali, pure i sassi sono uguali!

Sento un rumore alquanto strano. Ok, devo stare calmo, non era niente di cui preoccuparsi. Forse è stato uno scoiattolo o un uccellino... 

Di nuovo i sussurri che avevo sentito prima di scappare per la prima volta dal fumo nero. Mi guardo intorno intimorito e intravedo qualcosa di scuro fra la fitta vegetazione. Deve essere sicuramente l’elicottero. Mi dirigo verso quella stana macchia scura tra il verde e quando scanso l’ultima pianta al posto dell’elicottero vedo una casa vecchissima a giudicare dalle condizioni esterne.

Più che una casa sembra un piccola baracca abbandonata, chissà cosa c’è dentro, sicuramente andare a vedere non fa male a nessuno no? 

Mi avvicino lentamente alla porta, chissà quanto tempo è che questa casa è qui. Prendo una piccola lanterna appoggiata vicino alla porta e l’accendo con dei fiammiferi trovati vicino ad essa.

Con una mano spigo piano la porta e con l’altra tengo la lanterna in mano con ansia crescente. Non so da dove viene, mi piacerebbe molto saperlo, ma quella strana casa abbandonata mi mette timore in una maniera mai provata.

La porta si richiude da sola non appena varco la soglia e la fievole luce emanata dalla lanterna illumina un tavolo con una sedia a dondolo che... cavolo, come fa a muoversi da sola?! Un lieve sussurro.

- Lawrence. – Oddio, ora sto perdendo la calma. Rimango zitto.

- Non avere paura. –

- C-chi sei?? – Domando voltandomi in tutte le direzioni.

- Il mio nome è Jacob. –

Jacob, non sarà quel Jacob di cui mi parlava Locke in seguito a tutte le cose sul destino morte eccetera? Ora le opzioni sono due: o sono pazzo come Locke o quello che mi ha detto è tutto vero. E se ci forse una terza opzione? House ha detto che quello che quello che dice Locke sono tutte bubbole perché è pazzo ok, ma se nessuno dei due avesse torto?

Se entrambi avessero ragione allora io potrei morire ascoltando quello che mi dice Jacob, perché se ho ben capito tutto quello che fanno Locke e Ben è stato comandato da lui. Perché non potremmo essere finiti su quest’isola per puro e semplice caso? Questa è la domanda che mi tortura più di tutte al momento.

Non ci capisco proprio niente di tutta questa faccenda, è come una ragnatela: troppi fili che si intrigano l’uno con l’altro.

Infondo devo riflettere: Quale sarebbe il nostro compito qui? Siamo solo tre dottori niente di più. Nessuno di noi tre è in grado di scalare montagne, uccidere bestie feroci o alcunché. Almeno credo. E se fosse tutto diverso? Se noi fossimo quello che non dovremmo essere? Se dentro di noi si cela un istinto di cui nessuno ne ha mai sentito la presenza?

Devo smettere di darmi il tormento, o rischio di diventare pazzo a tutti gli effetti. Forse fuggire dalla realtà è la cosa migliore, non posso tenermi tutte queste complicazioni solo per me. Devo scappare, di nuovo.

Afferro la maniglia della porta e esco più in fretta possibile lanciando la lanterna dove l’avevo trovata ed essa si spenge all’istante. E corro, non so dove sto andando e non mi importa più di tanto, la cosa più importante è che mi allontani da quella baracca al più presto, senza guardarmi dietro.

Prima di uscire riconosco la parola “Aiutatemi”, sempre quel bisbiglio inquietante. Forse è una ragione valida per girarsi, ma non lo faccio e continuo a correre finché non inciampo su qualcosa di duro, un pezzo dell’ elicottero.

Mi alzo velocemente e mi volto in direzione di dove sono arrivato per vedere se sono stato seguito da qualcosa o qualcuno. La mia testa è sempre più incasinata, cosa voleva dire quell’aiutatemi? Può essere stata solo un’allucinazione? Perché se non lo fosse allora perché parlava al plurale? Ero solo cavolo!

Già e  anche ora sono solo, forse è meglio se faccio quel che dovevo fare e tornarmene da dove son venuto, e a questo punto si formula un nuovo problema: come cacchio faccio a ritrovare la strada da cui son venuto??

Dove sono House e Wilson quando servono?? Aspetta... “Aiutatemi”, non stava per caso parlando di noi tre vero?! Poco importa, di qualsiasi cosa voleva aiuto non tornerò di certo indietro e tantomeno ci porterò loro due. Già ci volessero venire in giro con me.

Se fossero venuti sarebbe stato tutto sicuramente più semplice. Il buon senso di Wilson non ci avrebbe fatti andare in quella baracca, ma House avrebbe insistito così tanto da convincerlo e probabilmente mi sarei sentito meglio con qualcuno invece che con una sedia a dondolo che si muove da se e una voce nella mia testa.

Prendo quello che mi serve e mi avvio verso il punto estremo della foresta sperando fortemente che sia la spiaggia. Se la trovo sarà più facile tornare indietro.
Continua Grazie a tutti e scusate per il ritardo, ho avuto problemi di Adsl ^^'
   
 
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