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Autore: FedeAle1525    24/10/2014    1 recensioni
“Vattene!!! Stai lontano!!! Non ti avvicinare!! Sei un mostro!!! Tesoro non avvicinarti a lui, è un bambino cattivo!!!”
Questo è quello che sopporto tutti i giorni da quando sono nato. La gente del mio villaggio mi considera un mostro per quello che nascondo dentro di me.
Mi chiamo Gaara ho 12 anni e sono il Jinchuuriki del Villaggio della Sabbia.
La storia narra di Gaara e di come riesce a diventare Kazegake, ovviamente in modo differente dal manga, grazie ad una persona molto speciale.
Ci saranno un sacco di avventure che vedranno impegnati i nostri protagonisti (Gaara e Miki), insieme ai personaggi che tutti conoscono del manga.
Non voglio anticiparvi nulla, quindi se vi ho incuriosito leggete pure.
Buona lettura.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Sabaku no Gaara, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie, Naruto Shippuuden
Capitoli:
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CAPITOLO 18: “Sostenersi a Vicenda”


MIKI POV

Avevo urlato talmente forte e consumato tutto il fiato che avevo nei polmoni, che quando finii per qualche secondo sentii mancarmi il respiro e mi inginocchiai al suolo.
Le lacrime scendevano ancora sul mio viso e non riuscii a fermarle.
Miki: “Perché! Perché …”


TEMARI POV

Avevo provato a fermarla, ma nulla Miki non mi aveva nemmeno sentito e aveva pensato solo a correre per raggiungere Gaara.
Le sue urla furono strazianti e potei percepire tutto il suo dolore.
Fino ad allora Miki aveva vissuto serena e felice al fianco di Gaara, questa era la prima volta che faceva i conti con la vera realtà di noi Ninja.
Era accaduto tutto così in fretta e senza avere il tempo di agire, che ora si sentiva confusa.
Decisi di avvicinarmi per confortarla e comportarmi, anche con lei, da sorella maggiore.


MIKI POV

Poco dopo vidi un’ombra apparire dinanzi a me, sollevai il viso e riconobbi Temari.
Si piegò sulle gambe per raggiungere la mia altezza.
Temari: “Miki …”
La interruppi e portai le braccia attorno al suo collo per abbracciarla.
Miki: “Non lo rivedrò mai più, vero!?”
Temari: “Ora calmati Miki! E’ normale che tu sia scossa da tutto questo, però non è ancora tutto perduto! Noi non resteremo di certo qui a guardare e faremo di tutto per riportare Gaara a casa, ma …”
Si bloccò, appoggiò le mani sulle mie spalle e mi staccò da lei per potermi guardare in volto.
Temari: “Ma abbiamo bisogno anche del tuo aiuto! Dobbiamo collaborare tutti insieme in situazioni del genere! Te la senti?”
Grazie alle parole di Temari riuscii a smettere di piangere e tornare con la mente alla realtà.
“Temari ha ragione! E’ ancora presto per disperarsi, se ci mettiamo in moto subito possiamo ancora recuperare Gaara!”
Miki: “Certo che me la sento!”
Mi asciugai gli occhi ancora umidi con il braccio e mi sollevai in piedi.
Miki: “Sono pronta! Farò di tutto per riportare Gaara indietro!”
Temari: “Bene, ora ti riconosco! Allora per prima cosa raggiungiamo Baki-Sensei!”
Ci incamminammo.


KANKURO POV

Quel dannato aveva appena catturato Gaara con la coda del suo volatile ed ora continuava a svolazzare sulle nostre teste.
Kankuro: “G-Gaara…”
Baki: “Cosa diavolo vuole fare!?”
Smise di volare sulle nostre teste e si diresse verso le mura.
Kankuro: “Sta provando a lasciare il Villaggio!?”
Voleva abbandonare il Villaggio con Gaara ancora vivo.
Non capii per quale motivo non lo avesse ancora ucciso, ma non mi importò.
Non gli avrei lasciato portare via mio fratello sotto i miei occhi senza aver fatto nulla per fermarlo.
Kankuro: “Tu non vai da nessuna parte!”
Baki: “Kankuro! Non essere imprudente! Attendi la squadra d’inseguimento!”
Kankuro: “Perderemo le sue tracce se aspettiamo!”
Baki: “Chiamerò immediatamente una squadra! Non commettere imprudenze!”
Kankuro: “Sì, lo so!”
Sapevo di non dover esagerare visto che il mio avversario era decisamente di un livello superiore, ma non potevo permettere che l’avesse vinta e che se ne andasse trionfante dopo tutto quello che aveva fatto.
Dopo qualche secondo la squadra d’inseguimento mi raggiunse e mi affiancò.
Ninja: “Kankuro-dono!”
Kankuro: “Non importa come, ma non lasciatelo fuggire!”
Ninja: “Sissignore!”
Il nemico iniziò ad atterrare appena fuori le mura del Villaggio, ma il tutto mi sembrò alquanto strano.
Vi doveva essere una squadra di guardia in quello stesso punto, quindi l’atterraggio non poteva avvenire in modo così tranquillo.
Stranito del fatto accelerai il passo.
Arrivammo nei pressi delle mura e i miei sospetti erano fondati: era tutto fin troppo tranquillo.
Il nemico era appena atterrato e vi doveva essere un gran tumulto, invece nulla.
Persino i messaggeri che avevo mandato in precedenza per tenerci aggiornati sulla situazione non erano tornati indietro.
Kankuro: “Cosa diavolo sta succedendo?”
Ci addentrammo per svelare il mistero e non appena arrivammo quasi alla fine delle mura, lo spettacolo che ci ritrovammo davanti agli occhi fu raccapricciante: i corpi di tutta la squadra erano distesi a terra.
Mi avvicinai ad uno di loro per controllarle lo stato. Il corpo iniziava ad essere freddo e ad irrigidirsi, in più il sangue che usciva dalle ferite stava cominciando a seccarsi.
Kankuro: “Non sono stati sconfitti ora. Probabilmente è successo prima dell’inizio del combattimento di Gaara.”
Ninja: “Anche la squadra ANBU si trovava qui…”
Ninja2: “Devono averli attaccati un gran numero di nemici.”
Non fui d’accordo con i ninja la presenti, se avessero avuto ragione e un gran numero di ninja avesse attaccato il Villaggio ce ne saremo accorti subito e qualcuno avrebbe mandato l’allarme, invece era accaduto tutto di nascosto, mentre al Villaggio eravamo tutti concentrati ad ammirare la battaglia di Gaara.
Può essere accaduto solo in una certa situazione.
Mi alzai e voltai lo sguardo ai ninja alle mie spalle.
“Ho controllato accuratamente quando Gaara è diventato Kazekage. Mi sembra impossibile che ci sia un traditore tra gli Shinobi di Suna.”
Decisi di non rivelare i miei sospetti visto che non ero sicuro e non avevo abbastanza prove per poter affermare ciò. Avevamo altro di più importante a cui pensare.
Kankuro: “Da quel che vedo, posso dire che il gruppo che ha rapito Gaara è passato da qui. Presto! Dobbiamo inseguirli!”
Tutti: “Si, Signore!”
Partimmo all’inseguimento, ma fummo costretti a fermarci poco dopo.
Ninja: “Qualcuno è ancora vivo!”
Un Ninja aveva visto uno dei corpi muoversi, e credendo fosse vivo si avvicino a lui per soccorrerlo.
Kankuro: “Fermo! Non muoverlo!”
Non mi diede ascolto e non appena lo sollevò notammo una carta bomba attaccata al suo petto che si innescò immediatamente.
Kankuro: “Un Sigillo Esplosivo!”
Vi fu un enorme botto e di seguito altri. Eravamo appena caduti nella trappola del nemico.


BAKI POV

Temari e Miki mi avevano raggiunto per essere aggiornate sulla situazione e sapere come rendersi utile.
Temari: “Baki-Sensei, eccoci! Come possiamo essere d’aiuto?”
Miki: “Vogliamo renderci utili per il Villaggio!”
Baki: “Ragazze ammiro il vostro comportamento, ma per ora …”
“Boooooooooooooooom!”
La nostra conversazione fu interrotta da un forte boato che proveniva dalle mura del Villaggio.
Miki: “Un-un’esplosione!?”
Temari: “Proviene dalle mura!”
Realizzai che nello stesso luogo vi erano Kankuro e la squadra d’inseguimento, ebbi il timore che fosse successo qualcosa, così decisi di accertarmene.
Baki: “Ragazze è ora di darsi da fare! Miki, vieni con me! Potrebbero esserci dei feriti e ci sarà bisogno della tua arte medica! Temari tu resta qui a coordinare il Villaggio! Nel caso non tornassimo in poco tempo, manda una squadra di soccorso!”
Temari/Miki: “Sì, Signore!”
Mi avviai con qualche ninja e Miki al mio fianco.


MIKI POV

Correvo assieme al Sensei in direzione del luogo dell’esplosione e, anche se ora potevo rendermi utile, speravo di non trovare molti feriti gravi da curare. E che tra quei feriti non vi fosse Kankuro.
Prima di raggiungere Baki-Sensei, mentre io e Temari ci dirigevamo verso di lui, entrambe vidimo Kankuro dirigersi vero le mura, perciò ebbi il timore che pure lui fosse stato coinvolto.
Arrivammo e ci trovammo davanti ad un mucchio di macerie e dei ninja della squadra d’inseguimento nemmeno l’ombra.
Baki: “Non può essere!”
Ninja: “Questo vuol dire che il gruppo che doveva salvare il Kazekage-sama è …!”
Miki: “Ma vi era anche Kankuro tra loro!”
Le macerie cominciarono a crollare davanti ai nostri occhi.
Ninja2: “State indietro, sta per crollare tutto!”
Ci allontanammo, ma invece di crollare in cima alle macerie apparve una marionetta, che dopo essersi dissolta fece apparire dinanzi ai nostri occhi la figura di Kankuro in piedi che teneva sotto braccio due ninja.
Miki/Baki: “K-Kankuro!”
Kankuro: “Sono riuscito a salvare solo loro due! Sono feriti, dategli le cure mediche di cui hanno bisogno!”
Miki: “Certo, me ne occupo io immediatamente!”
Kankuro adagiò i due ninja al suolo ed io mi avvicinai per prestare le cure ai feriti, notai che stava per andarsene così decisi di bloccarlo: avevo un’ultima cosa da dirgli prima di lasciarlo andare.
Miki: “Kankuro, aspetta!”
Kankuro si bloccò al mio richiamo e si voltò.
Kankuro: “Che c’è, il tempo stringe!”
Miki: “Lo so e non voglio farti perdere altro tempo, però … avrei un favore da chiederti!”
Calò il silenzio e tutti stesero in attesa che io ricominciassi a parlare.
Miki: “Ti prego … riporta Gaara a casa!”
Kankuro: “Non c’è bisogno che me lo chiedi, era proprio quello che avevo intenzione di fare! Non lascerò Gaara in mano a quei farabutti ancora per molto!”
Miki: “Ma cerca di fare attenzione quei tizi sono davvero pericolosi e non vorrei rischiare di perdere un altro membro della mia famiglia!”
Kankuro: “Lo so, cosa credi! Non ho la minima intenzione di farmi sconfiggere da quei tizi! Tu resta qui ad occuparti dei feriti e lascia fare a me! Gaara non resterà con loro ancora per molto!”
Miki: “Grazie Kankuro, mi fido di te!”
Non mi rispose, voltò le spalle e partì all’inseguimento.
Più che a parole, Kankuro comunicava i suoi sentimento attraverso i gesti.
Sapevo che non vi era bisogno di chiedergli un favore del genere, ma avevo bisogno di appoggiarmi a qualcuno, qualcuno che condivideva il mio dolore.
“Kankuro, la sorte di Gaara è nelle tue mani!”
Mentre ero intenta a curare i feriti, Baki-Sensei mi si avvicinò.
Baki: “Come stanno?”
Miki: “Non sono ferite gravi! Ancora qualche minuto ed ho finito con le prime cure, per il resto sarebbe meglio portarli in ospedale!”
Baki: “Bene, allora voi due rimanete assieme a Miki e poi accompagnatela sino in ospedale, mentre voi altri seguitemi! Torniamo al Villaggio!”
Tutti: “Sì, Signore!”
Mi apprestavo a terminare le cure, ma Baki-Sensei volle chiedermi un’ultima cosa.
Baki: “Perché non hai convinto Kankuro a rinunciare all’inseguimento?”
Quella domanda, arrivata alle mie orecchie, risultò come un riproverò.
Avrei dovuto fermare Kankuro.
Sapevo che stava andando incontro ad un nemico più forte di lui, eppure io lo appoggiai.
Ma sapevo che a Kankuro interessava salvare Gaara, tanto quanto me, perciò nulla gli avrebbe fatto cambiare idea. Nemmeno se fossi stata io a chiederglielo.
Sapevo il pericolo in cui stava andando incontro Kankuro e, mentre lo vedevo allontanarsi e scomparire all’orizzonte, speravo con tutto il cuore che non gli accadesse nulla di grave.
Miki: “Sensei, anche io sono preoccupata per Kankuro quanto lei, però sa benissimo che né io né lei avremmo potuto fermarlo! E’ impulsivo e testardo, niente e nessuno può fargli cambiare idea! In più, in questa situazione, vi è di mezzo Gaara! Farebbe di tutto per salvarlo!”
Il Sensei non mi rispose e provai la sensazione che quel suo silenzio significasse che la pensasse al mio stesso modo.
Baki: “Bene, allora lascio i feriti nelle tue mani! Noi torniamo al Villaggio!”
Mi sembrò che avesse capito le mie motivazioni, perciò non esitai a rispondere con prontezza e sicurezza.
Miki: “Certo Sensei! Non si preoccupi!”
Finii le prime cure e, accompagnata da due ninja, mi diressi in Ospedale.


KANKURO POV

Mi apprestai a iniziare l’inseguimento, ma davanti ai miei occhi si presento un primo ostacolo.
Il nemico, prevedendo che qualcuno avrebbe potuto seguirlo, aveva lasciato più impronte e solchi sulla sabbia per sviare i futuri inseguitori.
Dopo un primo momento di smarrimento cominciai a riflettere e ad ammirare le varie orme, notai, su quelle situate più centrali, della sabbia diversa, mi accovacciai e ne presi un po’.
La riconobbi subito: era la Sabbia di mio fratello.
Molto probabilmente, dopo che il suo scudo si è infranto, quest’ultimo stava continuando a sgretolarsi lasciando una scia.
Senza pensarci mi misi subito in marcia per raggiungerli.


BAKI POV

Rientrato al Villaggio mi recai alla Magione per incontrare Temari ed essere aggiornato sulla situazione.
Baki: “Temari ci sono aggiornamenti?”
Temari: “Nulla di rilevante Baki-sensei, sono tutti allarmati e aspettano di rendersi utili!”
Baki: “Capisco, allora diamoci da fare! Temari, raduna una squadra d’inseguimento per seguire le tracce di Kankuro!”
Temari: “Si è lanciato all’inseguimento senza aspettare, non cambia mai! Mi metto subito all’opera!”
Baki: “Perfetto! Voi altri invece inviate subito un messaggio a Konoha che spieghi la situazione attuale, riferendo che è un’emergenza!”
Ninja: “Si, Signore!”
Una volta rimasto solo, dopo aver dato ordini a tutti i presenti, continuai a percorrere i corridoi per raggiungere l’ufficio, ma più proseguivo e più il mio sesto senso si allarmava.
Ebbi un brutto presentimento, temevo che qualcosa di orribile sarebbe accaduto da un momento all’altro.


KANKURO POV

Continuavo l’inseguimento e nel mentre non facevo altro che pensare alle parole di Miki, continuavano a ritornarmi alla mente.

“Ma cerca di fare attenzione quei tizi sono davvero pericolosi e non vorrei rischiare di perdere un altro membro della mia famiglia!”

Un membro della sua famiglia, così mi aveva definito e con una tale naturalezza che ebbi la certezza della sincerità selle sue parole.
Ne rimasi piacevolmente colpito, non credevo potessi avere un ruolo così importante nella sua vita, anche perché il mio comportamento nei suoi confronti non è sempre stato corretto.
La credevo un pericolo sia per mio fratello che per me, visto che mi avrebbe potuto allontanare da lui, ma dopo quella frase capii che questa era solo una mia convinzione, per lei sono sempre stata un membro della sua nuova famiglia e non un pericolo come per lei lo era me.
“Proprio per mantenere intatta questa famiglia, riporterò a casa Gaara a tutti i costi!”

Dopo minuti di corsa arrivai ad un altro bivio. Il nemico aveva usato lo stesso trucchetto per sviarmi, ma trovando la sabbia di Gaara trovai la pista giusta alla mia destra e proseguii il cammino.

Passarono altri minuti e finalmente li raggiunsi.
Me li ritrovai davanti: colui che aveva attaccato il Villaggio, assieme ad un suo alleato.
E poi dietro alle loro spalle vi era Gaara, ancora svenuto.
Finalmente li trovai e sembrai ancora in tempo per portare Gaara sano e salvo a casa, non mi sarei mai lasciato scappare questa occasione.
Kankuro: “Ora porterò indietro Gaara!”
Riuscii ad ottenere la loro attenzione, così il nemico sconosciuto si fece avanti per permettere all’altro di avanzare a portare via mio fratello.
Intuendo che con le parole non avrei ottenuto nulla, decisi di non perdere tempo e passare all’azione.
Recuperai i tre rotoli, posti sulla mia schiena, e li appoggiai sulla Sabbia per evocare le mie marionette ed iniziare lo scontro.
Kankuro: “Ti mostrerò la potenza delle mie marionette! Karasu, Kuroari e Sanshouo!”
Subito, colui che aveva attaccato il Villaggio, saltò sopra l’uccello per poter scappare, ma non stetti a guardare e gli lanciai una delle mie marionette contro per bloccarlo.
Il mio attacco però non andò a buon fine, perché l’altro, grazie ad una coda, riuscì ad intrappolare la mia marionetta prima che riuscisse a raggiungere il nemico.
Sasori: “Non mi piace aspettare gli altri e non mi piace far aspettare loro. Finirà ora.”
Dal suo sguardo capii che aveva tutta l’intenzione di fare sul serio per risolvere la faccenda il più in fretta possibile, ma io non volevo essere da meno.
Mi sarei impegnato al massimo per concludere l’incontro e poter inseguire il nemico per riprendermi Gaara.
Tuttavia rimasi sorpreso dal fatto che la mia marionetta fosse stata fermata con così tanta velocità, nessuno ci era mai riuscito prima, questo mi mise in uno stato d’allerta.
Non appena il nemico lasciò la presa, scagliai di nuovo Karasu contro il nemico, ma venne intercettata di nuovo.
Sasori: “Non ti ho detto che sono io il tuo avversario?”
L’uccello prese il volo, io cercai di raggiungerlo, ma il nemico mi attaccò con la sua coda che, però, riuscii ad evitare.
Sasori: “Non fartelo ripetere! Sono io il tuo avversario!”
Dopo l’ennesimo tentativo fallito, non ebbi scelta che affrontare prima lui e poi pensare all’altro, così mi preparai per sferrare il mio attacco.


TEMARI POV

Radunai una squadra come ordinatomi dal maestro e partii all’inseguimento di Kankuro.
Temari: “Dobbiamo raggiungere Kankuro prima che commetta qualche imprudenza, perciò procederemo a passo spedito! Cercate di starmi dietro!”
Tutti: “Si, Signora!”
La situazione in cui ci trovavamo era già abbastanza complicata di suo e se Kankuro si fosse cacciato nei guai le cose sarebbero peggiorate, per questo dovevamo trovarlo il prima possibile.
Dubitavo fortemente di raggiungere mio fratello prima, sapevo benissimo come era fatto e la sua impulsività e testardaggine lo avrebbero messo in seri guai.
A questo punto non mi restava che sperare che questi guai non fossero tanto gravi.
Stavo rischiando di perdere già un fratello e non volevo che questo numero raddoppiasse.
Con questi pensieri e speranze accelerai di più il passo.


KANKURO POV

Fu tutto inutile, ogni mio attacco veniva respinto o evitato dal nemico.
Avevo persino utilizzato la mia Tecnica Oscura Segreta (Kuro Higi Ippatsu) in cui avevo bloccato il nemico all’interno della pancia di Kuroari per poi infilzarlo grazie alle parte scomposte di Karasu, ma lui aveva aggirato la mia tecnica grazie ad un clone di sabbia.
Ora si apprestava a eliminare tutte le mie marionette e iniziò con Sanshouo che utilizzavo per proteggermi, così da lasciarmi senza difese. In un batter d’occhio, grazie alla sua coda, mise fuori uso il suo scudo rendendola inutilizzabile.
“Ha scoperto il punto debole di Sanshouo con una sola occhiata? Ma come ha fatto?”
Prima che potessi accorgermene mi attaccò con la punta della sua coda in pieno petto scaraventandomi via.
Sasori: “Bhe allora, sei pronto per il finale?”
Ero in una situazione critica. Il nemico riusciva a contrastare tutte le mie mosse e con quest’ultima era passato in vantaggio, ma io non potei ancora arrendermi perché non avevo ancora salvato Gaara.
Presi il comando delle altre due marionette rimastomi e mi scagliai all’attacco: in fondo ero ancora in superiorità numerica. Ma anche questo tentativo fallì.
Ne rimasi sorpreso, era come se sapesse in precedenza che attacchi stavo per eseguire e non capivo come questo fosse possibile.
Sasori: “Hai un sacco di mosse … ma ti sei messo contro l’uomo sbagliato! Questi burattini e le loro armi avvelenate segrete . Riesco a vederle tutte!”
Con una gran velocità distrusse anche Kuroari e Karasu: ero rimasto senza marionette faccia a faccia col nemico. La situazione si era alquanto aggravata.
Non seppi che fare, perché prima ad ora nessuno era mi riuscito a contrastare i miei attacchi con tanta facilità.
Sasori: “Sembri confuso. Starai pensando, “Come fa a prevedere i miei attacchi così facilmente?”. Ho ragione? Kuroari, Karasu, Sanshouo. Il creatore di questi tre burattini da combattimento … non è altro che me stesso! Non ho potuto resistere a combattere contro il mio successore e le mie piccole creature! Era da parecchio che non mi divertivo così!”
Kankuro: “Quindi tu sei il genio che ha creato la squadra di marionette? Sasori della Sabbia Rossa?”
Sasori: “Anche uno come te conosce il mio nome? Sono famoso.”
Kankuro: “Hai disertato vent’anni fa. Perché stai facendo questo?”
Sasori: “Qual è il motivo di questa richiesta, visto che stai per morire?”
Mi mostro la punta della sua coda e mi accorsi che era intrinseco di veleno.
Immediatamente sentii un dolore lancinante provenire da tutto il corpo e mi accasciai al suolo non riuscendo più a muovermi.
Capii che il veleno aveva cominciato a fare effetto e mi ricordai dell’attacco subito in precedenza.
“Dannazione dovevo stare più attento!”
Sasori: “Il veleno ha iniziato a diffondersi! Sei finito!”
Volle colpirmi con la sua coda, ma io riuscii a respingerlo.
La mia mano sinistra non si era ancora immobilizzata così la intercettai con la testa di Karasu, e poi con un suo braccio riuscì a sfiorarlo intrappolando nella mano della marionetta un pezzo della sua barba.
“Perfetto, non è ancora tutto perduto!”
Sasori: “Stai causando solo più sofferenza a te stesso. Ma siccome vuoi vivere così ardentemente non ti finirò subito. Penso che quel veleno ti ucciderà in tre giorni.”
Il veleno aveva iniziato a fare effetto in tutto il corpo e non potei più muovere un muscolo, così iniziai a perdere conoscenza.
“Maledetto! Ti pentirai di avermi lasciato in vita! Avresti fatto meglio a farmi fuori!”


TEMARI POV

Stavamo percorrendo le dune di sabbia quando ad un certo punto intravedemmo qualcosa.
Ninja: “Temari-dono, c’è qualcosa laggiù!”
Ninja2: “Che sia Kankuro-dono!?”
“Dannazione, siamo arrivati tardi! Sei sempre il solito Kankuro!”
Accelerammo il passo.
Ninja: “Si, è lui! E’ qui!”
Mi avvicinai a mio fratello.
Temari: <“Kankuro! Kankuro!”
Lo chiamai ma lui non rispose, mi accertai del suo stato e potei sentire il battito del suo cuore.
“Per fortuna è ancora vivo!”
Ninja: “I suoi burattini sono stati distrutti!”
Temari: “Presto non c’è tempo da perdere! E’ ferito ed ha bisogno di cure! Voi occupatevi dei resti delle marionette! Noi ci occuperemo di trasportare Kankuro fino al Villaggio!”
Tutti: “Si, Signora!”
“Dai Kankuro resisti! Una volta al Villaggio ci penserà Miki a guarirti! Sarai in buone mani!”
Ci avviammo, con passo più svelto possibile, verso casa.


MIKI POV

Avevo da poco finito di prestare le cure ai ninja soccorsi da Kankuro che mi sentii chiamare a gran voce.
Infermiera: “Miki! Miki!”
Miki: “Eccomi! Cosa è successo?”
Infermiera: “E’ appena arrivata Temari-dono in ospedale!”
Miki: “Temari!?”
Infermiera: “Si, ha portato Kankuro-dono ferito! Dice che potrebbe essere grave ed ha richiesto il tuo aiuto!”
Miki: “Kankuro!? Portami subito da loro, presto!”
Infermiera: “Certo!”
Corremmo per raggiungere al più presto la meta.
“Non può essere! I miei sospetti erano fondati! Spero solo non sia nulla di grave!”
Arrivammo e vidi Kankuro steso su un lettino dimenarsi per il dolore.
Temari: “Miki, finalmente sei arrivata!”
Miki: “Ho fatto il prima possibile! Dimmi Temari cosa è successo?”
Temari: “Non saprei, lo abbiamo già trovato svenuto al nostro arrivo, ma l’unica ferita è questa sul petto!”
Mi avvicinai per esaminarla e vidi che non vi era molto sangue, però notai una sostanza violacea ricoprire la sua tuta e parte della ferita.
Non potei affermare con certezza cosa fosse, ma ebbi dei sospetti.
Mi soffermai a guardare lo stato di salute di Kankuro e lo vidi parecchio pallido.
Poggiai una mano sulla sua fronte e notai che era sudata.
“Deve essere per forza così! Non ho più dubbi!”
Miki: “E’ stato avvelenato!”
Temari: “Avvelenato!?”
Mi voltai un’altra volta ad osservalo.
Avevo notato in precedenza delle piccole convulsioni, ma quest’ultima mi desse la conferma: quelle erano un chiaro segno che il veleno stava entrando in circolo.
Miki: “Si, e il veleno è già entrato in circolo. Se non agiamo subito potrebbe essere troppo tardi!”
Temari: “Ma perché devi cacciarti sempre in situazioni rischiose, Kankuro?”
Notai e percepii la preoccupazione di Temari e mi sentii di confortarla, come lei aveva fatto con me poco prima.
Miki: “Tranquilla Temari, farò di tutto per salvare Kankuro! Fidati di me!”
Lei mi sorrise. Adesso che avevo anche la sua fiducia non potevo fallire.
Non avevo potuto far nulla per salvare Gaara, ma stavolta, essendo nelle mie capacità, avrei fatto tutto quello ciò era in mio potere per guarire Kankuro.
Miki: “Mi servono dei campioni del veleno per studiarlo e preparare un antidoto!”
L’infermiera mi passo delle provette dove io misi all’interno un po’ di veleno.
Miki: “Portalo nel mio laboratorio, provvederò dopo ad analizzarlo!”
Infermiera: “Certo!”
Miki: “Adesso pensiamo a rallentare la diffusione del veleno per quanto è possibile!”
Posizionai le mie mani sul suo petto e cercai di far circolare all’interno del suo corpo più chakra possibile, per rallentare il veleno.
Poco dopo Kankuro cominciò a calmarsi e agitarsi sempre meno.
“Per fortuna sembra funzionare!”
Miki: “Perfetto, per un po’ potrà riposare tranquillo! Portatelo in una stanza vicino al mio laboratorio, così posso tenere d’occhio la situazione!”
Le infermiere eseguirono il mio ordine e io mi apprestai a raggiungere il mio laboratorio, ma venni bloccata da Temari.
Temari: “Grazie Miki!”
Miki: “Figurati, non c’è bisogno che mi ringrazi! Siamo una famiglia e per un suo membro si fa questo ed altro!”
Temari: “Sei stata fenomenale!”
Miki: “Grazie, ma non è ancora finita! Io ho solo rallentato la diffusione del veleno, ma potrebbe riprendere a circolare, perciò devo sbrigarmi a preparare l’antidoto! Solo allora Kankuro sarà salvo!”
Temari: “Se c’è qualcosa che posso fare, dimmi pure!”
Miki: “Per ora mi basta che tu stia vicino a Kankuro e mi aggiorni sulla situazione!”
Temari: “Ok!”
Così io mi diressi al laboratorio e Temari nella stanza di Kankuro.

Passarono diversi minuti o forse delle ore.
Era notte fonda ormai ed io ero ancora in laboratorio a studiare l’antidoto.
Avevo fatto qualche tentativo, ma nessuno era quello giusto.
Miki: “Ancora non ci siamo! Ma credo di essere a metà lavoro! Devo sbrigarmi!”
Sentii la porta del laboratorio aprirsi, ma non mi girai per vedere chi fosse, non volevo distrarmi.
Temari: “Sei ancora qui? A che punto sei?”
Miki: “Credo di essere a metà, ma devo lavorarci ancora! Kankuro come sta?”
Temari: “Per ora bene, non si è ancora lamentato! Il tuo rimedio sembra funzionare!”
Miki: “Bene, mi fa piacere!”
Mi sentii più sollevata.
Il mio rimedio era stato più efficace del previsto, così potei prendermela con più calma, ma non troppa.
Temari: “Miki ascolta, visto che le condizioni di Kankuro sembrano stabili, perché non vai a casa a riposare? E’ da ore ormai che stai chiusa qui dentro a lavorare!”
Miki: “Grazie della proposta, ma non posso farlo! Resterò qui finchè non avrò finito!”
Temari: “Ma …”
Miki: “La vita di tuo fratello è nelle mie mani, e poi … e poi …”
Cominciai ad agitarmi e percependo il mio stato d’animo Temari mi si avvicinò.
Temari: “Non mi dirai che ti senti in colpa?”
Miki: “Se io non glielo avessi chiesto, forse lui si sarebbe salvato!”
Temari: “Sai benissimo che non è così, Kankuro si sarebbe gettato all’inseguimento del nemico anche senza la tua richiesta!”
Miki: “Si, però se invece di appoggiarlo … lo avessi ostacolato forse …”
Temari: “Non sarebbe cambiato nulla! Kankuro aveva già deciso da se di andare a salvare Gaara! Sai benissimo che nessuno sarebbe stato in grado di fargli cambiare idea, perciò non devi affatto sentirti in colpa per ciò che è accaduto! Gli unici che hanno colpa sono quei maledetti!”
Miki: “Forse hai ragione, ma non posso lo stesso abbandonare il lavoro già iniziato! Non riuscirei di certo a dormire tranquilla sapendo che Kankuro e su un letto di ospedale a rischiare la vita!”
Temari: “Capisco, però vedi di non strafare!”
Miki: “Ci proverò! Invece Temari se vuoi tu puoi andare, resto io a controllare la situazione!”
Temari: “Non ci penso proprio! Kankuro è mio fratello e poi se stessi dietro anche a lui, non potresti dedicare tutto il tempo al tuo antidoto, perciò resto qui a darti una mano!”
Miki: “Hai ragione! Ti ringrazio!”
Temari: “E di che? Sono io a doverti ringraziare per tutto quello che stai facendo per Kankuro! Te ne sarò per sempre grata!”
Le risposi con un sorriso.
Era un momento difficile per entrambe, due delle persone a noi più care stavano rischiando la vita e sostenerci l’un l’altra era un modo per affrontare tutto questo.
Temari se ne andò lasciandomi sola e io ripresi il mio lavoro.
Miki: “Kankuro, ora sei tu che devi lasciare fare a me! Ti salverò!”
Mi avvinai a qualche scaffale per consultare qualche libro e poi presi gli ingredienti giusti per fare qualche altro tentativo.
Miki: “Forse prima ho sbagliato la dose! Proviamo così!”
Mischiai gli ingredienti aspettando la reazione e finalmente ottenni qualche risultato.
Miki: “Evviva, finalmente qualche cambiamento! Non è ancora la tonalità giusta, ma ci stiamo avvicinando! Forza Miki!”
Dopo quel tentativo positivo, mi sentii ancora più vicina alla meta.
Mi sentivo più sicura e più motivata, così riconsultai i libri per capire quali dosi e quali ingredienti dovessi cambiare.
Miki: “Manca ancora qualche ora all’alba! Il mio obbiettivo, però, è farcela prima!”
Mi apprestai a passare tutto il resto della notte in laboratorio tra provette e libri, sperando che le condizioni di Kankuro non peggiorassero nel frattempo.



ANGOLO DELL’AUTRICE

Ciao a tutti!! ;)
Rieccomi dopo ben 2 mesi di assenza!! ^^’ Scusate per la lunga attesa, ma ora che ho ripreso l’università il tempo che ho a disposizione è sempre meno!! ^^’ Però cerco di non scordarmi dei miei pg per molto!! ;)

Che dire di questo cappy, forse molti di voi si aspettavano qualcosa di più e che magari già si partisse per andare a salvare Gaara!! ;)
In realtà era il mio progetto iniziale, ma fissata come sono per i dettagli, questa prima parte si è allungata più del previsto!! ^^’ Così ho preferito spezzare per non rendere la lettura troppo pesante!! ;)

Direi che in questo cappy si capiscono di più i caratteri dei pg e soprattutto quello di Miki!! ;)
Qui la si vede in molti stati d’animo e affrontare diverse situazioni!! ;)
Ho voluto renderla forte e decisa quando si parla del suo lavoro, ma essendo ovviamente ancora piccina non poteva affrontare tutto questo senza farsi prendere dal panico e dallo sconforto!! ^^’
Per questo ho deciso che Temari l’avrebbe aiutata ad affrontare questa situazione come una sorella maggiore, così da sostenersi a vicenda!! ^^ Come di il titolo!! ;)

Magari i fans più incalliti di Naruto, come la sottoscritta, hanno notato che Temari non doveva esserci!! ;) Insomma lei era a Konoha quanto tutto questo accade e torna al Villaggio assieme a Naruto e gli altri, ma appunto per la mia storia ho preferito farla rimanere al Villaggio per sostenere Miki, perciò spero che questo mio cambiamento vi sia piaciuto!! ^^

Non ho altro da dire se non ringraziarvi come sempre per continuare a seguirmi!! ;)

Cercherò di pubblicare il prima possibile il prox cappy!! ;)

Alla presto!! ;)

Un bacio!! *-*
  
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