Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: SaraJLaw    25/10/2014    2 recensioni
È trascorso un anno dagli eventi narrati nel film. La regina Elsa, a causa di un sortilegio, viene relegata nel nostro mondo, in una piccola contea degli Stati Uniti. Lì dovrà vedersela con persone che pensano sia solo un personaggio delle favole, ma anche con chi ha fiducia in lei.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elsa, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo IX


Nubi nere coprivano il cielo e il continuo scrosciare della pioggia rendeva impossibile vedere al di là di un paio di metri. Lampi illuminavano a giorno le case e i tuoni che seguivano facevano tremare le pareti degli edifici, compreso il palazzo reale. Onde altissime smuovevano le acque del mare che circondava le Isole del Sud e non facevano altro che rendere ancora più cupa l'atmosfera del regno. La dimora dei principi si stagliava alta e imponente rispetto alle altre abitazioni e le mura di pietra scura incutevano terrore a chiunque osasse avvicinarvisi, specialmente durante giorni di pioggia come quello.

Victoria osservava dalla finestra della sala da pranzo le torri che si stagliavano contro il cielo nero mentre mangiava pigramente delle fragole, il cui colore era molto simile a quello delle sue labbra; quella grande stanza le era sempre piaciuta, sin da quando era bambina, sia perché era uno dei luoghi in cui lei e i suoi dodici fratelli si riunivano sia perché, quando il re Gustav non era in viaggio, ogni pasto diventava un gioco. A Victoria mancava terribilmente suo padre, anche se non aveva mai versato una lacrima per lui, neanche durante il funerale. Era convinta che mostrarsi debole fosse un modo come un altro per invitare il proprio avversario ad approfittare di lei, e quando anche Hans le era stato portato via si era mostrata forte ma risoluta nel voler vendicare l'ingiustizia da lui subita. Aveva rischiato, aveva trascorso quei due anni ad esercitarsi e alla fine era riuscita a padroneggiare la magia oscura, acquisendo un potere tale da lanciare un sortilegio di quella portata sulla regina di Arendelle.

Elsa.

Era tutta colpa sua. Sapeva che suo fratello aveva sbagliato a comportarsi in quel modo, ne era consapevole, ma conosceva Hans come nessun altro ed era convinta che il ragazzo avesse agito in quella maniera solo e soltanto per ambizione, per dimostrare a lei e agli altri fratelli di poter regnare, di essere qualcosa di più invece del “tredicesimo in linea di successione.” Hans e Victoria ne avevano parlato così tante volte che la ragazza ancora ricordava le sue parole.

<< Loro si sbagliano! Tutti quanti! >>

<< E cosa vorresti fare, Hans? >>

<< Andrò ad Arendelle e sposerò la regina Elsa, o al massimo sua sorella. >>

Victoria aveva scosso la testa, sconsolata di fronte alla testardaggine di suo fratello.

<< Hans, ti prego, anche se riuscissi a sposare la principessa Anna aspetta che Elsa abdichi, non fare sciocchezze. >>

Le labbra del principe si erano piegate in un ghigno e aveva guardato negli occhi sua sorella.

<< Lo sai che la pazienza non è il mio forte, Vic. >>

Victoria sospirò al ricordo della loro ultima conversazione prima che Hans si mettesse in viaggio per il regno di Arendelle. Oh, se solo le avesse dato retta! Ma non importava, la principessa aveva tutto sotto controllo.

Non preoccuparti fratello mio, ti ho vendicato.

Nonostante avessero madri differenti i due ragazzi si somigliavano molto, visto che erano identici al re Gustav. Inoltre avevano due caratteri molto simili grazie ai quali il loro rapporto era sempre stato speciale e di questo gli altri fratelli ne erano invidiosi, quindi spesso si prendevano gioco di loro, anche pubblicamente ma mai di fronte al re. Con lui i tredici principi sembravano delle persone completamente diverse e questo, agli occhi di Victoria, era un buon motivo per amare i pranzi e le cene in compagnia del loro amato genitore. Quando il maggiore dei fratelli, re Elias, aveva fatto imprigionare Hans senza concedere a nessuno la possibilità di vederlo, Victoria era distrutta. Ancora soffriva per la morte del padre e aveva dovuto sopportare anche la perdita del fratello a cui era più legata; aveva bisogno di dare la colpa a qualcuno, di trovare un responsabile per tutto quel dolore e, a suo parere, quel qualcuno era proprio la regina di ghiaccio.

Victoria sorrise compiaciuta al suo riflesso mentre pensava alla ragazza.

Chissà come se la sta cavando.

Con un movimento secco della mano si aprì una sorta di specchio rotondo, circondato da denso fumo viola, che mostrava Elsa che camminava per strada. La principessa inarcò un sopracciglio, stupita dall'apparente spensieratezza della giovane, ma non se ne preoccupò più di tanto.

Prima o poi raggiungerai il limite, è solo questione di tempo.

Si affrettò a far scomparire lo specchio con un altro gesto secco quando sentì la porta aprirsi. Nel palazzo nessuno sapeva del sortilegio o della sua magia. Si voltò e vide il principe Fredrik avvicinarsi: di quattro anni più grande, lui e Victoria avevano la stessa madre ma non avevano nulla in comune oltre al colore dei capelli. Il principe si avvicinò alla sorella tenendo le mani dietro la schiena, fermandosi accanto a lei per seguire il suo sguardo al di fuori della finestra.

<< Cosa ci fai qui? Non è ora di cena. >> cominciò lui, voltandosi nella sua direzione.

<< Avevo fame e volevo stare da sola, quindi se non ti dispiace... >> rispose Victoria senza guardarlo.

Fredrik sbuffò spazientito.

<< Ti sembra questo il modo di rivolgerti a tuo fratello? A forza di stare con quel ragazzino sei diventata irrispettosa come lui. >>

La ragazza si girò di scatto, livida di rabbia.

<< Smettila di dare sempre la colpa ad Hans per ogni cosa! Tu e gli altri credete che sia lui il responsabile di tutto ciò che è brutto o sbagliato, magari è responsabile anche di questo temporale, vero? >>

<< Attenta a come parli, Victoria. >>

La voce bassa e tesa di suo fratello la fece zittire. Nonostante la sua impetuosità, quell'uomo era riuscito sempre a incuterle un certo timore, sin da quando erano piccoli.

<< Non lo difendere sempre. Per colpa sua la vergogna si è abbattuta sul nostro regno. Sapevi che nessuno è più disposto a fare affari con noi dopo quello che è successo un anno fa? Ti sei mai preoccupata delle conseguenze invece di stare dalla parte di quello sciagurato? Se nostro padre vedesse... >> disse con rabbia Fredrik, riportando poi lo sguardo verso la pioggia battente.

Victoria sentiva un nodo in gola ma si impose con tutte le sue forze di non cedere.

<< Una seconda possibilità era tutto ciò che chiedevo per lui. >> sussurrò.

<< Una sec- Una seconda possibilità?! >>

Il principe alzò di colpo la voce, spaventando la sorella.

<< Il regno è in crisi per colpa sua e tu vuoi dargli un'altra occasione?! È già un miracolo che la regina Elsa non abbia congelato le Isole del Sud invece di Arendelle! Ma ora sarai contenta, immagino. >>

Il cuore della ragazza perse un colpo.

<< Contenta di cosa? >>

<< Oh, non hai saputo la notizia? Sua maestà è scomparsa nel nulla, non si hanno notizie di lei da giorni. Pare sia stata vittima di una qualche magia. Se non fossi sicuro che tu non hai poteri, sicuramente saresti la prima di cui sospetterei e ti consegnerei alla principessa Anna per farti giustiziare. >>

Victoria sentì il suo sangue defluire completamente dal volto. Lui, suo fratello, le aveva detto davvero quelle parole con una tale serietà? Se lei avesse confessato tutto, davvero avrebbe lasciato che ad Arendelle facessero di lei ciò che volevano, anche ucciderla?

<< Mi dispiace per lei ma, a quanto pare, non sempre le cose vanno come noi vogliamo. >>

Prima che Fredrik avesse modo di replicare, la principessa si precipitò fuori e corse lungo i corridoi fino a raggiungere la sua camera.

Ho bisogno di Hans, devo parlargli, devo sapere che sta bene! Ma come faccio?

Victoria non sapeva dove si trovasse la prigione ma improvvisamente ricordò una tecnica piuttosto complessa che aveva imparato tempo prima. Aprì l'armadio e prese un lungo mantello col cappuccio, che si gettò sulle spalle prima di posizionarsi al centro della stanza. Chiuse gli occhi e, molto lentamente, riuscì a concentrarsi fino a connettere la sua mente con quella di Hans, tanto da poter vedere con i suoi occhi la cella in cui era rinchiuso, anche solo per un attimo. Ma era più che sufficiente. Victoria sorrise con soddisfazione e subito venne circondata da una nube viola, pronta a raggiungere il suo adorato fratello.





Salve gente!

Ho deciso di dedicare questo capitolo a Victoria perché era da un po' che non avevamo sue notizie. Mi sono soffermata sul suo rapporto con i fratelli, introducendo il personaggio del principe Fredrik, facendo anche qualche digressione sulla sua infanzia. Alla fine, utilizzando una tecnica simile a quella di Gran Papà, Victoria è riuscita a scoprire dove si trova Hans. Come andrà l'incontro tra i due fratelli dopo un anno di lontananza? Se vorrete, lo vedremo nei prossimi capitoli :)

Come sempre, mi piacerebbe conoscere le vostre opinioni, lo sapete bene ;)

A presto!

Sara

  
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