Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Ferula_91    18/10/2008    8 recensioni
Saaaaalve!!! Eccomi pronta con una nuova ficcy...Un'idea che mi è arrivata improvvisa l'altra mattina...Naturalmente i personaggi principali saranno Sakura e Sasuke, ma qui li vedrete un po’ diversi… Non la solita Sakura che sbava dietro al bel moro tenebroso, ma una Sakura e un Sasuke… MIGLIORI AMICI!!!!!Se vi ho almeno un po' incuriositi, non mi resta che dirvi leggete la storia e magari commentate, che non fa mai male a nessuno! Baci8 da Ferula_91
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La giornata era iniziata nei peggiori dei modi per Sakura: la sveglia non aveva suonato ed era arrivata tardi a scuola beccandosi il rimprovero del prof. Quella di matematica l’aveva interrogata a lei naturalmente non era preparata... E, per concludere in bellezza la splendida mattinata che sembrava presagire la sua fine, fuori sembrava essersi scatenato il diluvio universale e naturalmente lei non aveva l'ombrello e sia Sasuke che Hinata erano assenti... "Se Noè potesse venire a prendermi..." pensò la rosa sconsolata, prendendo il tutto però con ironia...

DRIIIN!!

"Perfetto!" continuò mettendo le proprie cose nella cartella a casaccio ed uscendo "prepariamoci ad inzupparci..." Fece un respirone iniziando a correre, sorpassando i ragazzi che camminavano beatamente riparati dai loro ombrelli.

- Che corri a fare? Oramai sei fradicia... -una voce colse l'attenzione dell'Haruno che si fermò.

Un ragazzo accanto a lei, comodamente appoggiato alla sua moto rossa, la fissava sorridendo con la visiera del casco alzato. Lo guardò meglio, cercando di capire chi fosse, ma senza risultati.

- Ti stai chiedendo chi sia eh? -chiese quello togliendosi il casco e lasciando liberi i lunghi capelli- Ta-daann!! Ora?

Sakura, che cercava di coprirsi la testa con la cartella, alzò un sopracciglio e con un "no" secco liquidò il tizio ricominciando a correre; il rombo della moto però la raggiunse subito.

- Non sei cambiata da sabato a quanto vedo... -ironizzò affiancandosi- Dai tieni questo e salta su! -le porse un altro casco.

- E perchè scusa? Neanche ti conosco!

- Ma come! Sono Deidara, quello di sabato sera...

- Ah! E come mai sei qui? -chiese perplessa, continuando a rigirarsi fra le mani il casco... Deidara rise, guardandola fisso negli occhi: uno sguardo incantatore che colpì Sakura.

- Aspettavo te, sciocchina! Andiamo sali che sennò ci inzuppiamo ancor di più.

E lei salì, non seppe come ma si ritrovò senza esitazione abbracciata a lui, dopo aver lasciato accantonato a quel marciapiede il suo caratteraccio indifferente e privo di fiducia verso l'altro. Sentì il rombo della moto rimbombarle nelle orecchie; i suoi occhi ancora fissi su di lei, come se la fissassero da dietro, le rimanevano sempre più impressi nella mente... E in un attimo il vento le venne incontro, assieme alla leggere pioggerellina che le picchiettava nelle mani.

Non pensò a nulla, nessun pensiero o idea solcavano la sua testa: solo quegli occhi, quel sorriso sincero e divertito allo stesso tempo... Senza rendersene conto si era ritrovata davanti a casa sua, non ricordandosi neanche quando gli avesse dato l'indirizzo.

- Eccoci qua! -disse risvegliandola dallo stato di trance.

- Ah... - si staccò da lui scendendo e in quell'istante riprendendo pieno possesso della sua indifferenza- Grazie. Comunque non dovevi disturbarti... Anche se non ho ancora capito come hai fatto a sapere che scuola frequentassi.

- Ehehe! Basta una piccola ricerca tesoro.

- Mah... -borbottò aprendo il cancelletto di casa e avviandosi alla porta.

- Ehi!! Non mi fai salire? Mi sono beccato l'acqua per te! -ribattè dispiaciuto.

Sakura si voltò fissandolo- Pensi davvero che sia così stupida? Per caso m'hai preso per una di quelle ochette che si farebbe uno sconosciuto solo per aggiungerlo alla propria lista? Ma fammi il piacere! -concluse sbattendo la porta.

Deidara rimase lì a fissare la porta chiusa, parcheggiò poi la moto sedendocisi sopra e accendendosi una sigaretta, mantenendo comunque il suo sorrisetto di sfida.

- Che tipo...

Sakura intanto spiava da dietro la tenda del soggiorno la figura del ragazzo che continuava a stare imperterrito sotto la pioggia come se nulla fosse, riparando la sua sigaretta dall'acqua. Arrossì non poco quando l'altro la salutò notandola semi-nascosta dalla finestra, e sbuffò mentre andava ad aprirgli.

- Forza entra... E togliti quel sorrisetto soddisfatto!

Deidara sorrise ancor di più buttando a terra il mozzicone e correndole incontro, dandole un fugace bacio sulla guancia- Grazie...

La rosa scossa la testa accennando un sorrisetto in risposta.

E quello fu l'inizio...

Durante quel pomeriggio i due parlarono di ogni cosa, e man mano che passava il tempo la ragazza sfilava i veli che nascondevano il vero ragazzo che le stava di fronte, trovandolo affascinante, quasi ammaliante: non solo esteticamente ma anche i suoi discorsi, quello che pensava avevano un non sa che di profondo e malinconico per certi aspetti. E in un attimo desiderò che non passasse più il tempo, che tutto si fermasse e che restassero così per sempre, insieme.

Si videro poi i giorni successivi, che per Sakura furono sempre una nuova scoperta ed uno più bello dell'altro: l'accompagnava a casa, parlavano seduti sui gradini del piccolo portico, si scambiavano baci, carezze, sguardi a volte più esaurienti di ogni parola. E lei, tutte le volte che lo vedeva apparire con la sua moto all'uscita da scuola, sentiva il cuore batterle forte, il respiro mozzarsi e la mente andarle in tilt, mentre la voglia di averlo acanto l'assaliva.

Era forse innamoramento? Forse... Si era innamorata, invaghita di un ragazzo che conosceva solo da 3 settimane... Ma poteva chiamarsi realmente amore? Non era forse altro?

Ripensandoci adesso, rimpiangeva le parole d'avvertimento di Sasuke, che ogni volta erano seguite da un "Stai tranquillo, Sas'ke... Lui è diverso..."

 

Quella mattina di metà inverno la neve cadeva a fiocchi, coprendo col suo candore la città sempre troppo cupa. Sakura fissava fuori dalla finestra, attendendo il suono del rombo della moto di Deidara, che non tardò ad arrivare, provocandole una leggere euforia.

Sasuke la guardava, seduto dietro di lei, lo sguardo cupo e severo più del solito. Appena la campanella fece il suo trillo assordante, l'Haruno si alzò buttando dentro la cartella ogni cosa, ma venne fermata dalla mano del moro.

- Sakura oggi torniamo a casa insieme ti va?- domandò apparentemente supplichevole ma con un tono che non ammetteva repliche.

- Ok, avverto Deidara e andiamo...

Appena uscì, l'Uchiha tirò un sospiro di sollievo sentendo in sottofondo la voce di Sakura. Appena sentì il silenzio si voltò verso la finestra ma la sua preoccupazione fu tanta quando vide lo gli occhi di Deidara, terrificanti e vendicativi, che lo fissavano cercando quasi di trapassarlo e senza staccargli lo sguardo si infilò il casco sfrecciando via con la sua moto.

- Eccomi qua! -disse Sakura apparendo da dietro la porta e spaventando Sasuke, il quale sobbalzò.

 

"Pronto?" -domandò Sakura alzando la cornetta del telefono che squillava già da un po'.

"Sakura!" -era Hinata.

Quel tono smosse la rosa che strinse l'apparecchio "Che succede Hinata? Hai una voce..."

"Devi venire in ospedale subito!" disse con la voce rotta da un singhiozzo.

Sakura sbattè le palpebre confusa "In ospedale? E' successo qualche cosa di grave?!?"

" Sasuke..."

Non la lasciò finire che riattaccò uscendo di casa di corsa.

 

- Hinata! -la chiamò col fiatone vedendola seduta in sala d'attesa- Dov'è Sas'ke?!

La Hyuga, con gli occhi rossi di pianto, indicò la pota semi-socchiusa poco distante, verso la quale la rosa non esitò a raggiungere. La aprì e non potè frenare le lacrime che le bagnarono le guance, appena lo vide: era pieno di lividi, cerotti, un occhio gonfio e il braccio destro ingessato. Dormiva ma non appena la rosa gli si avvicinò aprì l'occhio "sano" fissandola.

Rimasero così, senza il coraggio -o la forza- di parlare. Gli si avvicinò abbassando lo sguardo, sentendosi in un qualche modo colpevole di quello che aveva davanti, e gli si sedette accanto prendendogli la mano, che l'altro strinse.

- Come è successo? -chiese d'improvviso tirando su col naso.

- Un incidente... -sbiascicò vago con una smorfia.

La porta si aprì mostrando la testa preoccupata e mortificata della corvina.

- Scusa Sakura, potresti venire un attimo fuori?

La rosa guardò ancora una volta Sasuke, si avvicinò baciandolo sulla fronte ed uscì dalla stanza.

- Sono stata io a trovarlo... -iniziò Hinata- appena si furono allontanate dalla porta- Stavo tornando a casa in macchina e l'ho notato a terra in quel parco vicino casa mia, mentre veniva pestato da un ragazzo... -concluse rabbrividendo nel ricordare la scena che le si era presentata. Sakura si lasciò scivolare fino a sedersi a terra, tremante.

- Ma... Ma chi può...

Hinata nascose il volto dietro la frangia- Quel ragazzo... Ha detto un nome...... -sospirò pesantemente- Deidara.

L'Haruno smise improvvisamente di tremare e come una molla appena scattata si rialzò velocemente prendendo per le spalle l'amica e scuotendola.

- Deidara? Vuoi dire che è stato lui a... Ma come può essere?! Che motivo aveva di fargli del male? -chiese scandalizzata.

- Dovresti chiederlo a lui...

  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Ferula_91