Crossover
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Autore: Suikotsu    18/10/2008    3 recensioni
Un malvagio negromante cerca di impossessarsi degli artefatti più potenti del creato per realizzare i suoi diabolici scopi: quattro eroi, riuniti dalla volontà degli dei, uniranno le loro forze per sconfiggere lui ed i suoi spietati generali. Mentre la guerra infuria, un potentissimo elfo corrotto, seguendo la volontà del suo dio, ha liberato un terrificante esercito di demoni, per poi stringere un'alleanza con gli elfi oscuri.
Questa è la mia prima fic: all’inizio sembrerà un po’ banale, ma ci saranno numerosi personaggi e alcuni colpi di scena; consigliata a chiunque piacciano le storie ricche di combattimenti. Se vi ho incuriosito leggete, e lasciate un commentino!(ma non siate troppo severi)
Ho messo “non per stomaci delicati” perché le scene di combattimento spesso sono violente.
Importante: se dovessi commettere dei plagi fatemelo sapere. Grazie!
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anime/Manga, Libri, Videogiochi
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Violenza
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CAPITOLO 37:  I TIMORI DEL PRINCIPE

Rieccomi. Vorrei ringraziare coloro che leggono(e dai! Che vi costa lasciare un commentino ogni tanto?) ma ancora di più chi commenta, cioè:

XIllidan: Sì, starebbero molto bene assieme.
XBankotsu: Hai visto poi con che facilità lo hai steso?



Caim dette un calcio ad un elmo.
Il principe si guardò intorno: la battaglia era stata vinta, ma avevano subito ingenti perdite; dovunque intorno a lui giacevano cadaveri di entrambi gli schieramenti, e i guaritori si apprestavano a soccorrere i feriti.
"Complimenti, mio signore, l'esercito nemico è stato sconfitto di nuovo!" - si complimentò Basch. La corazza del capitano era piena di ammaccature e graffi, mentre nel suo scudo erano piantate una ventina di frecce.
"Sì sì, ma adesso torniamo indietro. Ora non ho né la forza né la voglia di combattere. Tu come ti senti, Angelus?"
La dragonessa, piena di ferite minori, rispose:
"Un po' malridotta, ma ci vuole ben altro per scalfirmi!"
"Benissimo. Te la senti di riportarci alla base?"
Come risposta Angelus si avvicinò e si abbassò.
Il ragazzo le montò in groppa e spiccò il volo.
Mentre volavano verso l'accampamento, Angelus notò che il suo cavaliere era più teso del solito.
"Che cos'hai Caim?"
"Sono nervoso perché non so cosa sta succedendo nelle mie terre."
"Temi per il re e la principessa?"
"Sì. I messaggeri non ci portano notizie da moltissimo tempo, non so più cosa stia succedendo! Temo il peggio!"
"Il re Gareth è un uomo volenteroso, e la principessa Asheila è molto forte e coraggiosa."
"Lo so...ma ho sentito dire che ci sono in giro guerrieri in grado di distruggere un battaglione! Con dei mostri simili in circolazione, non si può mai stare tranquilli."
Il dragone atterrò nell'accampamento.
Alcuni cavalli nitrirono spaventati all'arrivo dell'imponente creatura.
Il principe scese con un salto, e alcuni sottoposti gli andarono in contro.
"Mio signore, siete pieno di ferite, lasciate che vi curiamo."
"Fate il vostro dovere. Poi tra non molto arriveranno i feriti. Risparmiate un po' di energia per loro."
Mentre i maghi curavano le ferite, il principe domandò:
"Avete notizie dal regno di Damara? Qualche stregone ci ha contattati, oppure sono venuti dei messaggeri?"
"No, mi dispiace, mio signore."
Il principe sospirò e, una volta guarito, si riunì assieme ai generali.
"Non riusciremo a resistere in eterno così. Che ne è dei rinforzi di Decio? Doveva già essere qui!"
"Alcuni suoi emissari ci hanno riferito che sta combattendo dei pericolosi ribelli in città che non fanno parte del Regno di Damara."
"Che cosa?"
"Sembra si tratti di servitori dei nostri nemici, che ha abilmente scoperto, che si stanno organizzando in alcune città. Ritiene che sia meglio liberarsene subito, prima che diventino pericolosi."
Il ragazzo si lasciò cadere su una sedia.
"Magnifico. I nemici sono forti e numerosi, i rinforzi tardano e non ho notizie dei miei familiari. La situazione non è delle migliori."
Mentre parlava, nel palazzo di Saddler, il sommo negromante e alcuni conti vampiro erano intenti a discutere.
Lo stregone era sul suo trono, mentre i demoni erano tutti inginocchiati al suo cospetto.
"Sei stato sconfitto anche tu, a quanto sembra."
"Purtroppo è così, mio signore, ma il nemico ha subito ingenti perdite."
"Avrai anche ragione, ma credo che ci vorrà ancora un po' di tempo per riuscire ad espugnare la loro base. Credo che abbiamo bisogno di rinforzi."
"Le truppe dei barbari?"
"Quelli? No, sono forti, ma non abbastanza. Poi molti di loro sono partiti con Arthas, quindi non serviranno a molto."
"Allora chi ci aiuterà?"
"I genma."
"Genma? Non conosco questi demoni."
"I genma sono una delle specie di demoni più potenti mai esistite. Alcuni dei loro generali, caduti nell'antica Guerra degli Dei, avevano poteri degni di Arthas. Ma quelli a cui mi riferisco sono molto inferiori, anche se il loro aiuto tornerebbe utile, ora che il sigillo che li imprigionava è stato spezzato."
"Piano brillante come sempre, o sommo."
"Lo so. Ora tu andrai verso le montagne e convincerai i demoni ad unirsi a noi."
"Ci vorrà molto per arrivare fin lì."
"Userai questa polvere magica" - spiegò prendendo un sacchetto contente la polverina blu.
"Gettala nel fuoco ed essa ti condurrà sul posto. Poi marcerete e arrecherete più danni possibile ai nostri nemici. Tutto chiaro?"
"Sì, mio signore, ma chi guiderà gli eserciti in mia assenza?"
"Mal'Ganis ha dato prova di essere un valido comandante, ma ha già fallito diverse volte. Anetheron!"
Un conte vampiro con l'uniforme bianca e gialla rispose:
"Sì, mio signore!"
"Ora comanderai tu. I tuoi compagni hanno già fallito, ma se ti dimostri all'altezza, potrei anche ricompensarti."
"Non vi deluderò, mio padrone!"
"Lo spero. Sia per me, ma soprattutto per te."
I conti si allontanarono a capo chino ed uscirono dalla stanza.
"Dimostrerò al mio padrone quanto valgo!" - disse il più imponente dei tre.
"Sei solo un illuso!" - ribatté Anetheron - "Ora al comando ci sono io, e non fallirò!"
"Tacete tutti e due!" - si unì Mal'Ganis - "Dopo che avrete fallito io guiderò gli eserciti!"
"Questo lo credi tu!"
"Lo vedremo!"
Mentre i demoni litigavano, Caim stava sdraiato sul letto della sua tenda.
"Asheila...amore mio...dovrei essere rimasto lì a proteggerti, e invece eccomi qui! Se non fosse successo adesso saremmo insieme nel nostro palazzo; e invece non so nemmeno che cosa ti stia accadendo! Se le dovesse succedere qualcosa, non potrei mai perdonarmelo. Lei è l'unica persona cara che mi sia rimasta, assieme a mio zio Gareth, e naturalmente ad Angelus, anche se è un drago. Se solo ricevessimo i rinforzi riusciremmo a contrastare tutti gli invasori e addirittura ad organizzare una potente controffensiva, e invece niente!"
Il principe, visibilmente sotto tensione, si alzò dal letto e camminò avanti e indietro. Poi si fermò.
"Giuro sulle tombe dei miei genitori che riuscirò a sconfiggere i miei nemici! E finalmente tornerà la pace! Tremate demoni,  presto verrò a prendervi!"



  
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