Anime & Manga > Sailor Moon
Segui la storia  |       
Autore: sailormoon81    18/10/2008    12 recensioni
Usagi è stanca di vedere la sua vita svolgersi secondo un copione scritto da altri. Ha un solo desiderio: una vita normale.
Sarà mai possibile?
E se sì, come cambierà la sua vita e quella delle persone che le sono vicine?
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Usagi/Bunny
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nuova pagina 1

2.

 

 

La stanza cominciò a girare e Usagi socchiuse gli occhi allungando una mano per trovare appoggio contro il muro, ma si sentì afferrare il polso da una mano fredda e decisa; aprì gli occhi per sostenere lo sguardo di Mamoru e cercò di liberarsi dalla sua mano.

«Che ci fai qui?» chiese lei, confusa.

«Sono stato invitato» rispose lui, calmo.

«E da chi?» incalzò Usagi, recuperando il controllo delle proprie emozioni.

«Dal proprietario di questa casa. Avvocato Hiro Sakage, se non sbaglio…»

Questa risposta lasciò Usagi senza fiato: come faceva a conoscere l’avvocato? Era impossibile, perché lui era arrivato a Tokyo quasi due anni dopo la partenza di Mamoru…

«Perché quella faccia, Odango?»

«Il mio nome è Usagi!» ribatté lei secca. «E ti pregherei di tenerlo bene a mente! Non sono più una bambina!»

«Per questo non ti devi preoccupare» rispose lui calmo, «lo vedo anche da solo che non sei più una bambina…»

Proprio in quel momento, Keiji le si avvicinò assieme al padre.

«Usagi, tesoro!» esclamò l’avvocato, «Hai già fatto conoscenza con il signor Endou!»

Usagi sgranò ancora di più gli occhi dalla meraviglia e stava per dire qualcosa ma fu interrotta da Keiji: «Signor Endou, le presento Usagi Tsukino: la nostra futura sposa sarà la sua modella!»

A quelle parole, Mamoru non riuscì a trattenere la sorpresa, e anche se per un solo attimo Usagi poté notare un bagliore di incredulità negli occhi del fotografo.

«È un vero piacere conoscerla, signorina Tsukino», disse Mamoru, e nulla nella sua voce tradiva lo stupore che lo aveva colto qualche istante prima, né una passata familiarità: la stava trattando come una perfetta sconosciuta, e per un attimo Usagi ci rimase male.

«Ha una fidanzata incantevole» continuò Mamoru, rivolgendosi a Keiji, «Lei è un uomo molto fortunato!»

«Lo so. Beh, che facciamo ancora qua? La cena è pronta…»

 

Durante la cena, Mamoru concentrò la propria attenzione su Hoshie Sakage, elogiando il cibo squisito, l’arredamento della sala e rispondendo a tutte le domande della donna.

Usagi rimase sola con i propri pensieri, mentre giocava svogliatamente con il cibo nel piatto.

«Lei cosa fa, signorina Tsukino?» chiese Mamoru all’improvviso.

Usagi sussultò facendo tintinnare il coltello contro il piatto.

«Io… lavoro…» balbettò, e si maledisse per il poco autocontrollo che dimostrava, in presenza di Mamoru.

«Che tipo do lavoro?» proseguì lui, sorridendo divertito per averla colta alla sprovvista.

«Usagi è la direttrice di una boutique» si intromise Hoshie. «Un negozio molto esclusivo dove si vendono vestiti incantevoli.»

«Mi è difficile immaginarla in un negozio, signorina Tsukino. Mi sarei aspettato una professione più artistica…»

Usagi avvertì una velata sfida nella voce di Mamoru e la raccolse. «Tempo fa prendevo lezioni d’arte, ma non andavo d’accordo con il professore» disse, guardandolo dritto negli occhi.

«Allora ha deciso di smettere?» chiese Mamoru dopo un attimo di esitazione.

Usagi annuì.

«Un vero peccato» aggiunse lui, «avrei scommesso che fosse molto brava.»

«Cosa glielo fa pensare?» chiese Usagi, rimettendo a posto una ciocca di capelli ribelli. «Ci conosciamo da pochi minuti, e ritengo che sia difficile per lei poter giudicare» si affrettò ad aggiungere.

Mamoru la osservò e rimase in silenzio.

«Suvvia, signor Endou» cinguettò Hoshie, «ci dica cosa glielo fa pensare.»

In cuor suo, Usagi si rimproverò: aveva calcato troppo la mano e ora era impossibile cambiare discorso.

Se Mamoru avesse detto la verità, tutto ciò che aveva faticato a costruire negli ultimi anni sarebbe crollato come un castello di sabbia.

Mamoru continuò ad osservarla per qualche istante, ma a Usagi sembrò un’eternità.

«In verità, è semplice» disse infine Mamoru. «Basta guardarla: il trucco, l’abito… tutto in lei denota una particolare propensione al colore; direi che è una disegnatrice molto in gamba.»

«Mi lusinga che i miei gusti le piacciono» ribatté Usagi irritata.

«Come le ho già detto» proseguì Mamoru rivolto a Keiji, fingendo di non notare il nervosismo di Usagi, «la sua fidanzata è molto bella, signor Sakage. Stavo pensando che potrei fotografarla non solo il giorno delle nozze, ma anche adesso per catturare la sua bellezza quotidiana.» Mamoru guardò Usagi, trionfante per essere riuscito a metterla a disagio senza che gli altri se ne accorgessero. «Ho portato con me le mie macchine fotografiche e potrei scattare qualche foto durante questo fine settimana.»

A Keiji l’idea non dispiacque affatto, ma si voltò verso il padre senza dire una parola; Hiro tossì nervosamente.

«Cosa mi verrà a costare?» chiese l’avvocato con sospetto.

«Lo consideri compreso nel prezzo, se vuole» rispose Mamoru, scrollando le spalle. «E se non vanno bene, le consideri un regalo di nozze.»

«In questo caso…» cominciò a dire l’uomo, soddisfatto.

Usagi si sentì invadere da un’ondata di rabbia: quei due le stavano organizzando la vita senza nemmeno interpellarla! Non aveva nessuna intenzione di trascorrere più tempo del dovuto in compagnia di Mamoru Endou!

«Non credo che avrò tempo» si intromise, sforzandosi di apparire calma. «Ho molte cose da fare domani, e da quanto mi ha detto Keiji, il signor Endou partirà domenica mattina molto presto.»

Usagi lanciò un’occhiata di fuoco verso Mamoru; non le importava affatto che lui capisse che stava cercando di evitarlo.

Mamoru giocherellava con il bicchiere, apparentemente divertito da quell’assurda schermaglia e dal goffo tentativo di Usagi di evitarlo.

«Ma Usagi, andiamo!» esclamò Hiro. «Il signor Endou ha fatto una proposta molto generosa, e molte ragazze vorrebbero essere al tuo posto. Cosa devi fare domani?»

«Devo provarmi il vestito» proseguì Usagi, consapevole della debolezza della scusa. «Non so quanto tempo mi ci vorrà… e poi devo fare ancora molti acquisti per Natale…»

«Forse la posso aiutare” disse Mamoru con aria distratta; «non ho nessun impegno importante per domenica, e posso fermarmi un giorno di più. Questo, naturalmente, se va bene a tutti voi…»

Mamoru concluse la frase voltandosi verso Hoshie.

«Ma certo che può fermarsi!» si affrettò a dire la donna. «È un vero piacere averla con noi!»

«Davvero gentile da parte sua» mormorò lui rivolgendo lo sguardo a Usagi. «Allora, tutto è a posto per domenica» proseguì con un sorriso. «Domenica le va bene, signorina Tsukino?»

Usagi si chiese se fosse una sua impressione oppure la voce di Mamoru celasse un tono di trionfo. Non poté fare altro che chinare il capo in segno di assenso, poiché la rabbia le impediva di parlare.

«Allora è tutto sistemato» cinguettò ancora Hoshie, soddisfatta. «Passiamo in salotto per una tazza di caffè caldo» si affrettò ad aggiungere, guardando il fotografo con aria estasiata. «Là c’è un bel caminetto e staremo molto più comodi.»

Usagi si alzò di scatto, infuriata all’idea che quell’uomo fosse riuscito  a conquistare la fiducia della madre di Keiji. Se solo avesse saputo di che pasta era fatto, lo avrebbe bandito dalla sua casa seduta stante!

Usagi fu la prima a entrare nel salotto nel tentativo di allontanarsi anche solo per qualche minuto dall’opprimente presenza del fotografo.

Hoshie era scomparsa in cucina per dare disposizioni per il caffè, mentre Keiji e suo padre si erano soffermati in sala da pranzo. Si avvicinò al fuoco voltando le spalle alla porta; doveva assolutamente riprendere il controllo di sé, ma il rumore della porta che si apriva e richiudeva la distrasse. Qualcuno si era fermato a pochi passi da lei, e il brivido che le percosse la schiena le fece intuire chi fosse.

«Ti consiglierei di essere più carina nei miei confronti» sussurrò Mamoru con voce minacciosa. «La tua scontrosità potrebbe suscitare sospetti: non scordare che ci siamo conosciuti da poco.»

Usagi si girò di scatto e lo fissò con occhi carichi di odio.

«Direi che la tua fama è sufficiente per giustificare il mio comportamento» sibilò lei a denti stretti.

Mamoru abbozzò un sorriso. «Effettivamente, una giovane donna rispettabile come te deve rimanere scioccata dalla mia fama di libertino. E scommetto che se tuo padre sapesse a chi stai facendo compagnia stasera, si preoccuperebbe tantissimo.»

«Lascia stare mio padre!»

«Lo farei volentieri, ma conoscendo il caro papà Tsukino, si precipiterebbe subito qui se sapesse che sono con te…»

«Non lo farebbe mai. Non ha più voluto sapere di me da parecchi anni.» Chinò il capo per evitare lo sguardo indagatore di Mamoru.

«Scusa» aggiunse lui, «quell’uomo non mi è mai piaciuto, ma devo dire che mi dispiace per te.»

«Ma davvero?» tuonò Usagi, alzando il capo di scatto, «Non capisco: hai fatto di tutto per metterti tra noi due… perché dovrebbe dispiacerti proprio adesso?»

«Cosa vuoi insinuare?» chiese Mamoru, socchiudendo gli occhi.

«Pensaci su!» esclamò lei indignata. «Sono sicura che ti ricorderai.»

Usagi si avvicinò a Hoshie per aiutarla con il vassoio del caffè, mentre Keiji e suo padre entravano nel salotto.

Con la coda dell’occhio, notò che Mamoru la stava osservando con sguardo cupo, ma quell’espressione svanì subito non appena la padrona di casa gli offrì un bicchiere di brandy.

Usagi cercò di ricacciare quei lugubri pensieri, mentre tentava di concentrare la propria attenzione sul resoconto della futura suocera sul pomeriggio che aveva trascorso al circolo delle mogli.

Ebbe l’impressione che dopo il matrimonio avrebbe dovuto rinunciare al suo lavoro alla boutique, perché Keiji non desiderava una moglie che lavorava.

Avrebbe perciò dovuto trascorrere i suoi interminabili pomeriggi in incontri simili e impegnarsi nei lavori di volontariato che deliziavano la vita di Hoshie Sakage.

Lei e Keiji avrebbero vissuto assieme ai genitori durante i primi mesi, in modo da avere tutto il tempo necessario per trovare una casa che fosse di loro gusto.

Inizialmente Usagi era rimasta soddisfatta di quell’idea, ma ora si sentiva irrequieta.

Si rese conto all’improvviso che in quella casa non avrebbe avuto spazio, perché l’organizzazione di tutto era affidata alla futura suocera e alla sua irreprensibile domestica.

Le battute sarcastiche scambiate con Mamoru le avevano ricordato il suo desiderio di svolgere un’attività artistica, e forse con tutto il tempo libero che si sarebbe ritrovata dopo il matrimonio avrebbe potuto finalmente dedicarsi alla pittura.

Usagi alzò lo sguardo e vide Mamoru impegnato in una discussione con Keiji. Il suo sguardo si soffermò sulla mano dalle dita eleganti che stringeva il bicchiere di brandy, e i ricordi ritornarono con una forza inaudita.

Quante volte aveva osservato quelle dita affusolate mentre stringevano un pennello?

Sei anni prima, Mamoru Endou era un ottimo pittore e la sua passione per la fotografia era poco più che un interesse.

Ricordò un giorno in particolare, un pomeriggio durante il quale lei stava lottando con una tela sulla quale cercava di dipingere una natura morta.

Sull’orlo di una crisi di disperazione, proprio nel momento in cui si stava rassegnando all’idea che non ci sarebbe mai riuscita, una mano fredda le aveva stretto la sua e aveva mosso il pennello con sicurezza e gentilezza, facendo sciogliere quell’insormontabile problema come neve al sole.

Il ricordo della sensazione che aveva provato, della pressione della mano e del corpo di Mamoru contro il suo la fece rabbrividire.

«Hai freddo, tesoro?» chiese Hoshie, preoccupata. «Perché non ti avvicini al caminetto?»

«Sto benissimo» la tranquillizzò Usagi sottovoce, ma si rese conto che era troppo tardi: la voce della donna aveva attirato l’attenzione dei tre uomini, e si accorse con orrore che Mamoru la stava osservando con molta attenzione, quasi avesse intuito i pensieri che la tormentavano.

«Deve essere stato uno spiffero d’aria, ma ora sto bene.»

«Il vestito è abbastanza leggero per il freddo di dicembre» osservò Mamoru con aria distratta, indugiando con lo sguardo sulle maniche di chiffon che lasciavano intravedere le braccia, «ma spero che non lo sia troppo, signorina Tsukino, perché vorrei che lo indossasse domenica.»

Usagi aggrottò la fronte preoccupata: se non era riuscita a trovare il modo di evitare quella serie di fotografie, avrebbe almeno deciso lei il vestito con cui si sarebbe fatta fotografare, e grazie al quale avrebbe tenuto a bada gli sguardi indiscreti di Mamoru.

Purtroppo Keiji le rovinò tutto: «È un’idea magnifica perché quello è il vestito che preferisco. Dove hai intenzione di fotografarla, Mamoru?»

Usagi stentava a credere alle proprie orecchie. Il tradizionalista Keiji aveva sempre disapprovato le manifestazioni artistiche vagamente bizzarre, mentre ora sembrava essere stato conquistato dai gusti di Mamoru.

«Pensavo in biblioteca» rispose l’interpellato, fissando Usagi. «Ho visto una magnifica poltrona di pelle che le si addice. Che ne pensa, signorina Tsukino?»

«Sono ai suoi ordini» ribatté lei con ostentata indifferenza. «A che ora vuole cominciare?»

«Quando le fa più comodo» rispose Mamoru abbozzando un sorriso divertito, «prima possibile, dato che lei è molto impegnata. Facciamo le dieci?»

«Per me va benissimo» disse lei alzandosi dalla poltrona. «Ora scusatemi, ma sono molto stanca…»

«Certo, tesoro» si affrettò a dire Keiji avvicinandosi a lei, «ti accompagno a casa.»

Dopo aver salutato H6sh5e, Usagi si voltò verso Mamoru assumendo un atteggiamento distaccato, mentre lui si era alzato per salutarla.

«Arrivederci a domenica, signor…» lo apostrofò fingendo di non ricordarsi il cognome.

«Endou» disse lui sollevando un sopracciglio. «Nessuno prima d’ora si era mai scordato il mio cognome.»

«Dovrò sforzarmi, allora» commentò Usagi con tono brusco.

«Non si preoccupi» mormorò lui, «è sufficiente che mi chiami Mamoru.»

Usagi maledisse la lingua biforcuta di quell’uomo. Ancora una volta era riuscito a mettere a segno il colpo della vittoria, rivangando il passato senza che nessuno dei presenti se ne rendesse conto.

 

 

 

 

Anche se in ritardo, non mi sono dimenticata di aggiornare… comunque, per ogni evenienza, segnate su un taccuino l’odio che vorreste riversare nei miei confronti (tra ritardi e colpi di scena ne avrete molto, fidatevi XD) e scaricatelo tutto alla fine della storia ^^

 

Vedo che molti hanno chiesto chi sia mai questo Keiji. La verità è molto semplice: è un personaggio sbucato dal nulla, in sostituzione di Seiya, della precedente versione.

Come detto nello scorso capitolo, inserire Seiya sarebbe stato, per me, un vero e proprio errore: anche se per Usagi e gli altri il passato di guerriere sailor non è mai esistito, Seiya sulla Terra non avrei saputo proprio come gestirlo; sarebbe stato un nome buttato a caso, e per questo ho preferito inserire un personaggio (e la sua famiglia) completamente estraneo alla serie.

Spero riuscirete a sopportare, perciò, di non trovare né Seiya né i suoi fratelli nel corso della storia…

E ora, un grazie a tutti i lettori e ancora di più ai recensori:

 

Luisina: grazie per i complimenti. Anche a me per prima cosa attira il modo di narrare, e sono contenta di sapere che sono riuscita a catturare la tua attenzione. Per la curiosità su Keiji, spero di aver risposto precedentemente…

 

Moonlight: visto che ogni tanto ritorno? La storia l'avevo cancellata tempo fa perché non mi piaceva più tanto, e solo da poco ho deciso di rimetter mano un po' a tutte le mie vecchie fic. Se per te è stata una delle prime che hai letto, per me è stata la prima che ho pubblicato (ne avevo scritta un'altra, nel lontano 2002, che era un orrore di crossover tra SailorMoon e DragonBall... ti lascio immaginare perché non l'abbia mai pubblicata XD), e mi fa piacere sapere che vorrai tornare a seguire le avventure di Usagi in questa situazione complicata ^^ Grazie per i complimenti: spero di non deluderti ;)

 

Romanticgirl: eheh, per sapere cosa è accaduto sei anni prima, credo ti toccherà seguire la storia… gli indizi sono sparsi un po’ ovunque nei capitoli successivi, e anticipo che saranno presenti flash-back che aiuteranno molto.

 

Jaj984: il cristallo d’argento è molto potente, e ho ritenuto possibile che riuscisse a realizzare un simile desiderio. Dopotutto, è stata la futura regina a esprimerlo, no? ;)

 

Sweet_baby_love: anche a te, grazie mille per i complimenti. Le risposte a tutto arriveranno, piano ma ci saranno ^^

 

Maryusa: lo stravolgimento mi è sempre piaciuto, e comunque dopo un desiderio di normalità da parte di Usagi le cose non sarebbero potute andare diversamente: non si può avere una vita normale, se si conosce il proprio passato (e futuro), no? ;)

 

Xstellaluna: eh, Lau… tu conosci già la storia, e non vale XD Ma ti posso dire che anche a me Keiji piace più rispetto a Seiya, benché non abbia poi molta voce in capitolo ^^ Ma ti posso garantire che non sarà sempre in disparte, e quando sarà il momento (meno opportuno XD) saprà tirare fuori gli artigli ^^

 

Jess: hai già avuto modo di leggere la prima versione della fic, e per questo la storia, a grandi linee, la conosci già. Ma mi farebbe piacere sapere se trovi migliorie rispetto al passato, non tanto nella trama (che non cambierà moltissimo, credo XD) quanto nel mio modo di narrare… grazie mille per il commento ;)

 

Dragon85: noooooooooooo! Carissima Giuly! Se a te ha fatto piacere rileggere la fic, figurati che piacere ho provato io nel ritrovarti tra i commenti! Grazie per i complimenti (miii, ora divento tutta rossa XD) e soprattutto per la fiducia nel progetto ^^ Ora però non sparire per il prossimo anno e mezzo, eh! ;)

 

SailorUranus: bene, allora posso ritenermi soddisfatta XD Chi mi conosce, sa che le cose troppo lineari non mi piacciono, perciò ti anticipo che leggerai davvero tanti ingarbugliamenti nella trama, ma spero che continuerai a seguirmi fino alla fine ^^

 

E ora è davvero tutto.

A presto con il seguito, che purtroppo non so quando ci sarà…

Bax, kla

 

   
 
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Sailor Moon / Vai alla pagina dell'autore: sailormoon81