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Autore: 5sos_and_1D_Hug_Me    25/10/2014    0 recensioni
Vita Orange è una ragazza diversa da tutte le altre.
Ha passato un'infanzia molto dolorosa. È nata senza una gamba e a causa di un cancro alla tibia, le hanno dovuto amputare anche l'altra.
Lei non si accetta per come è, ma quando nella sua scuola, incontrerà Michael Clifford, cambierà idea su sé stessa e sulla sua malattia.
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Dalla storia:
'-Dai, tua mamma non verrà a saperlo.- Interviene Calum e mi fa l'occhiolino.
-Voi siete pazzi.- Ridacchio.
-E chi ha mai detto il contrario?- Continua Ashton scherzosamente.'
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REATING VERDE
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Aspettare i risultati di una TAC non è per niente facile. 
Mia mamma è accanto a me e ogni volta che la guardo mi sorride, stringendo sempre più forte la mia mano nella sua. 
Sono Vita e vivo a Sydney. Ho 14 anni e quest'anno dovrò frequantare la prima superiore. 
Sono nata senza una gamba e proprio per questo i miei genitori hanno deciso di chiamarmi Vita. E come se non bastasse, due anni fa, ho cominciato a sentire un dolore fortissimo all'unica gamba che avevo e i dottori -dopo molti esami-, hanno scoperto che si trattava di un cancro.
-Tesoro, vado a prendermi un caffé, tu resta qui d'accordo?- Mi chiede mia mamma per rompere il ghiaccio e io annuisco. Rimango lì, ferma, ad aspettare che mia mamma torni e che i dottori mi chiamano per sapere se il cancro è ritornato o no. 
Dovrei sembrare più agitata ma non lo sono. C'è qualcosa che mi fa stare calma dentro di me. 
Mi attorciglio intorno ad un dito la punta della mia treccia lunga e nera. 
Sento qualcuno sedersi vicino a me e penso sia mia mamma, ma invece, quando alzo la testa, trovo un ragazzo dai capelli biondo platino e mi guarda sorridente quando anche io lo guardo. Ha un pearcing sul sopracciglio destro ed ha gli occhi verdi. Indossa una T-shirt bianca e un paio di jeans neri. 
-Ciao.- Mi dice con un sorriso sulle labbra. 
-Ciao.- Rispondo timida e distolgo lo sguardo dai suoi occhi espressivi. 
-Come mai sei qui da sola?- Mi chide ancora il ragazzo con i capelli strani.
-Sono qui con mia mamma. Intanto che aspettiamo i risultati della mia TAC è andata a prendersi un caffé.- Dico e lui annuisce. -Tu perché sei qui?- Continuo io.
-Tempo fa donai il midollo ad una mia amica che ha la leucemia, e oggi l'hanno operata.- Dice e io annuisco abbassando lo sguardo. -Comunque sono Michael.- Aggiunge porgendomi una mano mentre mi sorride. Gliela stringo timidamente e dico: -Io sono Vita.- E lui annuisce.
-Un nome particolare! Come mai?- Domanda ancora e sta cominciando ad innervosirmi. 
-I miei genitori quando hanno scoperto che sarei nata con una malformazione fisica, hanno deciso di mettermi questo nome.- Dico timidamente e lui abbassa lo sguardo sulle mie gambe ma lo distoglie subito riportandolo al mio.
-Mi dispiace.- Dice e io scrollo le spalle dicendo: -Non fa niente.- 
Noto in lontanaza mia madre che mi sta fissando mentre finisce di bere il suo caffé per poi tornare verso di me. 
Quando vede il ragazzo seduto accanto a me, Michael, gli sorride e si presenta come: -Sono sua madre.- E lui ricambia il sorriso e si presenta come: -Michael.- 
-Vi conoscevate già?- Chiede mia mamma e io squoto la testa.
-Orange.- I dottori chiamano il mio cognome e il cuore comincia a battermi forte per l'ansia. Faccio un lungo respiro prima di cominciare a spingere le ruote della sedia a rotelle.
-In bocca al lupo!- Mi dice Michael e io lo guardo sorridendo timidamente.
-Crepi.- Dico timidamente mentre la mia sedia a rotelle viene spinta da mia mamma.
Appena entriamo nello studio del dottor Revers, lui ci saluta e ci fa accomodare. Mia mamma si siede in una sedia davanti alla cattedra del dottore, mentre io rimango nella mia carrozzina. 
Il dottor Revers ci guarda sorridendo prima di dire: -È rimasto tutto alla normalità.- E mia mamma fa un sospiro e mi abbraccia. Io sorrido. Qualcosa dentro di me si volatilizza e mi sento più leggera. 

***

Mia mamma ringrazia e saluta il dottore prima di afferrare la mia sedia a rotelle e cominciare a spingere verso l'uscita dell'ospedale.
Non so perché ma prima di uscire dal reparto, cerco con gli occhi il ragazzo che mi ha aiutato a passare il tempo e a non annoirami ma non lo trovo e rimango un po' delusa, volevo almeno salutarlo.
Appena torniamo a casa, mio papà mi aspetta a braccia aperte e quando vede la faccia di mia mamma, comincia a saltare di gioia il che mi fa ridere.
-Domani comincerai la prima superiore.- Mi dice dopo essersi calmato e io annuisco tristemente.
-C'è qualcosa che non va?- Mi chiede mia mamma. 
Il fatto è che non voglio andare a scuola perché ho paura che gli altri ragazzi mi prendono in giro, visto che alle medie mi prendevano tutti in giro. 
-Ho paura dei giudizi negativi degli altri... Poi sono tutti più grandi di me...- Sospiro e mio papà mi guarda facendomi un sorriso. 
-Dai, andrà tutto bene.- E io annuisco, prima di cominciare a far girare le ruote della sedia a rotelle per avviarmi in camera mia.


Ciao a tutti :)
Come avevo detto, ho cominciato a pubblicare la ff su Michael. Questa storia è diversa da tutte le altre. Non c'è il solito Bad boy e la solita nerd che prima si odiano e poi si innamorano. 
Spero che come primo inizio vi piaccia. 
Fatemi sapere se vi piace, attraverso un commentino, grazie :'33 
A presto,
xx
  
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