Videogiochi > Mass Effect
Segui la storia  |       
Autore: NadShepCr85    26/10/2014    2 recensioni
La storia della mia Shepard. A partire dalle origini fino all'assalto alla Base di Cerberus.
Missioni e interazioni tra l'equipaggio e il Comandante, con una particolare attenzione sulla romance tra Shepard e il Turian più amato della saga, Garrus Vakarian.
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Comandante Shepard Donna, Garrus Vakarian, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Premessa: Questo capitolo chiude tutta la serie iniziata col capitolo 20. Con il prossimo, potrete iniziare a fare il countdown per la fine di questa prima parte, mentre Virmire, si avvicina a grandi passi, e poi, ci inoltreremo in quello che sarà Mass Effect 2.

Premetto che non sono granché a descrivere le scene romantiche, ho cercato di rendere il tutto meno zuccheroso possibile, ma una certa canzone ha scombussolato i miei piani. Fatemi sapere un vostro parere, è fondamentale, visto che i capitoli li sto rileggendo in questi giorni, e prevedo in futuro un pesante lavoro di revisione, tempo permettendo. Come sempre, chiedo scusa per il ritardo, e ne approfitto per ringraziare il povero Cristo che si è dovuto sorbire la lettura di un passo particolare di questo capitolo.

Detto questo, vi lascio al capitolo. Buona lettura. 

Capitolo 23: Bloody Hearts

@

 

 

Joker roteò gli occhi, quando vide Garrus entrare di nuovo sul Ponte. Mentre lui discuteva con il Comandante di alcune cose personali.

Nadira guardò Vakarian interrogativamente, ma il Turian la ignorò

- Joker, siamo arrivati?- chiese il Detective, ansioso. Shepard si sfregò gli occhi, contando fino a dieci per non rispondergli a malo modo.

- No.- rispose il pilota, esasperato. Era la decima volta nel giro di un'ora che Vakarian glielo chiedeva, e si stava per stancare di quella domanda.- Garrus, amico mio, stai diventando inquietante. Non so, non hai il MAKO da calibrare o magari, non potresti trovarti qualsiasi altra cosa da fare? Potrebbe aiutarti a pensare ad altro, intanto che troviamo quella nave mercantile.- suggerì Jeff, prima che il Comandante potesse intervenire. - Se vuoi potrei anche prestarti qualcuno dei miei film preferiti, per ingannare il tempo.-

- No, grazie. Apprezzo il pensiero, ma preferisco restare concentrato sulla missione.- rispose Garrus, serio, mandando all'aria i piani di Moreau per levarselo dai piedi.- Il MAKO è a posto, e ho già svolto i compiti che mi sono stati assegnati, compreso il turno di guardia in infermeria. Voglio esserci quando troverete la MSV Fedele.- disse il Turian.

- Vakarian, esiste una cosa, chiamata intercom, da cui posso informarti che l'abbiamo trovata. Il Tenente Moreau ha bisogno di tranquillità per pilotare la nave, e concentrazione soprattutto. Non di qualcuno che gli tenga il fiato sul collo, come stai facendo tu.- lo rimproverò Shepard, difendendo il diritto di Joker di poter svolgere al meglio i suoi compiti.

- Non è mia intenzione disturbare Joker, è solo che...ecco io...- tentò di dire Vakarian, colto sul fatto.

- La Dottoressa Chakwas ha bisogno di una mano per fare l'inventario delle scorte di medicinali, perché non vai ad aiutarla? Sono sicura che lo apprezzerebbe molto.- disse Shepard.- Appena la troveremo, ti mando a chiamare.- promise Nadira, sperando che accettasse, senza doverglielo ordinare.

Garrus ci pensò su un paio di secondi, non voleva che il Comandante, invece di prenderlo con sé, lo lasciasse a bordo, a catalogare medicine o attrezzature da laboratorio, per quanto la Dottoressa Chakwas gli piacesse e fosse un'ottima conversatrice, quella era la sua occasione di mettere a posto le cose con Saleon una volta per tutte. - Mi dai la tua parola, Comandante?- chiese il Turian, nervoso.

- Parola di boy scout e di Marine.- affermò Shepard, serafica.

- Va bene. Allora, io vado a dare una mano all'Ufficiale medico di bordo....- concluse Garrus, arretrando lentamente, scandagliando l'espressione del Comandante, in cerca di prove che stesse mentendo in qualche modo. Senza riuscire a trovarne.

Rassicurato, si voltò, e non appena sparì dalla vista sia di Nadira che di Jeff, il pilota trasse un sospiro di sollievo.

- Grazie, di cuore. Che cos'è che ha di sbagliato quel Turian? Se viene ancora una volta, giuro che faccio partire la guerra del Secondo Contatto.- minacciò Jeff, rivolto all'amica.

- Sì, certo come no. E dopo ti dovremo raccogliere con scopa e paletta.- scherzò Shepard.

Cadde il silenzio dopo quell'affermazione del Comandante, finché Jeff non portò all'attenzione di Nadira, un piccolo dettaglio. Mascherato da richiesta di favore personale.

- Avrei bisogno che qualcuno mi vada a prendere le mie medicine, il pilota automatico dà qualche problema ultimamente, probabilmente a causa del pulviscolo stellare, e non posso allontanarmi dalla mia postazione, Comandante.- supplicò Jeff.

- Dico alla Dottoressa T'Soni di portartele su, quando ritorna dalla stiva. Sempre che si stacchi da quei manoscritti della Matriarca Dilinaga che le ho permesso di esaminare. Non avevi un sacco di domande da farle?- propose Nadira, che non aveva assolutamente voglia di alzarsi.

- Sì, ma è urgente, sai, le ho finite e non vorrai certo che il tuo Timoniere venga messo a riposo nel bel mezzo di una missione che ha l'obiettivo di salvare ogni singolo essere organico della Galassia da un Turian pazzo furioso e....-

- Oh, e va bene! Mi devi non uno, ma ben due favori, Jeff, e sappi che li riscuoterò un giorno. E quel giorno, ti pentirai di essere in debito con me. È una promessa.- minacciò Nadira, alzandosi dalla poltrona del co- pilota, seccata.

- Ci vediamo, Comandante.- si limitò a rispondere Moreau, sorridendo beffardo, nascosto alla vista di Shepard, che si stava allontanando, riprendendo poi a guardare il film di cui avevano interrotto la visione, quando Garrus era salito per l'ennesima volta sul Ponte.- Ah, Shepard, non sapevo che avessi fatto anche la boy scout. Non me ne hai mai parlato.- disse Moreau.

- Infatti non lo sono mai stata. Detestavo il campeggio, da bambina, e da adolescente ne ho fatto abbastanza anche senza diventare una di loro.- rispose il Comandante, incamminandosi in direzione dell'infermeria. 

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

Toombs era alla scrivania della Dottoressa Chakwas, che stava compilando un test psico-attitudinale, molto diligentemente.

Quando la porta si aprì, il Krogan e la Quarian si scostarono, lasciando entrare il Comandante. Fu la voce gutturale del Krogan a metterlo in allerta, anche se continuò a compilare quel modulo.

- Shepard.-

- Wrex.-

John la guardò di sottecchi, mentre lei si costrinse ad ignorarlo, concentrandosi sulla ricerca della Dottoressa, che era in magazzino insieme a Vakarian, a sistemarlo e a fare l'inventario: vedendo Shepard, il Turian lasciò cadere uno scatolone colmo di vetrini e beute, pensando che il momento da lui tanto atteso fosse arrivato, finendo col rompere una decina di beute. Scatenando l'ira di Karin.

- Le avevo detto di fare attenzione, Detective! Lo sa quanto costa una sola beuta?! Centinaia di crediti!- proruppe la Chakwas, mentre Toombs sghignazzò sommessamente, scambiando un'occhiata complice con Wrex. Il Krogan era compiaciuto del fatto che il Turian venisse ripreso.

Nadira si avvicinò al magazzino, intervenendo, per calmare gli animi. C'era una tensione palpabile nell'aria, e forse era meglio, dopo quella missione, fare rientro alla Cittadella, o fare rotta verso Feros, intanto da poter dare qualche ora di franchigia all'equipaggio.

Shepard non biasimava nessuno, erano stati sballottati da una parte all'altra della Galassia, mentre era stato previsto un rientro alla Cittadella subito dopo aver sistemato la faccenda della colonia umana. Per quanto fossero in guerra, chiunque aveva bisogno di rilassarsi e staccarsi dagli ambienti della Normandy per qualche ora.

Arcturus era sconsigliato, anche perché c'era sempre il rischio che qualche idiota nazionalista, attaccasse briga con il suo equipaggio a causa dei Non Umani a bordo della Normandy, la Cittadella dava più garanzie di tranquillità e sicurezza, da quel punto di vista.

Perlomeno, si sarebbe innervosita soltanto lei, e non tutto l'equipaggio: la tratteneva il dover, poi, presentarsi a rapporto da Udina e dover dare risposte scomode ad Anderson, ma non poteva più rimandare, se anche la Chakwas perdeva le staffe davanti a qualche beuta rotta.

Decise di chiamare a raccolta la squadra da sbarco e i responsabili dei vari settori della Normandy per trovare una soluzione temporanea a quella situazione di stallo.

- Che cosa sta succedendo qui? C'è qualche problema, Doc?- chiese Shepard, guardando immediatamente il cartone rovesciato e da cui spuntavano pezzi di vetro rotto.

- Vakarian ha deciso che avevo troppo materiale da laboratorio, e ha pensato di rompere la parte in eccesso.- sdrammatizzò, pur essendo irritata, il Maggiore.

- Chiedo scusa, non era mia intenzione creare problemi. Mi è scivolato.- si giustificò Garrus.

Nadira lo guardò, attentamente, anche il Turian era nervoso, ma lei sapeva che era dovuto a Saleon.

- Colpa mia, Doc. Il Detective non aveva nulla da fare e ho pensato di far sì, che si rendesse utile in qualche modo. Quantifichi il danno e Garrus glielo risarcirà. Fino all'ultimo credito. Giusto, Detective?- disse il Comandante, prendendosi la responsabilità del casino che aveva combinato Garrus.- Dove sono scopa e paletta?- chiese poi, una volta che il Turian ebbe assicurato di pagare i danni per il materiale che aveva rotto, sorprendendo tutti nell'infermeria.

Toombs tornò a prestare attenzione al suo test mentre Shepard provvedeva a pulire nel magazzino, sotto lo sguardo colpevole di Garrus, che si era subito offerto di fare lui stesso quell'operazione di pulizia dai pezzi vetro, offerta che il Comandante aveva rigettato, continuando a scopare per terra.

Quando ebbe finito, Karin finalmente le chiese il motivo per cui si trovava in infermeria, un evento insolito, che avveniva soltanto quando il Comandante era ferita o doveva fare i suoi di test.

- Joker mi ha chiesto di venire a prendere le sue medicine. Dice che le ha finite.- rispose Nadira, non credendo a una sola parola detta dal suo pilota.

-....stai scherzando, vero, Comandante? Gliele ho portate io mentre tu eri nella tua cabina a stabilire i turni di guardia odierni.- rispose l'Ufficiale medico di bordo, guardando, torva, Shepard.

-....si da il caso che non ho creduto a una sola parola di quello che ha detto. Sono scesa perché ha insistito e allora...- spiegò il Comandante, grattandosi la nuca, e guardandosi la punta degli anfibi.

- Ho capito...non è da Joker essere così ligio alle prescrizioni mediche. Sicuri di non essere in qualche modo parenti, voi due?- chiese, rilassandosi un po', la Dottoressa.

- Nemmeno lontanamente. Per mia fortuna.- chiosò Nadira, affrettandosi a chiarire la situazione.- Ora devo andare, ho alcune cose da fare in Sala Tattica e....-

- Non vai a parlargli, Comandante?- le disse, a bruciapelo Karin, riferendosi a Toombs, il quale era rimasto bloccato su una risposta del test.

Shepard sospettò che quello fosse il motivo per cui Jeff l'aveva spedita in infermeria con la scusa delle medicine, lei stessa aveva provato a entrarvi più volte, per scambiare qualche parola con il Caporale, trovando sempre scuse per non farlo.

Presa tra due fuochi, decise che fosse arrivato il momento di parlare a Toombs, cercando di mantenere la conversazione il più civile possibile.

Nadira si avvicinò alla scrivania della Dottoressa Chakwas, quasi come se temesse il momento in cui lui le avrebbe rivolto la parola, oppure era forse attenta a non disturbarlo, o a non deconcentrarlo. Shepard si fermò a pochi passi dalla scrivania, respirando profondamente, prima di parlare.

- Da quando hai imparato a leggere e a scrivere, Toombs?- chiese, ironicamente, Nadira, al Caporale, il quale mise la matita sul tavolo e fece per alzarsi, ma il Comandante non lo ritenne necessario.- Comodo.-

John si sedette di nuovo, e rispose a Shepard.- Sono sempre stato un uomo pieno di risorse, dovresti saperlo. Non hai idea di che cosa si può imparare da extranet oggi giorno.- scherzò il Caporale.

Shepard prese il foglio del test e lo osservò, incuriosita da quello che John aveva risposto, restituendoglielo alla fine e rivolgendosi al Maggiore Chakwas. - Doc, credo che sia il giorno del mio test di valutazione psicologica. I moduli sono sempre al solito posto?- chiese Nadira, ad alta voce, ricevendo una risposta positiva da Karin e prendendo uno dei Datapad e una penna touchscreen dall'armadietto dove l'ufficiale medico di bordo teneva il materiale di cancelleria.

Toombs la guardò stranito. Non si aspettava che anche lei doveva sottoporsi a quelle buffonate periodiche, ma non obiettò al fatto che lei si fosse messa a fare quei dannati test insieme a lui. Solo si chiese il motivo del perché li dovesse fare proprio in quel momento.

John la osservò, mentre completamente concentrata sui test che il database centrale dell'Alleanza le proponeva, in base ai suoi dati di identificazione, si era isolata dal resto dell'equipaggio, o così almeno sembrava. Se la conosceva bene, quella era solo una finzione: il poverino che le si fosse avvicinato con cattive intenzioni, si sarebbe ritrovato in terra, morto possibilmente, con un anfibio premuto sulla faccia.

- Non sono poi così difficili come sembrano, Caporale.- disse il Comandante, riprendendo Toombs, senza sollevare lo sguardo. John si riscosse.

- Ammiravo il panorama, signora...- rispose senza pensare John, accorgendosi troppo tardi di quello che aveva appena detto.

Nadira alzò lo sguardo, come se le avessero appena sparato contro. Risolvendo la cosa con ironia.- Non credevo che ti saresti invaghito dei Krogan.- disse Shepard, mentre Wrex lanciava un ringhio d'avvertimento in direzione del Comandante.- Purtroppo per te, Wrex non è interessato.-

- Ah, no? Peccato, quei suoi due occhi rosso fuoco sono così sensuali...- scherzò John, sbattendo le palpebre in direzione del Krogan e fingendo di mandargli un bacio.

- Ahh, Umani...- si limitò a dire, il Krogan, scuotendo il testone e tornando ad occuparsi dei suoi doveri di guardia.

- Sai ,vero, che hai appena rischiato di venire ridotto in poltiglia?- gli fece notare Nadira, divertita da quella scena.

- Sapevo che poi tu saresti arrivata per farmi la respirazione bocca a bocca.- si lasciò sfuggire Toombs, sghignazzando.

- Non saprei, sai....probabilmente Garrus sarebbe arrivato prima di me.- controbatté Shepard, alzando la voce di proposito e tenendo il gioco al Caporale.

- Tenetemi fuori dai vostri discorsi, lo apprezzerei molto, grazie!- gridò il Turian, dal magazzino, disgustato davanti alla probabilità di dover rianimare un Umano. In quel modo.

Karin scosse la testa e sollevò gli occhi al cielo, intuendo che il Caporale e il Comandante stavano flirtando vergognosamente davanti a tutti, anche se loro due probabilmente neanche se ne stavano accorgendo.

Toombs e Shepard scoppiarono a ridere, dopo quella frase di Vakarian, spontaneamente, e alla Dottoressa non poté fare altro che piacere. Una sana risata risolveva la maggior parte dei problemi, soprattutto nel caso del Comandante. Toombs nemmeno immaginava, quanto la stesse aiutando, lasciando da parte i suoi rancori personali, maturati in tutti quegli anni.

Dopo una breve pausa, durante la quale entrambi tornarono ad occuparsi dei propri test, Toombs ruppe il silenzio.

- Shep?- la chiamò così per la prima volta dopo sei anni e il suono di quelle quattro parole, gli sembrò quasi una melodia.

Nadira, sollevò leggermente la testa, disabituata a sentirsi chiamata così, ci mise un po' a capire che John aveva richiamato la sua attenzione.- Sì, che c'è?- chiese il Comandante, innaturalmente calma.

- Scusa.- rispose John, a testa bassa. Sinceramente pentito di quanto le aveva detto su Ontarom e nella sua cabina.

Shepard rimase senza parole. Non sapeva come reagire, cosa rispondere. Si guardò attorno in cerca di aiuto, non ne trovò. Appoggiò il Datapad sul tavolo, seguito dalla penna touchscreen, dopodiché, raggiunse la mano di Toombs con la sua mano destra, stringendogliela. E ritraendola quasi subito, quando la Chakwas, con una scusa, lasciò temporaneamente il magazzino e si mise davanti al suo terminale accanto al dispensatore del medigel.

Lo aveva perdonato ben prima che lui le chiedesse scusa. Stava per dirgli qualcosa, quando Pressly entrò nell'infermeria di bordo, a passo svelto, ma mantenendo una parvenza di calma.

- Pressly, che succede?- chiese Shepard preoccupata, mentre Toombs si alzò in piedi per rispetto all'Ufficiale Esecutivo, così come Tali e Wrex presentarono le armi.

- Abbiamo una traccia, Comandante. E l'Ammiraglio Hackett desidera conferire con lei riguardo al prigioniero, signora.- spiegò il Primo Ufficiale, dopo aver parlato in privato con Shepard fuori dall'infermeria, mantenendo un tono di voce bassa.

- Si tratta dell'MSV Fedele?- chiese il Comandante, ignorando la parte relativa all'Ammiraglio Hackett.

- Signorsì, signora, non ne abbiamo la certezza matematica, ma il Tenente Adams sta analizzando i registri della nave e li sta comparando con i dati forniti dal Turian.- aggiunse Pressly, con una punta di disprezzo.

- Il Turian ha un nome, Primo Ufficiale. Gradirei che lei lo utilizzasse, quando si rivolge a me o a lui. O con il suo nome, o con il suo grado e cognome. In ogni caso, non voglio più sentirla parlare a quel modo di nessun membro non facente parte dell'Alleanza dei Sistemi. Sono stata chiara?- sibilò Nadira.

- Cristallina, signora.- il Navigatore accusò il colpo, e riprese a parlare della MSV Fedele.- Suggerisco di preparare la squadra da sbarco, signora, e anche di parlare all'Ammiraglio Hackett. - suggerì Pressly.

- L'Ammiraglio mi ha messo nei guai per ben due giorni, facendomi stravolgere i turni e facendovi fare glii straordinari. Persino lei, si vede che è stanco e nervoso, Primo Ufficiale. Ci sta sballottando da una parte all'altra della Galassia, mentre dovrei essere nella Fascia a mettere il sale sulla coda a Saren Arterius.- esordì Shepard elencando alcuni validi motivi per cui non avrebbe parlato all'Ammiraglio prima dell'abbordaggio.- L'Ammiraglio può aspettare il suo turno. Il Caporale Toombs si sta comportando in modo impeccabile, e ha collaborato. Parlerò ad Hackett quando tornerò dalla MSV Fedele. Affiancherò la signorina Zorah Nar Rayya ad Adams, mi aspetti sul Ponte, Pressly.- ordinò il Comandante irritata dal comportamento dell'Ammiraglio.

- Che cosa devo riferire all'Ammiraglio, signora?- chiese, rispettosamente, Pressly.

- Mi fido delle sue capacità oratorie, Pressly. Veda di essere molto creativo.-

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

Garrus schizzò a prepararsi, in stiva, mentre Ashley andava verso l'ascensore, e la nave sembrava un alveare impazzito, con marinai e Marines che manovrano in ogni singolo buco della Normandy.

Williams sbuffò, nel sapere che sarebbe rimasta a bordo anche quella volta, dopo l'abbordaggio della MSV Daisy Bell, dove aveva condotto la sua prima operazione di quel genere in qualità di Comandante dell'unità, composta da lei, Wrex e la Dottoressa T'Soni, che si era rivelata una risorsa utile da utilizzare in combattimento. Lei non aveva fatto altro che impartire gli ordini, e fornito loro copertura, mentre il Krogan e l'Asari si erano occupati della presenza ostile sulla nave.

Le stava stretto restare a bordo, ma quella, era una faccenda privata tra Garrus e il proprietario di quel mercantile, e il Comandante aveva insistito per andarci di persona. Su quello non aveva obiettato, ma non le andava che il prigioniero, avesse preso il posto che spettava di diritto a un membro dell'equipaggio.

A conti fatti però, non poteva biasimarla. Tali doveva restare a bordo per dare una mano al Tenente Adams, che guidava tutto dalla Sala Macchine, mentre la Quarian aveva preso posto accanto a Joker, sul Ponte; T'Soni era in infermeria, pronta ad assistere la Dottoressa Chakwas in caso di necessità, lei, Wrex ed Alenko erano la squadra di riserva e avrebbero funto come prima linea di difesa nel caso le cose non fossero andate secondo i piani. Quindi, non potendo abbordare la nave soltanto in due, pur stimando le capacità di Vakarian, il prigioniero era stata l'unica alternativa.

Anche se, a volte, Shepard riponeva troppa fiducia nelle persone sbagliate. O forse era lei a non fidarsi di quel Toombs? Chi l'assicurava, che una volta a bordo di quel mercantile, non avrebbe cercato di scappare? Ashley sperò di sbagliarsi.

- Andiamo di fretta, Garrus?- chiese ironicamente Williams, non ottenendo risposta, mentre il Turian indossava freneticamente la Corazza Agent I e raccoglieva le armi che avrebbe portato con sé. - D'accordo, ci vediamo sul Ponte.- esclamò, rassegnata, Ashley, chiudendo l'ascensore alle sue spalle, prima che Vakarian potesse salire.

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

Tali, Pressly, Shepard e Toombs, nel frattempo si erano spostati in Sala Comunicazioni, sullo schermo la Quarian aveva caricato una mappa del mercantile di classe Kowloon, evidenziando possibili via di fuga, zone di carico e il Ponte di Comando.

- Entreremo da questo lato della nave. Proseguiremo per questo corridoio, fino ad arrivare alla stiva di carico. Tali, evidenzia eventuale presenza di ostili armati. Voglio uno scenario. Ora.- ordinò Shepard alla giovane Meccanico Quarian, la quale, pur facendo un mezzo miracolo, caricò uno dei tanti scenari possibili.- Bene. Niente fucili di precisione, lo spazio è troppo ristretto, quindi dovremo usare o pistole, o fucili a pompa. Caporale, a lei il fucile a pompa, io e Vakarian ci accontenteremo delle nostre armi individuali. Armi a corte raggio e nessuna granata. Rischieremmo di far saltare lo scafo e causarne una decompressione. Non mi va di fluttuare nello Spazio.-

In quel momento entrarono anche Garrus e Williams, e Nadira li riprese.- Siete in ritardo.- Ashley optò per una soluzione amichevole e non rispose, Garrus seguì l'esempio della Marine e incassò la strigliata.- Riepilogando, Vakarian, noi tre non useremo né fucili di precisione né granate. Solo armi a corto raggio come pistole e fucili a pompa. Lo spazio è troppo ristretto e saremo nella stiva di carico delle merci. Williams, con la tua squadra, ti posizionerai qui, vicino al portellone, come avete fatto su Feros. Voglio che posizioni almeno un biotico, davanti all'ingresso della nave, in modo da avere maggiore forza d'urto, in caso di una nostra ritirata, con eventuali ospiti alle nostre spalle.- Williams annuì e uscì dalla Sala per chiamare a raccolta Wrex e Liara, quasi travolgendo Alenko che stava entrando nella Sala Comunicazioni, convocato lì da Shepard.- Ah, bene. Tenente, voglio che disponga i suoi uomini in modo che coprano le aree sensibili della nave, infermeria compresa, in modo da avere una Forza di Reazione Rapida, per permettere anche un'eventuale riorganizzazione del personale in caso di attacco. Durante l'abbordaggio, lei si coordinerà con il Primo Ufficiale e la Sala Macchine.- affermò il Comandante.

-Agli ordini, Comandante.- rispose Kaidan salutando e sbattendo i tacchi, iniziando ad andarsene.

- Ognuno ai propri posti di combattimento, Vakarian, Toombs, con me.-

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

Appena furono a bordo, fiancheggiati dalla squadra comandata da Williams, sia Garrus che Shepard ebbero la netta sensazione che ci fosse qualcosa che non andava.

Sul Ponte, Shepard aveva contattato la nave, come era da procedura, per invitarli alla resa, e non avevano ottenuto nessuna risposta, come se la nave stessa fosse stata abbandonata, ma Adams e Tali avevano confermato che nessuna capsula di salvataggio era stata eiettata, e Joker aveva confermato, dopo aver compiuto un volo di ricognizione attorno al mercantile di classe Kowloon, tramite esame visivo.

Era la stessa sensazione che il Comandante aveva avuto su Feros, mentre parlava con i coloni, prima che scoprissero il Thorian, e ordinò a entrambi di passare al munizionamento con colpi a martello. Nadira sperò di sbagliarsi, ma difficilmente quelle sensazioni si scoprivano errate.

Toombs controllò che in una delle casse presenti in quel lungo corridoio, che era praticamente il collegamento tra la Normandy e la MSV Fedele, non ci fossero sorprese inattese, quali ordigni artigianali o ad alto potenziale. Lui, sulla MSV Daisy Bell ne aveva piazzati diversi, solo che quell'Artigliere Capo li aveva resi inoffensivi ancora prima che potessero esplodere, lungo il percorso che avevano fatto per arrivare alla cabina di pilotaggio della nave, dove Stitch si era arreso senza nemmeno provare a difendersi, trovandosi davanti un Krogan, e Stitch, era un dannato codardo. Sicuramente aveva detto che era del Capricorno ed era un segno zodiacale pacifico, con tutte le relative stronzate su “facciamo l'amore, non facciamo la guerra”.

Il Caporale gettò a terra le cianfrusaglie che vi trovò dentro, non restando per niente sorpreso quando Shepard le cannibalizzò, portandole con sé, lo aveva sempre fatto, e nemmeno in questo non era cambiata, pur di risparmiare sarebbe stata disposta anche a vendere il MAKO, se solo gliene si fosse presentata l'occasione.

Garrus, sembrava avere spilli dappertutto, da quanto era nervoso, e quando vide che il Comandante si attardava a fare la cernita dell'equipaggiamento che avevano trovato, sbuffò e iniziò a camminare in circolo mentre Toombs controllava che non li prendessero di sorpresa.

- Calmati, uccellaccio. Più le metti fretta, e più rallenta.- gli fece notare John, conoscendo bene Shepard.

- Mi chiamo Garrus. Non uccellaccio, Umano.- rispose Vakarian, irritato.

- E' la stessa cosa.- ribatté, flemmatico Toombs.- Tranquillo, non scappa nessuno, la nave viene tenuta monitorata, Shepard ha pensato ad ogni dettaglio. Chiunque ci sia qui sopra, farà la fine del topo.- lo rassicurò il Caporale.

- “Fine del topo”?- chiese, confuso, Garrus.- Puoi spiegarmi ,per cortesia, che cosa significa? Non sono molto familiare con i vostri detti Umani.- spiegò il Turian a John.

Fu Shepard a rispondere.- Significa che non lascerà vivo questo posto. Procediamo.- ordinò il Comandante, rialzandosi, soddisfatta per aver trovato qualcosa che avrebbe potuto esserle utile in futuro, estraendo la pistola, e proseguendo verso l'altro settore della nave.

Fino a quando non giunsero alla stiva di carico, non incontrarono resistenza e, la sensazione che qualcosa non andava, aumentò, almeno per quanto riguardava il Comandante, Garrus temeva che fossero arrivati troppo tardi, e che Saleon, o Dottor Heart, come si faceva chiamare, gliela avesse fatta sotto al naso, riuscendo in qualche modo ad eludere la Normandy.

Entrati nella stiva di carico, le paure del Comandante presero corpo, i tre si trovarono davanti coloro che un tempo erano i soggetti che Saleon utilizzava per i suoi test, trasformati in mostri simili a quelli che avevano incontrato su Feros.

Per Toombs, fu l'ennesimo trauma, ciononostante, combattè, fianco a fianco con Shepard come ai vecchi tempi, coordinandosi quasi alla perfezione anche con Garrus, il quale non stava sprecando un solo colpo, John dovette entrare in corpo a corpo un paio di volte, ma si batté come un leone, trasformando lo shock nella rabbia necessaria a vincere lo scontro.

Shepard notò alcune casse di contenimento del plasma, e si mise in contatto con la Normandy.

- Normandy, qui Cougar 01. Mi ricevete?! Passo.- il Comandante dovette urlare e arretrare contemporaneamente mentre scaricava la sua arma su uno di quegli inquietanti mostri del Thorian.

- Qui Normandy, vieni avanti Cougar 01.- rispose Pressly.

- Ho bisogno di una valutazione di rischio di decompressione scafo della MSV Fedele in tempi rapidi.- altri colpi di pistola e urla disumane che si sentirono anche attraverso il comunicatore.- Molto rapidi.- specificò Shepard, sommersa di quella robaccia verde che le era appena stata vomitata addosso dall'ultimo mostro che l'aveva attaccata, e che lei aveva respinto letteralmente a calci, schiacciandogli poi la testa con il tacco dell'anfibio, dopo essersi riuscita a liberarsi dalla presa di quell'essere immondo.

- Parametri?- stavolta fu la voce di Tali a risponderle. La Quarian stava già facendo scorrere veloci le mani velocemente sulla console del co-pilota, istruita da Jeff su come impostare un'analisi simili dal Timone.

- Casse di contenimento del plasma sparse casualmente per la stiva di carico. Ti basta?!- spiegò Shepard inviando rapidamente la mappa dell'area di carico, con segnalati quanti più casse di contenimento del plasma, era riuscita a individuare.

- Cinque secondi e ti saprò dare una valutazione dettagliata.- garantì Tali.

- Tali, mi serve ora, non fra cinque secondi! Siamo un po' circondati, se non l'hai ancora capito!- gridò il Comandante nella radio.

- Prendi questo, mostro!- berciò Toombs, a pochi metri da Shepard, mentre con il fucile a pompa spappolava la testa a uno dei mostri.

- Ci sono quasi...Ecco. Le casse lì accatastate dovrebbero attutire spostamento d'aria e danni collaterali...Shepard, sono quei cosi che c'erano su Feros?!- esclamò la Quarian, ricordando con orrore quanto avevano visto sulla colonia umana.

- Sì...Un momento, come fai a...- chiese Nadira, stupita.

-Mi sono infiltrata nel sistema di sorveglianza della nave, per quello mi servivano quei cinque secondi, Shepard.- ammise, candidamente, la Quarian. Lasciando basita sia il Comandante che Toombs.

- Ehi, sorridete, siete su Candid Camera! Miss tuta, se non avessi altri gusti, ti sposerei!- esclamò John, salutando ironicamente verso una delle telecamere poste sopra di lui, dopo essersi liberato di uno degli assalitori e ricevendo uno scapaccione sulla testa da parte del Comandante.

- Non farci caso, Tali, è fatto così.....Riesci a trovare altro? Se ci sono superstiti o organici non trasformati in questi abomini?- chiese il Comandante, chiaramente riferendosi al proprietario della nave, o a qualsiasi membro dell'equipaggio.

- C'è del movimento in una specie di infermeria, alle vostre ore nove, ma non riesco a dirvi di chi si tratta. È rintanato sotto un tavolo operatorio o qualcosa del genere. Vedo se riesco a isolare l'immagine e a ottenerne maggiori dettagli.- un'esplosione interruppe il discorso della Quarian.

A dir la verità, ci furono tutta una serie di piccole esplosioni, finché non ci fu silenzio.

Sul Ponte della Normandy restarono tutti col fiato sospeso, finché il Comandante non si fece sentire di nuovo.- Minaccia ostile, eliminata. Scordatevi l'acqua calda nelle docce comuni, stasera. Cougar 01, passo e chiudo.- gracchiò Nadira nella radio, facendo tirare un grosso sospiro di sollievo a tutti, mentre Tali e Jeff si complimentarono l'uno con l'altra.

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

Dopo aver lasciato la stiva di carico, Shepard e la squadra da sbarco, controllò per prima cosa il ponte, Garrus si sedette al posto del pilota in cerca di prove, prove che il Dottor Heart e Saleon fossero veramente la stessa persona, ma i Registri erano completamente vuoti. Non c'era nessuna informazione immessa, niente di niente. Nemmeno Tali riuscì a scovare qualcosa.

Rabbioso, Vakarian quasi ruppe la console, a causa della frustrazione.

Procedettero a controllare qualsiasi stanza incontrassero, quasi perdendo la speranza di trovare qualcuno. Poi il Comandante si fece inviare dalla Quarian la posizione dell'infermeria di cui le aveva parlato, e quando trovarono il numero corrispondente della paratia, trovandola sbarrata, Toombs diede prova delle sue abilità elettroniche e riuscirono a entrare, con cautela.

- Marina dell'Alleanza! Uscite fuori con le mani bene in vista!- gridò Shepard, con un tono intimidatorio che Toombs conosceva bene, e che tutte le volte gli faceva gelare il sangue.

Garrus, dal canto suo, faceva scorrere i suoi occhi da Predatore sull'equipaggiamento medico, pronto a cogliere ogni singola traccia della sua preda, il Dottor Saleon, e pronto a reagire in caso di conflitto a fuoco.

Passarono alcuni secondi, prima che un Salarian, impaurito e sollevato, uscisse dal suo nascondiglio, e Vakarian esultò, nel vedere di chi si trattasse, ancora prima che quella lucertola si mettesse a parlare.

- Grazie, grazie! Quelle cose erano uscite fuori controllo e non pensavo di uscire vivo da qui.- ringraziò il Salarian, mentre Shepard continuava a tenergli la pistola puntata contro.- Mio nome è Dottor Heart e....-

Garrus intervenne, smascherando Saleon. Aveva aspettato quel momento per anni, lo aveva sognato ogni notte, si era preparato scrupolosamente, in previsione di quegli istanti.- Comandante, non si faccia ingannare. È lui, è il Dottor Saleon.- esclamò Vakarian, pronto a far fuoco.

Naturalmente, Saleon negò- Non gli creda è un pazzo furioso. Io non sono questo Dottor Saleon.-

Il Comandante, non avendo mai visto in faccia questo Saleon, chiese conferma a Garrus.- Sei sicuro che sia lui?-

- Lo riconoscerei anche se si travestisse da Vorcha.- sibilò il Turian, sicuro di sé e Nadira si ritrovò per un solo istante, indecisa tra il lasciare che Garrus compiesse ciò per cui erano venuti senza mettere di mezzo le regole, oppure mostrargli come si agiva secondo le regole per ottenere lo stesso identico obiettivo.

- Lo tenga lontano da me! É un maniaco paranoico!- esclamò Saleon, vedendosi scoperto e non avendo nessuna via di scampo.

- Comandante, lascia che me ne occupi io.- implorò Garrus. E il Comandante, decise di proseguire sulla via delle regole. Lo spettacolo iniziava.

- Ne ho abbastanza, Vakarian, del tuo comportamento sopra le regole. Lo arresteremo, poi lo consegneremo ai militari della Flotta della Cittadella, dove verrà preso in custodia dagli agenti dell'SSC che procederanno ad interrogarlo. È così che agisce chi fa parte della mia squadra. Se non ti sta bene, te ne puoi anche andare.- affermò, Shepard, con decisione.

- L'SSC lo ha già fatto scappare una volta, perché dovrei consegnarlo a loro?- protestò Garrus, puntando la pistola contro il Salarian.

Toombs, per un momento, rimase esterrefatto da ciò che Shepard aveva appena detto, sei anni prima non avrebbe esitato a sparare a quel Salarian arrogante, che era evidentemente fuori controllo e lo avevano anche colto sul fatto, poi la guardò negli occhi, ed intuì a che cosa mirava il Comandante. La lasciò fare, anche Vakarian aveva bisogno di imparare una lezione su come si conduceva un arresto di quel genere.

- Usa quella materia grigia che si chiama cervello e che è contenuta in quella tua dura scatola cranica, Garrus! Pensa, se lo uccidiamo ora, non otterremo mai risposte, e lo stesso i parenti delle vittime dei suoi esperimenti. Vuoi questo, Vakarian? Ti posso garantire che non è piacevole, guardare negli occhi qualcuno e non sapergli dire come e perché è morto il proprio caro.- esclamò Nadira, guardando, nel contempo anche Toombs. Il Caporale abbassò gli occhi, comprese a che cosa si riferiva Shepard, e si sentì in colpa.

Vakarian rimase in silenzio per qualche secondo. Il ragionamento del Comandante filava, e lei più di ogni altro sapeva cosa voler dire non poter dare delle risposte ai parenti dei suoi sottoposti, nemmeno ora lo poteva fare, a causa dell'inchiesta che era tuttora in corso. Shepard aveva ragione. Per quanto imperfetta, l'SSC avrebbe potuto dare risposte alle famiglie delle vittime di Saleon, c'erano anche bravi agenti nelle loro fila, e avrebbero sicuramente trovato il modo di far sì che quel Salarian pagasse per i suoi crimini.

Garrus abbassò la pistola, e si rivolse a Saleon.- Sei un Salarian fortunato. Ringrazia che il Comandante era presente, altrimenti...-

Poi accadde l'imprevisto. Saleon prese una pistola, da sotto il Tavolo operatorio, pensando che né Shepard né Toombs avessero visto il suo movimento.- Oh, grazie. Grazie davvero.- disse, sarcasticamente il Salarian, il quale poi puntò l'arma contro il Comandante, ma non fece in tempo a fare fuoco, perché Garrus, Toombs e Nadira furono più rapidi di lui, sparandogli contro all'unisono, uccidendolo sul colpo.

Shepard rimise la pistola al fianco, con compostezza e un aplomb britannico, mentre John si sedette pesantemente su una cassa, mentre Garrus corse a controllare che il Dottor Saleon fosse morto. Quando il Turian si rimise in piedi, inveì contro il Comandante.

- E adesso?! È morto comunque!- esclamò Vakarian, scagliandosi contro Nadira, la quale mantenne la calma, mentre il Caporale scattò in piedi, puntando il fucile a pompa contro il Turian. Shepard gli ordinò di abbassarlo.

- Puoi controllare le reazioni delle persone, non come la pensano realmente.- si limitò a rispondere il Comandante, ieratica, e per nulla impressionata dallo scatto d'ira di Garrus, il quale rimase spiazzato dalla risposta di Shepard, che ritenendo conclusa la conversazione, iniziò a girare per la stanza, in cerca di medigel.- Cougar 01 a Normandy. Operazione conclusa. Prepararsi per l'esfiltrazione. Cougar 01, passo e chiudo.-

Vakarian, di nuovo, rimase spiazzato. Avevano ucciso Saleon, che era stato il suo obiettivo fin dall'inizio, doveva sentirsi soddisfatto di aver messo la parola fine a quella storia. Invece era soltanto confuso, per come si era comportata il Comandante, non comprendendo il motivo per cui l'aveva fatto.

Dopo che Shepard aveva raccattato anche l'inimmaginabile e osservato interdetta, tracce di sangue appartenente ad ogni specie organica della Galassia e dello Spazio della Cittadella, Umani compresi, rientrarono sulla Normandy, in silenzio.

L'orrore perpetrato dal Dottor Saleon, era stato fermato, dando a tutti e tre qualcosa su cui riflettere.

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

Garrus non riuscì a dormire quella notte. Aveva analizzato più e più volte quanto accaduto sulla MSV Fedele alla ricerca di indizi che gli spiegassero il comportamento tenuto dal Comandante nel gestire la vicenda. “Puoi controllare le reazioni delle persone, non come la pensano realmente.” Quella frase gli girava nella testa, come se la soluzione fosse lì da qualche parte, contenuta in quelle parole. Poi mentre rileggeva il rapporto che aveva steso, sulla missione, comprese.

Comprese che Shepard aveva voluto uccidere quel bastardo fin dall'inizio, sin dal primo momento che avevano messo piede sulla MSV Fedele e si erano poi scontrati con quelli che una volta erano persone, ma aveva fatto in modo che fosse lui a scavarsi la fossa da solo, agendo senza violare le regole. Tali aveva osservato tutto dalla Normandy, e Garrus poteva metterci la mano sul fuoco che la Quarian aveva registrato tutto.

Uno Spettro che aveva seguito le procedure, portando a compimento la missione senza doverle infrangere. Se Garrus avesse sparato a Saleon, prima che il Salarian estraesse la pistola, la Commissione Affari interni dell'SSC avrebbe avuto in mano una valida ragione per buttarlo fuori con disonore dall'organizzazione.

Il Comandante aveva evitato che tutto questo avvenisse. Avevano agito per legittima difesa, dopo essersi assicurati che Heart e Saleon fossero la stessa persona, ed ora,lui, avrebbe potuto dimostrare a Pallin che sapeva anche agire con professionalità e comprese anche ciò che suo padre gli aveva detto per anni. Fai le cose per bene o non farle affatto. Era questo che significavano quelle parole, quei gesti.

Shepard gli aveva dimostrato, con un atto pratico, quello che Pallin e suo padre gli avevano ripetuto per anni, senza dimostrarglielo mai. E, contemporaneamente, gli aveva evitato di disonorare la sua famiglia e il suo clan. Promise a sé stesso che non avrebbe mai dimenticato quanto il Comandante aveva appena fatto per lui. Aveva fatto di più di quanto lei avesse pensato di fare. Dimostrandogli anche che i nazionalisti Turian, e Saren, si sbagliavano sugli Umani. Quel giorno, imparò una lezione che nessun manuale d'addestramento dell'SSC gli aveva mai impartito.

Non aveva mai conosciuto nessuno come lei.

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

Shepard stava avendo una sfibrante conversazione con Hackett. Conversazione che aveva come argomento principale, il Caporale Toombs.

Nadira si stava mantenendo il più diplomatica possibile, si trattava pur sempre di un suo diretto superiore, e doveva molti favori al Contrammiraglio, inoltre era troppo stanca per imbastire una, seppur giusta, polemica.

- Signore, con tutto il dovuto rispetto, Toombs è la vittima, in tutto questo. Ha agito in modo impulsivo e immaturo ne convengo, ma vorrei sfidare chiunque nello Stato Maggiore a passare ciò che ha passato lui. Non lo sto giustificando, concedetegli almeno le attenuanti del caso.- affermò il Comandante, esausta.

- Comandante, anche lei era su Akuze, ma non si è messa a sparare a tutti quelli che le capitavano sotto tiro.- le fece notare Hackett.- Il Caporale, una volta evaso dalla struttura in cui era stato detenuto illegalmente e contro la sua volontà, avrebbe dovuto mettersi in contatto con le autorità della Marina dell'Alleanza, consegnare qualsiasi prova in suo possesso e mettersi a completa disposizione del personale medico e specialistico.- spiegò per l'ennesima volta, con la pazienza di un Santo, Steven, comprendendo molto bene ciò che il Comandante voleva dire. - Qualcosa avremmo potuto fare, se fossimo stati avvisati in tempo di ciò che stava accadendo in quei laboratori, e che cosa era accaduto su quella colonia, a lei e al suo plotone. Ci saremmo risparmiati di processare la persona sbagliata.-

L'Alleanza le stava chiedendo scusa? Shepard ascoltò incredula ciò che l'Ammiraglio stava ammettendo, ma proseguì.- Voi sapevate già allora che cosa era successo veramente. Come Toombs avrebbe dovuto presentarsi e consegnarsi spontaneamente alle autorità, anche voi potevate fare un atto di coraggio e rivelare ciò che stavate coprendo. Siete colpevoli quanto lui.- il Comandante accusò Hackett, ma l'Ammiraglio se ne tirò fuori subito con una giustificazione che mise a tacere Shepard.

- Portare alla luce la verità, in quel momento, avrebbe significato dover anche dire per quale motivo il Cougar Platoon era stato costituito, Comandante. Con i Batarian che premevano sulla Fascia, non potevamo permetterci di mettere in cattiva luce l'Alleanza dei Sistemi agli occhi del Consiglio. Mandando all'aria la possibilità di farci accettare appieno nella Comunità Galattica.- esordì l'Ammiraglio.- La sua testa sarebbe caduta, Shepard. Senza possibilità alcuna, per far sì che si riscattasse. Il Dottor Wayne ha accettato di collaborare, e ci ha confermato che si trattava di Cerberus. Sospettavamo già all'epoca che erano in qualche modo coinvolti, ma non avevamo prove sufficienti per fermarli. Se il Caporale accetterà di aiutarci, potremmo anche chiudere un occhio su quanto ha fatto.- offrì l'Ammiraglio, da fine diplomatico qual'era.

Shepard si ritrovò, ancora una volta, ad ammettere che Hackett la stava aiutando più di quanto dovesse. Sapeva anche lei che l'Ammiraglio aveva ragione, che era sempre la solita storia. La politica. La dannata politica che dettava l'agenda ai vertici militari e i vertici militari dovevano sottostare a quel gioco. - Toombs ha bisogno di aiuto, signore. Sa bene quanto me che un teste, per essere credibile, non deve essere mandato alla sbarra in condizioni psicologiche tali da poterne inficiare la testimonianza. Potete ancora aiutarlo. Dopo quanto ha passato, si merita di avere qualcuno che lo aiuti a superare il trauma che ha subito.- disse il Comandante quasi supplicando l'Ammiraglio.

- Vedrò di fare il possibile, affinché venga assegnato al Programma di Protezione Testimoni e ad un Centro per Veterani, Comandante. Non le prometto che riuscirò ad ottenere un accordo con il Pubblico Ministero di questa portata, ma ci proverò. Glielo prometto.- affermò, con sicurezza, Hackett.- Le sto inviando le coordinate per il rendez-vouz. Poi potrete continuare la vostra missione. Senza ulteriori interferenze da parte della Quinta Flotta.-

- Grazie, signore. Saremo puntuali all'appuntamento, signore.- assicurò Shepard, dando la sua parola d'onore che non avrebbe rinviato ulteriormente la consegna del prigioniero.

- Non ho bisogno della sua parola, per sapere che farà la cosa giusta, Comandante. Hackett, chiudo.-

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

Toombs aspettava , nella cabina del Comandante, notizie sul suo Destino. Avrebbe voluto restare, ma sapeva che era quasi impossibile che Shepard riuscisse ad ottenere di tenerlo a bordo della Normandy per aiutarla con la sua missione. E una parte di lui, preferiva il carcere, a ciò che aveva visto su quel mercantile di classe Kowloon.

Ne aveva abbastanza di vedere abomini spuntare da tutte le parti, tutte le notti rivedeva Akuze, i volti dei suoi commilitoni e amici, contorcersi dall'orrore e dal terrore, i loro corpi lanciati in aria come bambole di pezza...non poteva sopportare di vederne altri.

Era anche consapevole che Nadira aveva bisogno di personale che poteva garantirle il cento per cento dell'operatività, senza che questi rimanessero bloccati a causa di vecchi fantasmi che li tormentavano giorno e notte.

Non rimase stupito, quando lei tornò e gli diede la notizia che avrebbe dovuto affrontare le Forche Caudine della Giustizia Militare, dopo aver congedato i due Marines che avevano avuto il compito di sorvegliarlo durante l'assenza del Comandante. Rimase stupito quando Shepard gli disse che Hackett aveva accettato di fargli ottenere, quantomeno le circostanze attenuanti. Anche se il prezzo per tutto quello, sarebbe stato troppo alto da pagare.

- Mi dispiace, non sono riuscita ad ottenere di più, John.- esalò, dispiaciuta, il Comandante, sbottonandosi la giacca dell'uniforme di rappresentanza dell'Alleanza. Si era cambiata rapidamente al ritorno dalla missione sulla MSV Fedele, dopo un altrettanto rapida doccia.

Aveva sparsi per la cabina ancora i pezzi della corazza, e le armi erano appoggiate alla rinfusa sul letto, ancora sporche di quella porcheria di cui erano fatti quegli abomini che un tempo erano stati esseri umani.

- Non preoccuparti, so che hai fatto il possibile.- rispose il Caporale, si era già preparato a ricevere quella notizia, e quindi non se la prese più di tanto.- Hai fatto anche troppo, nonostante non faccia parte del tuo equipaggio. Non dovevi esporti così tanto per me, Shep.- la rimproverò bonariamente Toombs.

- Se vuoi, contatto Hackett e gli dico che hai rifiutato l'accordo che ti ha proposto.- lo stuzzicò Shepard, esausta. Nadira si alzò dalla sedia e iniziò a spostare le armi, cambiando anche le lenzuola del letto.

John protestò.- Ehi, non prendermi sempre in parola!- esclamò il Caporale.- Anche se vorrei che mi prendessi in parola per qualcos'altro.- sussurrò Toombs.- Vuoi una mano?- chiese il Caporale, vedendo che il Comandante stava rifacendo il letto.

- A farlo o a disfarlo?- chiese Nadira, voltandosi verso di lui e sollevando un sopracciglio, divertita, conoscendo bene John.

- Che ne dici se facciamo entrambe le cose?- rispose Toombs, prendendola da dietro e abbracciandola, togliendole poi di mano la giacca dell'uniforme, che finì a cavallo del terminale, su cui era in arrivo una chiamata da parte di Anderson.- Avevo dimenticato, quanto ti donasse l'uniforme.- le sussurrò, con dolcezza, nell'orecchio Toombs, tirandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio, che inevitabilmente tornò al posto di prima. Il Caporale ridacchiò.- Vedo che certe cose non sono cambiate, Shep. Sempre questi dannati capelli che non stanno mai al loro posto.-

- Perchè c'è sempre qualcuno che me li mette in disordine. Rasati completamente non mi piacciono, per cui, restano così come sono. E non è che abbia molto tempo di pettinarli....Sai, non presto servizio in un comodo ufficio sulla Terra, dove la loro unica preoccupazione è sparlare l'uno dell'altro per fare carriera, ma su una nave da guerra.- disse il Comandante, cercando di non cedere alla tentazione di non lasciarlo uscire da lì.

John si staccò da lei, lentamente.- Penso che me ne tornerò in infermeria, ora...- Toombs indietreggiò, aveva sperato in un qualcosa che non aveva ottenuto, forse aveva spinto troppo l'acceleratore sui tempi, forse non era ancora pronta. Aveva un nodo alla gola tremendo, era proprio quello che aveva temuto quando era entrato nella cabina del Comandante. - Mi sei mancata, “Cougar”. Pensare a te, in questi anni, è stata l'unica cosa che mi ha mantenuto in parte sano di mente, e vorrei che mi perdonassi per quanto ti ho detto su Ontarom.- Shepard si girò, lasciando perdere per un momento il letto, ascoltando, con molta attenzione, ciò che il Caporale le stava dicendo, insolitamente nervoso. - So che è difficile e può anche essere presto per riprendere da dove ci eravamo lasciati, ma aspetterò che tu ti senta pronta, hai una missione importante da portare a termine, non voglio essere l'ennesimo peso che ti impedisca di fare ciò che devi fare e.....e.......- John non riuscì a terminare la frase, bloccato dal trovarsela vicina, troppo vicina. Troppo vicina per dirle di no, temendo di aver scavato un ennesimo solco tra loro due, definitivo.

Nadira, nonostante continuasse a ripetersi che si stava comportando da ipocrita, dopo quello che aveva detto al Tenente Alenko un paio di giorni prima, non riuscì proprio a resistere, bloccò il Caporale, prendendolo per un braccio, sbatté Toombs contro la paratia e lo baciò con foga. John non si oppose, né si lamentò.

Quella notte, dopo sei lunghi anni, si ritrovarono.

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

L'incontro con Hackett, avvenne nell'Ammasso Argos Rho. Shepard si era recata su Tuntau per recuperare la corazza di famiglia di Wrex, che era custodita nella fortezza di un Ricettatore Turian, prendendo con sé, oltre al Krogan, anche Garrus, lasciando a bordo Toombs, sotto stretta sorveglianza.

La corazza si era rivelata ciarpame, ma dallo sguardo del Guerriero Krogan, il Comandante aveva intuito che la sua era tutta una recita per nascondere quanto in realtà fosse contento di riaverla: nonostante il suo essere non molto socievole, pur avendo una particolare predilezione verso Tali, il mercenario, secondo Shepard, non era poi così rude come voleva far sembrare.

Ora, il Comandante, si stava godendo gli ultimi secondi con l'uomo che amava, che aveva ritrovato dopo averlo creduto morto per sei lunghi anni e da cui si sarebbe dovuta separare.

Per un attimo, sembrava giusto essere egoisti, dopo tutto quello che avevano passato entrambi, e quello che ancora stavano passando, perché anche il Primo Spettro Umano aveva diritto ad avere una sua vita privata. Con la persona che in quel momento aveva reputato idoneo a starle accanto. Non con Alenko, non con altri.

- Comandante, ci siamo.- le disse Ashley, entrando nella cabina, dove Toombs e Shepard erano seduti sul bordo del letto.

- Arriviamo subito.- la rassicurò Nadira, alzandosi e sistemandosi l'uniforme di rappresentanza.- Pronto?-

-Prontissimo.- rispose, sicuro, John.- E adesso?-

- Adesso, ti dò in consegna all'Ammiraglio, faccio fare rotta alla Normandy verso la Cittadella, dopodiché prenderò a calci nel culo Saren Arterius. Non scapperà ancora per molto, te lo prometto.- affermò Shepard, mentre sistemava l'uniforme di Toombs, spolverandola e sistemando i nastrini delle decorazioni del Caporale, con i suoi relativi distintivi di specialità. Poi, il Comandante, si staccò una catena dal collo, da cui pendeva un anello, e fece per consegnarlo a John. Il quale la respinse.

- Tienilo tu, quella promessa è ancora valida.- rispose il Caporale, chiudendo la collana con l'anello all'interno del palmo della mano di Shepard.- Quando sarà il momento, la manterrò. Tu cerca solo di tornare e di farlo con le creste di quell'uccellaccio.- disse Toombs, accarezzandole la guancia sinistra sfiorandola con un dito.

- Andiamo, non facciamo aspettare l'Ammiraglio.- si limitò a dire Nadira, abbozzando un breve sorriso.

I due camminarono lungo il corridoio che dalla cabina del Capitano della nave, portava in Sala Tattica, scortati da Williams e dal Tenente Alenko, visto che gli altri erano impegnati con altri compiti e doveri, mentre la Dottoressa Chakwas spiegava al Maggiore McKenzie, Comandante dei Marines assegnati alla Kilimangiaro, le condizioni cliniche e psicologiche in cui versava il Caporale John Toombs.

- Tenente Comandante Nadira J.Shepard, Spettro del Consiglio della Cittadella. Ufficiale Comandante della SSV Normandy.- scandì Shepard, presentandosi all'Ufficiale incaricato dall'Ammiraglio Hackett a presiedere la presa in consegna del Caporale Toombs. Alle sue spalle c'erano quattro Marines pesantemente armati, sul cui braccio spiccava l'omerale olografico indicante che appartenevano alla Polizia Militare.

- Maggiore Stephanie McKenzie, Ufficiale Comandante in seconda della SSV Kilimangiaro, Marina dell'Alleanza. È un onore, incontrare il Primo Spettro Umano. Anche se avrei voluto che fosse stato in circostante più piacevoli.- ammiccò la donna, in direzione di Alenko. - Il Contrammiraglio Hackett si scusa, ma ha avuto impegni improvvisi che non ha potuto rimandare. Vogliamo procedere, Comandante?-

Il Maggiore McKenzie, ordinò a due dei suoi Marines di ammanettare Toombs, mentre gli leggeva i suoi diritti, Shepard strinse i pugni, serrando poi le mani dietro la schiena nascondendo la sua rabbia e frustrazione in una postura esageratamente marziale, Pressly si affiancò al Comandante, e lo stesso fecero Williams e Alenko, pronti a bloccarla nel caso decidesse di commettere qualche sciocchezza, ma non accadde.

Jeff d'altro canto, non aspettava altro che ricevere l'ordine di scaraventare il Secondo in comando dell'Ammiraglio Hackett nello Spazio, bastava solo che Shepard lo ordinasse, ma quell'ordine non arrivò.

Quando Mckenzie ebbe finito con la procedura, fece controfirmare i moduli inerenti alla presa in consegna di Toombs e dopo aver offerto parole di stima per il Comandante e la Normandy, scusandosi per il comportamento rozzo dei suoi Marines, che a Shepard non aveva dato per nulla fastidio, provenendo dal Corpo lei stessa, il Maggiore si congedò e tornò sulla Kilimangiaro.

Come ebbe conferma che il drappello era salito sulla nave Ammiraglia della Quinta Flotta, il Comandante decise che era venuto il momento di concedersi una piccola pausa, prima di fare rotta verso Noveria.

- Joker, fai rotta verso la Cittadella.- ordinò Shepard, sentendo un grosso peso togliersi dallo stomaco.

- Agli ordini, Comandante.-

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Mass Effect / Vai alla pagina dell'autore: NadShepCr85