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Autore: Duefangirlallosbaraglio    27/10/2014    3 recensioni
Molte bambine sono cresciute con favole di principesse e castelli, ma non Rebecca e Carolina, loro sono cresciute ascoltando le avventure di semidei e cacciatori di demoni che affrontavano il male per proteggere l'umanità. Ma quelle che credevano fossero soltanto favole che il padre gli raccontava si rivelano qualcosa di più, non sono più semplici fantasie ma potrebbero salvare le ragazze nella loro avventura in più di un'occasione.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bobby, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale/vago
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Rebecca lancia un urlo a Carolina e le si avventa contro.
-          Sei impazzita? – le chiede gridando. – Cosa accidenti ti è preso? Stavo parlando con Bobby! –
-          Non poteva essere lui! – ribatte Carolina – Ti ricordo che sono solo storie e quel numero di sicuro non appartiene a Bobby Singer, un personaggio inventato da papà! –
Rebecca la fissa imbronciata e dice:
-          E allora quello chi era? Se il numero è finto perché ci hanno risposto? –
-          Sai quanti numeri di telefono ci sono al mondo? Probabilmente è solo una coincidenza! - dice la gemella – Perché non andiamo a mangiare qualcosa? Sto morendo di fame –
Carolina si alza prende il giubbotto dalla sedia e si volta a guardare la sorella:
-          Quindi? Andiamo? – chiede.
Rebecca si alza ma non è del tutto convinta dalle sue parole, infatti per lei quello era veramente Bobby e poteva aiutarle. Le gemelle escono dalla stanza portandosi appresso lo zaino.

Uscite dal motel bastano pochi metri prima che si imbattano in un caffè. Il posto sembra tranquillo, ci sono poche persone e la cameriera è una donnona sulla cinquantina, i capelli scuri raccolti all’indietro e parla tutta sorridente con un anziano che sta al bancone, tutto intento a bere un caffè. Rebecca si avvicina al bancone per vedere i dolci esposti mentre Carolina prende posto per entrambe a un tavolino poco distante, la prima ordina un caffè per tutte e due e per lei l’ultima fetta di torta esposta, poi raggiunge la sorella.
-          E’ impossibile che sia una coincidenza, e l’uomo al telefono non ha mai negato di essere Bobby, anzi sembrava sorpreso che conoscessimo il suo numero. – dice Rebecca.
-          Il mondo è pieno di Bobby, di sicuro non si trattava di QUEL Bobby! Ti ricordo che è un personaggio inventato! – dice irritata Carolina.
A conversazione conclusa arriva la cameriera con i due caffè e la torta e Carolina le porge i soldi.
-          La torta vi piacerà di sicuro, è la più buona di tutto il Messico! – dice la cameriera sorridente mentre si allontana dal tavolo.
Nel frattempo nel caffè entra un uomo sulla trentina, con i capelli scuri e con addosso un trench lungo nonostante fosse piena estate in Messico con trentacinque gradi all’ombra. L’uomo si dirige spedito al bancone senza guardarsi intorno e si rivolge alla cameriera.
-          Mi serve una fetta della vostra torta! –
-          Mi dispiace ma è appena finita, non ne abbiamo più, quelle due ragazze lì hanno appena ordinato l’ultima! – dice dispiaciuta la cameriera.
-          Non ha capito, mi serve subito! – dice l’uomo – è importante!
-          Mi dispiace ma non ci posso fare niente, le prometto che domani ce ne saranno altre. – continua la cameriera.
-          Ma mi serve adesso! Non posso aspettare a domani! – dice l’uomo agitato.
Si volta poi verso le gemelle e si avvicina al loro tavolo, proprio mentre Rebecca sta per mangiare la torta con la forchetta alzata e tutta intenta ad osservare la scena.
-          Mi può dare la sua fetta di torta? – chiede lo straniero.
-          No. – dice Rebecca imbambolata.
-          E’ importante, mi serve! Devo chiedere scusa ad un amico, e sarebbe più propenso a perdonarmi se gli portassi una buona fetta di torta. – continua.
-          E’ mia. – continua Rebecca. – Ho appena avuto un brutto momento perché mia sorella è convinta che stia impazzendo, mi merito questa dannata torta! –
L’uomo è sul punto di andarsene quando qualcosa lo trattiene, fissa la mano di Carolina che stava finendo il caffè gustandosi lo spettacolo.
-          Dove lo hai preso? – chiede lo sconosciuto.
-          L’ho ordinato, se vuole può chiederne uno lei alla cameriera, sono sicura che è più che disposta a darle un caffè. Anche se credo sia già abbastanza agitato. – risponde Carolina.
-          Non il caffè, il braccialetto. – continua l’uomo.
Carolina guarda il suo braccialetto, un banalissimo braccialetto d’argento con dei disegni incisi, un regalo del padre per lei e sua sorella.
-          Un regalo di mio padre, perché ti interessa? Non è in vendita. – dice scocciata.
-          Dove lo ha preso? – chiede di nuovo.
-          Prova a chiederlo a Bobby. – dice ironica Rebecca rivolta alla sorella.
-          Questo spiega tutto. – dice pensieroso l’uomo. – Ma perché lo ha dato proprio a voi? –
-          Cosa spiega? La fervida immaginazione di mia sorella? – chiede sarcastica Carolina.
-          Aspetta, aspetta, aspetta. – si agita Rebecca – Intendi dire che conosci Bobby?
-          Certo – dice l’uomo confuso.
-          Bobby?! Bobby?! Bobby Singer?! QUEL BOBBY SINGER?! – dice Becca quasi gridando, mente la gemella esasperata si mette una mano in fronte.
-          Credo che ci sia solo un Bobby Singer, comunque si lo conosco, ma vostro padre come lo conosce? E’ un cacciatore anche lui? – chiede l’uomo.
-          Oh santo cielo, ci mancava solo uno squinternato per dare man forte a mia sorella. – sospira Carolina.
-          Come possiamo raggiungerlo? Ci puoi portare da lui? – chiede Rebecca tutta eccitata.
-          Sì – dice l’uomo – ma in cambio voglio la fetta di torta. –
-          Tienitela! E’ tutta tua! – esclama Becca con il piatto in mano – ora portaci da lui! –
-          Okay, ma dobbiamo uscire da qui. – dice lo sconosciuto – vediamoci fuori tra un minuto –
Detto questo si dirige verso l’uscita con la torta in mano.
-          Ma sei impazzita? – chiede Carolina mentre Rebecca prende lo zaino pronta a seguire lo sconosciuto.
-          Tanto adesso se ne è andato via con la torta, così rimani a stomaco vuoto e io dovrò sopportarti con i tuoi sogni infranti. – dice Carolina irritata. – e se ci sta aspettando ci accoltella in un vicolo, e in punto di morte potrò dirti soddisfatta “te lo avevo detto”. -
-          Ma non capisci? Questa è la prova che è tutto vero! Bobby esiste e ci abbiamo parlato! – dice la gemella – e quel tipo può portarci da lui! – afferra lo zaino ed esce quasi correndo dal caffè.

Carolina segue veloce la gemella, e in effetti l’uomo di prima stava aspettando fuori dal bar con la torta ancora in mano, Rebecca era vicino a lui.
-          Comunque io sono Rebecca e lei è mia sorella Carolina – dice con un sorriso stampato in faccia.
-          Io sono Castiel, Angelo del Signore – dice tutto fiero lo sconosciuto.
-          Oh fantastico! Così quando torni indietro perché non porti con te anche Rebecca nell’istituto psichiatrico dove stai? – dice Carolina sul punto di una crisi isterica.
-          Oh… - dice Rebecca fissandosi i piedi e iniziando a dubitare sulla sanità mentale dell’uomo – forse è meglio se ce ne andiamo, tieniti pure la torta. –
-          Non mi costa molto portarvi da lui, specie dopo che hai rinunciato alla tua fetta di torta – dice tranquillo Castiel – tienimela un secondo– e porge il piattino a Carolina.
Prima che Carolina potesse ribattere Castiel mette una mano sulle spalle di entrambe e spariscono.
 
Nota delle autrici:
Scusate l’assenza prolungata cercheremo di postare quanto più spesso possibile!
Intanto eccovi il secondo capitolo della nostra prima fanfiction. Buona lettura!
  
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