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Autore: weallshineon    27/10/2014    2 recensioni
"Partiamo" dice Gus
"E dove vuoi che vadano un cieco e il suo amico con una gamba sola ?" rispondo stupito dalla domanda così sciocca
"Andiamo lontano da qui, lontano da tutto e da tutti a riprenderci la nostra vita.
Sono stanco di vivere di maliconia e riordi ... voglio vivere al meglio il mio presente"
sento che si alza di scatto tornando poi velocemnte vicino a me, sento che sfoglia velocemente le pagine,probabilmente di un libro,"Andremo in California mio caro vecchio Isaac" dice con voce entusiasta.
Sorrido, sarà un idea folle e assolutamente senza senso ma, devo ammettere, che l'idea di un nuovo inizio insieme a lui mi affascina ...
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Augustus 'Gus' Waters, Isaac
Note: Lemon, Lime, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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2.Hotel California

Lui continua a piangere ,io lo cullo come un bambino , “non avere paura ci sono io” penso; vorrei dirglielo ma non credo sia il momento più adatto: in questo momento solo il silenzio può portare un po’ di conforto.

Non sento nulla, non sento la auto che sfrecciano poco lontano da noi, non sento il caldo del sole sulla mia pelle, non sento il dolore al naso ancora offeso. Sento solo lui : le sue braccia forti che si stringono a me, il suo pianto,la sua pelle umida contro il mio collo.

Vorrei prendere un po’ del suo dolore anzi vorrei prenderlo tutto e vederlo sorridere : esistono due tipi di persone a questo mondo le bianca e le nere, lui è una bianca macchiata di nero. Non voglio che diventi come me , non voglio che diventi tenebroso,introverso,pessimista .

Lo stringo ancora più forte ,aumentando il contatto tra di noi, digrigno i denti “dammi a me quello che ti distrugge, dammelo!” urlo in silenzio, non voglio essere un eroe, perché non lo sono ,voglio prendere quello che gli fa male ,non perché sono una persona  altruista ,ma perché io so domarlo: so controllarlo,so resistere alla sua forza ,lui no.

Prima di diventare cieco avevo letto che dei ricercatori nipponici hanno scoperto che i girasoli assorbono le sostanze radioattive  bene : sono come un girasole che cresce dove è appena esplosa una bomba atomica.

Lui è la bomba,io il fiore.

“Ora basta piangere, okay?” sussurro dolcemente accarezzandogli il viso, lui fa un semplice cenno del capo .

“Ho voglia di fumare” borbotta lui

“Non hai il tuo caro amico pacchetto di Camel light ?”

“Il tempo delle metafore è finito caro … ora voglio un vero fottutissimo pacchetto di sigarette e non le voglio tenere in tasca per chissà quanto tempo : voglio che stasera non ce ne sia neanche più una”

“Gus io non credo che … “

“Se vuoi venire a fumare con me vieni pure altrimenti tornatene pure a casa” sbotta lui

“Vengo …”

Non avevo mai fumato prima d’ora ,e sinceramente la cosa non mi entusiasmava più di tanto, ma ora ci troviamo qui : seduti su una panchina di un parco con due pacchi di sigarette ed un accendino (Gus era indeciso se prendere le Camel light  o un pacco di Malboro rosse alla fine aveva deciso di comprarle entrambe).

Camel  o Malboro ?”chiede lui

“è uguale per me …” rispondo leggermente a disagio.

Alla fine Gus sceglie le Camel … ci avrei scommesso !

Sento che scarta il pacchetto, ne estrae una e la accende : l’odore si propaga velocemente,un aroma secco che mi avvolge completamente, lui mi prende la mano, sobbalzo per il gesto inaspettato mi volto leggermente verso di lui voglio guardarlo mentre tiro la mia prima boccata di sigaretta; cerco di immaginarmelo : il sole che gli illumina il viso e lui che socchiude leggermente gli occhi, per proteggersi dalla troppa luce, muove la gamba leggermente nervoso mentre porta la sigaretta alla  bocca, una mano in tasca mentre l’altra passa tra i suoi capelli.

Alcuni secondi di silenzio continuo a sentire l’odore di tabacco ma nella mia mano non c’è ancora nulla, sento solo il suo tocco delicato, avverto il suo sguardo … lui mi sta fissando perche ? perché mi chiedo .. “a cosa stai pensando Waters ?” sto per dirgli quando lui mi mette la sigaretta tra le dita.

“Pronto ?” sussurra con una voce così stranamente calda e affettuosa

“Pronto”

Dopo tre tiri ho la nausea e le vertigini, sono preso come da uno stato di euforia non così piacevole, appoggio le mani alla panchina sto per alzarmi quando lui mi prende la mano.

“Dove vai ?” chiede lui con la sigaretta ancora tra i denti

“Non mi sento tanto bene Gus” rispondo buttando a terra il rocchetto.

Sento lo spostamento d’aria, lui è vicino molto vicino “Hey ci sono qua io … il primo tiro di sigaretta è come la prima volta non puoi mica lasciar perdere tutto sul più bello “  la similitudine non mi sembra così azzeccata ma la sicurezza delle sue parole e il tono della sua voce ,in parte, mi convincono e alla fine mi ritrovo seduto vicino a lui.

“Sul serio la prima volta è così ?” borbotto

Gus scoppia a ridere “perché tu non l’hai mai fatto ?”

No, mai … io e Monica siamo stati insieme parecchio tempo ma non abbiamo mai avuto l’occasione di farlo, non siamo rimasti mai a casa completamente soli e l’unica volta che eravamo sul punto di farlo è arrivato mio fratello : non sono neanche mai riuscito a vederla nuda.

Tutti sanno che lei mi ha lasciato perché stavo diventando cieco … questo è vero ma non è l’unica ragione , è stata una serie di eventi , di parole non dette, di sentimenti fraintesi e anche del fatto che non siamo andati  mai oltre e a lei questo dava fastidio.

“No” rispondo secco

“Ma eravate sempre li a sbaciucchiarvi a ripetervi paroline dolci e non avete mai scopato ?”

Io non volevo scopare con lei io volevo fare l’amore con lei: volevo stringerla tra le mie braccia ,sentire il suo calore,avrei voluto fare l’amore con lei e poi addormentarmi tra le sue braccia.

Avrei voluto diventasse realtà ma è rimasto uno di quei dolci pensieri che si fanno prima di addormentarsi.

“Sai in fondo sono felice di non averlo fatto con lei … quando ci siamo lasciati ormai ero innamorato di un'altra persona” sussurro

“C..cosa ?”

Ecco l’ho ammesso perché parlo sempre senza pensare ?! Lui non doveva saperlo non lui !

“Si è vero quando ci siamo lasciati non l’ho presa bene ma sai perché? Perché la persona  con cui stavo mi ha lasciato e quella che mi piaceva beh …”

“ah ho capito … fidanzata giusto? E chi è questa fortunata ?” chiede lui curioso, mi da una leggera gomitata scoppiando a ridere incominciando a farmi domande su questa ragazza.

Io incomincio ad inventarmi qualcosa il più realistico possibile il problema è che la storia è molto più complicata non esiste nessuna ragazza che fa il corso di chitarra con me, non esiste nessuna che dopo essermi venuta a trovare mi ha invitato al ballo della scuola, ma non potendo essere dimesso ha preferito andare con il capitano della squadra di football e alla fine si sia fidanzata con lui.

Però esiste un ragazzo, il ragazzo più bello che abbia mai visto,muscoloso, bello come un dio e con quel sorriso che riscalda il cuore e ti fa sentire vivo. Lui esiste ,è qui che finisce la sua sigaretta ,e io che arrossisco solo al pensiero di averlo così vicino.

Ma purtroppo non posso dirlo, troppo difficile e duro da ammettere quindi è meglio mentire.

  
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