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Autore: The_Lock    27/10/2014    3 recensioni
Tyler, Sydney, Kyle, Lydia e Skylar sono i nuovi prescelti per difendere Kandrakar e l'equilibrio dell'universo. Nove sono le missioni che dovranno affrontare, e nove saranno i temibili nemici che minacceranno la Pace e le loro vite; sì perché questi nuovi nemici sono più sanguinari di qualsiasi altro nemico mai affrontato e, per cominciare in bellezza, i ragazzi saranno costretti ad andare alla ricerca del Cuore di Kandrakar
Genere: Avventura, Commedia, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altro Personaggio, Hay Lin, Wilhelmina (Will) Vandom
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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1.4

 

Nadine fu portata nell'ufficio della Vandom. La scuola era ancora in delirio per la tempesta del vento ma un'ambulanza era arrivata per portare in ospedale i casi più urgenti, ed infatti quando i paramedici videro le condizioni della gamba di Lydia, la rossa fu subito spedita in ospedale. Nonostante Tyler e Skylar insistettero per accompagnarla lei rifiutò, dicendo che avrebbe avvisato Doug.

Kyle, dal canto suo era ancora parecchio stordito dalla mancanza di ossigeno, ed infatti aveva bisogno di appoggiarsi a qualcuno per poter camminare senza cadere ogni tre passi. Nadine era ancora svenuta, quindi Tyler la raccolse come una foglia secca ed insieme i quattro ragazzi andarono dalla preside per apprendere il futuro della ragazza.

“Sapevo foste in grado di vincere.” ammise la Vandom, rivolgendosi ai ragazzi ma spostando una ciocca di capelli dalla fronte di Nadine.

“Questo è il pezzo di cuore.” disse Tyler, porgendo una biglia del colore dell'argento alla preside, ma lei fece di no con le mani.

“È tuo il cuore, adesso.” gli disse, per poi dirigersi allo specchio che subito diventò come d'acqua e non rifletté più l'immagine della preside, ma quella di un luogo dai muri di un bianco purissimo dove una donna di origini asiatiche era in piedi indossando un lungo kimono a fantasia argentata.

“Will...”
“Hay Lin!” si salutarono le due ex colleghe, poi la Vandom si spostò e lasciò vedere all'oracolo il corpo privo di sensi e ferito di Nadine. “I nuovi guardiani hanno recuperato il primo frammento di cuore.” spiegò, e l'oracolo sorrise con soddisfazione.

“Ottimo lavoro. Ora chiameremo Nadine a Kandrakar per decidere della sua sorte...” annunciò, con un volto serio.

“Cosa le accadrà?” domandò la Vandom, aggrottando la fronte.

“Il consiglio deciderà quello che sarà il suo destino.” spiegò, evasiva.

“Sì, ma ti ricordi cosa successe con Nerissa?” domandò, e l'oracolo annuì.

“Preverremo anche questo.” disse, e dopo un breve saluto, il corpo di Nadine sparì e lo specchio tornò a riflettere l'immagine della preside.

“Chi è Nerissa?” domandò Tyler.

“Diciamo che le H.E.X.E.N. Non sono le prime guardiane a tradire Kandrakar.” spiegò, sedendosi stanca sulla comoda sedia del suo ufficio.

“HEXEN?” domandò Sydney.

“Sì. Si facevano chiamare così i componenti della squadra precedente, dall'iniziale del nome di ciascuna delle ragazze. Hilda- la guardiana del cuore; Elliot- la guardiana dell'Acqua; Xandra- la guardiana del Fuoco; Edie- la guardiana della Terra e Nadine- la guardiana dell'Aria.” spiegò.

“Oh. Non penso noi potremmo fare lo stesso con le nostre iniziali. Iniziamo tutti per consonante.” mormorò Skylar con tono dispiaciuto.
“Anche lei, preside, aveva un nome per la sua squadra?” domandò Tyler.

“Sì. Noi eravamo le W.I.T.C.H.”

 

“Perché non rispondevi alle mie chiamate? Ero preoccupatissimo.” ruggì Doug, tenendo la mano di Lydia. I due erano appena entrati in una sala dell'ospedale e a breve sarebbe arrivato un dottore per visitare la gamba della ragazza.

“Scusa, io... ero svenuta.” mormorò, guardando altrove perché il peso della bugia non era mai riuscito a tenerlo.

“Dove? Ti ho cercato per tutta la scuola e non ti ho trovato! Credevo...” disse, ma non finì la frase. Doug era ancora seriamente scosso dallo spavento e Lydia si sentiva così in colpa che avrebbe voluto raccontargli tutto: dei poteri, di Kandrakar, delle ex guardiane, ma doveva pensare anche alla sua squadra, e non solo a se stessa.

Arrivò un medico e dopo una breve visita annunciò che ci sarebbero voluti dei punti ma che l'entità del danno non era poi così grave.

“Le consiglierei di evitare movimenti bruschi con la gamba. E comunque non faccia sport almeno per una settimana.” le spiegò, e lei annuì. Il medico uscì, e i due ragazzi rimasero ancora soli in un silenzio imbarazzante.

“Vado a prenderti qualcosa da bere. Sei pallida.” disse Doug accarezzandole il volto. “Un succo?” domandò.

“No, non è necessario.” spiegò con un filo di voce.

“Al lampone?” domandò, cercando di farla sorridere, e allora lei cedette e Doug uscì. Lydia non aveva mai detto bugie a Doug, o almeno non per un periodo di tempo così prolungato o per una ragione così effimera- a parer suo.

E Doug ora era così gentile con lei. Sentì il senso di colpa abbattersi su di lei come un masso, ma decise comunque di rimanere forte, di non lasciar trasparire nulla per evitare di insospettire ancora di più Doug, allora prese la borsa e tirò fuori un po' di trucchi, iniziando a mettersi il lucidalabbra.

 

“Ho una domanda!” domandò Tyler, quando i ragazzi stavano per uscire dall'ufficio della preside, e la Vandom annuì seriamente. “Mentre Nadine lottava contro Sydney e Kyle... ho notato che riusciva a contrastare entrambi senza troppo sforzo, invece a Lydia è bastata una mossa e l'ha messa al tappeto, ed lo stesso per me.” disse il rosso.

“È un discorso complicato,” disse la Vandom “preferirei affrontarlo con tutti e cinque presenti, ma per adesso posso dirvi che ogni elemento ha un rapporto particolare con gli altri. Diciamo che non siete mai pari uno con l'altro.” sorrise ed Tyler annuì, salutando la preside e chiudendosi la porta alle spalle.

“Le faranno del male?” domandò Sydney, parlando di Nadine.

“Non credo... l'oracolo sembra buono.” mormorò Skylar, sbadigliando. Era molto stanco e aveva più parti del corpo doloranti e forse una capatina all'ospedale avrebbe potuta farla. Infatti poco dopo i ragazzi si divisero a seconda dei loro progetti: Skylar e Tylero decisero di farsi accompagnare in ospedale per dei controlli, Kyle optò per tornare a casa poiché ancora stanco, mentre e Sydney decise di rimanere per dare una mano a chi aveva bisogno.

“Sicuro di voler rimanere qui?” domandò Kyle, ancora seduto per terra in una zona dove i vetri non erano ancora andati in frantumi.

“Sì.” rispose Sydney, sicuro della sua risposta.

“Grazie, per non avermi fatto morire senza ossigeno.” mormorò, mentre i due camminavano attraverso il corridoio.

“Grazie per aver evitato che una finestra mi esplodesse addosso.” gli sorrise.

 

“Ah, la testa...” mormorò Tyler, tamponandosi il taglio sulla fronte con un batuffolo imbevuto di una soluzione disinfettante che un'infermiera gli aveva dato. La sala d'attesa d'ospedale era piena di gente ferita o semplicemente contusa, ed i ragazzi dovettero sedersi su le poche ultime sedie libere che c'erano.

“Credo di avere una costola incrinata.” mormorò il bruno, massaggiandosi l'addome.

“Sei stato bravissimo, comunque, a tenerle testa!” sorrise, dandogli una leggera gomitata proprio sul punto in cui gli faceva male, e Skylar si lasciò sfuggire un gemito di dolore.

“Non ti preoccupare.- disse, dopo il fiume di scuse del rosso -Comunque siamo stati tutti bravissimi! Siamo una squadra collaudata, ormai.” disse. “Secondo te possiamo andare a fare visita a Lydia?” domandò, guardandosi attorno, e Tyler scoppiò a ridere.

 

  
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