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Autore: Miha    19/10/2008    1 recensioni
Si può amare qualcuno così tanto da considerarlo una parte di te?E se lui ti lascia per un altra, cosa potrebbe risarvare il destino?Il destino...lui gioca sempre con i nostri sentimenti e anche questa volta non ha risparmiato nessuno.
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Mi spiace ma ho scelto di stare con lei

- Mi spiace ma ho scelto di stare con lei. – disse lui serrando i pugni.

- allora questo è un addio! – rispose lei con le lacrime agli occhi. Una carezza sul volto per poi abbandonarlo per sempre.

 

INSOSPETTABILE DESTINO

 

Si dice che l’amore è eterno, che dura tutta la vita. Che il tuo lui ti sarà fedele per sempre e che amerà solo te. Che ti coccolerà e che ti starà vicino nonostante tutti i problemi che hai. Ebbene promesse di questo tipo non esistono. L’amore non è eterno. L’amore è qualcosa che ti fa soffrire, che ti scuote l’anima e ti rende debole in tutto. L’amore è distruzione. E questo Myka lo sa bene.

Sono passati sei mesi da quando lui l’ha mollata per un altra e adesso, dopo mille difficoltà, è riuscita ad ottenere un nuovo equilibrio nella sua vita.

- ehi gente guardate. Sono appena tornata dal paese e ho fatto rifornimento di cibarie. – disse saltando allegramente una ventunenne.

- Myka pensavamo ti fossi persa. Però hai comprato un bel po’ di cose. – affermò un giovane ragazzo seduto al tavolo del salotto.

- beh caro noi siamo in tre e tu mangi come se non lo fai da una vita. Dico bene May?

- oh dici benissimo. Yuki non si contiene mai e mangia come un maiale.

- e puzza come un maiale. Di un po’ da quanto non ti lavi? – domandò sventolandosi la mano sotto il naso.

- non c’eri tu e quindi ho evitato. Mi sentivo solo.

- uhh che carino!Fila sotto la doccia se no niente nutella. – disse con sguardo minaccioso la ragazza.

- va bene ho capito. Se mi ricatti con la nutella non posso che accettare. Ci vediamo dopo. – disse baciando May.

 

La situazione è pressocchè questa: May e Yuki stanno insieme e sono entrambi amici di Myka. Quando lei fu mollata dal ragazzo che amava cadde in una crisi profonda, ampliata dai problemi familiari che la circondavano. I due ragazzi allora decisero di invitarla a vivere con loro e lei accettò di buon grado. Dopo sei mesi è riuscita a ricrearsi una vita aiutata non solo dai due amici ma anche dal suo attuale partner.

 

- approposito Myka ma sei da sola? – domandò l’amica.

- tranquilla May, è di sotto sta portando il resto degli scatoloni. – rispose euforica quest’ultima.

- ehi di casa, qualcuno di buon animo mi darebbe una mano?? – domandò una voce esterna.

- che razza di uomo mi sono trovata. Neanche un paio di cose da solo sa portare. – sentenziò con un gocciolone sulla testa. Al sentire quelle parole il ragazzo il questione fece le scale rimanenti come un fulmine e si recò verso la ragazza con sguardo minaccioso.

- CHI E’ CHE NON E’ UOMO?

- vedi che subito ti sbrighi quando viene toccato il tuo orgoglio maschile? =^^=

- sei tremenda, ti detesto quando fai così! – disse mettendo il broncio.

- ma tesoro mio sei dolcissimo quando fai l’offeso.

- e smettila di sfottere.

- scusate voi due – interrupe May – non siete stanchi?In fondo il viaggio è quello che è.

- in effetti farei volentieri una doccia. – disse sgranchendosi le braccia il ragazzo.

- spiacente ma è occupata da Yuki, dovrai aspettare. Magari è meglio se prima ci riposiamo un po’ in camera, che ne dici May?

- fai quello che ti senti di fare Myka, è anche casa tua. Basta che andate a riposare e non a fare altro. – disse a di sfottò la ragazza.

- May…poi io sono la depravata. Andiamo Eichy prima che questa mi dice allegramente che rimango incinta. – affermò Myka tirandosi il ragazzo.

- a dopo May. Vuol dire che Yuki lo saluto quando mi sveglio. – sentenziò lui.

- allora stasera sicuramente.

 

I due fidanzati se ne andarono in camera di lei. Erano molto contenti, soprattutto Myka. Dopo tutto quello che aveva passato non avrebbe mai pensato di tornare di nuovo a sorridere. L’essere stata male l’aveva mutata nell’aspetto, era dimagrita parecchio e quindi urgeva un nuovo taglio e colore ai capelli. Adesso, anche se i capelli erano sempre lunghi fino alla schiena, avevano un taglio scalato e di un castano accesso. Il fisico era normale, non troppo snello ma curvo al punto giusto e anche il suo modo di vestire era mutato un po’, anche se prediligeva sempre lo sportivo. Eichy invece era il suo opposto. Faceva parte del corpo dei militari quindi il fisico era perfetto. Capelli castani tendenti al biondo e occhi castani. Erano amici dapprima che Myka si mettesse con Koiji, il ragazzo dalla quale era stata mollata. All’inizio facevano tutti parte dello stesso gruppo e a poco a poco Myka e Koiji si erano scoperti innamorati e poi fidanzati. Eichy nonostante amasse la ragazza il vederla felice lo tranquillizzava e decise di farsi da parte. Quando poi scoprì che Koiji aveva tradito Myka con un'altra nella sua città di origine scoppiò una disputa tra i due che arrivarono addirittura alle mani. Ma a nulla servì in quanto il ragazzo aveva già fatto la sua scelta, ossia di lasciare Myka. La ragazza cadde in una profonda depressione e molto spesso si sfogava con Eichy che le stava sempre vicino. A poco a poco, grazie alle premure del ragazzo, Myka si riprese e riscoprì di nuovo l’amore con lui. E ora eccoli qui più innamorati che mai.

 

- neh Eichy quanto tempo pensi di trattenerti qui? – Domandò lei stendendosi sul letto.

- Dai Myka siamo appena arrivati e già pensi a quando devo partire?

- uffa, possibile che ogni cosa che ti chiedo pensi sempre a male?Voglio solo godermi tutto il tempo che ci sei qui con me!Non mi sembra di pretendere la luna!

- e goditelo e basta, senza pensare al poi. Sono qui e sono tutto tuo. – le disse baciandola dolcemente. – Comunque per due settimane di sicuro non ti abbandono.

- solo?Uffa certo che la vita da militare è pesante e poi…stai lontano da me. Quasi quasi una sera di queste mi intrufolo nella tua caserma e non me ne vado più.

- a me fa piacere sai? – disse ridendo – anche se poi ti vedono anche gli altri e poi divento troppo geloso.

- a me la tua gelosia piace. – disse stuzzicandogli il labbro inferiore – però adesso riposiamoci un po’ che sono davvero stanca.

- in effetti anche io accuso una certa stanchezza. Due ore di viaggio a guidare sono sempre pesanti. Se ci metti pure il traffico…

- allora dai stenditi qui vicino a me e riposiamo. – abbracciandolo gli diede un bacio a stampo e di accoccolò con la testa nell’incavo del collo del ragazzo. – Notte Eichy.

- Notte Myka.

 

I due crollarono poco dopo stanchi dello strapazzo subito. Intanto May e Yuuki erano intenti a preparare qualcosa da magiare per tutti, ma comunque tra di loro volevano commenti sulla situazione attuale.

 

- sai Yuuki…Myka si è ripresa bene. Se ripenso a come stava sei mesi fa!

- Lo so May. Ma l’importante è che ci sia Eichy con lei, oramai lei dipende totalmente da lui e questa cosa mi preoccupa non poco.

- cosa vorresti dire?Spiegati! – domandò curiosa la ragazza.

- ecco…se Eichy dovrebbe lasciarla staremo di nuovo al punto di partenza. Il problema di Myka e che tende ad attaccarsi completamente al partner. E’ naturale che alla fine non può vivere senza di lui è come se gli staccassero una sua metà.

- certo è una cosa meravigliosa e spaventosa allo stesso tempo. Ma senti per fare questo ragionamento non è che sai qualcosa che io non so?Tipo qualcosa che ha combinato Eichy?

- ma no dai figurati che quello la tradisce. E’ sempre stato il suo sogno conquistarla. La ama troppo. – ribattè il ragazzo.

- allora non ci dobbiamo preoccupare di nulla. E ora, su su forza prendi una padella, mettici un po’ di olio e mettila a riscaldare, se no le uova come le faccio?

- agli ordini Hitler, signora! – disse imitando la posizione dell’attenti scatenando una risata della ragazza che lo prese con il mestolo.

 

Nel frattempo nella camera dei ragazzi la vibrazione di un cellulare destò dal sonno uno dei due. Myka si alzò dal letto e svogliatamente afferrò l’oggetto lampeggiante. Tentò di leggere il numero sul display ma non compariva alcun nome, era un numero che non conosceva. Pensando che fosse il suo datore di lavoro rispose all’istante senza pensarci. Non poteva sapere che avrebbe maledetto mille volte quel gesto nel futuro.

 

- pronto? – rispose lei tentando di nascondere il sonno.

- Myka, sei tu vero? – domandò l’interlocutore dall’altra parte dell’apparecchio.

- si sono io, ma lei chi è scusi?

- ma come, non mi senti da appena sei mesi e già ti sei scordata ti me?

- sei mesi? – domandò lei iniziando a sudare freddo. Non credeva possibile che la persona con cui stesse parlando quel momento fosse proprio lui – non sarai per caso…

- ….sono Koiji. – disse prontamente lui – ti sei ricordata finalmente?Ma credo che la tua perdita di memoria momentanea era forzata.

- c-che cosa vuoi?Perchè mi chiami, non avevi cancellato tutto di me?Eppure ero stata chiara dopo il nostro ultimo incontro. – disse stizzita. Stava perdendo la calma e il suo tono di voce era leggermente aumentato – perché mi perseguiti ancora, non ti basta tutto quello che mi hai fatto?

- c’è una cosa che voglio ancora e che non ho ancora ottenuto. Vuoi sapere cos’è?

- no non voglio tienitelo per te.

- te lo dico lo stesso – disse ridendo – io voglio…te!Anche se ti ho lasciato non ti ho mai dimenticato, c’è ancora qualcosa che mi lega a te e voglio scoprire cos’è!

- l..scia… - le parole le morivano in gola, tutto il dolore passato stava riaffiorando nel suo animo e una ferita che si credeva chiusa stava lentamente riaprendosi a ogni parola pronunciata dal ragazzo. – tu…non puoi neanche….permetterti…

- di fare cosa non posso permettermi? – domandò altezzoso lui.

- di chiamarmi e sconvolgermi la vita…NON SAI QUANTO TEMPO CI HO MESSO PER FARMENE UNA NUOVA?E TU VORRESTI DISTRUGGERLA? – ormai urlava senza neanche rendersene conto e le sue urla destarono anche il sonno del ragazzo che giaceva a pochi metri da lei.

- Myka ma cosa…Myka che ti prende come mai sei a terra? – disse il ragazzo scuotendola – hai…uno sguardo da paura. Ma con chi parli? – la ragazza seppur debolmente riuscì a pronunciare il nome dell’interlocutore e Eichy rimase interdetto per qualche secondo.

- Koiji?Davvero è lui? – domandò. E la ragazza annuì debolmente con il capo. A quel punto gli occhi del ragazzo divennero di nuovo e afferrò brutalmente il cellulare dalle mani di lei.

- ehi bastardo ma che vuoi ancora?

- uhm…??Ma sei Eichy?

- si sono io razza di cretino. Che vuoi ancora da Myka eh?Vuoi ancora farla star male?Adesso lei p serena e io che sono il suo ragazzo non la lascerò di nuovo nelle tue mani.

- tu e lei state insieme?

- esatto. Quindi girare alla larga hai capito?E tranquillo questa scheda sarà inattiva da domani così taglieremo l’ultima cosa che vi lega. Addio. – disse attaccando il telefono.

 

Rabbia scorreva ancora nel suo sguardo e continuava a fissare quel cellulare maledicendo colui che aveva chiamato. Myka era ancora seduta a terra con lo sguardo basso ed Eichy ripresosi un po’ si avvicinò e l’abbraccio!La ragazza era ancora molto scossa ma con le sue ultime forze riuscì ad abbracciare a sua volta il ragazzo, piangendo come quando era caduta in depressione.

 

- Myka…calmati ti prego. – tentò di consolarla invano il ragazzo.

- Eichy…ti prego…stringimi. – furono che uniche così che riuscì a dire prima di continuare a piangere disperata.

 

Continued….

  
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