Serie TV > Violetta
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Autore: Rihanna_Love    27/10/2014    1 recensioni
Tratto dal Prologo:
[...] I genitori di lui sorridevano e la sorella aveva lo sguardo fisso verso i due sposini, tutti i loro amici ed ex compagni di studio, erano lì ad osservare quella magica unione.
Il prete iniziò la messa e dopo un’pò arrivò il momento -Vuoi tu Leon Vargas prendere come tua sposa la qui presente Violetta Castillo?-, il ragazzo non smise di sorridere -Sì, lo voglio- aveva detto, il prete continuò -Vuoi tu Violetta Castillo prendere come tuo sposo Leon Vargas?-, la giovane, emozionata, rispose -Sì, lo voglio!!!-, tutti si misero a ridere a causa del tanto entusiasmo con cui la giovane aveva risposto.
-Con il potere conferitomi dalla Chiesa cattolica di Roma, io vi dichiaro marito e moglie! Leon, puoi baciare la tua sposa-aveva detto il prete, il ragazzo non se l’era fatto ripetere due volte e aveva baciato prima dolcemente e poi con più passione la sua Violetta, si udirono dei fischi provenire dai loro amici e sorrisero vedendoli.
(Storia dedicata a: syontai, Ary_6400, Leonetta_3 e HugMeShailene - Siete unici!)
- Revisione in corso dei capitoli -
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Nuovo personaggio, Violetta
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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~La nostra estate è appena iniziata~





 


Violetta girò per la casa con un'espressione assonnata stampata sul volto: l'estate era iniziata da meno di una settimana e la giovane Castillo già passava le mattinate a sonnecchiare sul divano con la sola compagnia di un bel film e quella di Maya, la cagnolina che mesi addietro lei e Leon avevano trovato ed accudito amorevolmente.
Quella, infatti, iniziò ad abbaiare contro il televisore appena vide il cattivo della situazione.
Violetta fu svegliata dal frastuono provocata dall'animaletto accanto a lei e borbottò «Zitta, Maya.»
La ragazza l'ammonì, puntandole il dito contro con sguardo attento.
Prese il telecomando del condizionatore e lo accese, beandosi della frescura proveniente da quell'aggeggio che la salvò dal caldo persistente.

«Violettina, dove sei?»
Olga spalancò la porta d'ingresso, urlando a squarcia gola il nome della sua principessina, le buste della spesa strette tra le mani e un sorriso allegro sul viso.
La castana mugolò di essere nel salotto e la domestica la raggiunse, porgendo alla cagnolina un biscotto che quella sgranocchiò, felice.

«Ti ho preparato una bella torta gelato al cioccolato e pistacchio, sapendo quanto caldo ci sia qui a Buenos Aires..» annunciò la donna sorridente, guadagnandosi un'occhiata ammirata di Violetta.
Quella, eccitata, balzò sul divano, mettendosi seduta, ed esclamò entusiasta «Evvai, Olga. Sei la migliore!»
Si abbracciarono teneramente e cantò dolcemente per ringraziarla, facendola emozionare «Ya verás que algo se enciende de nuevo
Tiene sentido intentar cuando estamos juntos
Algo se enciende de nuevo
Tiene sentido intentar cuando estamos juntos
Cuando estamos juntos 
Podemos soñar

Si no sientes que nadie te espera
Que no encontraras la manera
Si dices mi nombre yo te iré a buscar

Si crees que solo un recuerdo
Y que tu interior esta desierto
Si dices mi te iré a encontrar»

 Olga applaudì gioiosa e si mise a saltare intorno alla sua piccolina, urlando un 'Tesoro mio, sei una star!'
Adorava la voce della sua Violetta, era bella come quella della madre Maria e della zia Angie, era dolce e delicata ma anche possente e forte, proprio un timbro in grado di incantare.
E poi, lei aveva molte persone che le volevano bene: lei, Roberto, German, Angie, Maria, Leon, Francesca e tutti gli altri.

«É buonissima, Olga!» si congratulò la castana, sorridendo. 
La cuoca, stranamente, era silenziosa e si girava i pollici smaltati con fare nervoso: gli occhi fissarono la figura della ragazza e la bocca si aprì prima che potesse pensare a ciò che stava per dire.
«Piccina.. non dovresti uscire e andare a divertirti? É estate, Violetta. E-S-T-A-T-E! Tu che puoi, vai.»
«Ora non mi va.. sono stanca» si lamentò la giovane Castillo, sbadigliando con una mano sulla bocca e rivolgendo uno sguardo stanco alla corvina, si gettò sul divano.

Maya la coccolava e le leccava le mani, riconoscente per le carezze.
La padrona, invece, crollò in un sonno profondo.


~




«Perciò, hai chiamato Leon? Voleva sentirti..»
Ariana disse quella frase, interessata e preoccupata allo stesso tempo.
«Negli ultimi giorni non sono stata molto bene.. non volevo che Leo si preoccupasse inutilmente» fu asettica e quello non era un bel segno, non lo era per nulla. Le sue amiche lo sapevano bene.
Violetta raccolse le gambe, piegandole vicino al petto, guardò in basso tristemente, gli occhi castani puntati sulle scarpe verde acqua che portava ai piedi.
«É successo qualcosa che non sappiamo, Vilu?» tentò Ludmilla, preoccupata. Si passò una mano sul viso, scostando il ciuffo biondo che la infastidiva.

«Io.. Io non lo so, davvero. Non mi sento più alla sua altezza, non mi sento la vera Violetta ma solo una sua immagine un'po sfocata. Perchè Leon dovrebbe volere me? Non sono nulla di speciale, di unico.»
Le ragazze la guardarono sbalordite e Francesca digrignò i denti, furiosa. Sembrava un animale che era stato infastidito.
«Come puoi pensare una cosa del genere, Violetta? Leon ti ama per quello che sei: una ragazza bella da far invidia ad un angelo, con una voce che persino Beyoncé invidierebbe e un sorriso splendido. Non è possibile che tu pensa questo e noi sappiamo come farti cambiare idea.. Cambio di look, immediato!»

Si alzarono dal prato su cui erano sedute e presero per le braccia la loro -depressa- amica, esclamando contemporaneamente «Di qua!» 
Decisero di andare al centro commerciale e fecero shopping per tutta la giornata, fermandosi all'ultimo in una parruccheria.
Violetta era confusa: che ci faceva lì? Cosa volevano farle quelle pazze?
«Ehi, Nina!» salutò Ludmilla la parrucchiera dai buffi capelli blu.

L'altra ricambiò il saluto e fece accomodare le ragazze, compresa Violetta, chiedendo chi volesse sottoporsi ad un bel cambiamento: si fecero tutte indietro, lasciando davanti la povera ignara.
«Addio vecchia Violetta e benvenuta alla nuova te!»





Salve gente!
Sarò molto veloce, voglio ringraziare tutte quelle meravigliose persone che seguono, preferiscono e ricordano questa storia: siete i fan più belli che una scrittrice amatoriale possa avere! 
Ringrazio soprattutto Leonetta_3 e Lara_2002 per aver recensito lo scorso capitolo, siete meravigliose!
Spero che questo capitolo possa piacervi e che recensiate in molti!
Siete importanti per me, sappiatelo.
Qualche tempo fa, pensai di abbandonare e cancellare questa fanfiction: non avevo più un riscontro con voi e non sentivo che il mio lavoro fosse apprezzato, non voglio succeda di nuovo!
Fatevi sentire!
Ora vi saluto, bacini miei V-Lovers ma soprattutto ai Leonetta come me! 
 
  
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