Esco di casa sbattendo la porta. Fanculo a mia madre, a mio padre e alla mia vita! Sono stanca di essere la loro 'bambina' che non può fare niente: non può uscire la sera, non può girare con chi vuole lei, non può andare ai concerti. Io voglio vivere e smettere di guardare ciò che dovrebbe essere la vita dal buco della serratura. Ecco perchè me ne sono andata così ed ecco perchè sono arrabbiata. Loro non vogliono che io faccia certe cose? Bene. Io le farò lo stesso, non me ne importa. Sono stati ragazzi anche loro e se non hanno potuto fare qualcosa, non è giusto che me la impediscano anche a me. 
Mamma e papà sono affacciati alla finestra gridando di tornare indietro. No, non questa volta. Ho un panino, una maglietta, la mia cartà d'identità e il passaporto e dei soldi. Certo, non li ho preparati oggi, ce li avevo pronti da un bel po', in una borsa sotto il letto, in caso di evenienza. E ora l'evenienza c'è. Mi giro solo per vedere che faccia hanno e per non dimenticarmeli. In fondo, li voglio bene. Mia madre piange e mio papà cerca di consolarla guardandomi con una smorfia di disgusto. Probabilmente la stessa che ho io in questo momento. Corro ancora un po' e prendo un'autobus che sta partendo in questo momento. Mi siedo e mi copro la faccia con una sciarpa e la testa con un cappuccio. Sono le otto di sera, sono seduta su un mezzo che non so dove stia andando. Non so quale sia la mia meta ma so da dove inizierà il viaggio. Da qui. Decido di affidare tutto al destino. Punto il dito sulla cartina delle fermate, chiudo gli occhi e li riapro. Forum di Assago. Bene, oggi è il 25 ottobre e sto per cominciare a vivere la mia vita. Metto sul cellulare Viva la Vida dei Coldplay, perchè in questo momento, non c'è canzone più appropriata.

http://www.youtube.com/watch?v=dvgZkm1xWPE

Il pullman si ferma e io scendo insieme ad altre dieci ragazzine scatenate. Hanno tutte gli zaini e delle fascie in testa con scritto, probabilmente, il nome di una band. Un concerto. Forte. Non sono mai stata ad uno, però può essere la prima volta. Certo, non ho il biglietto, non so chi siano quelli che cantano ma fa niente. La vita non è fatta di certezze. Mi mischio alla folla e comincio a camminare.



Buongiorno. Grazie per esservi fermati a leggere. E' la prima volta che scrivo e mi piacerebbe sapere cosa ne pensate. Quindi, se volete lasciate una recensione. Mi scuso perchè ho messo questa mia storia tra i 'personaggi inventati', mentre i personaggi non potrebbero essere più reali di così. Infatti sono i Dear Jack come penso che voi abbiate capito, ma non c'era la possibilità di selezionarli e quindi mi sono arrangiata così. Spero vi piaccia, recensite e continuate a seguirmi. Pubblicherò i capitoli ogni due/tre giorni.
Baci,
Susi