Capitolo 5
Dritto al punto, così mi piaccio. Senza tanti giri di parole arrivo a ciò che più di tutto mi interessa: perché Maka è così fredda. - Forse questa domanda dovrei fartela io, non credi?Sei tu quello che è stato a Yume, non io.- Sento la tensione della sua voce, una tensione che non è mai stata in grado di nascondere. -A dir la verità non credo.- Dico io. - Sei stata tu quella che quasi quasi neanche mi ha cagato quando sono arrivato. Mi sarei aspettato quanto meno una stretta di mano o un sorriso.- Continuo, mentendo alla grande. Non avrei accettato una semplice stretta di mano, mai. Mi volto adesso verso di lei, per vedere la sua espressione. - Un sorriso? Tz.- Dice lei, cercando di sembrare beffarda.- Ma certo, un sorriso! Magari anche una corona di fiori, vino e ragazze con cui festeggiare il tuo glorioso ritorno a casa?- Chiede ironica lei, prima di scoppiare in una risatina nervosa.- Ma allora non ti rendi proprio conto.- Aggiunge terminata la risata, rivolgendosi a me con tono glaciale. - Rendermi conto di cosa? Scusa davvero, ma è da...quanto? Quindici anni che non sono più qui? Sono rimasto un po' indietro con i pettegolezzi, scusami tanto.- Rispondo in tono brusco, inarcando le sopracciglia come mi capita spesso di fare quando mi innervosisco. - Quindici anni? Hai una memoria un po' corta, Soul.- Esclama in tono tranquillo ma comunque distante, facendo qualche passo verso lo scaffale pieno di libri.- L'ultima volta che sei stato qui era...due mesi fa, circa.- Continua, facendo una piccola pausa durante la quale prende due o forse tre libri.- A meno che non mi sono immaginata di vederti passeggiare furtivo per una delle vie secondarie di Death City.- Conclude, voltandosi nuovamente verso di me con un sorriso stampato sul volto. Si diverte a prendermi in giro. -Lo ammetto, sono passato da qui, ma era per...- Vengo interrotto (una novità, davvero), da lei.- Per la missione? Lo so. Ma costava davvero tanto passare per un  saluto? - E via con la ramanzina.- Senza contare il fatto che potevi venire a trovarci per questi fottuti quindici anni. Una lettera all'anno,o forse anche meno, non sono un granché, sai?- Continua lei, sbattendo i libri su uno dei tavoli. - Tutto qui? E' solo questo il problema?- Non lo avessi mai detto.- Tutto qui? TUTTO QUI? Non sentirti e non vederti per quindici lo definisci con un "tutto qui"? Ma hai idea di come ci si senta?- E' rossa dalla rabbia, e il tono non è da meno. - Pensi che non lo sappia? Non poter tornare a casa per vedervi?- Rispondo io, con tono stranamente calmo. Sto cercando di mantenere la calma, ma se continuo così c'è il rischio che esplodi. E' ciò sarebbe molto poco figo.- Non poter tornare...- Ripete sottovoce le mie parole, incredula.- Nessuno ti ha bandito da Death City! Saresti stato accolto a braccia aperte, e...- E' il mio turno adesso, e sono io ad interromperla. - Appunto! E' proprio questo il problema! Sarei stato accolto a braccia aperte e non me ne sarei più andato da qui! Vederti di nuovo sarebbe stato...terribile. Non avrei potuto dirti addio una seconda volta.- Mi sono pentito subito dopo aver sputato queste parole. Avevo detto che mi adoravo quando ero diretto, che arrivavo dritto al punto? Mi sbagliavo. Non è così. La vedo arrossire lentamente e abbassare lo sguardo, iniziando a grattarsi il polpaccio destro con il piede sinistro.- Io...- E la porta si aprì, lasciando entrare all'interno una massa di capelli rosa urlante. - ZIA MAAAAAAKA!- Esclama allegramente, correndo incontro alla mia vecchia maestra d'armi. E' incredibile la somiglianza con...- Neko! Che bello vederti.- Risponde lei, imbarazzata, cercando di scollarsi di dosso la dodicenne che si è appena attaccata alla Albarn. E' evidente che ha notato la mia espressione incredula nel vedere la bambina, perché mi da subito una spiegazione.- Oh, Neko, questo è Soul, un mio vecchio amico.- Cazzo. Vecchio amico?- Soul, lei è Neko. La figlia di Kid e- sorride, divertita- Crona.
-----------------------------------------------------------------------------------------Nel frattempo...
-Non capisco una cosa, però.- Mi dice lei, ancora con il fiatone per la "corsetta" che ci siamo fatti. - Yume non dovrebbe essere controllata da shinigami?- Mi domanda, sedendosi sulla prima panchina che ci capita a tiro. Osservo il paesaggio che ci circonda, non notando nulla di strano. Siamo sempre nel solito parchetto pieno di alberi e di bambini che si rincorrono, quei bambini che danno così fastidio alla mia Kira.- E' una domanda interessante. Se l'è posta subito anche la bibliotecaria Tsubaki.- Dico accomodandomi accanto a lei, mentre  la osservo adorante mentre storce il suo bel naso all'insù non appena sente nominare il nome della moglie del suo "dio". E poi inarcare un sopracciglio mentre un bambino dai capelli biondi corre verso di noi per recuperare la sua palla, al momento alla destra della nostra panchina. - Non ho ancora capito perché non li sopporti.- Mi lascio sfuggire questo commento sui bambini, seguito da un gemito per il Kira-chop che mi sono appena preso sulla testa. Ha il kira-chop facile, lei.- Rispondi alla mia domanda, Aki.- Mi incita lei, guardandomi malissimo.- Va bene, va bene. Da quel che ho capito non è più sotto il controllo di Shinigami da quando la sua anima si è legata a Death City. Deve essere successo qualcosa, come se il suo controllo si fosse in qualche modo indebolito. E le forze di Yume ne hanno approfittato, risorgendo in tutta la loro potenza.- Le spiego, continuando a studiare ogni suo movimento. Non so perché, ma è una cosa che ultimamente mi capita di fare. Guardarmi intorno, facendo caso ad ogni piccolo particolare. Assaporare ogni istante di questa quotidianità. -Ma stai bene Aki?- Mi riscuote la sua voce, distante come sempre ma con un velo di preoccupazione.- Sì, sono solo un po' stanco. Torniamo a casa.

Beeeeeene carissimi, ecco il 5° capitolo, deludente come il 4° ç-ç Per la seconda e, mi dispiace dirlo, non ultima volta chiedo venia v-v sono tempi difficili, e il mio cervello poco sviluppato va afffffuoco troppo facilmente (?) e il tempo è davvero poco TwT Detto questo vi saluto e chiedo infinitamente perdono c: