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Autore: GraceMalfoy    28/10/2014    6 recensioni
[LeoXNico] [Max 10 Capitoli]
*dalla storia*
-La differenza tra spettro e demone è abissale, Valdez. – gli faccio notare con calma.
-Sempre creature dell’oscurità sono, no?
-Sì, ma di due oscurità diverse. Gli spettri vivono là sotto – dico indicando il pavimento – mentre i demoni qui dentro. – Questa volta mi indico il petto.
Genere: Fantasy, Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Leo Valdez, Nico di Angelo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 3
La Sfida
 
Entro nella mia Cabina sbattendomi violentemente la porta alla spalle. Prendo la sacca in pelle che sta appesa all'attaccapanni che è dietro di essa per poi gettarla sul letto.
Mi dirigo verso l'armadio a muro e lo apro con noncuranza, acchiappo tre maglie nere con dei teschi disegnati sopra dei teschi e due paia di jeans (neri, tanto per cambiare). Li infilo a caso nella sacca e mi dirigo verso il bagno, prendo spazzolino e dentifricio ed infilo anche quelli. Chiudo bene la sacca ed esco nuovamente con la sacca in spalla. La spada di ferro dello Stige batte sul mio fianco al ritmo dei miei passi concitati.
Mi dirigo verso la barriera spedito, me ne vado, e magari questa è la volta buona che non torno più.
Sono talmente concentrato sul mio respiro, sul mio passo, sulla barriera, da non accorgermi della figura che mi viene velocemente incontro fino a che non me la ritrovo al mio fianco.
- Nico. – dice seria.
- Annabeth. – faccio io di rimando senza rallentare il passo.
- Dove stai andando? – mi chiede. Non è la prima volta che mi vede fuggire, ma non ha quasi mai provato a fermarmi, o comunque non ci è mai riuscita. Lei è testarda, ma io lo sono molto più di lei.
- Via. – rispondo secco. Non devo spiegazioni a nessuno, neanche a lei che è la mia migliore amica.
- Si tratta di Leo, vero?
- E chi te l’ha detto? – le abbaio io con cattiveria.
- Leo. Mi ha detto della vostra chiacchierata e del tuo… ehm…
- Bacio, si. Bè, dì a Leo che il mondo non ruota intorno a lui, e se io me ne sto andando non è per forza a causa sua.
- Anche se è così. – conclude Annabeth.
- E allora? Che problema c’è? – chiedo infastidito. La barriera è sempre più vicina, riuscirò ad andarmene. Costi anche dover mettere fuori gioco Annabeth.
- Il problema è che sei un vigliacco. Ogni volta che ti succede qualcosa qui al Campo, tu prendi la tua sacca e te ne vai. Devi sapere che non è così che risolvi i tuoi problemi, quelli ti seguiranno, ti seguiranno ovunque andrai. Credi che sia andando in quel posto infernale che smetterai di avere problemi?
- Quel posto infernale è casa mia! – quasi urlo, ma lei finge di non avermi sentito e prosegue.
- Credi che sia vivendo con quel pazzo di tuo padre che dimenticherai di essere innamorato di Leo? Credi che sia punendoti in questo modo che finirà tutto, Nico? Lo credi davvero? – mi chiede quasi urlando anche lei, afferrandomi il polso e costringendomi a voltarmi verso di lei, verso il Campo.
- Rispondimi! Lo credi davvero?
- No. No, non credo che risolverò la cosa ma… ho bisogno di tempo per pensare, Beth. Qui con Leo nei paraggi non… non posso. L’Ade è casa mia, starò bene. – le dico io.
- Nico… - pronuncia il mio nome dispiaciuta, disperata. – Abbandoneresti davvero tutto questo? – indica il Campo alle sue spalle. – Abbandoneresti tutti noi?
Scuoto la testa, sconsolato. – Non abbandono voi. Abbandono me stesso.
Detto questo mi volto nuovamente verso la barriera, oramai vicinissima. L’ho convinta a lasciar perdere, ne sono sicuro. Mi conosce meglio di chiunque altro, capirà.
Sono arrivato. Allungo una mano e sfioro con un dito quel sottile velo invisibile qual’ è la barriera. La sento sotto le dita: libertà. Libertà, pericolo, paura, solitudine, follia. Il riassunto della mia vita. Posso già sentirla prendere il sopravvento su di me. Ci sono quasi, sto per attraversare la barriera quando…
- Nico!
Un braccio si avvolge intorno al mio, un braccio caldo ed incantevole, un braccio caldo che mi tira indietro, mi strappa da quella libertà talmente intensa da far male.
- Cosa vuoi? – chiedo voltandomi, le parole come veleno.
Leo indietreggia leggermente alla vista del mio viso, vede il ghiaccio nei miei occhi, ma subito si riprende perché in cuor suo sa bene che il fuoco scioglie il ghiaccio.
- Voglio fermarti. – dice con coraggio. Poi però la sua voce si fa improvvisamente supplichevole. – Non andartene.
E’ quasi un sussurro.
- Perché non dovrei? – gli chiedo, ancora parole scolpite nel ghiaccio.
- Perché… perché voglio rimediare.
Mi sorprende. Rimediare? A cosa? Al non essere attratto da me? Al essersi fatto baciare? Ad avermi fatto innamorare di lui? Improvvisamente cambio approccio.
- Cosa intendi? – chiedo, ora il ghiaccio non è più arma ma difesa.
- Mi dispiace… Nico, sai che io non sono attratto da te, e non da te, ma in generale dal genere maschile ma… forse potremmo diventare amici, non credi?
Amici. Lui vuole essere mio amico? Lui, così divertente e allegro, così caldo, vuole essere mio amico, di me, così freddo e scontroso, così nero e triste, così spaventoso? Ancora una volta Leo mi sorprende.
- E perché vorresti essere mio amico? – gli chiedo diffidente.
- Perché… perché mi incuriosisci. Perché sei sempre così serio, così triste, come se avessi attorno una muraglia invalicabile, ma io so che tu non eri così, un tempo eri allegro e… se c’è una persona che può farti tornare tale quella sono io. Lo prendo un po’ come un obbiettivo personale.
- Trovati un altro obbiettivo personale, Valdez. – concludo, cercando di voltarmi nuovamente verso la barriera ma la sua mano, che non ha mani lasciato il mio polso, mi tira verso di lui ancora, diminuendo anche la distanza tra noi.
- Dieci giorni. – sussurra. – Dammi dieci giorni per convincerti a restare.
- E cosa dovrei guadagnarci io? – chiedo sussurrando anch’io.
- Un amico.
Penso. Uno, due, tre, quattro, cinque, sei…
- Accetto.
Stendo la mano verso di lui e Leo la stringe, sigillando il nostro patto.
- Si comincia a giocare, Di Angelo. – mi sfida lui, con un sorriso beffardo dipinto sul volto.
- Non vedo l’ora, Valdez. 

*Angolo Autrice*
Sono tornaaaaaaaata!
Ecco qua un capitolo fresco fresco,anche se fresco fresco non è, dato che il mio computer deficiente mi ha cancellato ciò che avevo scritto e mi è toccato ricominciar daccapo. 
Bene, spero di non avervi deluso troppo dicendovi che Leo è etrero (ma dove? (': ) e non è attratto da Nico. 
Altra cosa importante in questo capitolo: Annabeth. Annabeth per me è sempre la migliore amica di Nico, amo la loro amicizia e, come si vedrà l'istinto di protezione l'uno nei confronti dell'altra.
Spero vi sia piaciuto, se così fosse fatemelo sapere nelle recensioni (fatemi felice wiiiiiiiii unicorni!!)
Aggiornerò presto!
Bacioni
-Grace
   
 
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