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Autore: Oncers    29/10/2014    4 recensioni
CaptainSwan spelling:
Scrivere flashfic o oneshot partendo dai seguenti prompt, la pubblicazione può avvenire in qualsiasi momento, l’unica regola consiste nel rispettare la sequenza senza saltare lettere.
C Prompt Chocolate&Comfort
A Prompt Alcool&Angry
P Prompt Pants&Passion
T Prompt Trick&Trust
A Prompt Accord&Apologize
I Prompt Internet&Interest
N Prompt Night&Need
S Prompt Storm&Sadness
W Prompt Wood&Warmth
A Prompt Arms&Ache
N Prompt Neck&Neck
Iniziativa creata da: Alexies, CSLover, Alexandra_Potter, Lely_1324, Clohy e Pandina.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I can’t lose you

capTainswan [ Trick&Trust ]

Arrivati davanti all’imponente palazzo di Biancaneve e del Principe Azzurro, Emma rimase senza fiato. Il palazzo era immenso, regale e con una miriade di finestrelle tutte illuminate. Arrivava flebile l’eco di un brano musicale suonato da un’orchestra, probabilmente era in corso una festa.

*Flashback*

Nel periodo in cui visse in riformatorio non le veniva data nessuna informazione sui suoi genitori per questo, non appena compì diciotto anni, andò via e si dedicò subito alle ricerche. Nonostante tutti gli sforzi, non era mai riuscita a cavare un ragno dal buco tanto che iniziava a pensare che i suoi genitori potevano anche essere morti.

Una sera, per ripararsi da una tormenta di neve, si era rifugiata dentro un palazzo abbandonato e lì, per uno strano scherzo del destino, aveva conosciuto Killian. Un nullatenente che aveva dedicato la sua vita a cercare una ragazza che somigliasse alla Principessa, così da poter intascare la ricompensa che i regnanti offrivano a chi l’avesse trovata.

Notò subito che Emma somigliava moltissimo alla figlia di Biancaneve e del Principe, per questo aveva deciso di aiutarla. La ragazza non riusciva a credere a ciò che Killian le diceva, non poteva essere una Principessa, ma qualcosa dentro di lei la spinse a fidarsi di quel ragazzo dagli occhi azzurri come il cielo e dai capelli neri come il carbone.

Durante il viaggio verso la Foresta Incantata, tra un battibecco e l’altro, Killian le aveva insegnato l’etichetta di corte e le aveva spiegato quali fossero le abitudini della Principessa. Quella ragazza aveva dei modi che lo indispettivano non poco, era scontrosa ed impertinente, ma dentro di sé sentiva che iniziava a provare qualcosa verso di lei. Più di una volta, infatti, fu sul punto di dirle la verità e cioè che la stava ingannando solo per ottenere la ricompensa.

Poi una sera, prima di addormentarsi, Emma gli confidò qualcosa.

<< Sai, c’era un ragazzo che lavorava a corte… Lui… ha aperto un passaggio segreto e mi ha fatto scappare da lì. E’ grazie a lui se sono viva e se mi sono salvata dalla maledizione della Regina Cattiva >>

<< ha fatto una bella cosa, Emma. Ha rischiato la vita per te. >>

Non era riuscito ad aggiungere altro perché quella confessione lo aveva sconvolto. Quel ragazzo era lui, era stato lui ad aprire il passaggio segreto per salvare la Principessa e questo significava solo una cosa: Emma era davvero la figlia di Biancaneve e del Principe. Meritava di trovare i suoi genitori e lui doveva fare di tutto affinché ciò avvenisse.

*Fine flashback*

<< Dai Emma, i tuoi genitori sono lì dentro ed immagino che sia da una vita che aspettano questo momento! >>

<< Ma noi non sappiamo se sono davvero i miei genitori, io… >>

<< Emma, tu sei la Principessa! Non lo dico solo perché ci somigli, tu lo sei davvero. Fidati di me. >> Aveva la voce rotta dalla lacrime ed il suo cuore era tormentato da una moltitudine di sensazioni. Sapeva che Emma era la Principessa ma lui l’aveva ingannata, se l’avesse scoperto e l’avesse perduta non se lo sarebbe mai perdonato.

<< Adesso va! Ah, quasi dimenticavo, sei bellissima >> le aveva dato un bacio sulla fronte e si era allontanato con il cuore in mille pezzi.

Quando Emma entrò a palazzo rimase sconvolta dallo sfarzo che la circondava: immensi corridoi illuminati da imponenti lampadari di cristallo, finestre circondate da drappi rossi ed avorio. In fondo al corridoio vide una porta, quando la raggiunse rimase immobile per qualche secondo indecisa su cosa fare, poi decise di entrare.

Si ritrovò davanti una moltitudine di coppie che danzavano al ritmo di musica e ringraziò Killian per averla convinta ad indossare quel pomposo vestito rosso sangue, si chiedeva spesso come quel ragazzo sapesse tutte quelle cose sulla vita di corte e si ripromise di chiederglielo.

Dopo essersi guardata intorno per un po’, vide in fondo alla sala due troni occupati da coloro che sarebbero dovuti essere i suoi genitori. Stava per avvicinarsi quando qualcosa dentro di lei le urlò di andarsene.

<< Chi è quella ragazza? Ha un viso familiare >> disse Biancaneve mentre cullava il piccolo Neal  << dì a Brontolo di condurla nella sala adiacente a questa, voglio parlarle. >> Continuò perentoria, rivolgendosi a suo marito.

Emma passeggiava avanti ed indietro per la sala, in attesa che qualcuno le spiegasse perché era stata portata lì. Quando Biancaneve entrò con in braccio un neonato, avvolto in una copertina bianca con un fiocco azzurro ed il nome cucito, ne venne subito attratta.

<< Mi sta ascoltando? >> Le avevano chiesto, ma lei non riusciva a distogliere l’attenzione da quella copertina

<< ce l’avevo anche io… >>

<< Come scusi? >> Le aveva chiesto Biancaneve.

<< La copertina bianca, ce l’avevo anche io. La conservo ancora, ha il fiocco viola e vi è cucito il mio nome, Emma. >> Mentre parlava si rendeva conto che quella non poteva essere solo una coincidenza.

<< Oh Emma! Sei tu, non sai quanto ti abbiamo cercata! Bambina mia. >>

Biancaneve dal primo momento che l’aveva vista aveva sentito come un legame che la univa a quella ragazza e le sue parole ne erano state la conferma. Era la sua adorata Emma.

<< Mi devi raccontare tutto! Cosa hai fatto in questi anni, dove hai vissuto e soprattutto come ci hai trovati. >>

<< Oh mamma! >> Disse Emma in lacrime, non poteva credere di aver trovato i suoi genitori, << è stato merito di Killian, un ragazzo che ho conosciuto per sbaglio. Ha capito subito che ero vostra figlia, è tutto merito suo mamma. >> Nel suo tono si poteva avvertire la gratitudine nei confronti di quel ragazzo che considerava più di un semplice amico.

Ma di lì a poco una notizia avrebbe trasformato quella gratitudine in una profonda delusione.

<< Killian? Ho sentito parlare di lui, è un nullatenente che passa le sue giornate a fare audizioni per trovare una ragazza che fosse la degna sosia della Principessa, così da accaparrarsi la ricompensa. >>

Ad ogni parola pronunciata dalla madre, Emma aveva la sensazione che mille lame le conficcassero il cuore. Era profondamente delusa, lei si era fidata mentre lui l’aveva presa solo in giro.

<< Scusa mamma devo andare! >> Disse, dando le spalle a Biancaneve ed iniziando a correre, anche se in modo impacciato a causa del vestito.

Mentre camminava in direzione della capanna, dove ci sarebbe stato Killian ad aspettarla, pensava a quanto fosse stata bella la piccola avventura avuta insieme ma anche a quanto male le avesse fatto sentire quelle parole.

<< Ciao! >>

<< Ciao, com’è andata? Sei davvero la Principessa Emma, non è così? >> Le chiese, con un nodo in gola

<< si, sono i miei genitori ed io sono la Principessa. >> Voleva metterlo alla prova e vedere fin dove si sarebbe spinto.

<< Allora, le nostre strade si dividono >> disse, << buona vita, Emma! >> e porse la sua mano in avanti, in segno di saluto.

<< Non vieni a ritirare la tua ricompensa? >> Chiese a quel punto la ragazza, con un tono acido.

<< Emma, io… >>

<< E’ stata una messa in scena fin dall’inizio, ero solo uno strumento per arrivare ai  soldi. Io mi sono fidata di te! >> La voce di Emma era carica d’odio e di disprezzo

<< Magari all’inizio era così ma poi tutto è cambiato, io… >> non riuscì a completare la frase perché venne interrotto da Emma

<< smettila! Mi hai ingannata Killian, come hai potuto? >> Le prime lacrime iniziavano a rigarle il viso accaldato per la rabbia.

<< Ascolta, quando hai parlato di quel ragazzo che ti ha aperto il passaggio segreto, beh quello ero io. Emma ti prego… >>

<< Va via Killian! Non ti voglio più vedere, prendi i tuoi soldi e sparisci! >>

 
** Spazio dell'autore **
Eccomi di nuovo :-)
In genere ho avuto subito l'ispirazione, questa volta invece, l'idea c'era ma ho voluto prendere del tempo per perfezionarla in ogni dettaglio. Questa storia, infatti, è più lunga del solito e questo mi spaventa perchè non vorrei annoiarvi :-(
Comunque per scoprirlo ho bisogno di sapere i vostri pareri, che spero arriveranno copiosi :-D
Voglio ringraziare tutti coloro che hanno aggiunto la mia raccolta tra le seguite, preferite, chi ha finora recensito e chi la legge semplicemente :-)
Abbraccio tutti <3
Oncers.
 
   
 
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