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Autore: Echelon_From_Mars_BVB    29/10/2014    0 recensioni
… Per Dio se Jace lo sapesse! all'improvviso i due si fermarono e si girarono –cosa succede? - chiesi io nel panico loro mi guardarono un po’ poi Jake sorrise sguainando i lunghi canini che toccavano con le punte acuminate il labbro inferiore, mi accorsi di essere in un vicolo buio nei pressi del “Dumort” l’unica pallida luce proveniva dai lampioni in lontananza, mi scappò un singulto e cercai la prima cosa nelle mie tasche che potesse essere usata come arma.
Genere: Azione, Dark, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alec Lightwood, Clarissa, Izzy Lightwood, Jace Lightwood, Un po' tutti
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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Clary era stesa per terra, si mise a sedere piano, era svenuta e le doleva la testa, si guardò intorno e vide le pareti di una grotta, si guardò più volte intorno e sbatteva le palpebre per cercare di capire se era tutto nella sua mente o era davvero dentro una grotta buia con delle rune sulle pareti, si alzò in piedi ma se ne pentì subito, una fitta alle caviglie la fece cadere rovinosamente sul terreno. Era attaccata con delle catene ad una stalagmite bianca, sembrava quasi una colonna di marmo, grande e massiccia, aveva la forma di una candela sciolta alla sommità, improvvisamente ricordò tutto quello che era successo precedentemente al suo svenimento, vide Jace da lontano che la chiamava per nome e il sangue sulla sua gamba poi un dolore lancinante alla testa e il buio, chi sa come stava Jace si chiedeva lei, dopo un po’ sentì dei passi e si mise in allerta ma non aveva nulla con cui poter colpire, né una spada angelica, né un coltello, non aveva più neanche uno stilo con se, era indifesa, probabilmente Isabelle in quella situazione avrebbe trovato il modo di usare la catena per attaccare un possibile aggressore ma lei non ne aveva le forze. Si appiattì contro la colonna di stalagmite appena il suono dei passi si fece più vicino e dal buio comparve, come da un flash, di fronte a lei c’era un ragazzo alto, magro, dalla pelle bianca e i capelli biondo platino erano quasi del colore della colonna dietro le sue spalle. La cosa che la colpì furono i suoi occhi, completamente neri. Ebbe un tuffo al cuore vedendolo, era lui il ragazzo che sognava sempre e che aveva disegnato –Chi sei!?- gli urlo contro Clary, il ragazzo sorrise ma quel sorriso non aveva nulla di allegro – ma come, non mi riconosci? – a Clary sembrò che avesse lasciato una parola in sospeso ma non ci pensò troppo – non ti ho mai visto nella mia vita! – disse lei ma ripensò ai suoi sogni e le si cominciarono a confondere le idee – davvero? Mamma non ti ha mai parlato di me? – il ragazzo sorrise di nuovo, il suo viso era bellissimo, il volto spigoloso quei capelli chiari e la pelle bianca, l’unico difetto erano i suoi occhi, lasciavano intravedere che in quel ragazzo c’era qualcosa di estremamente sbagliato – mia madre non ti conosce! – Clary non era sicura di quello che diceva, in fondo sua madre gli aveva nascosto di essere una shadowhunters e di avere un fratello, cosa poteva saperne lei di chi conosceva o no sua madre. Il ragazzo sospirò e poi la guardò di nuovo sorridendo – Jonathan Christopher - Clary lo guardò ancora più confusa poi il terrore le cadde addosso come un velo nero che non la faceva respirare e ad ogni suo movimento le si stringeva di più addosso. -Cosa hai fatto a Jace! – gli urlò contro lei e lui sorrise per l’ennesima volta – Jace? Chi sarebbe questo Jace? – lei strinse i pugni fino a far sbiancare le nocche sentiva le unghie che le ferivano la pelle – mio fratello, Jonathan Christopher- a quel punto il ragazzo dagli occhi neri cominciò a ridere sonoramente – tuo fratello? Lui sarebbe tuo fratello? – chiese lui, parlare con questo ragazzo non faceva altro che confonderla, la testa le doleva sempre più forte e la sua mente le diceva che quel ragazzo lo aveva già visto ma lei non riusciva a ricordarselo, probabilmente lui era una delle cose che sua mamma aveva provato a fargli dimenticare – si è mio… fratello – lui rise nuovamente – non immaginavo che mammina mi odiasse tanto da farti credere che lui fosse tuo fratello- lui la guardò –cosa intendi dire Jace è…- Clary lo guardò a lungo in silenzio – il ragazzo sorrise, questo sorriso era diverso dagli altri, era più cattivo come se potesse farle del male sorridendo in quel modo – tua madre ti ha mentito, Jace non è tuo fratello- Clary spalancò gli occhi – ma Valentine ha detto!..- lui la interruppe – ha mentito!- urlò lui – hanno mentito tutti, la verità è che sono io Jonathan Christopher! Sono io tuo fratello! – continuò lui urlando. Seguì un lungo silenzio in cui Clary era rimasta a fissarlo con espressione tra lo stupore e lo spavento mentre lui la guardava sorridendo ancora, sempre quel sorriso maligno, non se lo levava mai dalla faccia – p-perché dovrei crederti, mi hai rapita- lui la guardò – non mi avrebbero mai permesso di dirtelo…c’è un motivo se tutti credono che sia Jace tuo fratello, ma io sono molto più forte di lui! Mio padre lo sapeva e comunque non voleva che qualcuno venisse a conoscenza della mia esistenza- Clary lo guardò ancora più confusa – anche Jace è figlio di Valentine? – lui fece una smorfia di disprezzo –no, lui è un Herondale- Clary lo guardò se questo non era un altro dei suoi sogni questo stava a significare che lei e Jace potevano stare insieme senza problemi, si disse che non era questo il momento per pensare a una cosa del genere ma non aveva altro che Jace in testa e adesso l’unica cosa di cui aveva voglia era di uscire da lì e correre da lui a dargli la notizia ma qualcosa la riportò bruscamente alla realtà, il ragazzo, cioè Jonathan la stava guardando – stai pensando a lui vero?- Clary parve colta alla sprovvista – cosa? No! – mentì lei – mi chiedo cos'abbia di speciale quel ragazzo che non ho io – sorrise, era folle lo vedeva nei suoi movimenti, a momenti avrebbe potuto conficcarle il coltello che aveva sulla cintura nella sua gola senza poi avere nessun peso sulla coscienza – non lo so, forse lui non rapisce le persone e le tiene legate dentro una grotta come solo un pazzo psicopatico farebbe! – lui sembrava non sentirla e dopo poco continuò a parlare – tu non puoi capire come ci si sente ad essere nascosti a tutti e sapere che c’è un altro al posto tuo, più buono e più presentabile agli occhi di tutti- a quelle parole mise un tono di acidità, diede un pugno ad una parete, Clary alla fine riuscì ad individuare il problema di Jonathan, era geloso di Jace e questo era pericoloso, questo ragazzo sarebbe capace di fare qualsiasi cosa senza pentirsi mai, c’era qualcosa o qualcuno nella sua testa che glie lo diceva, lui non era un ragazzo normale, né uno shadowhunters normale.
  
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