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Autore: poetaperiferico    30/10/2014    2 recensioni
... anch'io prof,
oggi resterò a guardare il cielo
mentre già mi domando se con il tempo
apprezzi ancora quella creatività,
che lasciavi libera nella nostra stanza...
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Uno stormo di uccelli emigrano,
accompagnati dalla solita malinconia,
che con essi esce
dalla tua finestra e vola,
intorno a questo cielo.

Anch'io prof,
oggi resterò a guardare il cielo
mentre già mi domando se con il tempo
apprezzi ancora quella creatività,
che lasciavi libera nella nostra stanza.

Correggendo i compiti.
speri in qualcosa ancora di diverso
neppure tu hai capito bene cos'è.
eppure una volta
bastava una lettera a farti star bene.

Con fretta e furia,
io sistemo quelle parole in un foglio
che solo gli angeli potranno capire,
intorno a passi lievi tra le foglie morte
è già sceso l'autunno.

Cara prof,
ti ricordi le mani e la pasta di sale
a cui tu ancora oggi tieni,
ma cambia il calore e cambi colore,
come dolci parole d'amore.

Mai, ho desiderato che l'estate
passasse in fretta,
se non fosse per quel volto,
che disegnava quei dettagli
le mie certezze, chiamate sbagli.

Così, senza troppo esitare
delle lezioni e delle bramosie di passioni,
che in un certo senso ti lasciavano andare,
ora invece tutto ciò lo trovi
a scarso prezzo sui computer.

Non si sono mai sbagliati
quegli occhi veritieri
ne su me e ne su i miei pensieri,
così candidi da lasciare spazio a tutto,
spazio a ieri.

O calore di una lacrima,
portami da lei che certo sa
cosa il cuor mio confessa,
ora che c'è luce
cara dolce professoressa.
   
 
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