Anime & Manga > Captain Tsubasa
Segui la storia  |       
Autore: Betty    23/06/2003    1 recensioni
In vista dei mondiali Benji ritroverà i suoi amici e forse anche l'amore..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 13+

CAPITOLO 13

La famiglia è riunita

Per circa un paio di settimane la vita per Benji e Isa si svolse secondo una routine ben precisa, per lui allenamenti sopra allenamenti, per lei c'era il lavoro e quando poteva dava una mano a Benji.

Il ragazzo era felice perché era riuscito a convincere Isa a rimanere da lui anche se i lavori nella sua casa erano finiti da un bel po’.

Mancava poco alla fine degli allenamenti per quel giorno e Benji aspettava con ansia il ritorno di Isa che quella settimana faceva il turno di pomeriggio, quindi sarebbe arrivata verso le otto e trenta. Doveva dirle della telefonata che aveva ricevuto da suo padre nel primo pomeriggio. William Price era parso felice quasi eccitato di comunicare al figlio quello che aveva scoperto, voleva però che anche Isa fosse presente così aveva invitato entrambi a cena nel più elegante ristorante di Los Angeles.

Benji era roso dalla curiosità non vedeva l'ora di sentire tutto da suo padre, era talmente in ansia che non si accorse che Holly gli stava parlando.

"Benji - disse Holly dando una spinta al portiere - ti vuoi svegliare! Qui ci stiamo allenando per i mondiali non per una partita tra amici!" Holly sembrava abbastanza arrabbiato.

"Scusa, ma mio padre mi ha chiamato e ha delle notizie interessanti da dirci su Jack." Disse il portiere tutto contento.

"Speriamo che siano notizie utili." Rispose il capitano.

"Certo che ci saranno utili, mio padre non si sbaglia mai!"

"Quanta fiducia nel tuo vecchio, da quando siete così affiatati?" chiese Holly curioso.

"Da quando si è accorto che ci vuol ben altro che i soldi per far felice un figlio!"

"Vale lo stesso per tua madre?"

"Sì, era così affezionata a Elisa, quando è morta è stato un duro colpo anche per lei. Diciamo che ci siamo consolati a vicenda ed io ho ritrovato i miei genitori." Concluse Benji con un sorriso.

"Non me l'avevi mai detto di aver fatto pace con i tuoi. Sono felice per te, ma quando farai conoscere Isa ai tuoi?"

"Stasera ci ha invitato a cena al Hollywood Place" (N.d.a. è un posto inventato da me!)

"Piuttosto elegante come posto, hai avvisato Isa così vede se ha qualche vestito adatto per l'occasione."

Benji ammutolì un attimo e disse: "A dire la verità volevo dirle tutto quando arrivava, effettivamente non ho pensato al vestito. Quella mi sbrana come minimo!" esclamò il ragazzo impallidendo un po’.

Holly cominciò a ridere poi andò verso il suo borsone, prese il cellulare e chiamo qualcuno; Benji che gli si era avvicinato ascoltò la telefonata.

"Ciao amore, sono io."

"No, non è successo niente di grave o meglio…" e cominciò a spiegare il piccolo problema che aveva Benji all'improvviso Holly si girò verso l'amico e gli disse:

"Tieni vuole parlare con te"

Benji prese il cellulare: "Pronto"

"Ma sei deficiente? Lo sai che quello è il ristorante più esclusivo di Los Angeles vuoi che la tua ragazza venga presa in giro perché non è abbastanza elegante?" la voce di Patty lo aveva assordato.

"Io.." cercò di dire Benji

"Stai zitto! Adesso ci penso io, ma ricordati che mi devi un favore, come minimo un mega regalo per il mio bambino!" dicendo così attaccò.

Benji rimase con il cellulare in mano guardò Holly che rideva, sicuramente aveva sentito tutto Patty aveva urlato come una matta. "Ma io non volevo farla arrabbiare!" si giustificò il portiere.

"Non ti preoccupare, dopo quando la vedrai gli sarà già passato tutto" lo consolò Holly

"Se lo dici tu!" rispose poco convinto Benji.

Isa rientrò stanca morta dal turno di lavoro, appena entrò nell'appartamento di Benji si accorse che c'era qualcosa di strano.

"La musica!" pensò infatti in sottofondo c'era una canzone dolcissima.

"Benji Price! Vieni fuori e dimmi cos'hai combinato!" disse Isa.

La ragazza vide Benji spuntare dalla camera con lo smoking e rimase senza parole.

"Non mi dici niente?" chiese il ragazzo

"Stai benissimo! Ma dove stai andando?"

"All'Hollywood Place. Comunque dove stiamo andando, vorrai dire."

"No, fermati un attimo. Perché noi dovremmo andare all'Hollywood Place?" chiese Isa

"Per cenare con i miei genitori ed hai solo 20 minuti per prepararti quindi ti consiglio di muoverti!"

"Ma non ho niente da mettermi!" obbiettò la ragazza

"Non è vero, il tuo vestito è già pronto sul letto"

Isa andò in camera ed osservò il vestito che le aveva preso Benji, era di colore blu notte, aveva la scollatura rotonda, senza maniche le arrivava fino alle caviglie con ai lati due spacchi per agevolare i movimenti. Per terra c'era un paio di scarpe della stesso colore del vestito con un tacco non molto alto come preferiva lei. Perse il vestito tra le mani, la stoffa era leggerissima ma non trasparente.

"Ti conviene muoverti, i miei odiano i ritardatari" disse Benji con un sorriso.

"Sì, ma dopo mi spieghi quando hai preso il vestito!"

"Va bene! Ma adesso muoviti!"

Quando i due ragazzi entrarono nel ristorante i genitori di Benji erano appena arrivati. Il ragazzo osservò Isa, con i capelli sciolti e i riccioli che le sfioravano la schiena e le disse: "Non ti preoccupare sembrano burberi ma sono due pezzi di pane!" così la prese per mano e si avviarono verso il tavolo dove erano seduti i signori Price.

Isa si sentiva un po’ intimorita dai genitori di Benji dopotutto erano ricchi sfondati e magari snob! "Speriamo di non fare qualche figura del cavolo" pensò Isa

Appena furono davanti ai signori Price, entrambi si alzarono in piedi e Benji fece le presentazioni:

"Mamma, papà lei è Isabel Martini; Isa loro sono i miei genitori William e Catherine Price"

Isa diede la mano ed entrambi i signori Price e disse: "E' un piacere conoscervi e vi ringrazio per l'invito" era arrossita, notò Benji e sorrise.

"Il piacere è nostro" disse cortesemente William Price.

"Accomodatevi" disse Catherine rivolta ai due ragazzi.

Isa non se lo fece ripetere due volte, si sedette imbarazzata, non sapeva proprio come comportarsi dopotutto erano i genitori del suo Benji.

Osservò la sala cercando di calmarsi ma si sentì un pesce fuor d'acqua in mezzo a tutto quel lusso, ma perché non era a casa a farsi una bella dormita? I suoi pensieri furono interrotti da Benji che le chiese: "C'è qualcosa che non va?"

Isa sincera gli disse a bassa voce in modo da farsi sentire solo da lui: "A dire la verità non sono abituata a tutto questo lusso, mi sento un po’ a disagio."

Benji scoppiò in una risata che fece girare le persone sedute ai tavoli vicini, ma lui non se ne curò.

Catherine sorrise e disse ad Isa "Sono contenta di rivedere Benji così felice, spero che non ti faccia disperare!"

"A dire la verità è un gran testardo, vuole sempre avere ragione lui."

"Senti chi parla! Anche tu non scherzi in fatto di testardaggine, e poi non è vero che voglio sempre avere ragione."

"Ah no, se ho dovuto rimanere a vivere con te, perché continui ad insistere che può accadermi qualcosa, ma fino ad adesso sono ancora sana e salva!"

A quel punto intervenne William

"Vivete insieme?"

Isa rossa come un peperone rispose: "E' una situazione temporanea, finché Benji non si convince che sono al sicuro anche a casa mia!"

"Secondo me è meglio se stai con Benji perché di quel Jack che poco da fidarsi! Mi dispiace per quello che ti è successo, ma adesso sembra che stai bene" disse Catherine

"Sì signora sto meglio, grazie!" rispose Isa

"Per l'appunto noi siamo qui per discutere di qualcosa" disse Benji rivolto al padre.

"Esatto. Diciamo che ho alcune conoscenze che hanno fatto delle ricerche su questo Jack Porter, si è laureato in medicina sportiva pochi anni fa e grazie a suo zio è riuscito ad avere questo posto di lavoro. Suo zio è il sig. Little."

"E' un raccomandato" disse Benji con tono sarcastico

"Non, solo - continuò William - ma sembra che quando stesse facendo il tirocinio, sempre presso strutture dove c'era l'influenza di Little, fossero spariti degli antidolorifici ed altri medicinali. Porter non fu mai accusato anche se questi furti finivano quando lui se ne andava. Ho fatto dare anche una sbirciata al suo conto corrente, è alquanto sostanzioso, so che suo zio gli passa una provvigione e lo stipendio che percepisce è buono ma queste due cose non sono sufficienti per avere un conto così alto e mantenere il suo tenore di vita."

"Papà, lo sai che quello che hai fatto è illegale?" disse Benji

"Suvvia, ragazzo mio, il direttore della banca mi doveva un favore e ha fatto qualche indagine per me. E' per una buona causa" l'uomo sorrise rivolgendo il suo sguardo verso Isa.

"Porter allora è implicato in qualche faccenda non molto pulita?" chiese Catherine

"Esatto! So che la polizia lo sta tenendo sottocchio da tempo è aspettano solo che lui faccia un passo falso, anche perché vogliono arrivare a Little. Secondo me è lui che gestisce tutto." William Price era sicuro delle sue affermazioni e sorrideva felice di aver aiutato il figlio.

"Grazie papà per l'aiuto - disse Benji - poi rivolgendosi a Isa - adesso hai capito con chi abbiamo a che fare? Tu non devi mai stare da sola, quell'uomo non mi sembra uno che rinuncia a qualcosa che vuole"

"Sarà stato il capriccio di una sera e si è già vendicato. Vedrai che non si farà più vivo"

"Isa mi è stato detto che lo hai atterrato tu quell'uomo" disse William

"E' stata solo fortuna sig. Price"

"Non sminuirti così, l'ha atterrato con un colpo di kick-boxing, dovevate vederlo quel bastardo tutto dolorante e per di più per colpa di una donna!" Benji rise ripensando alla scena.

"Avrei tanto voluto esserci, almeno mi sarei divertito un po’!" disse William.

La cena continuò senza problemi fino a quando non fece il suo ingresso in sala Jack Porter con Little.

Isa stava parlando della sua casa con Catherine quando alzò lo sguardo e lo vide lì in fondo alla sala che la stava osservando. Catherine vedendo la ragazza impallidire seguì il suo sguardo e vide quell'uomo alto e di aspetto gradevole osservare Isa.

"Isa non dirmi che quello è.." non riuscì a finire la frase che Isa la interruppe "Sì è lui, è Jack!"

Benji non aveva capito che l'improvviso pallore della ragazza dipendesse da Jack, essendo girato di spalle rispetto all'entrata non poteva vederlo così chiese alla ragazza se non stesse bene.

"Benji, se ti dico una cosa mi prometti che stai calmo?" gli disse Isa

"Ma amore, io sono sempre calmo!" disse Benji sicuro

"Benji - intervenne Catherine - ricordati che siamo in un luogo pubblico e molto esclusivo!"

"Ma quante storie, Isa cosa mi devi dire?"

"C'è Jack!" disse la ragazza con un filo di voce.

"E sta venendo qui!" aggiunse Catherine

"Ma io lo ammazzo!" disse Benji e fece per alzarsi ma William lo trattenne.

"Benji non fare cavolate , stai seduto a soprattutto stai vicino a Isa, capito! A quei due ci penso io!"

"Papà non sono più un bambino, so trattenermi!"

"Vedremo" disse William Price osservando i due uomini avvicinarsi.

 

 

 

 

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: Betty