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Autore: mjstakes    31/10/2014    2 recensioni
'Forse sono io troppo grande per un mondo che a me sta stretto.' - lesse ad alta voce, per poi sorridere con aria soddisfatta.
Calum: Spero di non essere troppo piccolo per te, allora.
Kaylinn: Non credo tu lo sia.
-
Calum: E non c'è cosa più bella che sentirsi apprezzati, credimi.
-
E se fosse lei a rendere forte e sicuro lui?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 24°.

A Emily_19,
la mia Fan numero 1, xx.

 
E come tutto ciò che è bello e vorresti non finisse mai, le vacanze natalizie se ne stavano andando, e l’inizio della scuola era vicino.

Non che odiassi così tanto la scuola, ma in quelle settimane ci eravamo divertiti tantissimo a far conoscere la città a Hil. I ragazzi con lei erano stati dolcissimi e me lo aspettavo, come avevano fatto con me, erano riusciti a farla sentire parte del gruppo.

E poi era un periodo dell’anno che amavo particolarmente, mi bastava fermarmi per un attimo, tra quel vento quasi ghiaccio, per rendermi conto che erano quasi cinque mesi ormai che il mio modo di vivere era cambiato. Ed inoltre erano cinque mesi di me e Calum, e nemmeno me ne accorgevo, del tempo che passava.

Ilaria: Okay che non sei cambiata, ma non ti hanno mai detto che sparare la musica ad alto volume di prima mattina è da pazzi?
Kaylinn: Amica, casa mia, regole mie, e poi dai, un po’ di animo ci vuole.
Ilaria: Ecco perché sei sempre così carica tu.
Kaylinn: Non vedo l’ora di farti vedere la scuola.
Ilaria: Sidney ti fa male, non sei mai stata contenta di tornare a scuola.
Kaylinn: Alla fine mi diverto, basta che ci siano gli altri. – sorrisi.
Ilaria: Approposito, Ash passa a prendermi questa mattina.
Kaylinn: Ouh, okay, io credo che passerò prima da Mickey, ho dimenticato i plettri a casa sua, ci vediamo dopo. – chiusi il portone e uscii.

-

Michael: Avete visto Sum? – chiese mentre ci trovavamo di fronte ai soliti armadietti.
Luke: Non siete partiti insieme come al solito?
Michael: No, dormiva dal padre.
Calum: E quindi?
Michael: E quindi il padre non vuole che si veda con me. – disse senza farsi toccare dalle sue stesse parole.
Kaylinn: Stai scherzando?
Michael: No, l’ho accompagnata qualche volta a casa, le ha detto che non deve frequentarmi.
Ilaria: E lei come l’ha presa?
Michael: Noi ci vediamo comunque, ovviamente, ma è triste, perché non ama fare cose di nascosto.
Ashton: Ah ragazzi, eccola.

Ci voltammo all’unisono verso l’entrata, Sum era lì, che correva verso di noi con i libri in mano.

Michael: Oh eccoti. – la abbracciò come al solito.
Summer: Scusatemi, andiamo? – sorrise sforzandosi.

C’era qualcosa di strano in lei, ma decisi di non intromettermi.

Kaylinn: Ditemi che avete ginnastica, vi prego.
Luke: Sì, anche tu Cal, no?
Calum: Sì, e credo anche tu Hil, se sei con noi.

Hil diede un’occhiata al suo orario, per poi annuire.

Ashton: Buona fortuna, Kaylinn non fare casini. – scherzò sorridendomi in lontananza.
Kaylinn: Sono i casini che cercano me.

Ci dividemmo, e portai Hil negli spogliatoi con me.

Ilaria: E’ la Prof. di ginnastica di cui mi parlavi? Quella che ti odia? Certo che tu e i Professori non avete mai grandi rapporti eh. – rise cambiandosi maglietta e pantaloncini.
Kaylinn: Non è colpa mia, o almeno credo.

-

Prof. Cassie: Bene, immagino abbiate mangiato abbastanza durante queste vacanze, quindi iniziamo subito a smaltire.

Gli alunni risposero con lamenti, cosa che la Cassie odiava, stranamente.

Prof. Cassie: Zitti o aumento i giri, preparate intanto le squadre di Basket, ragazzi e ragazze insieme, voglio vedere tutti lavorare, compresa te Simpson.

Hil, Cal e Luke, che si trovavano al mio fianco, non si trattennero dal scoppiare a ridere.

Calum: Oh ma guarda chi si rivede, - sussurrò, - Claire e Rory, le inseparabili.
Ilaria: Quindi sono loro le famose?
Kaylinn: Esatto, non farci caso, da quando le abbiamo cacciate ci fulminano di sguardi.

Solito gioco del cazzo, solite squadre inutili.

Kaylinn: Hil! – la chiamai durante il gioco, - passa qua!

Lei sorrise e corse verso di me con la palla in mano, quando fu scaraventata a terra.

Kaylinn: Claire non ti basta prendertela con me?
Claire: Calmati reginetta, non l’ho fatto apposta.
Kaylinn: Certo, come non fai apposta ad essere così stronza, vero?
Prof. Cassie: Simpson mi crei sempre problemi, se ti sento ancora parlare, sai dove si trova la Presidenza ormai, o sbaglio?
Kaylinn: Dovrei ricevere un premio per la pazienza. – sussurrai.
Ilaria: Tranquilla, ho già capito come sono queste. – guardò con disprezzo Claire e Rory.

-

Calum: Luke che hai? Sei stranamente silenzioso.
Luke: Semplicemente stanco. – fece spallucce.
Ashton: Questa sera che si fa? Domani c’è il progetto di geografia.
Kaylinn: Si potrebbe far qualcosa a casa mia. - proposi.
Ilaria: Sballo!
Michael: Come scusa?
Kaylinn: Niente. – risi senza contenermi.
Summer: Io dovrei chiedere a mio padre prima, ma penso di potere.

Michael attirò la sua attenzione sorridendole. Entrambi passavano situazioni difficili con i genitori, giorno dopo giorno, inoltre era innegabile l’evidente interesse l’uno per l’altra, tutti ce ne eravamo accorti, e io lo sapevo da molto.

-

Calum: Pranzi da me oggi? – mi chiese all’improvviso.
Kaylinn: Em, io, insomma, non vorrei lasciare Hil da sola, e poi non ci sono i tuoi a casa?
Calum: Ho già parlato con Hil, e poi è stata mia madre a chiedermi di invitarti, non vede l’ora di conoscerti.
Kaylinn: Se la metti così, allora, sì, v-va bene.

Calum rise.

Kaylinn: Perché ridi? Ho qualcosa sulla faccia?
Calum: No stupida, è solo che non devi essere così ansiosa quando si parla della mia famiglia, lo noto.
Kaylinn: Beh è normale.
Calum: Non ce ne è motivo, fidati. – mi prese per mano.

Ero già stata a casa Hood, ma avevo avuto l'opportunità di presentarmi solamente a sua sorella, Mali-Koa.

Calum: Mamma sono a casa, c’è Kaylinn con me. 

Non aveva lasciato la presa dalla mia mano, forse perché percepiva ancora la mia ansia.

X: Kaylinn, tesoro! -  spuntò dalla cucina una signora ben curata, dal sorriso splendente, e due fossette identiche a quelle del figlio.

Mi abbracciò senza pensarci due volte, fu lì che Calum lasciò la mia mano, mentre rideva, forse perchè abituato alle reazioni espansive di sua madre.

Kaylinn: E’ un piacere conoscerla. – sorrisi ancora imbarazzata.
X: Oh non darmi del Lei, chiamami pure Joy-Koa, vieni, accomodati pure, ho preparato il pranzo.
Kaylinn: Oh, grazie mille.
Joy-Koa: Certo che sei veramente bella come diceva Calum, hai il fascino italiano!

Concessi uno sguardo a Calum, che seduto al mio fianco, aveva portato la sua mano sulla mia gamba, rassicurandomi.

Calum: Mamma dov’è Mali?
Mali-Koa: Eccomi qua, scusate il ritardo, ora arriva anche Papà, - mi sorrise dolcemente, - piacere di rivederti Kaylinn, come stai?
Kaylinn: Bene, e grazie per l’invito.
Joy-Koa: Ma figurati, sei sempre la benvenuta.
X: Eccomi, chi abbiamo qui?
Kaylinn: Salve. – sorrisi.
X: Ah la famosa Kaylinn, piacere di conoscerti, puoi chiamarmi David.
Joy-Koa: Com’è andata a scuola oggi?
Calum: Bene, solita routine.

Era strana come sensazione, ma di sicuro mi avrebbe aiutato ad avere una visuale più ampia su Calum. Era bello vederlo sorridere insieme alla sua famiglia, avevano tutti la stessa allegria contagiosa.

Mali-Koa: Kaylinn, Calum mi ha detto che anche tu suoni, vero?
Kaylinn: Em sì, merito di mio zio e di mia sorella, è una passione di famiglia.
David: Oh, ma che bella notizia, anche per noi lo è, sai, Mali-Koa canta.
Kaylinn: Veramente? Immagino tu sia brava quanto Calum allora.
Calum: In realtà Kaylinn canta e balla anche.
Joy-Koa: Abbiamo una professionista di fronte, allora. – sorrise emozionata. – Sai Kaylinn, io sono una grande fan di Calum, e tutti appoggiamo la sua band, insieme ai ragazzi. Li conosciamo molto bene, soprattutto Michael, che è amico di Calum da quando erano bambini.
Calum: Anche Kaylinn ci appoggia tanto, - annuii io stessa, - ha scritto anche alcune canzoni per noi.
David: Una ragazza perfetta a tutti gli effetti. – sorrise contento.

-

Summer: Oddio, ti hanno fatto il terzo grado?
Kaylinn: No, no, insomma, non dobbiamo mica sposarci, ci tenevano solamente a conoscermi.
Ilaria: E come sono?
Kaylinn: Sono gentilissimi e simpaticissimi, ora capisco da chi ha preso Cal.
Summer: Che ore sono? - cambiò argomento.
Kaylinn: Le 21,00, tra poco dovrebbero arrivare i ragazzi.

Non feci in tempo a parlare, che suonarono alla porta.
Li feci entrare, uno dopo l’altro, provvisti di birre e cibo spazzatura come piaceva a noi.

Ilaria: Oh oh, mi piace questa scelta. – guardò la sua bottiglia.
Ashton: Chi gioca a Beer Pong?
Ilaria: Io io io.
Luke: Brava Hil, hai lo spirito giusto.
Calum: Io passo. – rimase seduto sul divano insieme a me.
Michael: Sum vieni?
Summer: Corro.

Eravamo rimasti solamente io e Calum in salotto, era da un po’ che non ce ne stavamo per conto nostro.
Portò un braccio attorno alle mie spalle, attirandomi a sé, appoggiando la birra sul tavolino.

Calum: E’ andata bene oggi a pranzo, visto?
Kaylinn: Sì, sono gentilissimi, si vede che hai preso da loro, tua sorella è bellissima come te, sai?
Calum: Nah, io sono  più bello.
Kaylinn: Sempre il solito. – risi. – Non hai caldo con questo felpone?
Calum: E’ una scusa per vedermi senza vestiti o ti preoccupi solamente per me?
Kaylinn: Se non fosse che non siamo soli opterei per la prima. – sorrisi innocentemente.
Calum: Prima o poi se ne andranno. – mi fece sdraiare sotto di lui.
Kaylinn: Non fare il cattivo, e poi non abito più da sola, ti ricordo.
Calum: Posso contrattare con Hil, non c’è problema. – prese a baciarmi il collo lentamente, mentre la sua mano passava più volte tra il mio seno e il mio fianco.
Kaylinn: Calum, non ora, dai.
Calum: Sono tutti fuori, che ti importa?
Ilaria: Ops, ho interrotto qualcosa?
Kaylinn: Ecco che mi importa, - sussurrai a Cal, - no Hil, dimmi pure.
Ilaria: Volevo dirvi che Michael sta già partendo, dovreste vederlo, fa morire dal ridere.
Kaylinn: Arriviamo. – le sorrisi, liberandomi dalla presa di Calum.
Calum: Eddai, due minuti. – mi baciò sullo stesso punto nuovamente.
Kaylinn: Se fai così mi rendi le cose difficili. – mi alzai.
Calum: Questa notte dormo qui, avvisa Hil. – rise mentre ci dirigevamo in giardino.
Luke: Quanto mi mancava il Mickey ubriaco.
Summer: Ma fa sempre così?
Ashton: Mh, sì.
Ilaria: Em, Sum?
Summer: Sì?
Ilaria: Credo che il tuo telefono stia suonando.
Summer: Ouh, grazie.

Sum si allontanò, mentre noi pensavamo a controllare Michael che continuava a correre senza sosta.

Improvvisamente sentimmo delle urla provenire da dentro.

Luke: Sum? Sum? Tutto bene?

Summer: No.

Summer: Papà, ho detto di no.

Summer: Sono da una mia amica.

Summer: No, non ci provare.

Chiuse la chiamata e presa dal nervoso, lanciò il telefono sul divano.

Kaylinn: Ehi Sum, che succede?
Summer: Mio padre viene a prendermi.
Calum: Tranquilla, ne faremo altre mille di serate come questa.
Summer: Non è quello il problema.
Ashton: Allora qual è?
Summer: E’ che .. – il campanello la interruppe.
X: Summer, Summer, esci subito di lì. – sentimmo urlare da fuori.

Sum pareva paralizzata.

Cosa stava succedendo?

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WHAAAT'S UPP?

Spero siate vive e che stiate seguendo ancora questa storia, anche se in base alle visite potrei dire proprio  di sì.
Anw, vi ho lasciato con l'ansia, lo so, ma devo essere un po' cattiva a volte.
Che ne pensate di Ilaria? O meglio, Hil? E della nuova coppia Summer e Michael? Beh beh beh, piacciono anche me, ahahah.
I momenti intimi tra KK e Calum non possono mancare come notate, ma di certo non credo vi diano fastidio, eheh. 
Dunque, sto già divagando troppo, quindi, concludo col dire che mi farebbe veramente piacere ricevere qualche recensione dove mi fate sapere cosa ne pensate.
In ogni caso grazie mille per la lettura e per seguire la storia, spero vi sia piacendo, e spero di non deludervi, tanti chisses, xxxx,

mjstakes
 

 
 
 
 
 
 
 
  
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