Lettere d’amore.
Di Lory
Sono sempre
stata forte, non ho mai tremato in vita mia, ho sempre combattuto e vinto aspre
battaglie: fiera, indomita, orgogliosa.
Eppure adesso mi
ritrovo impaurita a lottare contro un sentimento tanto profondo e, per la prima
volta, temo di crollare in ginocchio; temo di non farcela a resistere, di
piangere tutte le mie lacrime.
Provo a
ricordare, ma alla mente mi giungono solo parole vuote, retrospettive di
assurdi giorni trascorsi a desiderarti, accompagnati da una sensazione di
profonda solitudine.
Chi sei tu? Che
cosa sei?
E che cosa
volevi da me?
Quello che
chiamavi amore è stato solo un gioco infantile e al tempo stesso illusorio, che
mi ha pervasa di amarezza portandomi inesorabilmente a sentirmi perduta.
Ho cercato di
guardare dentro di te per imparare a conoscerti, ma ha troppe sfaccettature la
tua persona ed è impossibile capire chi sei veramente.
L’incertezza è
come una bestia feroce: dilania, sbrana, s’impossessa del corpo e non lascia
nulla, solo freddi brandelli di carne.
Ho creduto alle
tue parole con l’entusiasmo di una bambina, una bambina che hai fatto crescere
troppo in fretta privandola dell’innocenza.
Adoravo anche le
tue frasi più banali, i tuoi gesti, i sospiri delle nostre lunghe notti.
Adoravo tutto di
te, ma non c’era nulla di vero da adorare.
Mesi di
giuramenti, di un futuro ipotizzato, di baci, di carezze e poi
Per quale motivo
non hai avuto sensibilità e hai rinnegato le tue promesse?
Perché mi hai
voluto rendere infelice e tormentata?
Ti sei innamorato di un’altra con troppa facilità e con la stessa
facilità mi hai inflitto l’umiliazione di essere dimenticata.
Proprio tu, che hai avvolto il mio corpo con
le tue braccia, che mi hai posseduta con una voglia travolgente, che hai
imperlato la mia pelle con il tuo sudore.
Tu, Trunks.
Amore, mi
chiamavi.
E tutto questo
amore è finito, proprio quando avevo cominciato a credere di poter realizzare
il nostro sogno.
Sento di non
conoscerti più, forse non ti ho mai conosciuto veramente.
E’ terribile
pensare al tuo sorriso luminoso, dolce, abbagliante, che dapprima mi ha
conquistata e infine mi ha distrutta, facendomi provare un dolore lancinante e
una delusione senza fine.
Me la sono
sentita appiccicata sulla pelle, la tua indifferenza; ho sofferto per come mi
guardavi, quando ho capito che c’era qualcosa di orribile in te.
Quanto mi è
mancato quello che eri; il Trunks sincero che avevo conosciuto, quello di cui
mi ero innamorata e così
Ho sofferto, ho
pianto, ho urlato, ho marchiato la mia anima di vergogna; perché, pur essendo
stata tradita, per molto tempo ho sperato di veder apparire la tua ombra nella
notte. In quei momenti avrei dato tutta me stessa per poter sentire ancora una
volta il sapore delle tue labbra.
Povera Pan, mi
sono consumata a poco a poco, mentre inseguivo fantasie che non avrei mai
realizzato, vivendo eterne giornate senza sorriso.
Mi sono
ritrovata prigioniera della disperazione, frantumata dai brividi di un gelo
ossessionante: chiudevo gli occhi e ascoltavo il respiro del nostro amore
scivolare via, sempre di più.
Non riuscivo a
mangiare, avevo mal di stomaco, avevo solo voglia di nascondermi dal resto del
mondo.
Giorni, giorni,
giorni...
Lacrime,
lacrime, lacrime…
Una cosa da
schifo.
Ho spalancato
gli occhi con orrore, mentre orde di fantasmi fluiti dai nostri ricordi mi
assalivano, cercando di strapparmi l’anima: mi colpivano, mi facevano
sanguinare il cuore. Sono stata incapace di reagire, sono rimasta sospesa ad un
attimo di eternità, vagando alla ricerca di me stessa.
Qualche volta ho
persino sperato che venissi a cercarmi e mi uccidessi, tanto lo avevi già
fatto: avevi già fatto morire la mia anima, tanto valeva che mi squarciassi
anche il corpo.
Ho aspettato, ho
atteso, ho pregato, ma non sei venuto. Non sei più tornato, non ho mai più
sentito la tua voce.
Poi un giorno
tutto questo è passato, mi sono svegliata e con un sospiro ho atteso l’alba, ho
riaperto gli occhi alla luce, ho guardato il cielo azzurro con aria quasi
sognante.
Sapevo che avevo
ottenuto quello che volevo; dopo tutto quel dolore, quel rimpianto, quei perché
senza risposta, ero stranamente viva e vitale. Il mio cuore era colmo di
rinnovata speranza, avevo una leggera voglia di sorridere.
E poi quando mi
hai telefonato, quando ti sei inventato quella assurda scusa del rimorso dicendomi
che mi volevi ancora bene, ho capito che non m'importava esserti amica: eri
scomparso dai miei pensieri, dai miei sogni, forse non eri nemmeno mai stato un vero
amore.
Non m'importa
più di te, voglio guardare più lontano, molto più lontano.
Dopo giorni
cupi, giorni di pioggia, giorni freddi, finalmente provo una piacevole
sensazione di calore: finalmente posso dire con sincerità che riesco vivere
anche senza di te, Trunks Brief. Posso dire che sono di nuovo felice.
Pan ce l’ha
fatta… ha vinto la sua battaglia più dura.
Fine.
Eccomi, ho concluso
questa ff in modo triste, ma del resto non sempre ci può essere un lieto fine in
una fiction come nella vita reale.
Ci tenevo a non
lasciare incompiuto questo lavoro e scrivere quest’ ultima lettera è stata una specie
di sfida contro me stessa e alla fine ho vinto proprio come Pan ^^
Ringrazio le
persone che hanno recensito, quelli che hanno solo letto e quelli che
lasceranno un commento, perché lo lascerete vero un commento? ^^
Un
bacio grande a :
scImMIA- Ciao tesoro, beh, fa sempre piacere ricevere un tuo commento, un
bacione.
GOGETA- Ciao, spero che il finale non ti abbia deluso, grazie per il commento.
Beatrix82- Wow Beatrix
*_* ti ringrazio infinitamente per i complimenti, sai che ti adoro. Un bacio.
Ciao a tutti mi
raccomando lo ripeto, mi piacerebbe un commento anche piccolo piccolo.
a presto.
LORIGETA ^^