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Autore: AlyxF1    01/11/2014    3 recensioni
La Grojband troverà un nuovo amico e, forse per la prima volta, Laney potrebbe provare qualcosa non solo per Corey, ma per qualcun'altro. E magari, i suoi sentimenti sono condivisi...vedremo! :) (E chissà come la prenderà Corey...)
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Corey Riffin, Kin Kujira, Kon Kujira, Laney Penn
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo
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Decimo capitolo – Lacrime amare


Mike stava per esplodere come un vulcano in eruzione, era scuro in volto e delle lacrime di rammarico gli sarebbero uscite dai suoi bulbi oculari di lì a poco. Anzi, a dirla tutta, non sapeva come faceva ancora a resistere a quella voglia di sfogarsi.
Aveva in mano la sua chitarra, nella sua custodia, e si stava dirigendo verso il classico garage della Grojband. Non sapeva se loro, per le urla, avevano sentito il discorso tra lui e suo padre, ma non gli importava.
Andava dritto a passo pesante: la cosa che lo faceva più imbestialire era il fatto che era impotente; lui e suo padre dovevano tornarsene a Toronto, al loro “punto di partenza” del mese scorso, per colpa del suo stupido lavoro da venditore. Era infuriato nero, e non si degnò nemmeno di voltarsi verso casa sua durante il brevissimo tragitto.

La Grojband, che aveva sentito quelle urla quasi disumane da casa Ghebler, avevano sentito tutto il litigio (anche se la porta del loro garage era chiusa, per far capire il casino che proveniva da lì…).
Non sapevano come reagire, però Corey suggerì di non dire nulla riguardo al discorso.
Mike finalmente arrivò, ma chiese l’ingresso dalla porta sul lato bussando pesantemente: non era mai stato così, e i quattro non riuscivano a riconoscerlo.
Quando Mike entrò, l’atmosfera fu molto diversa dal solito: era molto più silenziosa rispetto a, per esempio, ieri, e quindi Mike percepì che Corey, Laney, Kin e Kon sapevano la situazione.
Ad un certo punto, il ragazzo con la camicia a quadri prese parole, con un tono di voce totalmente diverso dal solito Mike tranquillo che Corey e gli altri conoscevano: -Ragazzi, ho due cose molto importanti da dirvi.- Disse mettendosi sul palco, e la voce sembrava già più schiarita di prima: -La prima è una notizia buona: che la Grojband, il prossimo mese, farà uno dei concerti migliori della storia del rock ‘n’ roll ragazzi!- -SI!- dissero Kin e Kon all’unisono, e si batterono un cinque atomico. Ma Laney e Corey avevano capito che era solo un modo per sviare il discorso e sollevare il morale della situazione.
-La seconda cosa che volevo dirvi è…- Mike diventò ancora più scuro in volto, e più triste di quanto non lo fosse già -…che…-
A quel punto Laney salì sul palco del garage e gli diede un grosso bacio sulle labbra, davanti ai loro tre amici. I ragazzi (compreso Mike!) avevano spalancato gli occhi dalla sorpresa, e non credevano a quello che stavano vedendo. E, nel caso di Corey, sperava che non succedesse.
-L’altra cosa è che io e Mike ci siamo…fidanzati!- da quelle parole sembrava che Laney fosse super eccitata dopo quel bacio, ma la realtà era ben diversa… . Laney stava trattenendo anche lei le lacrime, visto che, da lì a domani, non avrebbe più visto Mike, e non avrebbe più riso con lui, suonato il basso con lui, fatto colazione con lui o semplicemente stata bene col…si, COL SUO RAGAZZO! Ne era convinta e non voleva nasconderlo a nessuno, tantomeno a Corey.
A quel punto, Mike diede un altro bacino sulla guancia della rossa, e le bisbigliò nell’orecchio un sincero “Grazie”.
Però sapeva che ora doveva annunciare la seconda notizia: -Purtroppo vi devo annunciare…che domani mi trasferirò nuovamente.- A quel punto Corey, Laney, Kin e Kon, si strinsero attorno a lui in un abbraccio caldo ed affettuoso. In quel momento Mike voleva che quel momento non finisse mai più… Però non c’era solo lui che provava emozioni contrastanti.

Corey, durante l’abbraccio al suo amico, aveva un pensiero che si spaccava in due: la sua parte amichevole con Mike era giustamente triste, visto che in fondo loro erano due ragazzi molto simili nelle passioni e nel carattere; ma dall’altre parte c’era la metà che bruciava di passione per Laney, quella che voleva, senza mezzi termini, Mike fuori dai cogl****, per cercare di conquistare Lanes; non voleva più litigare insieme a lei, com’era successo due notti prima al parco. Pensava, seriamente, che Mike era una delle motivazioni del loro litigio.

Cercandosi di tirarsi su di morale, Mike chiese ai suoi amici di cominciare a suonare.
Lui ci provava a fare finta di niente quel pomeriggio, cercando di suonare al meglio che poteva in quelle condizioni, ma era come se stesse cercando di forzarsi nel suonare la sua chitarra. Per di più, qualche volta cannava qualche nota, tanto che alcune volte costringeva tutti a ricominciare il pezzo.
Fare queste figuracce lo faceva sentire pesante, stressato, ed anche un peso per tutti gli altri. Ogni tanto Laney lo rassicurava, dicendogli che non era per niente un problema, ma questo aiutava solo in parte. Il castano, quando aveva questo peso, si sentiva come un macigno nello stomaco, un macigno che era impossibile da mandar giù.
Finite le prove alle 18:00 del pomeriggio, i cinque si salutarono, anche se sapevano che, per il giorno dopo, il loro gruppo di sarebbe ridotto di un unità. Mike si offrì di accompagnare Laney a casa, per vederla l’ultima volta prima di partire la mattina dopo. La tristezza che gli dava questa frase era infinita.

Laney e Mike si incamminarono verso la casa della ragazza, ma neanche il tempo di allontanarsi dal garage dei Riffin, che Mike si fermò. –Mike, cosa c’è?- le chiese la sua fidanzata, e Mike rispose: -Ho un idea! Vieni!- Mike prese quindi per mano la rossa (ed entrambi arrossirono come pomodori) e si portarono di fronte al suo garage. A quel punto Mike tirò fuori le sue chiavi di casa ed aprì il suo garage.
-Prima di riaccompagnarti, volevo dedicarti una canzone prima del mio addio.- le disse, e così tirò fuori il suo strumento, cioè la sua chitarra, e cominciò a suonare. –Signore e Signori, eccovi questa canzone, dedicata alla ragazza più dolce dell’Universo.- disse scherzando, mentre Laney si mise comoda su una sedia per sentire la canzone fatta apposta per lei.

You have never disappointed me, and that makes me think.
Now I know why I have come here, for your smiles and amazing laughs.
Your kindness warms me, even your red hair is a sweet dream.
Now that I know you, I will never leave your heart alone.
Because for you, I would even sacrifice myself for you own good.


Laney aveva gli occhi lucidi dalla commozione. Non riusciva quasi più a trattenersi  lontana dal ragazzo che stava cantando.
I…WILL DO…ANYTHING…FOR…YOU…
I will kiss, I will laugh, I will care,
I will fight, I will hug, little babe…
I…WILL DO…ANYTHING…FOR…YOU…


Laney, finita la canzone, si precipitò al collo del ragazzo, per riempirlo di baci e di coccole. Si lanciò talmente forte da farlo cascare come una pera cotta. I due erano sdraiati sul palco del garage di Mike, e la situazione cominciava ad essere…beh, diciamo imbarazzante.
Laney, che ormai aveva un viso più rosso dei suoi capelli, lo ringraziò: -E’ fantastica! Sei un mito Mike, grazie…- disse perdendosi nei suoi occhi castano-scuri.
Mike le rispose: -G-Grazie a te per l’abbraccio!- Quel momento quasi gli faceva scordare la brutta notizia del giorno dopo. Quasi però.
Laney si alzò e lo stesso fece Mike, nell’imbarazzo del momento: -O-ok, mi sa che è un po’ tardi…- disse Mike per cambiare discorso e distogliersi dall’imbarazzo del momento. –Andiamo allora!-

Arrivati a casa di Laney, Mike la salutò con un altro abbraccio, probabilmente l’ultimo che si sarebbero scambiati: -Ciao Laney.- -Ciao Mike…-
Purtroppo, quando stava per rientrare nella sua abitazione, Laney cominciò a piangere. Mike non riusciva a vederla così: -Ti prego Laney, no…altrimenti finisce che mi metto a piangere anch’io…- e in effetti, pure sul volto del ragazzo si scorgeva un lacrima –Ti prego, Laney!-
Mentre il mascara nero stava colando sulle sue dolci guancie, disse quasi come un incitazione: -Ti prego, vienimi a trovare appena puoi…e SCRIVIMI!- -Lo farò, giuro!- Detto questo, i due ricominciarono a sorridere, e anche a smettere di singhiozzare. Si salutarono definitivamente.

Mike, tornato a casa, incontrò suo padre:  -Mike! Dov’eri?!- chiese subito il padre, ma poi vide che la faccia del figlio era ricoperto di lacrime: -Scusa…- disse il padre. Finalmente la situazione si era raffreddata tra i due. Ad un certo punto l’adulto si inginocchiò di fronte al ragazzo, e gli fece una promessa: -Ascolta, figliolo, ti faccio una promessa: chiederò al mio capo di farmi spostare, e cercherò di fare tutto il possibile per farti tornare qui a Peaceville.-
Finalmente Mike alzò lo sguardo, e singhiozzando: -Sniff…promettilo!- -Te lo giuro!-


-Alyx


Buonasera Fratelli e Sorelle (Ma cosa sono? Il Papa xD ?) Oggi ho fatto un capitolo un po’ più lungo, forse troppo…
Spero che vi piaccia. Questa storia durerà altri 2/3 capitoli, forse quattro se si prolunga. Ma in realtà ci sarà un seguito, sempre col personaggio di Mike nella storia :)

Un saluto, Alyx

 
   
 
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