Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: Justice Gundam    01/11/2014    4 recensioni
Una nuova avventura attende Ash, il suo inseparabile Pikachu, e la sua fidanzata Misty nel misterioso continente di Unima, dove accompagneranno altri giovani allenatori come loro sulla strada verso la Lega, e li aiuteranno ad affrontare il misterioso Team Plasma. Riusciranno, Ash, Misty, Touko, Spighetto e i loro compagni a salvare Unima e a svelare i misteri che si troveranno davanti? Seguito di Heart Soul Adventures, ma può essere letto senza problemi anche come storia a sè, dati gli scarsi spoiler. (Pokeshipping) (Cavaliershipping) (FerrisWheelshipping). COMPLETATO IL 18 DICEMBRE 2015! SI RINGRAZIA MIRIAM PRIMIANA DELL'AQUILA PER I DISEGNI.
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Misty, N, Touko, Un po' tutti | Coppie: Ash/Misty
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Best Wishes Reload-050

Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

----------

Capitolo 50 - Verso la Spada della Valle

"Allora... beh, se la memoria non mi inganna, era più o meno da queste parti che avevo visto Victini..." disse Burgundy, mentre con il resto del gruppo di Ash, affiancato anche da Damon e dalla sua famiglia, si aggirava per i vicoletti di Eindoak Town. Ognuno di loro si stava guardando attorno con estrema attenzione, attento a qualsiasi possibile indizio che il Pokemon Vittoria fosse da quelle parti... anche se era sicuramente più facile a dirsi che a farsi, dal momento che il piccolo Pokemon sembrava essere stato attento a non lasciarsi dietro nessuna traccia. "Sì... sì, era proprio qui, ne sono sicura! Anche se avevo la luna storta in quel momento, sono sicura che il posto in cui l'ho visto fosse questo!"

L'intenditrice dai capelli viola aveva condotto Ash, Pikachu e i loro compagni fino ad una piazzetta isolata, un po' sequestrata rispetto al resto della città, dove Burgundy ricordava con assoluta sicurezza di aver visto il grazioso Pokemon Vittoria e aver parlato con lui... con l'unico inconveniente che in quel momento, non avevano trovato assolutamente nulla che riconducesse alla presenza di Victini. Il Pokemon Leggendario sembrava essersi semplicemente volatilizzato... e Burgundy, immaginando già come sarebbero andate le cose, fece un'espressione imbronciata e incrociò le braccia sul petto. "Hmph... adesso che non lo vedete, immagino che mi accuserete di essermi inventata tutto, vero? Lo so, tanto, che voi mi considerate solo un'intenditrice di infima classe e una buffona, n'est pas?"

"Panpour..." mormorò il più piccolo dei Pokemon di Misty, un po' confuso davanti allo sfogo effettivamente esagerato di Burgundy. Non gli era sembrato che Misty o qualcun altro del gruppo l'avesse mai ridicolizzata... quella Burgundy aveva la coda di paglia, e bastava poco per farla accendere!

Per fortuna, Touko provvide immediatamente a disinnescare la miccia. "Hey... calma, Burgundy, calma! Non saremo certo noi a mettere in dubbio quello che tu dici! Insomma... dopotutto, Unima è un continente in cui i Pokemon Leggendari hanno plasmato più attivamente la storia rispetto a molti altri, e non mi sembra proprio così improbabile che tu abbia visto Victini!" affermò la ragazzina castana, guadagnandosi un'occhiata sospettosa da parte di Burgundy. "Insomma... nessuno di noi ha mai voluto ridere di te, men che meno Spighetto. E' vero che ci siamo conosciuti da poco, ma non ci sogneremmo mai di mancarti di rispetto."

"Pika pika... chu?" squittì improvvisamente Pikachu, attirando l'attenzione di tutti su un piccolo segno che era rimasto sul terreno di piastrelle di marmo. Gli era sembrato di vedere una strana orma nera grande come una monetina sul terreno... un'orma che certo non sembrava normale! Con un cenno della sua zampina, Pikachu chiamò a sè Ash e i suoi compagni, in modo da far vedere loro la traccia che aveva individuato. "Pika! Pikachu pika pi pikachu!"

"Questa è un'orma di Pokemon! Complimenti per averla trovata, Pikachu!" esclamò Ash, guardando con stupore la traccia mentre con una mano accarezzava la testa al suo starter, che drizzò in aria la codina a forma di fulmine, e squittì in segno di apprezzamento. "Però... è un'orma che non ricordo di aver mai visto prima... certo, io non me ne intendo, però... Damon, magari tu ne sai di più, hai mai visto un'impronta come questa prima d'ora?"

"Potrebbe essere quella di Victini, non si sa mai..." disse Misty, osservando l'impronta.

Il giovane, mostrando un interesse sempre crescente, si chinò verso l'impronta, notando che era stata lasciata da un piede molto piccolo con soltanto due dita... certo, non era un gran dettaglio, ma non c'era nulla che escludesse che si trattasse del Pokemon Leggendario che da molto tempo lui stava cercando...

"Purtroppo, non posso dirlo con assoluta sicurezza..." rispose Damon, dopo aver osservato l'impronta per qualche secondo. "Però, dagli studi che ho fatto, posso dirvi che ci sono delle buone possibilità che si tratti proprio di Victini. Non credo si sia allontanato molto da qui... forse siamo vicini ad incontrarlo!"

"Non riesco quasi a credere che Victini sia qui..." affermò Carlita, il cui Druddigon cromatico si chinò verso l'impronta e la annusò attentamente, in modo da fissarsi in mente l'odore, in modo che potesse seguire meglio gli spostamenti del Pokemon Leggendario della vittoria. "Fratello, tu sei convinto che il ritorno di Victini potrebbe significare l'inizio di una nuova era per il Popolo della Valle... in che senso intendevi?"

"Qualcuno ha parlato di Victini?" chiese improvvisamente una voce, proveniente da un vicoletto vicino, prima che Damon potesse rispondere alla domanda della sorella minore. Un gruppetto di persone vestite in maniera simile a Damon, con abiti tradizionali un po' rozzi ma funzionali, emerse dalla stradina... accompagnati da qualcun altro che Ash riconobbe subito: a fianco di due sconosciuti - un uomo abbastanza anziano, con una barbetta grigia appuntita sul mento e una fascia rossa legata attorno alla fronte; e una donna sulla quarantina dalla pelle abbronzata e dai capelli scurissimi, legati in treccine e decorati con delle perline blu - stava camminando Georgia l'Annientadraghi in persona, che in quel momento stava avanzando verso Ash e i suoi amici, con un sorriso sicuro sul volto. "Beh, guarda caso, anche noi lo stavamo cercando! Ero venuta qui per vedere se avrei avuto occasione di battermi con un po' di draghi forti, ma a quanto pare adesso ho trovato qualcosa di ancora più interessante... non capita a tutti di avere a che fare con una leggenda legata alle origini di Unima!"

"Georgia! A quanto pare, finiamo sempre per incontrarci..." commentò Misty, restituendo lo sguardo arguto dell'allenatrice dai capelli fucsia. Georgia si aggiustò il berretto sulla testa, mentre i suoi due accompagnatori osservavano con aria dubbiosa il gruppo di allenatori riunito davanti a loro. Sembravano in qualche modo sospettosi del fatto che altri stranieri fossero rimasti coinvolti in quella situazione particolare... "E... adesso che fai qui, con questi due signori? Come mai questo improvviso interesse per Victini?"

"Beh, solo perchè il mio scopo principale è diventare la più forte Annientadraghi di tutta Unima, questo non vuol dire che non sono in grado di interessarmi anche ad altre cose, non trovi?" rispose sarcastica Georgia. "E questa storia sulle origini di Unima mi è sembrata molto interessante! Anche se mi dà un po' fastidio sapere che dei Pokemon Drago sono stati all'origine del nostro continente..."

"Come mai questa ostilità nei confronti dei Pokemon Drago, ragazza? Vorrei togliermi questa curiosità se è possibile." disse il vecchietto, facendo la stessa domanda che Carlita aveva in mente... e il Druddigon cromatico di quest'ultima grugnì con fare vagamente indignato.

L'Annientadraghi alzò le spalle. "Diciamo che si tratta di una sfida a me stessa, può bastare?" affermò. "Non si preoccupi, signor Ravine, non voglio certo criticare voi o nessun altro. E' che io, personalmente, non ho una gran simpatia per questo tipo di Pokemon. Ci può stare, no?"

"In effetti, non posso darle torto..." mormorò tra sè Misty. "Io stessa ho ancora la mia classica paura folle dei Pokemon Coleottero... anche se cerco di evitarli il più possibile invece che andarli a sfidare..."

La donna dalla pelle abbronzata cercò di riportare il discorso sui binari su cui doveva andare. "Se posso intervenire... desidererei richiamare la vostra attenzione sul problema attuale." affermò. "Al momento, avremmo bisogno del vostro aiuto per cercare Victini, il Pokemon Vittoria... a questo proposito, il mio nome è Glacine, e sono una rappresentante delle tribù del nord... e al mio fianco c'è Ravine, l'anziano della tribù del Canyon, nel sud della Valle."

"Il venerabile Ravine e la sorella Glacine sono tra i rappresentanti delle tribù che ho incontrato nel corso dei miei viaggi." affermò Damon, dopo essersi scambiato un saluto amichevole con Ravine e Glacine. "Al momento, stiamo collaborando per portare aiuto e supporto alle tribù più disagiate. E... Victini potrebbe essere fondamentale per raggiungere il nostro scopo. E' per questo che lo stiamo cercando."

Spighetto corrugò leggermente la fronte, non del tutto convinto. Non aveva dubbi che le intenzioni di Damon fossero sincere... ma cosa aveva intenzione di fare esattamente con Victini, una volta che fosse riuscito a ritrovarlo? Per qualche motivo, il ragazzo dai capelli verdi non era del tutto sicuro che, qualsiasi cosa Damon volesse fare con Victini, sarebbe andata bene...

"Beh, per me va bene. Allora, Ash... dicevi che avete trovato delle traccedi questo Pokemon Leggendario?" chiese Georgia, avvicinandosi all'impronta che Ash aveva visto sulla strada dissestata e gettandoci un'attenta occhiata.

"Sì, ci sono serie possibilità che si tratti proprio di Victini." rispose Carlita, il cui Druddigon si era messo ad annusare l'aria attorno a sè, cercando senza eccessivo successo di sentire nuovamente l'odore del piccolo Pokemon Leggendario. "Voi... sareste in grado di dirci qualcosa di più?"

"Certamente." disse il vecchio Ravine, controllando con estrema attenzione la traccia. "E da quello che so di Victini, posso affermare con sicurezza quasi totale che siamo di fronte ad una sua traccia."

La notizia fece alzare nuovamente la testa a Burgundy. "Visto? Che vi dicevo? La sottoscritta Burgundy Sauvignon ha visto un Pokemon Leggendario prima di voi!" esclamò la piccola intenditrice. "Così nessuno di voi dirà più che sono una che si inventa le cose per darsi delle arie!"

"Accidenti... datti una calmata, okay? Nessuno qui ha detto niente su di te!" rispose Georgia con espressione irritata. Burgundy storse il naso e la guardò con espressione comicamente offesa, mentre Pikachu sussurrava qualcosa all'orecchio di Ash.

"Pikachu, pika pi?" chiese il topolino elettrico. Con un sorrisetto paziente, Ash accarezzò il suo starter sulla testa.

"In effetti è vero, potrei dire a Burgundy quanti Pokemon Leggendari ho incontrato e conosciuto... compreso Arceus in persona..." bisbigliò Ash, ricordando gli eventi di pochi mesi prima, che erano culminati in una battaglia finale al cardiopalma con Grings Kodai, al cospetto del signore di tutti i Pokemon in persona. "Però... insomma, non mi va di sembrare uno che si vanta. E poi, se devo essere sincero, non vorrei rovinarle il suo momento di gloria..."

Pikachu alzò le spalle, accettando la spiegazione di Ash... mentre Touko richiamava l'attenzione del gruppo su un altro piccolo problema, che sembrava essere sfuggito fino a questo momento. "Beh, il fatto che abbiamo praticamente confermato che si tratta di Victini è una gran bella cosa. Ma adesso, avremmo un altro problema. Come facciamo a convincerlo a farsi vedere? Non mi dà l'impressione di essere un Pokemon molto disposto a mostrarsi." chiese.

Damon non sembrava più di tanto preoccupato. "Una cosa alla volta, mia giovane amica." affermò, ottenendo gli sguardi di approvazione di Ravine e Glacine. "Intanto, è già un bun risultato che abbiamo confermato la presenza di Victini qui attorno. Il resto lo vedremo in seguito." disse. Carlita si avvicinò all'impronta che il Pokemon Vittoria aveva lasciato sul terreno, osservandola con espressione pensierosa... e il suo Druddigon, dopo aver fatto un ultimo tentativo di ritrovare le tracce di Victini, scosse la testa desolato.

"Drud." grugnì, e Carlita gli fece un cenno con la testa per dirgli che non era il caso di prendersela. Dopotutto, non si poteva certo pretendere di ritrovare un Pokemon Leggendario così facilmente.

"Questa sì che è una notizia incredibile..." disse Glacine, toccando il terreno attorno all'impronta di Victini. "Dobbiamo fare rapporto al sindaco Mannes di quello che abbiamo scoperto. Non possiamo certo perdere nuovamente di vista Victini, dopo che abbiamo fatto tanta fatica per ritrovarlo."

"Ma cosa volete fare con Victini? In che modo... pensate che lui vi aiuterà a migliorare le condizioni di vita della vostra gente?" chiese Misty, che aveva già visto abbastanza persone cercare di sfruttare i Pokemon Leggendari a proprio vantaggio da non potersi fidare automaticamente di chiunque fosse interessato ad uno di loro.

Damon non ebbe esitazioni a rispondere. "E' tutto molto semplice, in realtà. Con l'aiuto di Victini, saremo in grado di controllare la Dragoenergia che è rimasta sigillata sotto la Spada della Valle, e usarla per riportare il nostro paese allo splendore di un tempo." affermò. "E' per questo che vorrei chiedere a Victini di collaborare - grazie a lui, prendendo in prestito il suo potere come fece il re tanti secoli fa, potremo riportare la Spada della Valle nel luogo a cui appartiene. E' in nome di questo obiettivo che ho viaggiato in lungo e in largo per Unima, in questi ultimi tre anni."

"Nel corso delle sue peregrinazioni, Damon ha incontrato molte persone come noi - i capitribù del Popolo della Valle, che ogni giorno cercano di fare in modo che la loro gente possa vivere dignitosamente." spiegò Glacine. "Molti di noi hanno scelto di rifiutare la proposta di Damon, pensando che la vita che conduciamo adesso sia una prova da accettare, e che cercare di riportare tutto com'era prima sarebbe stato pericoloso. Ma noi non siamo d'accord con questa concezione retrograda della vita e del... destino." Pronunciò l'ultima parola senza cambiare espressione, ma ugualmente mostrando che la ripugnava.

Spighetto, tuttavia, volle dire la sua. "E' una grave decisione quella che avete preso, e mi auguro che ve ne rendiate conto." affermò. "Dopotutto, state comunque intervenendo in un campo che non era inteso per noi semplici esseri umani, e se i poteri di Victini dovessero essere usati in maniera sbagliata, le conseguenze potrebbero essere terribili, per Unima e per il mondo intero."

"Certo... ne siamo perfettamente consapevoli, Spighetto." rispose Damon. "Per questo abbiamo tutta l'intenzione di prendere le dovute precauzioni. Non permetteremo a nessuno che non sia fidato di avvicinarsi a Victini, e faremo in modo che noi siamo gli unici a sapere che si trova in questa città. D'altra parte, è già da tempo che questo progetto è in piedi."

"Tuttavia, penso che adesso si stia facendo tardi." disse Ravine, alzando lo sguardo e vedendo che il sole cominciava a scendere verso l'orizzonte. "Credo che per oggi possiamo sospendere le ricerche, sono sicuro che Victini non potrà andare tanto lontano."

"Va bene... ragazzi, voi avete un posto dove dormire, per questa notte?" chiese Damon ad Ash e aisuoi compagni. "Se non è così, penso che mia madre e mia sorella non avranno problemi ad ospitarvi per un po'. Dimmi tu se sbaglio, Carlita."

"Per me non ci sono problemi, e anche la mamma credo che sarebbe disposta." rispose la ragazzina. "Certo, non sarà la migliore sistemazione del mondo, ma per noi non sarebbe un disturbo."

"Ma saremmo comunque degli ospiti in casa, e temo che finiremmo per mettervi a disagio in ogni caso..." disse Spighetto, sempre considerato nei confronti degli altri. "Se i miei compagni sono d'accordo, passeremmo la notte al Pokemon Center come di solito facciamo quando ci troviamo in una città."

Spighetto guardò verso il resto del suo gruppo, Burgundy e Georgia comprese... e nessuno di loro ebbe nulla da dire, sorprendentemente neanche Burgundy. "Per una volta, immagino di dover dare ragione al signorino Spighetto qui presente." affermò l'intenditrice dai capelli viola. "Dopotutto... una delle qualità fondamentali per un'intenditrice di classe è la capacità di adattarsi alle circostanze."

"Anche a me non dà problemi." rispose Georgia alzando le spalle. "Anzi, ho viaggiato per così tanto tempo da sola, che per una volta non mi dispiacerà passare la serata con un po' di gente."

"Capisco..." affermò Carlita. "Però... se non altro, permetteteci di offrirvi una cena a casa nostra. Sapete, non capitano molti ospiti da queste parti, e una volta tanto, ci piacerebbe poter passare una cena in compagnia di qualcun altro."

Inutile dirlo, la cosa andò subito a genio a molti... in particolare ad Ash e Pikachu, che si guardarono con espressione d'intesa, prima che il simpatico roditore elettrico rivolgesse un segno dell'okay al suo allenatore. "Pika pi... pikachu pika pi!" esclamò, drizzando allegramente le orecchie.

"Sono perfettamente d'accordo con te, Pikachu! Sinceramente, ho una certa fame, e mangiare assieme a tutti quanti... sarebbe un bel modo per passare la serata!" affermò il ragazzo dai capelli neri, sentendosi ringalluzzito all'idea di una cenetta in stile tradizionale. Anche il serio Damon non potè fare a meno di sorridere davanti alla spontaneità di quel giovane allenatore, anche ora che la sua fidanzata lo rimproverava bonariamente.

"Insomma, Ash! Ti sembra il momento di pensare a mettere cibo nello stomaco?" chiese Misty, facendo un'espressione affettatamente severa. Touko alzò le spalle e ridacchiò, ormai abituata ai bisticci giocosi dei due fidanzatini... e Burgundy alzò le spalle, pensando che in fondo poteva andare anche peggio. Certo, mangiare assieme a quell'antipatico di Spighetto non era il massimo, ma se non altro, adesso quelli sembravano avere un po' più di rispetto per lei...

----------

"Wow! Questa cena è stata davvero deliziosa! Grazie mille, signora Juanita... è stata davvero molto gentile!" affermò Ash, una volta terminata la zuppa piccante che, fino a cinque minuti prima, riempiva il piatto che il ragazzino dai capelli neri teneva sulle ginocchia! Il gruppo era seduto nel soggiorno della casa di Juanita, seduti su dei pagliericci posti in circolo attorno ad un focolare, e si stavano godendo una cena in compagnia, lontano da qualsiasi pensiero su Pokemon Leggendari e miti delle origini di Unima. "Certo, adesso immagino che mi ci vorrà qualche litro d'acqua per far passre il bruciore, ma ne è davvero valsa la pena!"

"Lo prenderò come un complimento, ragazzo!" affermò Juanita con un sorrisetto complice, per poi rivolgersi a Georgia che sedeva vicino a lei, e stava mangiando la sua zuppa lentamente, quasi con riluttanza... e il cui sguardo normalmente arguto e dal tono superbo sembrava ora vagamente malinconico... "Va tutto bene, ragazza mia? C'è qualcosa che non va?"

"No... no, assolutamente niente... del resto, io sarò l'ultima a lamentarmi di una cena che mi è stata offerta così..." disse Georgia, cercando di darsi ancora una volta un tono. "E' solo che... beh... non mi aspettavo che mi avrebbe scatenato tanta nostalgia. Mi... mi ricorda molto... la zuppa che faceva la mia nonna, quando ero piccola e non avevo ancora iniziato il mio viaggio..."

Lo sguardo di Touko si spostò verso la giovane Annientadraghi, stupita da quell'inaspettato momento in cui Georgia aveva mostrato un lato più sensibile del suo carattere. Anche Burgundy aveva fatto una pausa dai suoi esercizi gastronomici - nei quali si era buttata senza preoccuparsi troppo della forma e dell'eleganza - per gettare uno sguardo vagamente stupito all'Annientadraghi.

Tuttavia, Georgia non si lasciò trasportare dal sentimentalismo tanto a lungo, e dopo essersi schiarita la voce, fece una domanda, curiosa di sapere quali sarebbero state le loro prossime mosse non appena Victini fosse caduto nelle loro mani. "Beh, lasciamo perdere queste sciocchezze... piuttosto, posso fare una domanda? Esattamente, com'è che farà Victini a liberare questa... Dragoenergia e a riportare la Spada della Valle nel luogo a cui dovrebbe appartenere? Voglio dire, anche soltanto dando un'occhiata là fuori, non si tratta di una casetta di cartone!"

"Secondo mio fratello, una volta che Victini sarà giunto nella sala di controllo della Spada della Valle, avrà la possibilità di controllare l'intero complesso usando il suo potere... e non solo, potrà anche controllare il flusso della Dragoenergia e fare in modo che non fuoriesca tutta in breve tempo, evitando così conseguenze molto dannose per l'intera regione." rispose Carlita, cominciando a raccogliere i piatti vuoti di tutti i commensali. "Almeno, questo è quello che sono riuscita a capire della spiegazione che mi ha dato... e visto che Victini è il Pokemon che ha fatto in modo che la Spada della Valle fosse piazzata lì in tempi antichi, non vedo perchè dubitarne."

"Io... continuo a pensare che sia imprudente cercare di interferire con poteri che noi umani non possiamo neanche capire, meno che mai controllare." affermò Juanita, ancora scettica riguardo gli scopi di suo figlio. "Posso capire che Damon voglia aiutare i nostri fratelli... ma continuo a dire che ci sono altri modi per farlo."

"Sono sicuro che cambierai idea quando vedrai i risultati, madre." disse Damon rispettosamente.

----------

"Hmm... e così, dite che quegli stessi allenatori che hanno ostacolato noi del Team Rocket in passato, adesso sono qui ad Eindoak Town, e potrebbero essere già sulle tracce di Victini?" chiese Domino, rivolta al trio Rocket che aveva appena finito di fare rapporto alla biondina su quanto era successo. "Ash Ketchum, Misty Waterflower... e quei ragazzi che fanno loro da compagni di viaggio. Ma di quelli, immagino che non sappiate ancora abbastanza da potermi dire quali siano le loro squadre di Pokemon, e in che rapporti sono con gli altri due."

"Beh, possiamo dire con sicurezza che sono in rapporti di stretta amicizia." affermò Meowth, con un breve sospiro. "Tuttavia, a parte questo, non credo di poter essere più preciso."

Domino alzò le spalle. "Poco importa. Loro non sono un fattore determinante, visto che il nostro obiettivo è Victini." affermò. "O, se non è possibile, credo che almeno prelevare un po' della Dragoenergia o del potere di Victini sarebbe comunque un buon modo per mandare avanti i nostri piani."

"Dragoenergia?" chiese James, alquanto perplesso da quella nuova parola che non ricordava di aver mai sentito.

Domino si aggiustò il cappello, sorridendo con aria di superiorità. "Sì... questo è un vantaggio di quando ci si prende il disturbo di documentarsi su quello a cui si da la caccia." affermò la biondina. "Bene... vedete, a Victini è legata una leggenda che narra delle origini di Unima... e dei due Pokemon Drago che hanno dato inizio alla grande guerra, Zekrom e Reshiram! Ma questo non è che un contorno, un di più... quello che ci interessa è accadere alla Spada della Valle e alla Dragoenergia, in modo da poterli usare per i piani del Team Rocket."

"E allora, scusa... come facciamo a tenere d'occhio Victini e i mocciosi?" chiese Jessie, sentendosi alquanto irritata dal tono della biondina. Era davvero fastidioso vederla tanto convinta e sicura di sè, quando invece lei non aveva la minima idea di cosa fare.

Inutile dire che Domino aveva già la risposta pronta. "Beh... non è un problema, voi sapete bene che io sono la migliore spia del Team Rocket! Non mi sarà difficile farmi passare per una qualsiasi abitante di questa cittadina e tenere d'occhio Ash e i suoi compagni. E quando sarà il momento non avrò problemi a colpire e a sottrarre Victini a quel branco di sciocchi." affermò. "Nel frattempo... voi tre vedete di non fare stupidaggini, e soprattutto di non farvi scoprire! Contiamo sull'effetto sorpresa, dopotutto!"

"Va bene, va bene... stai tranquilla, non abbiamo nessuna intenzione di intralciare i piani del Team Rocket... ancora una volta!" mormorò Jessie con una venuzza pulsante sulla fronte, ricordando con acredine ciò che era accaduto solo qualche mese prima al Settipelago, quando avevano aiutato Ash e gli altri a sfuggire ad Archer e agli altri comandanti el Team Rocket. Non era stato davvero un bel momento, considerato come Archer e i suoi tre sottoposti avevano cercato di eliminarli una volta che non erano più serviti come esca...

"Bene... immagino che non vi piacerebbe che io facessi rapporto al capo di una vostra eventuale mancanza di collaborazione, dico bene?" chiese retoricamente la giovane spia del Team Rocket. "Vorrà dire che per adesso, il piano è chiaro. Poi ci regoleremo su cosa fare per raggiungere la Dragoenergia, o comunque contenere il potere di Victini. Io sarò pronta già domani mattina... voi, intanto, raggiungete la Spada della Valle, e verificate che non ci siano trappole, o altri imprevisti. Deve essere tutto a posto, per quando entreremo in azione!"

"Ehm... vuol... vuol forse dire che dovremo andare noi tre, da soli, in quella specie di catapecchia gigante a forma di spada?" chiese James, con una buffa espressione di fifa sul volto. Quando si voltò verso Jessie e Meowth e capì che non c'era modo di svincolarsi da questo compito che suonava alquanto pericoloso, il ragazzo dai capelli azzurri sospirò rassegnato e annuì. "Sigh... e va bene, visto che è una cosa che dobbiamo fare per forza... ma se qualcosa va male, non date la colpa a me, okay?"

Meowth sbadigliò stancamente, abituato a situazioni simili. In pratica, Domino si era presa la parte più semplice del piano, mentre loro tre andavano a provare le acque... "Non te ne lamentare, James, ragazzo mio... almeno pensa che abbiamo con noi Arbok, Weezing e gli altri, e che in ogni caso è un incarico di fiducia! Se riusciremo a soddisfare il capo, potremmo anche guadagnarci una promozione, no?"

"Sì... ammesso e non concesso che facciate bene il vostro lavoro." disse Domino, non esattamente entusiasta all'idea che quei tre sciocchi stessero per guadagnarsi una posizione simile alla sua. "Anche se non siamo certo amici, sarò disposta a mettere una buona parola per voi con il capo."

Jessie sogghignò argutamente. "E va bene... anche se l'inimicizia è reciproca, ti ringrazio!" affermò. "Domani sarà una giornata impegnativa, quindi... noi ti salutiamo e ti auguriamo buon proseguimento di serata!"

"Arrivederci..." disse James, salutando un po' timidamente mentre lui e i suoi due amici di mille avventure si allontanavano... e un istante dopo, una delle Pokeball di Jessie si aprì di scatto, e ne uscì, come da programma, Wobbuffet, che si mise in piedi come un soldatino e fece il suo classico saluto militare!

"WOBBUFFET!" esclamò il Pokemon Psico, dimenando la sua strana coda nera...

"E... cercate di fare qualcosa per quell'insulso Pokemon." affermò Domino senza scomporsi, mentre Jessie borbottava qualcosa tra i denti e richiamava Wobbuffet nella sua sfera. "Non andrebbe bene se saltasse fuori all'improvviso e vi tradisse."

"Questo lo sappiamo già..." disse Meowth, massaggiandosi la testa come se gli stesse venend un'emicrania.

----------

La mattina dopo, Ash, Pikachu e i loro compagni si erano alzati di buon'ora per fare una buona colazione e mettersi presto alla ricerca di Victini... e in effetti, Damon e Carlita, assieme al vecchio Ravine e a Glacine, erano arrivati al Pokemon Center per venirli a prendere. Burgundy, in particolare, era contenta di cominciare la ricerca, visto che trovare il Pokemon Leggendario di cui lei aveva parlato voleva dire dimostrare una volta per tutte che le sue non erano soltanto vanterie!

"Bene, Ash, mi sembra che ci siamo tutti... adesso torneremo nel quartiere dove avete visto Victini, e cercheremo altre tracce." affermò Damon, non appena il nutrito gruppetto cominciò ad inoltrarsi nei quartieri periferici della graziosa cittadina. I Pokemon, in particolare, erano tutti in allerta, e tendevano tutti i loro sensi per cogliere il minimo cenno della presenza di Victini... e Ash cercava di sentire la sua Aura con tutte le sue forze, per ora senza successo.

"Mi sembra una buona idea, monsieur Damon... ma sfortunatamente, almeno per adesso, non mi sembra che stiamo avendo un gran successo." affermò Spighetto. Vedendo che da solo non riusciva a fare molto, Ash pensò rapidamente e tirò fuori la Pokeball contenente la sua Larvesta, che apparve in un lampo di luce e fece accendere i corni zigzaganti che le coronavano il collo!

"Una Larvesta?" chiese Georgia, guardando con stupore il baco fiammeggiante... mentre Misty si ritirava a distanza di sicurezza con una risatina nervosa. "Non è un Pokemon che si vede tanto spesso. Dov'è che l'avete trovato?"

"Alle rovine del Castello Sepolto, in pieno Deserto della Quiete." rispose Touko, indicando il nuovo Pokemon di Ash a Georgia, Burgundy e ai nativi. "O meglio, è stata Larvesta a trovare noi. Non ci ho capito moltissimo, ma fondamentalmente, Larvesta ha chiesto lei stessa di unirsi al gruppo di Ash, tramite una cosa che chiamano Aura... non ho capito al cento per cento cosa fosse, ma mi basti dire che si tratta di una sorta di telepatia che permette ad un allenatore e al suo Pokemon di comunicare con il pensiero."

"Sarebbe utile per fare delle valutazioni accurate. Diventerei un'intenditrice di classe S in men che non si dica..." affermò Burgundy, un po' invidiosa. Perchè Ash aveva queste fortune e lei no?

"Aaaah, grazie mille, Ash! Cominciavo a sentirmi un po' annoiata di stare là dentro..." affermò la Pokemon Coleottero / Fuoco, stiracchiandosi come un gatto! "Hmm... come mai c'è tutta questa gente con noi? S-scusami tanto, Ash... ma lo sai che io non me la cavo molto bene quando sono in mezzo a tutta questa folla..." Si ritirò con fare imbarazzato, tenendosi vicino al suo allenatore mentre Pikachu si avvicinava alla sua più recente compagna di gruppo per dirle che non c'era bisogno di avere paura.

"Pika pikachu, pika pika pi!" squittì il topolino elettrico, per poi indicare Damon, Carlita e gli altri due nativi, che osservavano con curiosità il raro Pokemon Coleottero. Incoraggiata da Pikachu, Larvesta si guardò attorno, pur sentendosi ancora abbastanza intimorita dal fatto di essere sotto gli occhi di tutti dopo aver passato tutta la sua vita nell'oscurità del Castello Sepolto.

"Sei... sicuro che posso stare tranquilla, Pikachu?" chiese telepaticamente il baco fiammeggiante. "Perchè... ecco... se me lo dite voi, io sono disposta a fidarmi..."

Ash si chinò per accarezzare Larvesta sul capo, stando bene attento a non toccare i cornetti incandescenti. "Puoi stare tranquilla, Larvesta... sei tra amici, qui." affermò. Anche Touko si avvicinò alla Pokemon Coleottero / Fuoco, cercando di metterla a suo agio.

"E' vero. Siamo compagni di squadra, dopotutto. Puoi rilassarti, non abbiamo nessuna intenzione di farti del male o metterti in imbarazzo." disse Touko. "Siamo semplicemente qui con degli amici che abbiamo conosciuto da poco, e li vorremo aiutare con un problema che hanno." Tra sè, Misty si ritrovò a pensare che, per quanto non fosse ancora una fan dei Pokemon Coleottero, e probabilmente non lo sarebbe stata mai, Larvesta dava l'impressione di essere anche carina, tra la sua timidezza e il fatto che si fidasse così incondizionatamente di Ash e Pikachu...

"Pika pika, pi pika chu pika... Pika pikachu?" spiegò Pikachu a Larvesta, che sbattè gli occhi, un po' sorpresa dalla domanda, e poi annuì. Adesso sembrava un po' più decisa e sicura di sè del solito...

"Beh..." Ash riuscì a percepire i pensieri della Pokemon bruco grazie alla sua Aura. "Se si tratta di percepire le tracce lasciate dall'Aura di un Pokemon, allora non credo che per me ci saranno problemi... sì, posso farlo. Ditemi semplicemente quand'è che posso iniziare..."

Mentre Ash, Pikachu e Touko cominciavano a spiegare a Larvesta di cosa si trattasse, Georgia si avvicinò a Misty per farle una domanda. "Cosa significa questa storia? E' una mia impressione... o il tuo ragazzo sta comunicando in qualche strano modo con quella Larvesta?" chiese. "Perchè... non mi sembra che quel Pokemon gli stia parlando. Com'è che funziona?"

"Vorrei saperlo anch'io..." affermò Burgundy. "Com'è che il tuo ragazzo riesce a parlare così con i suoi Pokemon e noi no? Non mi sembra giusto, ecco!"

"E' un po' complicati da spiegare..." fu la risposta di Misty. "Ma per non farla troppo lunga, posso dirvi che Ash è in grado di usare l'Aura, e a quanto pare, anche quella Larvesta. Poi non so come facciano... non sono mica un'esperta di queste cose!"

"Aura?" chiese Damon, mentre Larvesta cominciava a scandagliare la zona usando i suoi sensi soprannaturali. "Ne ho già sentito parlare... in pratica, si tratta di un'energia misteriosa che è presente in tutte le creature viventi, ma che sono alcune, definite Guardiani dell'Aura, sono in grado di usare a loro piacimento."

"Sì, più o meno è così..." affermò il ragazzino dai capelli neri, strizzando un occhio. "Anche se... beh, non è che mi vada tanto di vantarmi di questa storia dell'Aura. Dopotutto, non è da molto che l'ho scoperta, e anche così, non mi sono allenato moltissimo per imparare a controllarla. Ho fatto qualcosa, ma... non sono per niente esperto!"

"Ash... Mi sembra che Larvesta abbia percepito qualcosa!" esclamò improvvisamente Touko. La ragazzina dai capelli castani aveva visto che la Pokemon Coleottero / Fuoco si era alzata in piedi di scatto, guardando in direzione di un vicoletto, e stava cercando di attirare l'attenzione dei ragazzi, ravvivando le fiamme che ardevano sui suoi "corni".

"Sento un'Aura strana, Ash... non molto bene, ma la sento! E' diversa da quella di qualsiasi altro Pokemon io abbia percepito in vita mia..." aggermò telepaticamente Larvesta. "Però sono sicura che si tratta di Victini! Presto, venite! Da questa parte!"

"Aspetta, Larvesta, non avere fretta... ti porto io, stai tranquilla!" esclamò Ash, cercando di raccogliere Larvesta... e lanciando un breve grido di dolore quando appoggiò il palmo di una mano su un punto incandescente del corpo del baco! "AAAAARGH! Cavolo, se fa male! Mi sembra di aver messo la mano su un ferro da stiro..."

Misty sospirò stancamente e chiesea Panpour di spruzzare un po' di acqua fresca sulla mano scottata di Ash, che aveva già preso un buffo colorito rosso fuoco! "Magari, se la prossima volta stai un po' più attento a dove prendi i tuoi Pokemon, Ash Ketchum..." disse, mentre gli altri membri del gruppo, tutt'attorno, si lasciavano scappare un grosso gocciolone di sudore dalla testa.

"Panpour!" commentò la scimmietta azzurra, dopo essersi assicurata che la mano di Ash fosse più o meno a posto. Guardò verso Pikachu, come se stesse rivolgendogli una domanda, e il topolino elettrico rispose annuendo e incrociando le braccia davanti a sè.

"Pikachu..." rispose Pikachu, ricordando le frequenti scariche elettriche che dava al suo allenatore nei primi tempi in cui viaggiavano assieme. Larvesta abbassò la testa come se stesse facendo una serie di inchini, scusandosi per aver scottato la mano al suo allenatore...

"Tranquilla, Larvesta... dovevostare io più attento a prenderti... ora, forza, non perdiamo tempo e andiamo da Victini!" esclamò Ash, infilando per primo il vicoletto che la sua nuova Pokemon aveva indicato. Il gruppo seguì a ruota, richiamandolo perchè non si allontanasse troppo... e senza accorgersi della figura femminile vestita in abiti tradizionali che, apparentemente in attesa vicino ad un lampione, stava invece osservando con attenzione i movimenti di ognuno di loro. Domino sorrise maliziosamente tra sè, ringraziando la sua buona stella per il fatto di aver individuato Ash e il suo gruppo così presto...

"Bene, sta andando anche meglio del previsto." affermò Domino tra sè. "Con un po' di fortuna, Ash Ketchum mi porterà dritta da Victini, e quei tre imbranati avranno preparato tutto per quando arriverò alla Spada della Valle."

----------

"Accidenti... certo che questo posto è ben conservato, per avere più di tremila anni..." commentò James, camminando lentamente e con prudenza attraverso i corridoi polverosi dell'interno della Spada della Valle: visto dall'interno, lo strano edificio dava l'impressione di una sorta di cattedrale gotica del decimo secolo, con grandi e maestose arcate che non erano state toccate più di tanto dall'impietoso passare dei secoli. L'architettura era un impressionante miscela di curvature ed angoli che creavano un magnifico insieme, e anche i pavimenti di gelido marmo colorato avevano resistito più che bene al tempo. In effetti, il trio di imbranati criminali si era accorto che la temperatura era scesa notevolmente, entrando nell'edificio. Mentre all'esterno faceva molto caldo, come si addiceva all'estate, all'interno della Spada della Valle c'era un gelo penetrante, che entrava nelle ossa dei due giovani e del loro amico Meowth, e faceva venire loro i brividi.

"Sì, l'abbiamo notato, James, ragazzo... però, al momento è un'altra la cosa a cui sto pensando. E cioè, dov'è che dobbiamo andare per poter controllare questo posto e magari sapere qualcosa in più della Dragoenergia? Domino arriverà da un momento all'altro, se ricordo bene quanto è efficiente..."

"Bah, sono sicura che con i mocciosi, anche lei avrà il suo bel filo da torcere!" replicò Jessie, massaggiandosi le spalle per un attimo in modo da scacciare temporaneamente il freddo. "Piuttosto... non è che da queste parti si trova qualcosa con cui riscaldarci? Questo posto sembra un frigorifero! Non mi stupisce che si sia conservato tutto così bene!"

Con un ronzio incerto, la Yanmega di Jessie scese di quota portandosi quasi a fianco della sua allenatrice, i grandi occhi compositi puntati verso un corridoio che si apriva al lato opposto della grande sala. Era un corridoio che si inoltrava nella zona più interna del castello, proseguendo attraverso l'oscurità e facendo venire ancora di più i brividi al terzetto. La libellula gigante si avvixinò con prudenza all'arcata e guardò all'interno con i suoi occhi compositi dopo essersi appoggiata ad un muro... poi, fece cenno ai suoi compagni, sia umani che Pokemon, che era tutto a posto.

James tirò fuori una torcia elettrica e la accese, riuscendo ad illuminare almeno in parte il corridoio immerso nell'oscurità. Meowth si fece avanti e fece cenno agli altri due di seguirlo, tenendo gli artigli sguainati nel caso ci fosse stato qualcosa di pericoloso. Il corridoio proseguì per diversi metri, addentrandosi sempre di più in quel luogo misterioso... fino a sfociare finalmente in una grande sala dall'aspetto più futuristico rispetto al resto del castello, le cui pareti erano foderate di cellette simili ad un alveare, ognuna delle quali era schermata da una spessa vetrata sfumata di verde... e dietro ad ognuna di esse, Jessie, James e Meowth riuscivano a vedere qualcosa che dormiva - si trattava di Pokemon, senza ombra di dubbio, ma il trio Rocket non riusciva esattamente a vedere di che Pokemon si trattasse. E anche se l'avessero visto, immaginavano che si trattasse di una specie a loro sconosciuta.

"Accidenti, che roba... Jessie, hai visto anche tu?" esclamò James, avvicinandosi alle cellette e puntando la luce elettrica verso di esse. Ora che vedeva un po' meglio, si era accorto che i Pokemon che stavano all'interno delle cellette erano dei piccoli ammassi di gelatina addensati attorno ad un nucleo con dei buffi occhietti neri e la bocca triangolare, e alcuni di essi erano un po' più grandi degli altri e stavano un po' più stretti nei loro giacigli. Tutti, senza eccezione, stavano dormendo profondamente... e anche quando un'incuriosita Jessie andò a bussare sui vetri non ottenne da essi nessuna reazione. "Questi sono tutti Pokemon... da quand'è che staranno dormendo così?"

"Considerando che qui saranno secoli che non passa anima viva... sicuramente per molto tempo! Accidenti, questo posto ha davvero qualcosa di misterioso, se è riuscito a sostenere tutti questi Pokemon per così tanto tempo..." commentò Meowth, per poi cominciare a guardarsi in giro. Le cellette che contenevano i Pokemon si estendevano lungo tutti i muri della stanza semi-illuminata, e al centro di essa, si vedeva qualcosa di grosso e dall'aspetto vagamente minaccioso, da cui fuoriuscivano dei grossi cavi che raggiungevano il soffitto, e attraverso esso, arrivavano fino alle celle. Sembrava una sorta di macchinario, eppure si vedeva che era qualcosa di antico, e i pezzi con cui era stata assemblato erano pieni di incisioni che ricordavano rune o simboli magici. "Sì, questo posto ha decisamente qualcosa di strano... e non mi dispiacerebbe sapere a cosa serve questo affare!"

"Sembra che ci sia una specie di cabina, là sopra..." disse Jessie, puntando la sua torcia elettrica verso un altro punto dello strano marchingegno, sul quale era montata a circa un metro e mezzo da terra una cabinetta dalle pareti trasparenti, nella quale ci sarebbe potuto stare un Pokemon delle dimensioni di Meowth o di Pikachu... "E' una mia impessione, o ci dovrebbe essere un Pokemon, là dentro?"

"Non credo che ci siano molte altre possibilità. Ma non capisco a che scopo." disse James, guardando con curiosità lo strano oggetto.

Meowth scosse la testa. "Io in quell'affare non ci entro, gente! Non vorrei che mi desse una scarica elettrica o mi facesse il lavaggio del cervello!" esclamò. "Se volete sperimentare di cosa si tratta, cercatevi qualcun altro!"

"Figuriamoci, Meowth. Noi non ci sogneremmo mai di usarti come cavia... èperò, se vogliamo sapere di più di questa cosa, dobbiamo per forza trovare un Pokemon abbastanza piccolo che riesca a starci..." cominciò a dire Jessie... prima che un lampo di luce uscisse da una delle Pokeball di James... e un Pokemon ben conosciuto a tutti e tre ne uscisse fuori con un piccolo grido di trionfo!

"Mime, mime!" esclamò allegramente Mime Jr., apparendo a mezz'aria accanto a James con le braccia aperte come le ali di un aeroplano! James strizzò un occhio, rimproverandosi per non aver immaginato che il suo Pokemon più piccolo avrebbe potuto voler dire la sua in proposito!

"Ah... ciao, Mime Jr... scusa, è un po' che non ti ho fatto uscire dalla tua Pokeball..." affermò James, un po' imbarazzato. "Che succede, Mime Jr.? Aspetta, non mi dirai che hai intenzione di..."

"Mime!" esclamò il piccolo Pokemon Psico, indicando la "gabbietta" nella quale ci sarebbe potuto stare senza problemi. Senza attendere la risposta di James e dei suoi compagni, pensando che sarebbe stato divertente vedere cosa sarebbe successo, Mime Jr. svolazzò verso la gabbietta e ci si infilò dentro, chiudendo la porticina dietro di sè e aspettando, mentre James cercava di recuperarlo...

...

...

Ma, dopo qualche secondo di attesa, non accadde nulla. L'antica macchina rimase del tutto inerte, e Mime Jr., dopo essere rimasto per un po' fermo dov'era, per vedere cosa sarebbe successo, sbattè gli occhi e alzò le spalle, uscendo con tutta tranquillità dalla gabbietta, solo per essere rapidamente ripreso da James e allontanato da quel congegno misterioso. Il ragazzo dai capelli azzurri aveva preso paura, temendo che il suo Pokemon più piccolo venisse preso da quella macchina inquietante...

"Mime Jr, ma cosa ti è saltato in mente? Lo sai che quella cosa ti poteva catturare, vero?" esclamò James, tenendo il piccolo Pokemon stretto tra le mani con tutta la severità di cui era capace - vale a dire, non molta in ogni caso. "E cosa sarebbe successo se... ehm, vabbè... lasciamo perdere, l'importante è che tu stia bene!"

"Mime, mime!" esclamò Mime Jr., protestando un pochino, mentre con dei rapidi e nervosi movimenti delle braccia indicava la capsula. James e i suoi compagni ebbero l'impressione che volesse comunicare loro qualcosa di molto importante che aveva appena scoperto. E come sempre, fu Meowth a fare da traduttore...

"Hmm... mi sembra che Mime Jr. stia dicendo che, in qualche modo, ha capito che questo affare non funziona con un Pokemon qualsiasi." affermò il felino. "Crede piuttosto che sia stato costruito per un Pokemon in particolare, e a questo punto mi viene da pensare che effettivamente si tratti di Victini. In effetti avrebbe senso. Credo che la Spada della Valle tornerà in piena attività quando Victini tornerà qui ed entrerà in quella capsula."

"Capisco... secondo quel libro che abbiamo letto a Zefiropoli, in effetti, il corpo di Victini genera in continuazione energia, come un motore che non ha bisogno di carburante per funzionare." affermò Jessie. "Anche se mi chiedo come sia possibile..."

"In effetti, è una vera e propria violazione delle leggi della termodinamica..." disse Meowth, ridacchiando sotto i baffi. "Ma a noi non importa più di tanto, giusto? Quello che ci interessa è mettere le mani su Victini e sulla Dragoenergia."

"Anche questo è vero..." rispose James, coccolando il suo Mime Jr. "Immaginatevi che cosa ci potrebbe fare il capo con un Pokemon di questo genere e una tale fonte di energia... e con quei tre Pokemon Leggendari a dargli una mano, poi...

Jessie sghignazzò soddisfatta, ma si ricompose subito e cercò, per quanto le era possibile, di restare seria. "Certo, ammesso che quella Domino sia capace di trovare e catturare quel Victini." affermò. "Hmph... certo non sarò io ad assumermi la responsabilità se qualcosa va male. Per adesso, siamo riusciti a fare quello che dovevamo. Attendiamo e vediamo cosa succede..."

"Chissà perchè, sento che questa impresa avrà una conclusione più positiva, rispetto alle altre in cui ci siamo imbarcati..." disse Meowth, sfregandosi le zampe tra loro. "Scuramente, per adesso abbiamo cominciato bene... Ora, dobbiamo sperare che non arrivino i mocciosi a guastarci la festa, anche se in effetti non ci spero più di tanto..."

----------

Larvesta stava guidando Ash e i suoi compagni attraverso un vicoletto piuttosto angusto, al punto che i ragazzi e i loro accompagnatori erano stati costretti a mettersi in fila indiana per passare agevolmente. Man mano che si addentravano nel quartierino, sia Ash che Larvesta percepivano un'Aura familiare in maniera sempre più chiara... la stessa Aura che Ash aveva sentito quando il suo Pikachu aveva scofitto il Druddigon di Carlita, e che Larvesta aveva percepito lungo la strada, prima di arrivare ad Eindoak. La strada stava scendendo lievemente, raggiungendo una lunga gradinata e scendendo fino ad un livello inferiore, prima di tornare ad essere una strada diritta che raggiungeva un tunnel sotterraneo buio e piuttosto umido.

"Accidenti, ma dove stiamo andando, di grazia?" esclamò Burgundy, una volta che il gruppo fu giunto al terzo svincolo. "Se non abbiamo già fatto il giro di mezza città, ci manca davvero poco!"

Georgia alzò gli occhi al cielo. "Sì, sì, lo sappiamo... lo avrai già detto cinque o sei volte!" borbottò l'Annientadraghi. "Ora, per favore, puoi fare un po' di silenzio e smetterla di lagnarti?Se dobbiamo trovare questo Victini, allora dobbiamo lasciare che il Pokemon di Ash si concentri, non ti pare?"

"Hmph... guarda che lo so, cara!" ribattè Burgundy. "Ma una può lamentarsi se pensa che stiamo girando in tondo senza arrivare da nessuna parte, o no?"

"Un po' di pazienza, mia giovane amica..." si raccomandò Damon, cercando di nascondere il sottile sorriso che si stava disegnando sul suo viso man mano che si avvicinavano a Victini. "Ormai siamo vicini, non dovrebbe mancare molto... Ash, tu riesci a percepire la presenza di Victini, qui vicino?"

"Certo... la sento abbastanza chiaramente!" disse il ragazzo di Biancavilla, gettando un'occhiata a Larvesta, che continuò a guidare il gruppo. Finalmente, dopo aver seguito la Pokemon Torcia attraverso una serie di passaggi, i ragazzi sbucarono in quella che sembrava essere una sorta di giardino pubblico abbandonato, con aiuole piene di erba rinsecchita e panchine in disuso, dove alcuni Pokemon si stavano rincorrendo giocosamente: immediatamente, Touko riconobbe un Lillipup, un Pidove, un Patrat e un Purrloin, assieme a qualche altro tipo di Pokemon che la ragazzina castana aveva già visto in precedenza... però, la creaturina dalle grandi orecchie e dalla corta pelliccia color crema che si trovava con loro, e che stava in quel momento giocando ad una sorta di rimpiattino con Purrloin e Lillipup, non l'aveva mai vista prima d'allora, ed era una delle creature più strane e graziose che la giovane allenatrice avesse mai visto in vita sua... alta non più di mezzo metro, con grandi orecchie triangolari che formavano una sorta di V sulla sua testa, occhi tondi ed azzurri, due piccole zanne che sporgevano dalla bocca, era un Pokemon assolutamente grazioso ed apparentemente inoffensivo... eppure, anche senza avere i poteri dell'Aura di Ash e Larvesta, Touko sentiva che c'era qualcosa di particolare, in quella creaturina... non sapeva dire esattamente cosa, ma percepiva che era un Pokemon diverso dagli altri...

Il gruppo si fermò a distanza di sicurezza, guardando la strana creaturina che continuava imperterrita a giocare con gli altri Pokemon. Era uno spettacolo davvero simpatico ed inusuale, vedere un Pokemon così potente e legato così strettamente ai miti dell'origine di Unima... fermarsi a giocare con quegli altri Pokemon come niente fosse!

"Eccolo! Sì, è quello! Quello è il Pokemon che ho visto ieri mentre andavo in giro per la città!" esclamò Burgundy, indicando Victini che saltava agilmente oltre un Patrat. "E' stato lui a parlarmi telepaticamente! Posso dirvi con sicurezza che si tratta proprio di Victini!"

"E' quello? Che carino..." disse Misty, fermandosi vicino ad Ash e Pikachu, e guardando la graziosa creaturina con espressione intenerita. "Mi aspettavo un Pokemon un po' più minaccioso, devo dire la verità..."

"Sì... posso confermarlo, è proprio Victini!" affermò Carlita, sgranando gli occhi. Aveva visto delle rappresentazioni di quel Pokemon sui libri che aveva letto da piccola... ma non immaginava davvero che un giorno lo avrebbe visto così da vicino! "Fratello... è lui, vero? Non è un'allucinazione, o cose del genere?"

Ravine sorrise leggermente, pensando che finalmente la loro lunga ricerca fosse giunta al termine, e Glacine chiuse gli occhi e mormorò una preghiera di ringraziamento... mentre sul volto severo di Damon appariva un sorriso di gioia ed entusiasmo. Finalmente, dopo tre anni di ricerche, era giunta l'occasione ideale... "Sì, è proprio lui... Victini, il Pokemon Vittoria... colui che secoli fa permise al re di Unima di tenere sotto controllo la Dragoenergia... e che ora, finalmente, permetterà al nostro popolo di affrancarsi dalla vita difficile che ha condotto per tanto tempo!" disse il giovane dai capelli bicolore, provando un senso di gioia e soddisfazione come mai aveva sentito prima di allora! La tentazione di andare là e prendere subito Victini era incredibile... ma si impose la calma. Non poteva mostrarsi troppo baldanzoso, o Ash e i suoi compagni avrebbero potuto scoprire troppe cose troppo presto... e allora, c'era il caso che si opponessero alle sue intenzioni. Ma lui non poteva permettersi di perdere questa occasione unica...

"Pika pi, pika pika pichu?" squittì Pikachu rivolto a Larvesta, rispose chiudendo gli occhi con fare imbarazzato, e poi guardando verso Ash.

"Mi... mi ha fatto molto piacere essere utile, Ash..." disse la Pokemon Torcia, prima di notare che anche Victini si era accorto della loro presenza, e aveva interrotto i giochi che stava facendo con gli altri Pokemon, voltandosi verso di loro con fare accomodante. "Ah... ehm... io credo... che Victini abbia qualcosa da dirci..."

"Non credevo che sareste riusciti a ritrovarmi così presto, umani... è passato molto tempo dall'ultima volta che ho voluto farmi trovare, e ci siete riusciti brillantemente. Alcuni di voi... devono conoscere qualcosa dei segreti dell'Aura, non è vero?" chiese telepaticamente il Pokemon Leggendario, guardando prima Ash e poi Larvesta. "Beh, a quanto pare ho fatto bene a farmi vedere dalla vostra amica."

Burgundy sorrise orgogliosa, passandosi un indice sotto il naso. "Heh. Grazie mille, Victini. Adesso certo non diranno più che io le cose me le invento. Sono stata la prima di tutti noi a vedere un Pokemon Leggendario! Vediamo un po' se riuscite a fare meglio voi!" affermò.

"Nessuno di noi ha mai pensato che lei si fosse inventata qualcosa, mademoiselle Burgundy." affermò Spighetto, tranquillo come sempre. "E in ogni caso, sono più che felice di congratularmi con lei per essere riuscita a vedere un Pokemon come Victini, quando nessuno di noi sospettava che fosse così vicino."

Ash ridacchiò imbarazzato e si grattò una guancia, immaginando come si sarebbe arrabbiata Burgundy se lui avesse menzionato quanti Pokemon Leggendari aveva già visto nel corso del suo viaggio... ma decise che comunque non importava, e che in fondo era anche giusto che Burgundy si godesse il suo momento di gloria. Si voltò verso Victini e si piegò un po' sulle ginocchia, cercando di parlargli. "Stavamo... proprio cercando te, piccolo Victini." disse il ragazzino di Biancavilla. "Avremmo bisogno di chiederti... un piccolo favore, e poi ti permetteremo di tornare libero. Non credo ci vorrà molto."

"Se potessi darci una mano, per noi vorrebbe veramente dire molto." proseguì Misty, tenendosi a distanza per non dare l'impressione di voler mettere fretta al Pokemon Fuoco / Psico... che dal canto suo, assunse un'espressione vagamente indecisa, guardando i membri del gruppetto. C'era qualcuno di loro che non lo convinceva molto... per qualche motivo, aveva lasensazione che quel ragazzo un po' più grande, con i capelli per metà neri e per metà bianchi, avesse qualcosa di poco chiaro in mente...

"Ho come l'impressione che non si fidi troppo..." disse Georgia, corrugando la fronte.

Tuttavia, Victini non ebbe il tempo di rispondere. Prima che il grazioso Pokemon Vittoria potesse aprire bocca, un suono cupo e vibrante riecheggiò nella piazzetta abbandonata... e con un lampo abbagliante, una sfera di energia semitrasparente apparve dal nulla attorno a Victini, intrappolandolo al suo interno e facendo fare ad Ash e a Pikachu un salto per la sorpresa! Victini, in un attimo di paura, cercò di chiamare aiuto e di picchiare sulle pareti della sfera per liberarsi... ma all'esterno non arrivò alcun suono, e i colpi del Pokemon Vittoria non sembravano avere alcun effetto sulla sua prigione immateriale!

"Ah! E... e quello cos'è? Che sta succedendo?" esclamò Touko.

"Oh, no... Qualcuno ha preso Victini! Dobbiamo liberarlo!" esclamò Carlita, scattando verso la sfera di energia per cercare di trattenerla... ma quest'ultima si sollevò in aria senza peso sotto gli occhi dei ragazzi, e Carlita non riuscì a raggiungerla in tempo, restando impotente a guardare mentre la sfera, con Victini dentro, fluttuava fino a raggiungere una ragazzina bionda dall'aria maliziosa, che indossava un inconfondibile uniforme nera con una R rossa disegnata sopra, stivali, guanti e berretto che la identificavano subito come un agente del Team Rocket!

"Scusate tanto se interrompo questa simpatica scenetta." disse la ragazzina bionda. "Ma... al momento noi del Team Rocket abbiamo bisogno di Victini!"

Nonostante fosse passato molto tempo, Ash riconobbe subito la ragazza, e strinse i denti restituendole uno sguardo pieno di animosità. "Domino..."

----------

CONTINUA...

Note dell'autore: Beh, direi che adesso sono proprio andato fuori dalle rotaie, per quanto riguarda la trama del 14° film. Un confronto con il Team Rocket sarà inevitabile, a questo punto... ma state attenti, perchè potrebbe accadere qualcos'altro di inaspettato!

Domani andrò a Lucca per la fiera, e spero che sarà una buona giornata! Spero che questo capitolo sia stato soddisfacente, e vi lascio informandovi che la prossima storia che aggiornerò sarà Yes! Bleach Resurrection Plus Vampire! Ci vediamo presto, visto che spero di averla pronta per Mercoledì!

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: Justice Gundam