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Autore: Justice Gundam    26/10/2014    3 recensioni
Una nuova avventura attende Ash, il suo inseparabile Pikachu, e la sua fidanzata Misty nel misterioso continente di Unima, dove accompagneranno altri giovani allenatori come loro sulla strada verso la Lega, e li aiuteranno ad affrontare il misterioso Team Plasma. Riusciranno, Ash, Misty, Touko, Spighetto e i loro compagni a salvare Unima e a svelare i misteri che si troveranno davanti? Seguito di Heart Soul Adventures, ma può essere letto senza problemi anche come storia a sè, dati gli scarsi spoiler. (Pokeshipping) (Cavaliershipping) (FerrisWheelshipping). COMPLETATO IL 18 DICEMBRE 2015! SI RINGRAZIA MIRIAM PRIMIANA DELL'AQUILA PER I DISEGNI.
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Misty, N, Touko, Un po' tutti | Coppie: Ash/Misty
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime
Capitoli:
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Best Wishes Reload-049

Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 49 - Victini

Il pubblico era a dir poco eccitato. Lo scontro tra il Samurott di Leeku e lo Alomomola di Misty si stava rivelando molto più incerto di quanto avrebbero potuto prevedere - per quanto il Pokemon Assistenza non sembrasse certo adatto ad uno scontro diretto, stava riuscendo a mettere i bastoni tra le ruote all'avversario, interrompendo i suoi attacchi e colpendo al momento giusto, in modo da stancarlo lentamente e con metodo. Il Pokemon Dignità, per contro, cercava di mettere a segno un colpo decisivo che superasse le difese dell'avversario e lo mettesse ko in un attimo, mantenendo la calma e la concentrazione in modo ammirevole. Non era davvero possibile prevedere chi dei due sarebbe prevalso...

Mentre Misty e il suo avversario continuavano a dare ordini e ad assistere i loro Pokemon nello scontro, tuttavia, c'era qualcuno che osservava lo scontro da una posizione di sicurezza... e che stava provando sempre più interesse nei confronti di quella ragazzina dai capelli arancioni e del suo gruppo, in particolare quel ragazzino con il berretto e un Pokemon giallo in piedi sulla sua spalla. Ancora una volta, Victini si era accorto che quel ragazzo aveva percepito la sua presenza, anche se non era ancora sicuro di con che cosa avesse a che fare. Davvero rimarchevole... e lui che pensava che già da un sacco di tempo i guardiani dell'Aura si fossero estinti! Certo, il mondo non era più come ai tempi in cui lui e il suo più grande amico vegliavano sulla sicurezza e sulla prosperità di Unima...

Victini scosse la testa, cercando di non pensare a questi tristi ricordi del passato... e poi, sorridendo astutamente tra sè, riportò la sua attenzione allo scontro tra Alomomola e Samurott. I due sembravano giunti in una posizione di stallo... da un lato, il pesce luna rosa riusciva a difendersi molto bene, e anche i colpi che lo raggiungevano venivano per la maggior parte negati da una sapiente combinazione di Acquanello e Protezione. Dall'altra, Alomomola non aveva a disposizione molte armi per attaccare la lontra samurai, e doveva basarsi su una serie di attacchi deboli sferrati al momento giusto. Beh, pensò tra sè Victini... era il momento di far pendere l'ago della bilancia tutto da una parte, e godersi lo spettacolo di quello che sarebbe successo!

Victini restò ad osservare lo scontro ancora per un po', sicuro di non essere individuato... e colse un attimo in cui Alomomola era riuscito a schivare un attacco Conchilama dell'avversario, portandosi poi al suo fianco e attaccando quando Samurott aveva il fianco scoperto!

"Adesso, Alomomola... usa Svegliopacca!" esclamò Misty. Alomomola si lanciò contro Samurott, usando le sue pinne dorsali per sferrare una serie di ceffoni... e nello stesso tempo, Victini si concentrò lievemente sul Pokemon Assistenza... e dopo averlo inquadrato, inviò un invisibile scarica di energia nel suo corpo!

I due contendenti stavano continuando lo scambio di colpi, inconsapevoli di tutto... e Alomomola colse il momento giusto e mandò a segno il suo attacco Svegliopacca, sferrando un poderoso ceffone a Samurott con la pinna dorsale... e poi facendola tornare indietro e colpendo di nuovo l'avversario in piena faccia! Il secondo colpo sollevò da terra il Pokemon Dignità e lo mandò a terra tra lo stupore generale, e un attimo dopo, Samurott perse i sensi, con un'espressione di incredulità stampata in faccia!

La reazione dei due allenatori e dello stesso Alomomola furono quanto mai prevedibili: tutti e tre erano rimasti senza parole davanti a quel colpo che si era inaspettatamente dimostrato decisivo - il Pokemon Assistenza non immaginava certo di essere capace di fare una cosa simile, aveva semplicemente sentito, per un attimo, una sensazione di energia come non aveva mai sentito prima d'ora... e nel momento in cui il suo attacco era andato a segno, aveva visto il suo avversario abbattersi al suolo come se fosse stato travolto da un Iper Raggio!

"Beh... sicuramente è stato uno scontro ben condotto da parte di entrambi, ma... non ci aspettavamo che Alomomola sarebbe stato in grado di vincere così... tanto più che Samurott sembrava ancora abbastanza in forma!" esclamò l'annunciatore, mentre Misty e Leeku guardavano i loro Pokemon, ancora non osando credere a quello che era successo. "Ma in ogni caso... la vittoria è di Misty di Celestopoli, e del suo Alomomola, che si aggiudicano questo match!"

Il pubblico si mise ad applaudire, e Misty e il suo Pokemon ringraziarono con un po' di esitazione dopo essersi congratulati con il loro avversario e avergli augurato buona fortuna per la volta successiva... poi, la rossa iniziò a scendere dalla pedana, riunendosi ad Ash, Pikachu, Dewott, Panpour, Touko e Spighetto. La scimmietta azzurra saltò in braccio alla sua allenatrice per farle un po' di feste, beatamente convinto che la vittoria di Misty fosse dovuta solo alla sua abilità...

"Pour! Pour!" esclamò la scimmietta azzurra.

"Ah! Grazie, Panpour! Anche se... beh, so di essere brava, ma mi è sembrato un po' strano che Alomomola sia stato in grado di battere un Samurott completamente evoluto con un attacco Svegliopacca..." affermò Misty. Incrociando lo sguardo di Ash e Pikachu, l'esperta di Pokemon d'Acqua si accorse che effettivamente neanche loro erano convinti che quella inaspettata vittoria fosse tutta merito di Alomomola. Tuttavia, conoscendo bene il suo ragazzo, Misty si accorse subito che il problema non era solo quello... "Hey, Ash, che succede? Mi sembra che tu abbia visto un fantasma..."

"Beh... non ci sei andata tanto lontano, Misty..." disse il ragazzo, indicando i tetti di alcune case lontane. "Ti ricordi quella strana Aura di cui ti dicevo, che ho percepito lungo la strada? Beh... l'ho sentita di nuovo, ed è diventata più forte per un attimo quando Alomomola ha sferrato il colpo decisivo."

"Non me ne intendo molto di questa storia dell'Aura... o qualunque altra cosa sia." affermò Touko. "Ma credo di potermi fidare della parola di Ash, e ho l'impressione che qualcuno abbia interferito con il match per far vincere Alomomola. Non ho idea del motivo per cui l'abbia fatto, ma comunque..."

Un po' più in là rispetto al gruppo di Ash, Carlita stava a sua volta riflettendo su quanto era appena successo. Non era stata una coincidenza o un colpo fortunato, questo era poco ma sicuro. Per quanto brava fosse Misty, il suo Alomomola non era abile al punto da sconfiggere così un Samurott... e da quello che lei sapeva sulle leggende del suo popolo, c'era un solo Pokemon in grado di fare una cosa del genere...

"Victini, il leggendario Pokemon Vittoria..." disse tra sè la ragazza. "Erano ormai secoli che non si sentiva più parlare di lui... e non credevo che si sarebbe fatto vivo adesso! Questo... mi preoccupa molto. Potrebbe voler dire che il sigillo che tiene a bada la Dragoenergia si sta indebolendo. Ma chi potrebbe avere interesse a fare una cosa del genere?"

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Ash, Pikachu e i loro compagni non erano stati gli unici a rendersi conto che c'era qualcosa che non andava nella vittoria di Misty contro Leeku. Ben nascosti tra la folla, Jessie, James e Meowth stavano allontanandosi un po' dal ring, cercando di non apparire troppo sospetti... e quando furono sicuri di essere abbastanza lontani dal resto della folla, si avvicinarono gli uni agli altri per cominciare a confabulare.

"Avete visto, ragazzi?" chiese Jessie, gettando una rapida occhiata al ring improvvisato per vedere se qualcun altro stesse per salire a combattere.

James annuì lentamente. "Altrochè se l'ho visto, Jessie! Non credevo che la mocciosa fosse diventata così brava in questi mesi che non l'abbiamo vista... certo che si è allenata bene, eh?"

"Non credo che Jessie volesse dire che è stata tutta questione di allenamenti, James." rispose Meowth storcendo il naso. "Ti ricordi che tra i Pokemon Leggendari di Unima, quando siamo andati a documentarci alla biblioteca di Zefiropoli, abbiamo visto che ce n'era anche uno che era in grado di conferire la vittoria ogni volta che lo desiderava?"

"Cosa?" esclamò il ragazzo dai capelli azzurri, con evidente sorpresa. "Volete dire che adesso quello stesso Pokemon ha fatto vincere la mocciosa? Ma perchè avrebbe dovuto farlo... e perchè dovrebbe essere da queste parti?"

"E noi come diamine facciamo a saperlo, secondo te?" chiese stizzita Jessie. "Santi numi, a volte non capisco come fai ad essere così balordo, James... Quello che ci importa, in questo momento, è sapere che quel Pokemon è qui, da qualche parte... e se riuscissimo a sapere qualcosa di più su di lui, o magari addirittura a catturarlo, saremmo a cavallo! E il capo sarebbe certamente soddisfatto di noi! Tanto più che se riuscissimo a portare a termine la nostra missione prima di Domino, sarebbe una bella mossa per noi!"

"Dì la verità, Jessie, più che altro sei interessata a surclassarla!" affermò Meowth con un sogghigno astuto. "Beh, non che possa darti torto. Se riuscissi a dare una lezione a quel Persian che fa sempre il ruffiano con il capo, per me sarebbe certamente il massimo!"

"Lasciamo perdere queste stupidaggini, e cominciamo a tenere d'occhio i mocciosi!" tagliò corto Jessie. "Se abbiamo un minimo di fortuna, ci porteranno dritti al Pokemon Leggendario!"

James non sembrò troppo convinto, probabilmente anche per esperienza personale su come andavano di solito queste cose. "L'idea non mi sembra tanto male, Jessie, ma... sei sicura che abbiamo la situazione sotto controllo?" chiese il giovanotto dai capelli azzurri. "Voglio dire... non abbiamo nulla per catturare un Pokemon Leggendario qui e adesso! Non... non credo che basterà una Pokeball per portarcelo dietro!"

"E chi ha mai parlato di catturarlo adesso, pezzo di stupido?" lo rimbeccò la sua complice. "Per adesso, restiamo a vedere cosa succede, e teniamo d'occhio i mocciosi! Più veniamo a sapere di questo Victini, se davvero è stato lui a far vincere il Pokemon della mocciosa, meglio sarà per quando poi dovremo catturarlo, no?"

"Jessie ha ragione, su questo..." affermò Meowth. "Devo ammettere che la sua idea mi sembra buona, e non è comunque necessario fare tutto subito. Piuttosto... adesso Domino dov'è finita? Visto che è suo compito supervisionare tutta l'operazione, uno si aspetterebbe che lei ci stia un po' più addosso..."

"Beh, che faccia quello che vuole! Noi abbiamo le nostre idee... e riusciremo a surclassarla e a fare bella figura con il capo soltanto grazie a queste!" affermò Jessie con sicurezza. "Okay... allora ascoltate quello che faremo..."

"I prossimi due concorrenti possono prendere posto sul ring! Lo scontro sarà tra... il giovane Ash Ketchum, del continente di Kanto, e il nostro giovane prodigio, Carlita!" esclamò improvvisamente l'annunciatore, non appena si fu spento il clamore per la vittoria di Misty. Immediatamente, i tre imbranati criminali si rimisero a posto e guardarono verso il ring, curiosi di vedere come il loro nemico/amico di sempre se la sarebbe cavata contro quella che sembrava essere una campionessa locale.

"Bene, adesso tocca al moccioso. Chissà come andrà a finire..." disse James, osservando Ash che saliva sul ring accompagnato dal suo inseparabile Pikachu. Il topolino elettrico scese dalla spalla del suo allenatore e si mise in guardia, mentre Carlita saliva sul ring a sua volta e teneva pronta la sua Pokeball...

E da un'altra parte del pubblico, Georgia sorrise leggermente, in parte sorpresa e in parte contenta di vedere che la sua strada e quella del ragazzo di Kanto e dei suoi amici si erano incrociate di nuovo. Se avesse creduto in queste cose, avrebbe detto che in qualche modo erano legati dal filo rosso del destino...

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"Che rabbia, che rabbia, che rabbia..." borbottò Burgundy, gironzolando per le strade semideserte di Eindoak con le mani strette a pugno e una buffa smorfia di indignazione dipinta sul suo grazioso viso. "Accidenti, perchè mi sono fatta battere da quell'allenatore proprio davanti a quello stupido montato di Spighetto? Questa non la mando giù! Quell'allenatore me la pagherà, potete starne certi!"

Sbuffando con aria stanca, la ragazzina dai capelli viola si sedette su una panchina vicina, passandosi una mano sulla fronte. Adesso che la rabbia si era un po' esaurita, Burgundy si accorgeva che faceva veramente caldo... e il completo da intenditrice che indossava, per quanto elegante, non migliorava affatto le cose! Cercando un po' d'ombra per sedersi e riposarsi un attimo, Burgundy si spostò sotto il tetto di una casa e prese un sorso da una bottiglietta d'acqua che portava con sè.

E fu questo che le consentì di vedere qualcosa di strano. Mentre alzava lo sguardo verso il cielo, persa nei suoi pensieri, Burgundy ebbe l'impressione di cogliere un movimento dal bordo del tetto... e qualcosa di piccolo ed agile che si calava giù con agilità, atterrandole inaspettatamente in grembo! Burgundy lanciò un breve grido di sorpresa e si alzò di scatto, facendo saltare via la creaturina che le era finita addosso... che, senza scomporsi, fece un'agile capriola a mezz'aria e atterrò in piedi sul selciato davanti a Burgundy, che potè così vedere di cosa si trattava.

Era uno dei Pokemon più buffi e al tempo stesso carini che lei avesse mai visto: simile ad un roditore dal corpo color crema, aveva dei grandi occhi blu chiari, e le sue enormi orecchie appuntite erano arancioni e formavano una sorta di V sulla sua testa. Le sue zampe anteriori erano piuttosto corte, dotate di tre minuscole dita per arto ed erano di colore arancione così come quelle posteriori. Aveva una coppia di code piumate simili a due ali, e in definitiva dava l'impressione di un Pokemon simpatico, vivace e pieno di energia. Burgundy si ritrovò come bloccata dalla sorpresa, ad osservare il buffo Pokemon che la osservava incuriosito.

Dopo qualche secondo di incertezza, Burgundy si avvicinò al grazioso Pokemon, come se volesse toccarlo... e con sua grande sorpresa, sentì una vocetta acuta risuonarle nella testa! "Ciao! Non credo di averti mai visto da queste parti... sei una viaggiatrice?"

"Ah!" esclamò Burgundy, facendo un salto in aria di quasi mezzo metro! "Che... che cosa? E... e... e tu chi sei? Sei... sei tu che mi hai parlato? Ma... ma come è possibile? I Pokemon non parlano! Che cosa sei?"

Il Pokemon ridacchiò gentilmente davanti alle buffe espressioni stravolte della ragazzina. "Heheheee... no, io non ho parlato, in realtà. Sto solo comunicando telepaticamente." affermò. "In pratica, sto inviando i miei pensieri direttamente alla tua mente. A proposito... Il mio nome è Victini, piacere di conoscerti!"

"Ehm... il piacere è mio, Victini... ma chi sei, in realtà, un Pokemon Leggendario che vive da queste parti?" chiese Burgundy, non riuscendo a credere a quello che stava vedendo con i suoi stessi occhi.

"Pokemon Leggendari? Ah... immagino che voi esseri umani chiamiate così i Pokemon come me, che sono unici nel loro genere e sono dotati di poteri che superano quelli dei normali Pokemon." disse Victini, un po' stupito dalla definizione che si era sentito dare dalla ragazzina. "Ad ogni modo... beh, si può dire che, in effetti, ho dei poteri un po' diversi da quelli di un Pokemon comune, e non lo dico per vantarmi! Ora però, se permetti... avrei da fae, magari se ci incontriamo dopo ti faccio saperw qualcosa di più, okay? E' un piacere averti conosciuto... ehm... come ti chiami, scusa?"

Dopo un attimo di esitazione, Burgundy si schiarì la voce, cercando di darsi un tono. "Ah-ehm... il mio nome è Burgundy. Burgundy Sauvignon. E ho 12 anni." affermò, mettendoci una certa enfasi. "Il mio lavoro è verificare se Pokemon e allenatori sono compatibili, e dare loro consigli su come migliorare la loro intesa."

"Però... sembra interessante, dopotutto!" esclamò telepaticamente il simpatico Pokemon. "Beh, allora buona fortuna! Io farò il tifo per te... e sappi che tutti coloro per cui faccio il tifo conoscono la vittoria! A presto!"

Senza attendere oltre, Victini saltò via, raggiungendo il tetto di una casa vicina, e si allontanò sotto gli occhi stupefatti di Burgundy, che per diversi secondi restò come congelata, senza riuscire a dire una sola parola.

"Io... ho visto... ho visto... un Pokemon... Leggendario?" mormorò incredula... poi, l'incredulità si trasformò in un sentimento di orgoglio e trionfo, e un sorriso a cinquantaquattro denti quando le venne in mente cosa volesse dire tutto questo. "Ho visto... un Pokemon Leggendario... e il signorino Spighetto no! Heheheheee... adesso chi è rimasto indietro, caro il mio signor-so-tutto-io? Heheheee... aspettate che lo vada a dire a quel quartetto di squinternati, e vedrai che facce faranno! Non avranno più il coraggio di ridermi dietro e di credere che io sia un'intenditrice di Pokemon fallita! Heheheee... ho visto un Pokemon Leggendario prima di loro... anzi, no, ho parlato con un Pokemon Leggendario prima di loro, e questa è una cosa che non mi possono togliere, non importa quello che dicono! Adesso torno lì e vediamo come sono andati... poi, gli racconto di Victini, e mi godo le loro facce stralunate! Hehehehee..."

Mentre Burgundy tornava verso la piazzetta centrale di Eindoak, pregustandosi le espressioni di stupore ed invidia sulle facce di tutti, Victini restò ad osservarla, dalla sua posizione al sicuro su un tetto... e poi, rivolse nuovamente la sua attenzione alla competizione tra Pokemon che si stava per svolgere nella piazza principale...

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Ash e Pikachu diedero un'occhiata attenta alla loro avversaria, una ragazza che doveva avere un paio di anni più di loro, vestita con degli abiti che ricordavano i vestiti tradizionali della maggior parte degli abitanti di quel luogo, ma con un taglio più moderno. Dava l'impressione di essere abbastanza esperta e sicura di sè, e il topolino elettrico pensò che, se non altro, quella potesse essere un'occasione di mostrare la sua forza senza doversi trattenere.

"Non si vedono spesso stranieri come te da queste parti. Se non fosse per la leggenda del Popolo della Valle che ci accompagna, questo posto non sarebbe di alcun interesse per nessuno." esordì Carlita, che stava osservando Ash così come lui stava facendo con lei. "Meglio... mi fa piacere vedere che non siamo stati del tutto dimenticati! Prego, fai pure la tua scelta!"

"Grazie, Carlita! Okay, Pikachu, questa volta tocca a te! So che farai un ottimo lavoro come sempre!" affermò il ragazzino dai capelli neri. Il topolino elettrico squittì vivacemente e si preparò, piazzandosi al centro del ring, e mettendosi in guardia.

"Un Pikachu, eh? Interessante, è la prima volta che mi trovo ad affrontarne uno!" affermò la giovane nativa. "Comunque, ho già il Pokemon giusto per affrontarlo. Tocca a te, Druddigon!"

La Pokeball di Carlita solcò l'aria, toccò terra e si aprì... e con un ruggito fragoroso, ne uscì un Pokemon Drago dello stesso tipo di quello che Georgia aveva affrontato davanti ad Ash e al suo gruppo, il giorno in cui si erano incontrati per la prima volta! Un Druddigon, con le sue corte ed inutili ali, il suo muso armato di spuntoni, e i suoi letali artigli... ma la colorazione era diversa, visto che il corpo era di un colore verde-azzurrino più chiaro e brillante, e la testa e gli spuntoni, anzichè rossi, erano arancioni. Le squame del Pokemon drago risplendevano alla luce del sole, togliendo ogni dubbio sul fatto che si trattasse di un Pokemon cromatico.

"Drrrrrruddigon!" ringhiò il dragone, aprendo leggermente le sue piccole ali atrofizzate in modo da sembrare ancora più grande e possente di quanto già non fosse. Pikachu non si fece intimorire, e avanzò senza mostrare segni di paura, le guance già cariche di elettricità e pronte a scaricarsi sull'avversario.

"Pika pikachu!" esclamò, drizzando la coda. I due Pokemon si studiarono per un attimo... e Druddigon, inaspettatamente, attaccò per primo, alzando un braccio e peparandosi a colpire Pikachu con un poderoso attacco Dragartigli! Pikachu aveva i riflessi pronti, e con un agile balzo laterale, riuscì a scansare il temibile attacco, che tracciò tre linee parallele sul pavimento del ring! Pikachu spiccò un salto altissimo, e Ash annuì fieramente tra sè e diede un ordine nel momento in cui il suuo starter e migliore amico scendeva giù per colpire.

"Adesso, Pikachu... usa Codacciaio!" esclamò. La coda di Pikachu divenne dritta e rigida come un pezzo di ferro temprato, e si abbattè implacabile sulla spalla sinistra del Druddigon di Carlita, sferrandogli un potente colpo! Il dragone ruggì e barcollò indietro per un breve tratto... ma anche Pikachu emise un breve squittio di dolore e cadde sul terreno, massaggiandosi la coda come se qualcuno l'avesse calpestata!

"Pika!" esclamò il topolino giallo, per poi cominciare a soffiarsi sulla coda, con grande stupore ed allarme di Ash.

"Pikachu! Che cosa ti è successo?" esclamò il ragazzino.

Misty strinse un po' gli occhi. "Ho come l'impressione che quel Pokemon Drago abbia l'abilità Cartavetro... cioè un'abilità che infligge danni al Pokemon che tocca chi la possiede in combattimento!" spiegò l'esperta di Pokemon d'Acqua. "Io e Lucinda abbiamo avuto a che fare con questa abilità quando abbiamo avuto a che fare con un gruppo di Sharpedo... è stato durante il nostro viaggio nel Settipelago, quando ho fatto amicizia con Mantyke."

"Quindi, questo vuol dire che gli attacchi fisici non sono una buona idea su quel Druddigon..." disse Touko. "Ma... Pikachu ha qualche altro modo di affrontarlo?"

"Certo che sì, Touko! Altrimenti non sarebbe stato il vincitore del Torneo nazionale di Sinnoh, dopotutto!" affermò Misty con un occhiolino rivolto alla sua amica più giovane. Sul ring, i due Pokemon si erano già rimessi in piedi, e Pikachu si era subito lanciato all'attacco, stando bene attento a non portarsi entro il raggio d'azione degli artigli dell'avversario...

"E va bene, Pikachu, cambio di tattica! Usa una raffica di attacchi Tuonoshock!" esclamò Ash, mentre il suo primo Pokemon scattava da un lato all'altro del ring. Alla fine di ogni scatto, Pikachu scagliava una debole scarica di energia elettrica contro il Druddigon cromatico, colpendolo con una serie di attacchi deboli ma fastidiosi, che avevano lo scopo di irritare il dragone e fargli perdere la concentrazione.

"Non farti distrarre, Druddigon! Rispondi con un attacco Nottesferza!" esclamò Carlita. Un attimo dopo, cercando di vedere Pikachu in mezzo alla cascata di luce e folgori in miniatura che gli pioveva addosso, Druddigon si lanciò contro di lui e sferrò un poderoso fendente con il braccio destro, colpendolo in pieno! Pikachu volò in aria per un breve tratto, ma riuscì a mettersi in piedi a mezz'aria con una elegante capriola e, dopo essersi caricato per un attimo, scagliò un attacco Fulmine contro Druddigon, e lo centrò in pieno! Il Pokemon Grotta strinse i denti e fece una smorfia quando sentì la scarica elettrica penetrare nel suo corpo e percorrerlo dolorosamente... ma si trattava comunque di un attacco poco efficace, e Druddigon riuscì, un attimo dopo, a rimettersi in guardia mentre Pikachu atterrava in piedi!

"Questo Pokemon è più forte di quanto pensassi..." disse tra sè Carlita. "Io e Druddigon dobbiamo fare sul serio, se vogliamo vincere... Druddigon, usa Unghieaguzze, e poi Tritartigli!"

"Pikachu, tienti pronto a scagliare una Tuononda!" rispose Ash. Pikachu si acquattò sulle zampe posteriori quando vide che Druddigon iniziava ad affilarsi le unghie sfregandole le une sulle altre... e quando lo vide scattare in avanti, gli artigli protesi e pronti ad afferrarlo, Pikachu si gettò di lato! Anche così, la sua reazione fu a malapena sufficiente a salvarlo da un colpo molto pericoloso: per un attimo, mentre si spostava, Pikachu sentì lo spostamento d'aria provocato dall'artiglio del feroce dragone. Poi, senza che l'avversario avesse la possibilità di scansare, Pikachu rilasciò il suo attacco Tuononda, emettendo una scarica elettrica che centrò Druddigon in pieno petto...

E nello stesso momento, una volta di più, Ash sentì la sensazione di quelll'Aura sconosciuta che si intensificava! Questa volta, però, anche Pikachu provò una strana sensazione - un'energia dentro di lui che si liberava di colpo, facendolo sentire forte come raramente si era sentito prima... era una sensazione incredibile, al tempo stesso si sentiva calmo e rilassato... e potente come un vulcano attivo!

La scarica elettrica che Pikahu aveva scagliato addosso a Druddigon, e che normalmente avrebbe avuto soltanto l'effetto di paralizzarlo senza infliggergli grossi danni si trasformò improvvisamente in un'esplosione di luce ed elettricità che travolse il possente dragone e lo scagliò indietro come se fosse stato travolto da un fiume in piena! Ash, Carlita e il pubblico ammutolirono dallo stupore... e Druddigon, con un lungo ruggito di rabbia ed incredulità, si schiantò a terra, contorcendosi per lo shock! Un attimo dopo, Druddigon si afflosciò al suolo senza più forze, decretando una vittoria assolutamente inaspettata per Ash e Pikachu!

"Ha... ha battuto il mio Druddigon... con una Tuononda? Com'è stato possibile?" mormorò tra sè Carlita, sbattendo gli occhi incredula. "A meno che ovviamente... ma certo, è successo come con lo Alomomola della ragazza di prima!"

Pikachu era rimasto al centro del ring, guardando le proprie mani come se queste all'improvviso si fossero mosse da sole e avessero messo al tappeto il feroce drago senza che neanche lui lo volesse. La sensazione che aveva provato era stata estatica... si era sentito in grado di affrontare qualsiasi nemico, ma ora che la sensazione era finita, si sentiva stranamente confuso e stanco. Chissà cosa era stato... era la stessa cosa che era successa ad Alomomola, di questo era sicuro, ma a parte questo non aveva idea di cosa potesse trattarsi...

"Pikachu? Pikachu, va tutto bene?" chiese Ash, raggiungendo il suo piccolo amico e controllando che fosse tutto a posto. Il piccolo Pokemon Elettro drizzò le orecchie e la coda per confermargli che stava bene, e fece il segno dell'okay mentre Ash controllava la sua pelliccia. Dopo aver appurato che, in effetti, non era accaduto nulla di strano a Pikachu, Ash si rivolse a Carlita, preoccupato che lei se la fosse presa a male. "Carlita? Ecco... non so cosa sia successo, credimi. Non immaginavo che la Tuononda del mio Pikachu avrebbe fatto un effetto simile. Mi dispiace."

"Stai... tranquillo, Ash, non è stata colpa tua. Vedo anch'io che sei stupefatto quanto me." rispose la giovane nativa. Con un cenno affermativo, richiamò il suo Druddigon cromatico e annuì con approvazione. "Tranquillo, Druddigon, hai fatto un ottimo lavoro. Se avessimo continuato... sono sicura che avresti fatto ancora meglio."

"Però... detto questo, non me la sento di considerare questa una vittoria. E'... successo qualcosa che non mi spiego, e temo che sia stato questo a farci vincere." affermò Ash. Pikachu, a cui pure sarebbe piaciuto vantarsi di aver messo al tappeto un Druddigon così forte da solo, annuì in segno di approvazione. "Immaginavo che avresti detto la stessa cosa, Pikachu... quindi... signore e signori, un momento! Aspettate prima di applaudirmi! Non... non so esattamente cosa sia successo, ma... qualcuno ha interferito con il mio incontro, quindi non posso considerarla una vittoria!"

"Pika pikachu!" esclamò Pikachu, confermando quello che stava dicendo il suo allenatore. Gran parte del pubblico era rimasta stupita di questa rivelazione, e si chiedeva come fosse possibile che qualcuno avesse interferito, visto che non avevano visto arrivare nessuno, e non avevano visto nulla che avesse potuto influire sull'esito dello scontro... ma a quel punto, il ragazzo aveva preso la sua decisione, e gli organizzatori non potevano fare altro che accettare la decisione del partecipante.

"Il... concorrente Ash Ketchum non sembra essere convinto lui stesso della sua vittoria." disse l'annunciatore. "In effetti, sembra anche a noi che sia accaduto qualcosa di poco chiaro, e vorremmo vederci un po' più chiaro... per adesso, la competizione è sospesa, almeno finchè non avremmo capito cosa è successo al Pikachu di Ash e al Druddigon della nostra campionessa."

Si sentirono un po' di voci discordanti, appartenenti a qualcuno che sperava di assistere a un po' più di scontri... ma alla fine, tutti compresero il punto di Ash e Pikachu, e decisero che a quel punto non gli avrebbero fatto cambiare idea facilmente. Con un cenno di gratitude, Ash si tolse il berretto e scese dal ring accompagnato da Pikachu e Carlita. La ragazza nativa non sembrava essere dispiaciuta della sconfitta subita... soltanto un po' ansiosa e preoccupata, come se sapesse già qualcosa di quello che stava per accadere, e si preannunciasse qualcosa di molto pericoloso...

"Pika pika, chu pika!" squittì Pikachu rivolto a Carlita. Il simpatico Pokemon Elettro sembrava anche lui alquanto rammaricato dal fatto di aver vinto così,, e sentiva quasi di aver fatto un torto a Carlita... ma quest'ultima rispose accarezzandolo sulla testa, e grattandolo dietro un orecchio per fargli capire che non ce l'aveva con lui.

"Stai tranquillo, Pikachu... è stata una battaglia divertente, dopo tutto, e anzi devo fare i complimenti al tuo allenatore per come ti ha allenato!" disse la giovane nativa. Intorno a loro, il pubblico si stava disperdendo lentamente, e Misty, Panpour, Touko e Spighetto si riunirono accanto ad Ash. "Oh... immagino che questi siano i tuoi amici! Sono un gruppetto bene assortito, a quanto vedo!"

"Già..." rispose Ash con una breve risata, mettendo un braccio attorno alle spalle di una sorridente Misty. "Lei è la mia fidanzata, Misty... e questo è Panpour, il Pokemon di cui si sta prendendo cura... e poi ci sono i miei due compagni di viaggio... Touko, allenatrice di Pokemon che ha già quattro Medaglie con sè... e Spighetto, un abile intenditore di Pokemon che ci ha accompagnato da quando siamo partiti da Levantopoli. Ci sarebbe con noi anche un'altra nostra compagna, ma al momento si è assentata... immagino che tornerà presto, in ogni caso."

"Piacere di conoscerti, Carlita!" rispose Misty. Il suo Panpour fece un saluto con la mano, Touko si tolse il berretto per salutare, e Spighetto fece un inchino. Carlita ricambiò, facendo un piccolo sorriso e togliendosi il cappello per un attimo... poi, si voltò verso Juanita, che stava arrivando in quel momento.

"Ciao, mamma... immagino che abbia visto anche tu quello che è successo, vero?" chiese la ragazzina, sorprendendo un po' tutti con quella rivelazione.

Juanita annuì lentamente, rivolgendosi poi al gruppo di allenatori. "Chiedo scusa per l'inconveniente, ma era necessario interrompere il torneo." disse la donna. "Ho ragione di credere... che stia per accadere qualcosa di potenzialmente pericoloso qui attorno."

"Pericoloso, madame?" chiese Spighetto. "Qualcosa che potrebbe avere a che vedere con la leggenda del Popolo della Valle, di cui abbiamo sentito parlare prima di arrivare in questo luogo?"

"La leggenda legata ai due dragoni degli Ideali e della Verità, se non ricordo male..." continuò Touko. "Il re che un tempo governava questa regione, e il Pokemon che lo affiancava, Victini. Coloro che hanno fatto in modo che la Dragoenergia venisse sigillata dalla Spada della Valle."

"Esattamente. Vedo che siete ben informati." disse una voce maschile chiara e sicura di sè, intervenendo nella conversazione. A parlare era stato un ragazzo di non più di venticinque anni, con i capelli bianchi da un lato della testa e neri dall'altro, che indossava una versione maschile degli abiti da nativi americani che ormai Ash, Pikachu e i loro compagni erano abituati a vedere da quelle parti. Era accompagnato da due Pokemon che Ash e i suoi compagni non avevano mai visto fino a quel momento, anche se uno di loro dava loro l'impressione di essere la versione evoluta del Solosis che avevano visto nella squadra di Diapo, quando lo avevano incontrato ad Austropoli, essendo una sorta di omuncolo verde che fluttuava a mezz'aria, avvolto da una membrana semitrasparente di gelatina verde. L'altro Pokemon, invece, aveva un aspetto femminile, ed esprimeva un senso di eleganza e di mistero, con il suo colore nero come le tenebre, il suo sguardo penetrante ed acuto, e i fiocchetti bianchi che decoravano il suo corpo, dandole un aspetto da gothic lolita. "Il vecchio re sacrificò la propria vita per tenere tutti al sicuro dalla Dragoenergia, e affidò al suo amico, Victini, il compito di custodire per sempre il segreto della Spada della Valle, in modo che più nessuno potesse usarlo per scopi malvagi o egoistici."

Carlita si illuminò in volto, venendo arrivare il ragazzo dai capelli bicolore, e corse ad abbracciarlo. "Damon! Che bella sorpresa! Bentornato, fratellone!" esclamò, e il ragazzo più grande, la cui espressione era sembrata ad Ash molto severa e quasi monolitica, si sciolse in un calmo sorriso mentre ricambiava il gesto della ragazzina. "Dove sei stato tutto questo tempo? Sei... sei andato a dare una mano ai nostri fratelli della Valle, vero?"

"Sì, sorellina... ho avuto molto da fare. Credimi, non è facile la vita che fanno i nostri fratelli, in quel luogo avaro di acqua e di risorse." affermò Damon. "Ho cercato di fare quello che potevo, e ho visto che mi sono stati grati... ma purtroppo, quello che faccio in questo momento non è che poca cosa, rispetto ai problemi che hanno."

Juanita mise una mano sulla spalla del figlio maggiore. "E ciò nonostante, è pur sempre qualcosa. Sicuramente, i nostri fratelli ti sono grati per quello che stai facendo per loro." affermò. "Anche se immagino che vorresti fare di più, i tuoi sforzi sono sicuramente apprezzati da tutti loro. Lo sai anche tu, dopo tutto, che ti considerano un loro benefattore."

Damon annuì lentamente, mostrando alla madre un sorriso un po' amareggiato. "Lo so, madre. Ma per me è impossibile restare indifferente alle difficoltà che il nostro popolo si trova ogni giorno a dover affrontare. Ma adesso... non credo che sia il momento giusto per parlare di questi tristi argomenti. Vedo piuttosto che abbiamo ricevuto la visita di alcuni stranieri... in tal caso, permettete anche a me di dare loro il benvenuto. Il mio nome è Damon, amici miei... e sono il fratello maggiore di Carlita."

"Piacere, Damon, il mio nome è Ash... questo è Pikachu, il mio migliore amico... e poi, ci sono la mia fidanzata Misty, il suo Pokemon Panpour... e i miei compagni di viaggio Touko e Spighetto!" rispose Ash. Uno ad uno, gli interessati si presentavano con un gesto della mano e un saluto cortese, e Pikachu guardò verso i due Pokemon di Damon, che si presentarono a loro volta.

"Pikachu, pikachu, pika pika!" squittì, muovendo una mano in direzione prima di Reuniclus, e poi di Gothitelle, e i due Pokemon Psico si presentarono con degli eleganti inchini, mentre Ash e Touko li esaminavano con i loro Pokedex.

"Reuniclus, il Pokemon Espansione. Tipo Psico. Forma evoluta di Duosion. Le sue braccia, piene di un liquido che convoglia i suoi poteri psichici, sono anche in grado di frantumare le rocce. È un Pokémon dalla grande intelligenza, e quando i Reuniclus si tengono per mano, i loro cervelli si interconnettono e i loro poteri psichici si amplificano."

"Gothitelle, il Pokemon Corpoceleste. Tipo Psico. Forma evoluta di Gothorita. I suoi forti poteri psichici modificano lo spazio circostante rendendo visibili galassie lontane milioni di anni luce. Prevede il futuro dalla posizione e dal movimento delle stelle. Conosce anche la durata della vita dell'Allenatore, e a volte quando la scopre si abbandona al pianto."

"E' un piacere per noi conoscerla, signor Damon." disse Touko con un cenno della testa, dopo aver letto le informazioni che le interessavano e aver riappeso al proprio fianco il Pokedex. "Mi pare di aver capito che c'è un po' di subbuglio da queste parti... da quando Ash e Pikachu hanno battuto il Druddigon di sua sorella con una semplice Tuononda, c'è stata un po' di confusione!"

Damon annuì seriamente. "E non riesco a fare torto a nessuno per questo, Touko." affermò, tenendo una mano sulla spalla di Carlita. "Vedi... la leggenda dice che Victini è in grado di conferire la vittoria agli allenatori che ricevono la sua benedizione. Non importa quanto potente sia il nemico, un allenatore che sia stato scelto da Victini in questo modo e abbia riicevuto la sua energia non verrà mai sconfitto. Come immagino sappiate già, molti secoli fa è stato proprio Victini ad aiutare il re del Popolo della Valle a sigillare la Dragoenergia."

"Sì, certamente... almeno, questo è stato quello che ci è stato raccontato." rispose Misty, spiegandosi ora come mai il suo Alomomola era stato in grado di sconfiggere così facilmente quel Samurott. "Quindi... ora c'è il sospetto che..."

"Beh? Come mai se ne stanno andando tutti? Già finita, la competizione?" intervenne improvvisamente la vocetta acuta e un po' invadente di Burgundy, che sbucò fuori da chissà dove, cogliendo di sorpresa Ash e i suoi compagni e facendo loro fare un piccolo salto per la sorpresa! La bambina dai capelli viola raggiunse il gruppo... che notò subito che Burgundy sembrava non avere più quell'aria arrabbiata ed offesa che aveva avuto fin da quando il suo Cottonee aveva perso contro il Throh del suo avversario... anzi, sembrava molto allegra e sicura di sè! Certo, sapevano che Burgundy sapeva essere molto lunatica quando voleva, ma Ash era curioso di sapere il motivo di tanta improvvisa contentezza. "Beh, mentre voi ve ne stavate qui a trastullarvi, la sottoscritta ha fatto una scoperta davvero eccezionale! So che non ci crederete mai... ma la vostra Burgundy Sauvignon ha appena visto un Pokemon Leggendario! Hah! E ora provate a vantarvi di aver visto qualcosa di più interessante!"

Inutile dirlo, l'improvisa rivelazione stupì non solo il gruppo di Ash, ma anche Carlita... e Damon e sua madre corrugarono la fronte, tendendo le orecchie e preparandosi ad ascoltare ogni singola parola la giovanissima intenditrice stesse per dire. "Cosa? Hai... hai detto un Pokemon Leggendario, Burgundy?" esclamò stupefatta Touko. "Mi... mi stai dicendo che... hai incontrato un Pokemon Leggendario qui, in questa città? Mentre te ne stavi andando in giro per conto tuo?"

Burgundy, nella sua estasi e nel suo entusiasmo, incrociò le braccia sul petto e annuì, sempre mantenendo quel suo sorrisone smagliante. "Già, proprio io! Ora non potrete più dire che la sottoscritta è tutta apparenza e niente sostanza! Ho incontrato il mitico Victini, e ho parlato con lui! Beh, sì... in effetti non è molto corretto dire che gli ho parlato, io parlavo e lui rispondeva per mezzo della telepatia... o di qualunque altra cosa si trattasse! Ma ero lì e gli ho parlato, non vi sembra già abbastanza? Certo è molto di più di quanto il signorino Spighetto qui presente possa dire di aver mai fatto!" esclamò, beatamente inconsapevole di quanto importanti fossero le parole che aveva appena pronunciato e di come avrebbero influenzato l'immediato futuro!

Inutile dirlo, lo stupore fu generale, tra tutti coloro che stavano ascoltando... e Juanita, riavutasi per prima dalla sorpresa, appoggiò una mano sulla spalla della bambina dai capelli viola, chiedendole di confermare quello che aveva detto. Anche Damon sembrava molto sorpreso... ma se qualcuno lo avesse guardato dritto negli occhi in quel momento, avrebbe visto una luce che esprimeva qualcosa di più che semplice curiosità...

"Allora... adesso è confermato che le vittorie di Ash e Misty derivano dal fatto che Victini ha interferito con gli scontri." disse Touko, per poi rivolgersi rapidamente a Burgundy. "Senti, Burgundy... dov'è che l'hai visto, Victini? Non sai dirci più o meno dove fosse?"

"Ma certo che no, che razza di domande!" borbottò la giovanissima intenditrice di Pokemon. "Sentite... in quel momento ero fuori di me dalla rabbia, e non stavo guardando dove andavo, quindi ora come ora non vi posso dire con esattezza dove fosse!"

Ash provò a concentrarsi per qualche secondo, ma a quel punto, ogni traccia dell'Aura di Victini era scomparsa, o meglio dire, Ash non era ancora abbastanza abile da percepirla. "Hmm... niente, non riesco a sentirla nemmeno io. Devo esercitarmi ancora, per essere in grado di percepire l'Aura con abbastanza sicurezza..." disse, sospirando con un pizzico di delusione. "Accidenti, se solo avessi saputo che l'Aura sarebbe stata così importante, mi sarei fermato per un po' e avrei preso il mio tempo per allenarmi un po'."

Misty alzò le spalle. "Del senno di poi ne sono piene le fosse, Ash..." disse... poi, quando vide che il suo ragazzo aveva spalancato gli occhi con una comica espressione di confusione sul volto, la graziosa allenatrice di Pokemon d'Acqua si mise una mano sulla fronte con fare esasperato. "E' un modo di dire, Ash! Significa che è inutile pentirsi di una decisione quando non potevi sapere quanto avrebbe influenzato il futuro! In questo caso, beh... tu non potevi sapere che più avanti ti saresti trovato in una situazione in cui la tua Aura avrebbe dovuto essere usata, quindi... hai semplicemente fatto la scelta che avresti fatto normalmente."

"Okay... però è pur sempre un peccato..." disse tra sè il ragazzino.

Damon si schiarì la voce. "In ogni caso, non credo che sia una buona idea parlarne qui, in mezzo alla strada." disse il giovane nativo. "Madre, Carlita... pensate che sia possibile per Ash e i suoi amici venire a casa nostra per un po', in modo che possiamo discuterne meglio?"

"Sì, mi sembra una buona idea, figliolo." disse Juanita. "Prego, ragazzi... venite con noi, si discuterà meglio davanti ad un bicchiere di tè freddo. Credo che... questo Festival del Raccolto sarà un'occasione molto speciale per la nostra gente."

Il gruppo seguì la donna e i suoi due figli verso la loro casa, seguiti da lontano da un paio di acuti occhi azzurri appartenenti a Georgia, l'autoproclamata Annientadraghi. C'era qualcosa nel loro modo di fare che aveva attirato l'attenzione della rossa allenatrice... e quando Georgia si metteva in testa che qualcosa la interessava, c'era davvero ben poco che potesse distoglierla!

"Hmm... guarda un po', anche loro da queste parti. Accidenti, ma perchè non sono stata estratta io per combattere contro quel Druddigon? Un Pokemon Drago cromatico poteva essere una bella aggiunta alla mia lista di draghi sconfitti..." disse tra sè. "Comunque... a questo punto, non è che importi tanto. Piuttosto... sono curiosa di vedere cos'hanno intenzione di fare quel gruppo di pazzoidi. Stavano parlando di qualcosa di molto importante con quel gruppetto di abitanti... e finchè non riprenderà il torneo, tanto vale che passi il mio tempo in qualche modo!"

Con un sorrisetto arguto, Georgia si incamminò dietro al gruppo di Ash e dei suoi amici, sperando di capirci qualcosa di più e tenendosi a distanza di sicurezza...

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"Non capiamo cosa sia successo..." disse uno dei giudici del torneo, presentando al sindaco della sua città una serie di documenti. "Il concorrente Ash Ketchum ha affermato che qualcuno ha interferito con l'incontro del suo Pikachu contro il Druddigon di Carlita, e che quindi il combattimento non era regolare. E a quanto pare, la stessa cosa è successa quando lo Alomomola della concorrente Misty Waterflower ha colpito il Samurott del suo avversario. Signor sindaco, lei cosa pensa?"

Il sindaco della città, Mannes, un buffo ometto un po' sovrappeso con ricci capelli grigio piombo, con addosso una camicia bianca, pantaloni lunghi blu, scarpe nere, un gilet marrone e grigio senza maniche, un cappello a falde strette e un papillon arancione, si lisciò distrattamente i corti baffi grigi mentre leggeva i documenti. Anche se stava senz'altro prestando la massima attenzione alla situazione attuale, non sembrava troppo ansioso, e stava mantenendo una calma invidiabile. "Beh... certo, questo è un evento inaspettato... e non posso escludere a priori che, in effetti, ci sia la mano di Victini, il Pokemon Leggendario che ha fatto la storia di questa regione tanti secoli fa. Tuttavia... beh, adesso come adesso non riesco a spiegarmi il motivo per cui abbia interferito nello scontro tra quei Pokemon. In ogni caso... questo potrebbe essere uno sviluppo interessante, no? Se Victini è davvero tornato tra noi... dopo tanti anni in cui è rimasto qui nella Valle senza farsi vedere da nessuno... potrebbe essere un buon segno per tutti noi."

"Ma nel frattempo, noi come dobbiamo comportarci, signor sindaco?" chiese una segretaria, pensando tra sè che Mannes stesse prendendo la cosa un po' alla leggera.

Mannes si aggiustò il cappello sulla testa. "Per adesso, la cosa più importante, a mio parere, è tenere d'occhio gli spostamenti di Victini, per cercare di capire quali siano le sue intenzioni." affermò il paffuto sindaco. "Cercate di trovare le persone che hanno avvistato per prime Victini, o che almeno si sono accorte del suo operato, e chiedete a loro. A questo proposito, ho già fatto mobilitare alcuni dei miei collaboratori, che in questo momento stanno cercando Victini per la città. Sono sicuro che molto presto sapremo qualcosa di più di questo misterioso evento... e dei motivi che hanno spinto Victini a rendere di nuovo nota la sua presenza."

"Va... va bene, signor sindaco, come vuole lei." affermò la segretaria, ancora non del tutto sicura di capire cosa passasse per la testa del suo superiore. Con un cenno della testa, Mannes ringraziò, e corrugò leggermente la fronte, sapendo che da quel momento in poi avrebbero dovuto giocarebene le loro carte, se avessero voluto raggiungere il loro scopo...

"Bene, Damon... sembra che almeno per ora, il piano stia andando liscio." pensò tra sè. "Adesso, però, spero che tu abbia un modo per trovare Victini e portarlo là dove ci sarà bisogno di lui. Stiamo puntando molto su questo piano... potrebbe essere la migliore possibilità per la nostra gente di avere un futuro migliore, e spero che tu abbia pianificato tutto come si deve. Già mi riesce difficile mentire ai miei concittadini su quanto sta succedendo..."

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La casa di Juanita era un'abitazione semplice e funzionale, un posto rustico ma che comunque era dotato di tutto ciò che serviva ad una vita confortevole, per quanto non terribilmente agiata: letti con materassi di lana, tavoli e sedie costruiti a mano, un caminetto a legna, una cucina con stufa e forno incorporati, in vecchio stile... tutto parlava di tempi ormai lontani, in cui non c'erano le comodità e gli agi della vita quotidiana. Ma per qualche motivo, Ash, Pikachu e i loro compagni non erano a disagio, anche se Burgundy sembrava un po' incerta nel trovarsi in un'ambiente così arretrato...

"Ecco, questa è la nostra casa..." disse Carlita, portando ai suoi familiari e ai suoi ospiti dei bicchieri di tè freddo alle erbe. "So che non è il massimo, ma per noi... non potrebbe essere più confortevole!"

"Non è affatto un brutto posto! Anzi, lo trovo grazioso." affermò Misty, cercado di trattenere il vivace Panpour mentre curiosava tra i mobili e gli accessori. "Hey, Panpour! Lo sai che non è buona educazione andare a curiosare in giro!"

"Non ti preoccupare, Misty. Dopotutto, i piccoli Pokemon sono per natura curiosi!" affermò Juanita, prendendo un bicchiere di tè e bevendone un sorso. "Anzi... siamo contenti che a voi piaccia questa casa. Sapete, il nostro popolo non sta proprio navigando in buone acque, e per loro, una casa come questa è un po' un lusso, che si possono permettere solo coloro che vivono nelle città più importanti della Valle."

"La maggior parte dei nostri fratelli vivono in riserve e piccoli villaggi, o conducono uno stile di vita nomadico nelle valli desertiche di questa regione." spiegò Damon. "E' una vita dura, difficile... non è facile sopravvivere in una regione così avara di risorse. Nei tre anni che ho passato a viaggiare, e a cercare di aiutare i nostri fratelli, ho avuto modo di rendermi conto di persona delle difficoltà a cui vanno incontro."

Touko abbassò un po' lo sguardo, con espressione contrita. "Mi dispiace... io non sapevo nulla di tutto questo." affermò. "Mi fa una certa impressione sapere che mentre persone come me e i miei amici facciamo una vita agiata nelle nostre città, a così poca distanza da noi ci sono invece persone che hanno a che fare con problemi di questo tipo..."

"Io proprio non lo sospettavo nemmeno..." disse Burgundy, il cui tono sembrava ora più addolcito. La bambina dai capelli viola prese un sorso di tè alle erbe, sentendo un sapore forte e aromatico riempirle la bocca. Burgundy arrossì di colpo, e deglutì, non abituata ad un sapore come quello...

"Non è colpa vostra..." disse Carlita, accarezzando sulla testa il suo Druddigon cromatico sulla testa. Poco prima di tornare a casa, la ragazzina si era fermata al piccolo Pokemon Center della città, in modo da far rimettere in sesto il suo Pokemon, e ora, il possente drago era in piedi accanto alla sua allenatrice, ascoltando attentamente quello che diceva. "Il fatto è che, da quando secoli fa la Dragoenergia si è sprigionata, questa regione ne ha subito le conseguenze peggiori... e il nostro popolo ha dovuto adattarsi alle loro nuove condizioni di vita."

"Gonnnn..." grugnì il dragone, alzando le spalle.

Ash si guardò attorno e annuì gentilmente. "Mi dispiace per voi... sinceramente, non riesco nemmeno ad immaginare come debba essere vivere in un luogo come questo, in simili condizioni..." affermò il giovane allenatore.

"Non ci potete fare molto in ogni caso, ragazzi miei." disse Juanita, alzando le spalle. "Alcuni dicono che la stessa Dragoenergia che ha fatto questo secoli fa... potrebbe ottenere l'effetto contrario, e ripristinare l'antico regno della Valle. Però... se devo essere sincera, non penso che valga la pena di tentare un'impresa così incerta. Il nostro popolo... ha il suo destino da seguire, e non abbiamo il diritto di mettere in pericolo l'equilibrio di questo mondo per il nostro presunto benessere."

Damon guardò fuori da una finestra, osservando la Spada della Valle, visibile anche da lì. I suoi pensieri erano malinconici, ma anche pervasi dalla speranza che le cose non fossero come diceva sua madre, e che il suo progetto riuscisse finalmente a riportare il Regno della Valle allo splendore di un tempo...

"Madre... sorellina... perchè non riuscite a rendervene conto? Perchè il nostro popolo dovrebbe continuare a vivere così, quando abbiamo la possibilità di crearci un futuro migliore?" pensò tra sè. "Ma non durerà a lungo. Aspettate, fratelli miei... ormai non manca molto. Grazie al potere di Victini, la Dragoenergia riporterà ogni cosa com'era una volta. E per Unima comincerà una nuova era... un'era molto migliore di questa..."

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CONTINUA...

Note dell'autore: Non è stato facile scrivere questo capitolo, dico davvero... mi sono rivisto il film, ma ho comunque voluto modificare vari eventi e situazioni, in modo da adattarli meglio alla mia riedizione degli eventi! E a quanto pare, Burgundy ha avuto il privilegio di incontrare un Pokemon Leggendario! E anche Georgia avrà il suo ruolo da giocare!

A proposito di draghi... ho preferito dare a Carlita un Druddigon invece che un Hydreigon, per un semplice motivo: trovo che l'anime abbia usato Hydreigon un po' troppo liberamente, rovinando un po' il suo "alone" di Pokemon ultra-raro e mostruosamente potente: voglio dire, uno ce l'aveva Carlita, uno è saltato fuori dal nulla per fare sì che Iris ricevesse il suo Dragonite su un piatto d'argento... uno ce l'aveva un'amica di Iris, appena evoluto da Zweilous... e uno ce l'aveva addirittura Cameron, un allenatore completamente incapace.

Ma Hydreigon non doveva essere uno pseudo-leggendario? E uno dei più forti, per giunta... beh, adesso non voglio annoiarvi con le mie lamentele, dico solo che cercherò di trattare Hydreigon un po' meglio dell'anime!

A presto con il prossimo aggiornamento! Spero che sarà sabato, visto che domenica andrò al Lucca Comics! A presto!

  
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