Capitolo
20- “Le
prime voci di corridoio”
Con l'inizio di
settembre, gli studenti che avevano lasciato l’isola per le
vacanze estive
rientrarono all'Accademia,
per
prepararsi all’inizio del secondo trimestre. Coloro che erano
riusciti a
passare di dormitorio o che erano stati retrocessi erano impegnati a
trasferire
la propria roba nelle nuove stanze, mentre gli altri studenti
trascorrevano gli
ultimi momenti di pace nel relax.
Il giorno
dell'inizio delle lezioni, Yomi si era svegliata molto prima del
solito, così
da avere tutto il tempo per prepararsi e fare colazione con calma.
-La divisa
dell’Obelisk è decisamente più
carina!-esclamò la giovane, mentre si ammirava
allo specchio.
“E’ un peccato,
però! La divisa rossa iniziava a
piacermi…” pensò, guardando la gonna
blu che
stava indossando.
-Oggi riniziano
le lezioni… Forse è meglio sbrigarsi!
Poi, prese il
porta deck ed uscì dalla stanza, diretta alla sala da pranzo
per fare
colazione.
Non appena
entrò, sentì gli sguardi gelidi delle altre
studentesse puntati su di lei.
“E io che speravo
smettessero, una volta che fossi passata al dormitorio blu! Mi sa che
mi sono
illusa per niente…” pensò la neo
Obelisk, ignorando gli sguardi delle altre
ragazze e prendendo la propria razione. Poi, sempre ignorando le
occhiatacce,
si diresse verso uno degli ultimi tavoli posti
in fondo alla stanza e si sedette su una delle sedie.
-Vedo che sei
riuscita a passare di dormitorio…-le fece una voce alle sue
spalle.
Yomi si voltò,
con un biscotto in bocca ed uno in mano, un po' scocciata di essere
stata interrotta
nel bel mezzo della colazione, e si trovò di fronte una
ragazza con i capelli
corti fino alle spalle, lisci come la seta e scuri come la notte. Si
trattava
della rappresentante del dormitorio blu, una Obelisk del terzo anno, la
duellante più forte di tutto il dormitorio femminile
è una delle migliori di
tutta la scuola, talmente forte da essere temuta anche dai maschi. Era
chiamata
la Nobile Guerriera, per il suo carattere calmo e pacato e per il
nutrito
seguito che aveva all'interno del dormitorio femminile. Sebbene Yomi
l’avesse
vista solo due volte, se la ricordava benissimo; era quasi impossibile
dimenticare l'aura che emanava. Era diversa dalle altre studentesse;
era forte
ed aveva molto talento.
-Sei sorpresa,
Noriko?-fece la matricola, finendo di mangiare il biscotto ricoperto di
cioccolato che aveva in bocca.
-Non proprio…
Non capisco perchè tu sia stata ammessa al dormitorio
Slifer, ma mi aspettavo
che ci rimanessi poco. Ho visto i tuoi duelli contro Seto Kaiba e
Jonouchi
Goruden; era scontato che saresti stata promossa presto!
-Vuoi farmi i
complimenti?
-Non
fraintendermi! Non farei mai i complimenti ad un demone…
Comunque, evita di
fare ulteriori danni; non voglio che la reputazione del mio dormitorio
ne
risenta, solo perché c’è un elemento
come te!
-Come siamo
carine…-commentò Yomi, con un leggero tono di
sarcasmo.
Noriko non
rispose e se ne andò.
“Direi che qui
la situazione non è cambiata molto…”
pensò la giovane, cercando di ignorare gli
sguardi carichi d’odio delle altre ragazze. Poi
terminò la colazione, mise a
posto il vassoio e uscì dalla sala, diretta agli edifici
principali.
Durante il
tragitto fu attaccata alle spalle da Atticus, che, contento per averla
rivista
dopo un mese, le si era appiccicato addosso come una piovra, nel
tentativo di
abbracciarla.
-Atticus!
-Sono così
contento di vederti!
-Non l'avrei mai
detto...-fece Yomi, liberandosi finalmente dall'abbraccio del ragazzo.
-Le divisa blu
ti sta decisamente meglio!-le fece il giovane, dopo averla ammirata per
qualche
secondo.
-Tu dici?
-Adesso sei
veramente stupenda!
-Cosa vuol dire
"adesso"?! Prima non ero carina?!
-Certo che lo
eri! Ma credo che il blu ti stia decisamente meglio!-si
affrettò a rispondere
il castano.
-Mi ero un po’
affezionata a quella rossa,
però…-commentò la studentessa,
guardando la gonna
blu.
Atticus sorrise
di fronte alla reazione dell'amica. Anche se non l'avrebbe mai ammesso,
era
emozionata all'idea di essere una Obelisk. Poi, come ricordatosi
improvvisamente di qualcosa, si fece serio e, mettendo una mano sulla
spalla
della neo Obelisk, disse:
-Yomi, per
quanto riguarda il tuo segreto, io non ho detto niente a nessuno,
credimi!
La ragazza lo
squadrò per qualche secondo, sorpresa. Poi fece:
-Non ho mai
detto che la colpa è tua!
-Lo so. Volevo
solo fartelo sapere. Sul traghetto, Zane mi ha raccontato quello che
gli hanno
detto alcuni nostri compagni di classe e del fatto che non ti
interessa. È
preoccupato che la faccenda possa
degenerare e, ad essere sincero, lo siamo un po' tutti e
tre...
-Non ce n’è bisogno.
Sono solo voci di corridoio; quando si saranno stufati, smetteranno di
sparlare
di me!
-Sei sicura che
la cosa non t'interessi? Non vuoi nemmeno sapere chi è stato
a mettere in giro
quelle voci?
-Sono solo
chiacchiere; non vedo perché dovrei dargli peso.
-Scoprirò chi è
stato!-esclamò Atticus, mettendo entrambe le mani sulle
spalle dell'amica.
-Non te l’ho
chiesto…-commentò l'altra, scostando le mani del
castano e riprendendo a
camminare.
-Sei crudele, lo
faccio volentieri!-fece l'altro, andandole dietro.
-Fai come ti
pare!
-Guarda che lo
so che in realtà ti fa piacere!
Yomi si bloccò
di colpo, squadrando l’amico.
-Ti odio…-disse
poi, riprendendo a camminare.
-Dovrei
prenderlo come un ringraziamento?-chiese Atticus, divertito.
La ragazza non
rispose; l’Obelisk aveva colto nel segno.
"Che
stupido... Non capisco perché ci tenga così tanto
ad aiutarmi."
-A proposito,
c’era una cosa che volevo chiederti…-fece la
studentessa dopo diversi minuti.
Ormai erano quasi giunti di fronte all'ingresso dell'edificio
principale.
-Vuoi uscire con
me? Mi dispiace, ma non posso! Per me sei una cara amica e non-
-Non dire
fesserie, Atticus! Non uscirei mai con te!-esclamò Yomi,
fulminandolo con lo
sguardo.
-Ah, bè, meglio
così!
-…
-Quindi, di cosa
volevi parlarmi?
Yomi si diede
un'occhiata intorno, per assicurarsi che nessuno potesse sentire. Poi
si
avvicinò all'amico e sussurrò:
-Yusuke mi ha
detto che Zane si è innamorato… Tu ne sai niente?
-Cosa?!-strillò
l’altro.
-Non urlare!-lo
rimproverò la matricola.
-Ne sei
sicura?-chiese Atticus, afferrando l’amica per le spalle e
scuotendola
leggermente.
-Me l’ha detto
Yusuke, ma nemmeno lui sa chi sia…
-Non ci
siamo…-mormorò Atticus, grattandosi il mento.
-Perché?
-Se uno come
Zane si è innamorato di una ragazza, significa che la fine
del mondo si sta
avvicinando!
-Esagerato!
-Tu non lo
conosci bene! Ti ricordo che lui è quello che non sopporta
le ragazze, che
l’unica cosa di cui è innamorato sono i
duelli… Se quello che ti ha detto
Yusuke è vero, è un problema!-continuò
il castano, imperterrito.
-Ti ripeto che
stai esagerando…
-Dobbiamo
investigare!
-Su questo sono
perfettamente d’accordo! Dobbiamo scoprire chi è!
-Non ti
preoccupare, grazie alla mia rete di informazioni praticamente perfetta
lo
scoprirò in pochissimo tempo! Chiederò alle mie
numerose fan…-fece il ragazzo,
eccitato all'idea di poter investigare sui problemi di cuore dell'amico
taciturno. Poi, fece per avviarsi di gran carriera verso
l’edificio, quando fu
fermato da Yomi, che, trattenendolo per una spalla, disse:
-Aspetta!
-Cosa c'è?
-Devi essere
estremamente indiscreto! Non possiamo lasciare che qualcun altro
capisca… Se
Zane viene a sapere che il suo segreto è stato spifferato ai
quattro venti, ci
uccide!
-Non ti
preoccupare, sarò invisibile come un ladro!
Detto questo,
Atticus si diresse verso l’edificio dalle tre cupole,
lasciando la ragazza da
sola.
“Speriamo che
non si faccia scoprire… Non so perché, ma sono
preoccupata! E poi, da quando
essere indiscreto equivale all'essere invisibile! E non ho capito cosa
c'entrassero
i ladri... Se Zane viene a sapere che ci stiamo impicciando,
è capace di
ucciderci! Di solito non mi interesso di queste cose, ma questa volta
sono
troppo curiosa per lasciar correre...” pensò la
Obelisk, sospirando.
Poi, si avviò
anch’essa verso l’edificio.
***
La ragazza si
trovava nel corridoio del primo piano e si stava apprestando a salire
al piano
superiore, quando si sentì chiamare dall'amico cicciottello.
-Chumley… E’
successo qualcosa?
-Posso parlarti
un attimo?-chiese l'altro. Sembrava preoccupato per qualcosa.
-Certo…
-Senti, non
voglio essere scortese, né tanto meno farti arrabbiare,
ma…-cominciò il
ragazzo-koala.
-Ma?
-Stamani, a
colazione, alcuni studenti stavano parlando di te… Non
stavano dicendo delle belle
cose. Avrei dovuto dirgli di smettere, ma non l’ho fatto.
Così mi sono messo ad
ascoltare cosa dicessero e-
-Aspetta! Credo
di sapere cosa vuoi chiedermi…-lo interruppe l'altra.
-Scusa, non
dovrei dubitare di te! Tu non sei cattiva; sei una ragazza gentile,
anche se a
volte fai un po’ paura… E’ impossibile
che tu facessi quelle cose alle medie!
Tu non sei violenta, e di certo non faresti mai duelli clandestini!
Yomi sospirò,
grattandosi la testa, incerta su cosa dire.
-Tu… Non l’hai
fatto, vero?-chiese l’altro con un filo di voce.
-In realtà sì.
Non so bene cosa dicano di me, ma alle medie sono stata coinvolta
più volte in
risse e duelli pericolosi. Tanti miei avversari sono finiti in
ospedale, e
talvolta anche io mi ferivo… Poi ho iniziato a partecipare
anche ai duelli
clandestini. Ho smesso solo poco tempo fa, solo perché mi
dispiaceva continuare
a far preoccupare mio fratello. E dopo poco tempo, sono stata aggredita
in
strada e ho rischiato di morire.
-…
-Mi dispiace,
sono una pessima amica! Avrei dovuto dirtelo…
-Non mi
aspettavo che fosse tutto vero…
-Sono una
pessima persona…
-No! Non è vero,
lo sai! Tutti sbagliano, è normale… Tu sei forte!
Sei molto più forte di me… Ti
ammiro, sul serio! Io vorrei essere come te, vorrei essere forte come
te e
vorrei avere la tua stessa determinazione e forza di
volontà…-esclamò l'altro,
arrossendo leggermente.
-Sbagli a voler
essere come me…
-Perché dici
così?
-Perché in fondo
sono solo un mostro…
-Tu non sei un
mostro. I mostri sono brutti e cattivi, tu non lo sei!
Yomi scoppiò a
ridere.
-Guarda che sono
serio!-fece l'altro, risentito.
-E’ un
complimento?-chiese la ragazza, fra una risata e l’altra.
-Non sono bravo
a fare i complimenti…-fece il ragazzo, leggermente in
imbarazzo.
-Sei un vero
amico…-mormorò l’altra.
-Tu mi hai
aiutato, sebbene fossi senza speranza, perciò devo
ricambiare il favore.
-Non dare troppo
peso a quello che dicono…-fece Yomi, dando una sonora pacca
sulla schiena di
Chumley.
-Non
preoccuparti! Avrai avuto le tue ragioni per comportarti in quel
modo…
-Sei veramente
gentile!
-Attenta a non
innamorarti di me!-fece l’altro, scoppiando a ridere.
-Ma figurati!
Non sei il mio tipo!
-Se per questo
nemmeno tu sei il mio tipo…
-Oh, e quale
sarebbe?-chiese curiosa Yomi, mettendo un braccio intorno al collo
dell’amico.
-Sai, preferisco
le donne un po’ più robuste e in carne…
Come questa!-disse Chumley, estraendo
dal deck una carta e mostrandola alla compagna.
-Chissà perché
me l’immaginavo…-commentò la
studentessa.
-E’ carina, non
trovi?
-Se lo dici tu…
-Invece, qual è
il tuo tipo ideale?
Yomi arrossì
leggermente.
-Non ne
ho!-esclamò poi.
-Sei ingiusta!
Io te l’ho detto…-protestò debolmente
lo Slifer.
-Ok ok, te lo
dico…
-Quindi?
-Bè, bello e
misterioso come il Mago Nero…
Chumley scoppiò
a ridere.
-Non
ridere!-esclamò la giovane, rossa in volto.
-Non dirmi che
hai una fissa per il Mago Nero!
-Non dirlo a
nessuno; è imbarazzante!-esclamò la giovane,
strattonando il compagno per le
spalle.
-Tranquilla, non
lo dico a nessuno…
-Vorrei vedere!
Se Zane lo scoprisse, non farebbe altro che prendermi in
giro…
Chumley guardò
per qualche secondo la compagna, un po’ pensieroso, poi disse:
-Lo sai che
ultimamente parli spesso di lui?
-Davvero? Sarà
perché è insopportabile…
-Mmh… Se lo dici
tu!
-Non dovresti
mettere in dubbio la mia parola!-esclamò risentita Yomi.
Chumley abbozzò
un sorriso, poi propose all’amica di passare un attimo dal
negozio di carte
prima di andare a lezione.
-Sì, è un’ottima
idea…-gli rispose la Obelisk, avviandosi insieme allo Slifer.
***
-Volevi
parlarmi?-fece Yusuke, guardando il castano.
I due si
trovavano sulla terrazza dell'edificio principale. Le lezioni erano
appena
finite e Atticus aveva trascinato l'amico sulla terrazza, dicendogli
che si
trattava di una faccenda urgente.
-Hai sentito
quello che si dice in giro sul conto di Yomi?
-Lei lo sa, no?
Atticus annuì.
-Ne abbiamo
parlato stamattina. Continua a dire che non le interessa sapere chi
è stato...
-Sì, lo so. Ho
cercato di convincerla durante tutte le vacanze estive, ma non
c'è stato verso.
Continua a ripetere che non le interessa e che prima o poi
smetteranno...
-Io voglio
scoprirlo lo stesso! L'ho già detto a Yomi e non cambio
idea!-esclamò Atticus.
-Sono d'accordo
con te. Anche se lei non vuole, non possiamo fare finta di niente.
Siamo pur
sempre suoi amici...
-Sono sicuro che
alla fine ci ringrazierà!
-Lo spero! Anche
perchè non voglio litigare di nuovo con
lei...-comentò Yusuke.
-Nemmeno io!
Però non credo che si arrabbi. Quando le ho detto che avrei
scoperto il
colpevole, mi ha risposto che non le interessava. Ma sono sicuro che
stesse
mentendo...
-Non cambierà
mai... E nemmeno tu!
-Lo sai che non
riesco a stare fermo quando vedo una bella ragazza indifesa!-fece il
castano,
fingendo di essersi offeso.
-Indifesa? Lei?
-Magari non è
proprio indifesa, ma è in difficoltà... Dovrebbe
lasciarsi aiutare, invece di
fare la cocciuta!
-Quando parli
così, mi ricordi Zane…-commentò
Yusuke, trattenendo le risate.
-A proposito di
Zane, è vero che si è innamorato di una
ragazza?-chiese Atticus, cambiando
discorso.
-Da chi l’hai
sentito?
-Me l’ha detto
Yomi… Ma è vero? Tu ne sai qualcosa?
Yusuke si mise
una mano sulla fronte, sospirando.
-Sai qualcosa,
vero?-insistette l’altro.
-No, non so
proprio nulla! Pensi davvero che Zane venga a dirmi una cosa simile?
-In effetti su
queste cose è abbastanza reticente…
-Appunto!
-Allora come fai
a saperlo?-continuò il castano, osservando l'amico con fare
sospettoso.
-L’ho visto… Bè,
ad essere sincero, è solo una mia supposizione. Ultimamente
si comporta in modo
strano quando si trova con quella persona...
-E chi è la
sfortunata donzella?
-Davvero non lo
capisci?-fece Yusuke, sorpreso.
Atticus si
sporse verso l'amico, fissandolo attentamente negli occhi, come se
avesse
potuto leggergli la mente.
-Che c’è?-chiese
Yusuke, indietreggiando leggermente. Si trovava sempre a disagio quando
l'amico
si avvicinava troppo al suo viso.
-Mmh…
-Atticus?
-Credo di aver
capito…
-Ne sei sicuro?
-Sì, penso di
sì… In effetti, avrei dovuto capirlo fin da
subito.-gli rispose l’altro, senza
scomporsi.
“Strano, pensavo
che avrebbe reagito in modo diverso. Mi sa che non ha capito proprio
niente!”
pensò l’Obelisk, continuando a guardare
l’amico castano.
-Ora devo
andare! Voglio vedere se riesco a scoprire chi ha messo in giro quelle
voci… Ci
vediamo dopo!-esclamò Atticus, salutando l’amico e
avviandosi verso le scale.
-Ok, a dopo!
Dopo aver
salutato l’amico, Yusuke rimase ancora un po’
affacciato dalla terrazza
dell’edificio principale.
-Forse dovrei
parlarci…-mormorò tra sè e
sè dopo qualche minuto. Poi prese il palmare,
cercò
il nome dell’Obelisk dai capelli blu e fece partire la
chiamata.
-Zane…-fece, non
appena il volto dell'amico comparve sullo schermo del dispositivo.
-E’ successo
qualcosa?
-No, però vorrei
parlarti… Ti dispiace se ci vediamo tra una decina di minuti
di fronte
all’ingresso dell’Accademia?
-Sì, non c’è
problema…-rispose l'altro.
-Ok, allora a-
-E’ importante?
Intendo quello che mi devi dire…
-E’ solo
curiosità, ma vorrei parlarne in privato. Potrebbe essere un
problema se
qualcun altro sentisse…
-Ok, allora ci
vediamo tra poco.
-Perfetto!-esclamò
Yusuke, chiudendo la chiamata.
“Adesso viene la
parte difficile…” pensò poi, avviandosi
anch’esso verso le scale che portavano
all’interno della struttura.
***
Yusuke lo stava
aspettando all’ombra di un grosso e vecchio albero, che si
trovava ai margini
del viottolo principale che collegava il porto agli edifici
dell’Accademia.
-Figurati…-gli
rispose l’amico, accompagnando la frase con un gesto della
mano.
-Di cosa volevi
parlarmi?-chiese il giovane dai capelli blu.
-Andrò dritto al
punto, senza fare tanti giri di parole…
-Ok…
L’espressione di
Yusuke divenne improvvisamente seria.
-Tu cosa provi
per Yomi?
Zane spalancò
gli occhi, sorpreso. Non si aspettava di certo una domanda simile; si
era
preparato a tutto tranne che a questo.
-Che razza di
domande sono…-disse irritato, voltandosi
dall’altra parte.
-Per favore,
rispondi sinceramente!
-Yusuke, ma come
ti è venuta in mente una cosa simile?
-Zane, sono
serio…
L’Obelisk fissò l’amico
dai capelli verdi negli occhi per diversi secondi, poi distolse lo
sguardo e si
passò una mano tra i capelli, incerto su cosa rispondere.
-Mi hai chiamato
per chiedermi questo?
Yusuke annuì.
-Lo sai che
l’unica cosa di cui sono innamorato sono i duelli…
Perché mi chiedi una cosa
del genere?
-Lo sai bene che
non è vero… Ti comporti in modo diverso da quando
c’è lei!
-Hai frainteso,
Yusuke… Per me è solo un’amica!
-Non è vero.
-…
-Guarda che a me
puoi dirlo… Non glielo riferirò, lo
prometto!-continuò Yusuke.
-Non devo dirti
proprio niente…
-Sei proprio un
testone, lo sai? Non c’è niente di male ad
ammettere una cosa simile!
-Perché ci tieni
tanto a saperlo? Per caso sei geloso?-esclamò Zane, sempre
più irritato.
L’altro Obelisk
scoppiò a ridere.
-Guarda che
quello geloso sei tu! Hai frainteso tutto! A me non piace, non in quel
senso
perlomeno…
-Quindi, per te,
lei è solo un’amica?
-Credevi che mi
fossi innamorato di lei? Quello che ha preso una bella cotta sei tu,
non io… E
la cosa buffa è che non vuoi ammetterlo!
-Ti sbagli...
-Non mi
sbaglio...
Zane fissò
l’amico per diversi minuti, poi, appoggiando la schiena al
tronco dell’albero,
disse:
-Non so cosa mi
stia succedendo ultimamente. È come se non fossi
più io...
-Non credo che
tu sia cambiato così tanto...
-Ti ricordi di
Umiko?-chiese l'altro, cambiando argomento.
-Certo! Perchè
me lo chiedi?
-Lei si era
dichiarata a Makoto e lui aveva iniziato a maltrattarla. Io assistetti
a tutta
la scena, a quello che gli disse Umiko, a cosa gli rispose quel
bastardo e a
tutte le minacce che seguirono. Nonostante tutto, non feci nulla. Me ne
stetti
in disparte ad ascoltare, senza alzare un dito. Non volevo farmi
coinvolgere,
non volevo espormi e magari inimicarmi qualche professore fin dal primo
anno.
Ho pensato che se avessi voluto continuare a vivere tranquillo, avrei
fatto
meglio a non farmi coinvolgere in nessuna disputa. E poi... Avevo anche
paura,
non so nemmeno di cosa, ma avevo paura. Così lasciai correre
e non riferii
niente a Sheppard, nemmeno dopo che Umiko tentò il suicidio.
-Non lo
sapevo...
-Mi sono
comportato da bastardo, ma ho continuato a vivere come se niente fosse
e credo
che alla fin fine non mi sentii nemmeno in colpa per non aver fatto
niente.
Almeno, finché non ho conosciuto Yomi... Lei mi ha cambiato.
Yusuke si
appoggiò al tronco, di fianco all'amico.
-Quando l'ho
vista insieme a Makoto, mi è tornata alla mente la scena
dell'anno scorso e mi
sono preoccupato. Avevo paura che le facesse del male ed ho cercato in
tutti i
modi di allontanarla da lui. Non volevo che si facesse del male e,
sebbene da
una parte continuavo a dirmi che non sarei dovuto intervenire,
dall'altra
continuavo a dirmi che lei non mi avrebbe abbandonato e che non avrei
dovuto
farlo nemmeno io.
-Ora capisco
perché ti arrabbiavi tanto con lei... Yomi lo sa?
Zane fece un
cenno d'assenso.
-Ho sentito il
bisogno di dirglielo. Volevo che sapesse che non ero proprio il bravo
ragazzo
che pensava e poi sentivo il bisogno di dirlo a qualcuno. Era diventato
un peso
sempre più grosso da portare e volevo liberarmene, anche a
costo di essere
odiato.
-Tu non sei
cattivo. Sei un ottimo amico, proprio perché riesci a
rimanere distaccato da
tutto e sai essere molto più lucido di noi. E credo che
anche Yomi lo sappia...
Zane si voltò
verso l'amico, sorridendo leggermente.
-Grazie...
-Di niente, ma
non hai ancora risposto alla mia domanda.
L'Obelisk dai
capelli blu arrossì.
-Tu le vuoi
bene, vero? Molto più di quanto le vogliamo io e Atticus.
Sei arrivato a
schiaffeggiarla, a litigare e a mettere in pericolo te stesso per lei.
Vuoi
proteggerla, nonostante tu sia consapevole del fatto che non ne ha
bisogno e
che potrebbe darle fastidio, ma vuoi farlo comunque. E questo
perché ne sei
innamorato…
-All'inizio
credevo che fosse la solita ragazzina viziata e frivola, ma poi mi sono
dovuto
ricredere. Ha un
fascino tutto suo; è
diversa dalle altre...-disse Zane, sorridendo.
-In effetti, è
un tipo molto particolare...
-E’ strano; mi
dà fastidio che trascorra del tempo con gli altri ragazzi,
anche con te e
Atticus. Sono geloso di voi e di quel ragazzo del dormitorio
rosso… Da una
parte vorrei che facesse amicizia con gli altri studenti, ma
dall’altra vorrei
che parlasse solo con me e con nessun altro…
-L’avevo
intuito…-fece Yusuke, a bassa voce.
-Io non voglio
che soffra ancora. Ha già sofferto troppe volte...
-Vuoi
proteggerla perchè ti senti responsabile per quello che ha
cercato di farle
Makoto, vero?
Zane fissò
l'amico per qualche istante, poi fece:
-Io non voglio
vederla piangere… Quando è scoppiata in lacrime,
quella volta in infermeria, mi
sono sentito veramente impotente. Non potevo fare altro che dirle che
sarebbe
andato tutto bene, che il peggio era passato e che non le sarebbe
successo più
niente. Non potevo fare nient'altro… Avevo paura che
rimanesse scossa a tal
punto da non fidarsi più di nessuno. Tremava dalla paura e
dalla rabbia e io
non potevo fare altro che abbracciarla…
-Zane…
-Credo di aver
iniziato a provare qualcosa fin dalla prima volta che l’ho
vista. Per tutti
questi mesi, non ho fatto altro che prenderla in giro… La
trattavo come se
fosse solo un’amica, quando in realtà era molto di
più. Ho mentito sia a lei
che a me stesso…
-Ti sei
innamorato di lei...-disse Yusuke, a bassa voce.
-E’ assurdo! Non
sono mai stato interessato alle ragazze e poi finisco con
l’innamorarmi di
quella più strana che ci sia... E’ una testa calda
che si arrabbia sempre per
nulla. Non ascolta nessuno e vuole fare sempre di testa sua. Non fa
altro che
cacciarsi nei guai e mettere in difficoltà tutti noi! A
volte non riesco a
capire cosa le passi per la testa… Inoltre, dovrebbe
smettere di accusarsi di
qualsiasi cosa accada. Vorrei che capisse che non è un
mostro e che in lei non
c’è niente che non vada…
-…
-Per me, lei non
ha niente che non va…
-Zane…
-Come ho fatto
ad innamorarmi di una così…
-Per come la
vedo io, Yomi è l’unica di cui potresti
innamorarti. È praticamente il tuo
opposto…
-Comunque sia,
non ha molto senso parlarne. In fondo, lei non ricambia i miei
sentimenti…-esclamò l'altro Obelisk, scostandosi
dal tronco dell'albero.
-Come fai a
saperlo? Non gliel’hai chiesto, no?
-Pensi davvero
che provi qualcosa per me?-chiese il Kaiser, voltandosi verso l'amico.
-Ho detto solo
che non puoi saperlo…
-Non ho
intenzione di dichiararmi… Non ce n’è
alcun motivo! E vorrei che tu non le
dicessi niente…
-Non
preoccuparti, non le dirò nulla!
-Grazie…-fece
Zane, sorridendo leggermente. Poi, seguito dall’amico, si
diresse verso il
dormitorio blu, per cenare.