Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: uffauffauffa    02/11/2014    2 recensioni
Irina è tornata in vita, nuove "creature" più veloci e agili dei vampiri e dei licantropi hanno cominciato a muoversi. Cosa vogliono? Sono amici o nemici? Perché Renesmee non ha mai confessato di aver conosciuto due di loro nel bosco?
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Demetri, Leah Clearweater, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Leah e Demetri rientrarono verso le due di notte. Lei era visibilmente stanca, il segugio le aveva fatto fare nuovamente il giro turistico della città ritornando nei posti del loro primo appuntamento. Erano usciti alle prime "luci" del crepuscolo e avevano concluso nel posto preferito dal vampiro: i ruderi della chiesa di Santo Stefano. L'aveva "coccolata" tutto il tempo e lei non aveva fatto resistenza, ma l'imbarazzo c'era e lui lo aveva percepito. Nonostante questo l'uscita era andata meglio dell'altra volta.
 

Stavano per raggiungere l'ascensore quando si accorsero che in una delle poltroncine era seduta Renesmee. Dormiva. La piccola era riuscita a sviare la sorveglianza dei suoi genitori, o meglio della madre dato che Edward era insieme a suo padre e ai Denali. Voleva vedere Leah.
 

La mutaforma non la svegliò ma la prese in braccio per portarla dai suoi genitori. Demetri non era molto contento di questo contrattempo. Voleva passare ancora qualche ora con lei, tenerla tra le sue braccia mentre lei dormiva.
 

"Se vuoi la porto io."
 

Disse il vampiro.
 

"Non è pesante."
 

Rispose Leah.
 

Il segugio la guardava con tenerezza. Quanta dolcezza c'era in quel piccolo gesto. Capì subito che sarebbe stata una madre perfetta e amorevole. La madre dei suoi figli. Allargò ancora di più il sorriso, ma si spense quasi subito quando all'apertura delle porte dell'ascensore vide Aro. Anche lui aspettava la coppia, soprattutto lui. Il maestro non era solo ma in compagnia di Chelsea.
 

"Oh, che scenetta commovente..."

Disse divertito l'anziano. La vampira rise appena e questo provocò la rabbia di Demetri. Il vampiro strinse i pugni per frenarsi. Aro se ne accorse, ma non smise di sorridere.

"... Leah mia cara dolce Leah, sei incantevole..."

Leah non indossava un abito elegante, ma un paio di jeans, scarpe da tennis consunte, una maglietta e una camicia scozzese extra-large. Demetri non voleva farla sentire in imbarazzo con un abbigliamento diverso dal solito. Si ricordava fin troppo bene quanto si sentisse a disagio con l'abito scelto da Heidi.

"... ma con un abito più appropriato!!!"
 

Demetri fece una smorfia di disgusto. Lei era perfetta così, non aveva bisogno di trucchi per apparire più bella come le altre ragazze, umane o vampire.
 

"Demetri..."

Aro riprese il discorso.

"... devo parlarti."
 

Il segugio cercò di convincere il suo signore a rimandare l'incontro, ma l'anziano era irremovibile.
 

"Non discutere i mei ordini ragazzo, e tu Leah è meglio che riporti la piccola a sua madre. Si è accorta della sparizione. Ha fatto una scenata. Un vampiro dovrebbe comportarsi in maniera più dignitosa."
 

Leah si congedò dal gruppetto. Quando le porte dell'ascensore si chiusero l'attenzione di Aro fu tutta per Demetri.
 

"Ultimamente ti stai prendendo troppe libertà ragazzo mio. Ci sono delle regole da rispettare, le mie..."

"... ogni qual volta hai intenzione di uscire o andartene per lei, vorrei che mi avvisassi, primo. Secondo per qualsiasi cosa dovrai avere il mio permesso e terzo non azzardarti mai più a sbuffare o irritarti per quello che ti dirò in futuro, anche quando non ti concederò tutto quello che vuoi..."

"... Chelsea!!"
 

La vampira si avvicinò al segugio. Il suo potere era simile a quello di Alec, ma invisibile. Avvolgeva le persone per poi entrare nelle loro menti.
 

"Fatto mio signore è di nuovo sotto il suo controllo."
 

Sussurrò appena Chelsea per non essere udita da Demetri. Cosa non semplice, tra tutti i Volturi il segugio era quello con i sensi più sviluppati.
 

"Grazie puoi andare ora."
 

"Mio signore rimane l'altro rapporto, non riesco a spezzarlo. E' molto forte come quello tra Edward e Bella."
 

"Chelsea mia cara io non voglio che tu li separi."
 

Aro sorrideva. Aveva trovato dannatamente interessante la relazione di Bella ed Edward, ma quella di Demetri e Leah gli piaceva di più.
 

La vampira si allontanò lasciando da solo il suo signore con il segugio.
 

"Che non si ripeta mai più ragazzo mio."
 

"Si mio signore, le chiedo scusa e spero mi possa perdonare per le mie mancanze."
 

La guardia chinò la testa per il timore e l'imbarazzo.
 

"Non amo concedere una seconda possibilità, ma questa con te e la terza. Già una volta quando stavamo cercando gli ibridi, mi hai mancato di rispetto."
 

Demetri si inchinò di più. Era completamente sottomesso. Temeva la punizione del suo maestro. All'improvviso un pensiero fece capolino nella sua testa. E se per colpire lui, avesse fatto del male a lei?
 

Si alzò di scatto tremante di rabbia e paura.
 

Arò lo guardò accigliato, poi prese le sue mani.
 

"Puoi stare tranquillo Demetri, non ho intenzione di rifarmi sulla tua ragazza, ma tu devi cambiare atteggiamento. Sei diventato troppo irriverente. Ricorda il clan viene prima di tutto..."

Aro sapeva benissimo che le ultime parole erano dette al vento. Leah sarebbe sempre stata al centro dei pensieri del segugio.

"... hai capito ragazzo mio?"
 

"Si mio signore."
 

"Molto bene, puoi andare da lei ora."
 

"Grazie."
 

Disse sorridendo il vampiro.
 

Aro rimase da solo alla reception.
 

Almeno questa relazione porterà dei frutti in futuro.
 

Pensava.



 

Leah si diresse verso le stanze riservate ai Cullen. La piccola era ancora addormentata. Edward percepì il suo pensiero e quello della figlia e si precipitò fuori.
 

"Dov'era?"
 

Chiese. Aveva gli occhi dilatati per la paura.
 

"Nella reception."
 

Rispose Leah.
 

Edward notò alcuni segni sul collo della ragazza. Sembravano lividi da strangolamento.
 

"Che cosa ti è successo. E' stato Demetri?"
 

Chiese con stupore e ansia mentre prendeva la bambina in braccio.
 

"No, la piccola. Non avete sempre detto che è forte come un torello?"
 

"Si, si è vero."
 

Edward si rilassò un po'. Ancora non sapeva il motivo della "fuga" della figlia. Lui e gli altri erano stati in ansia per diverse ore. Avevano temuto il peggio. Anche se alcuni di loro stavano radicalmente cambiando, altri erano ancora come prima, se non peggio. Ora il padre di Nessy temeva anche Seth. Quel ragazzino era diventato il giocattolo preferito di Jane.
 

Stava per congedarsi da Leah quando una ragazza si avvicinò al vampiro: Tanya.
 

"Ciao..."

Disse sorridendo.

"... il mio nome è Tanya, Tanya Denali..."

"... se tu permetti vorrei parlare un po' con te."
 

La vampira allargo ancora di più il sorriso.
 

"Potrei sapere il perché?"
 

Chiese diffidente Leah.
 

"Voglio solo conoscerti, credo che abbiamo molte cose in comune..."

"... mi piacerebbe se diventassimo amiche."
 

Leah era stupita, ma ritornò quasi subito guardinga.
 

"Io non credo sia una buona idea."
 

Tanya era delusa, fu Edward a ricordarle dell'amicizia che c'era stata tra lei e la cugina. Ora lei si fidava poco e ancor meno dei vampiri. La Denali si voltò e osservò Emily. Quest'ultima si sentì imbarazzata per il modo in cui era osservata dalla vampira.
 

"Non è colpa sua."
 

Disse sottovoce Edward.
 

"Si lo avete già raccontato l'imprinting e tutto il resto, ma chi è rimasta ferita è Leah non la cugina o il suo ex. E comunque se fossi stata al suo posto avrei fatto le cose in maniera diversa..."
 

"Non puoi saperlo."
 

La interruppe Edward.
 

"Mi conosci, sai che avrei fatto tutto in maniera diversa. Perché so cos'è il dolore."
 

Edward non disse nulla, ma sapeva molto bene quanto Tanya avesse sofferto e tra tutti loro era l'unica che poteva comprendere Leah pienamente.
 

"Spero che tu riesca a diventare sua amica."
 

Tanya sorrise e baciò dolcemente Edward sulla guancia.
 

"Sei un amore."
 

"Tanya io sono sposato."
 

La vampira rise piano.
 

"Guarda che non sei più nei miei pensieri, ho visto un vampiro piuttosto attraente e decisamente misterioso, l'amico di tuo padre. Quello che ha fatto amicizia con il figlio di Esme."
 

"Alistair?"
 

Tanya annuì sorridendo leziosamente. Diede un altro bacio al padre di Nessy e rientrò nella stanza leggera come una farfalla.
 

Leah rientrò in camera sua. Stava per crollare quando sentì una voce dolce e suadente. Demetri aveva preso uno dei passaggi segreti che conducevano in diversi punti del palazzo.
 

Il vampiro si avvicinò deciso, prese tra le braccia la mutaforma e la baciò dolcemente.
 

"Mi sei mancata da morire."
 

Leah faticava a credere che fosse lui il soggetto scelto dall'imprinting. Da come si comportava sembrava il contrario. Era lui che cercava di renderla felice e di proteggerla. E la cosa alla mutaforma non dispiaceva. Desiderava questo quando stava con Sam e non il contrario. Si vergognò per quel pensiero. Demetri era meraviglioso, ma lei ancora non riusciva a dimenticare il suo ex. Provava qualcosa, o meglio tutto l'amore che aveva per lui non era stato cancellato.
 

Non si era accorta che il segugio l'aveva delicatamente stesa sul letto. Solo quando le carezze del ragazzo divennero più intime se ne accorse. Lo spinse appena. Demetri era deluso, ma non la obbligò a fare nulla che lei non volesse.
 

"Scusa."
 

Disse imbarazzata.
 

Il segugio sorrise, le baciò la fronte e disse:
 

"Vorrà dire che per un po' mi accontenterò di questo."
 

La coprì e l'abbracciò teneramente.
 

"Sogni d'oro angelo mio."
 

Chiuse gli occhi beandosi del suo profumo. Leah si addormentò tra le sue braccia.



 

Il giorno dopo un'impegnatissima Heidi era alle prese con gli ultimi preparativi per le imminenti nozze. Alice era riuscita a sbirciare la sala adornata per l'occasione ma rimase delusa. Il colore dominante era il rosso. Non che alla giovane Cullen non piacesse come tinta, ma secondo il suo gusto personale, il bianco era la tonalità più idonea e tutti colori pastello. In quel momento vide passare Heidi con un vestito rosso, lungo.
 

Oh no, non sarà mica uno degli abiti da sposa.
 

Pensava.
 

La vampira busso alla porta della stanza di Leah. Dormiva ancora. Fu Demetri che andò ad aprire.
 

Heidi entrò senza neanche guardare chi avesse aperto e credendo di parlare con la mutaforma disse:
 

"Prova questo vestito, Aro ha deciso che sarai una delle damigelle. Devo ancora scegliere la pettinatura e il trucco..."

"... dovevano darmi più tempo, troppe cose in poche ore."
 

Il segugio prese il vestito.
 

"Non credo di aver bisogno del trucco, sono bellissimo già così e l'abito non è della mia taglia."
 

Heidi si voltò di scatto.
 

"Dov'è Leah, ho tanto di quel lavoro non posso..."
 

Demetri la interruppe.
 

"Lei sta dormendo, quando si sveglierà le farò provare il vestito..."

Heidi stava per ribattere, ma lui la zittì di nuovo.

"... abbiamo fatto tardi, lasciala dormire tranquilla..."
 

La vampira lo guardò torva. Non amava preparare le cose di filato e in pochi giorni. In questo caso ore. Demetri riprese il discorso.
 

"... alla fine Aro ha ottenuto quello che voleva..."

"... sono la figlia dei Cullen e quella di Aro che si sposano?"
 

"Si, ma non capisco perché non vi sposate anche voi due."
 

Il vampiro si voltò. Inclinò appena gli angoli della bocca. Leah era ancora addormentata e da quando lui la conosceva, quella era la prima notte tranquilla che passava. Nonostante le cose non si erano ancora del tutto sistemate.
 

"E' ancora troppo presto. Quando ci sarà il doppio matrimonio?"
 

"Tra meno di 48 ore."

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: uffauffauffa