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Autore: Jencloves    02/11/2014    1 recensioni
Charlotte, il giorno del suo 17esimo compleanno perde entrambi i genitori e viene messa in una casa di accoglienza di New York. La ragazza ha smesso completamente di parlare per lo shock e usa solo il suo diario e il suo album di disegni per esprimersi con se stessa.
E' sola finchè una famiglia del New Jersey non decide di prendersi cura di lei e la cosa la incuriosisce e la spaventa. incontrerà 6 persone stupende, tra loro Nick di cui lei si innamora e che la cambierà, ma con cui non potrà mai avere nulla al di fuori dell'amicizia..
Spero di avervi incuriosite
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Frankie Jonas, Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate, Triangolo
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9. Operazione salvataggio Pt.1 

*Char's Pov* 
Avevo da poco terminato la colazione e stavo già spreparando il tavolo insieme a Denise -che avrei dovuto cominciare a chiamare mamma-, e poco dopo ero già nella mia stanza a prepararmi per un'altra giornata assurda di scuola. E mentre finivo di mettermi il burracacao sentii la porta sbattere al piano di sotto e un momento dopo vidi Joe passare davanti alla mia stanza molto velocemente mentre sembrava stesse brontolando frasi in aramaico e subito dietro di lui c'era Nick che lo seguiva a passo svelto e preoccupato. 
Mi affacciai alla porta e li vidi entrare nella stanza del maggiore dei due, e immediatamente dopo partirono dei rumori di cose che cadevano. A quel punto mi risultò difficile stare calma, per quanto ci provassi, nel sentire quei rumori. Così velocemente ma senza farmi sentire mi diressi nella stanza di Joe e i miei sospetti su ciò che stava succedendo si dimostrarono veri. I libri che si trovavano sulla scrivania erano tutti sparsi a terra insieme ai cuscini e a tutto ciò che mio fratello si era trovato davanti in quel momento, e lui era accasciato sul letto con la testa tra le mani. Istintivamente lo abbracciai senza nemmeno sapere il perchè della sua tanta rabbia, ma volevo solo farlo sentire meglio, e poco dopo sentivo il suo corpo rilassarsi e si abbandonò in un profondo sonno. 
"Grazie Char, non sapevo più come calmarlo" disse Nick dietro di me. 
Mi girai verso di lui trovandomelo a pochi centimetri e solo in quel momento mi accorsi di nuovo della sua infinita bellezza che per svariato tempo avevo trascurato. Il viso preoccupato, l'aria stanca, quei riccioli perfettamente scomposti erano una cosa meravigliosa, e solo lui poteva esserlo così tanto pure nelle situazioni difficili. 
Immediatamente fermai i miei pensieri che stavano letteralmente degenerando. Era davvero un bel ragazzo Nick, non si poteva negare ma era pur sempre mio fratello e sarebbe stato abbastanza strano se io avessi iniziato a provare qualcosa per lui. Avrei dovuto smettere di pensarci in quel senso, e concentrarmi su altro. Per esempio al motivo per cui Joe era così arrabbiato. 
"Vieni con me per piacere" disse Nick prendendomi leggermente per il braccio facendomi riprendere dai miei pensieri. 
Mi portò nella sua stanza e mi fece accomodare sul suo letto. Era tutto così strano. Ma proprio tutto. L'aria preoccupata sul suo volto si aggravò tanto da farmi paura, sembrava quasi volesse darmi una brutta notizia. 
Per svariati minuti non parlò, si limitò a gironzolare avanti e indietro per la stanza cercando un modo per parlarmi mentre la mia preoccupazione aumentava con il passare dei minuti, e si stava facendo anche abbastanza tardi e io non volevo ritardare a scuola, di nuovo. 
"Sophie, non verrà a scuola oggi. Non verrà più almeno per un po', credo" era fermo davanti a me e mi guardava fisso negli occhi trasmettendomi tutta la sua tristezza, e in quel momento mi sentii rompere in due. 
Non stavo capendo più niente. La pazzia di Joe, la notizia che probabilmente non avrei più visto Soph.. Era tutto troppo strano anche per me, la ragazza che poteva parlare ma che aveva giurato a Dio di non farlo. 
"Non so effettivamente cosa sia successo, ma pare che abbiano portato Sophie in un collegio per colpa di Jennifer" spiegò Nick una volta che mi vide calma 
Non riuscii più a muovermi. Ero bloccata dalla rabbia e dal dolore che non era fisico, ma solo emotivo ed era talmente forte da immobilizzare tutto tranne i miei pensieri che pensavano ad ogni ragione per cui Jennifer avesse potuto farle una cosa del genere. 
"Dobbiamo tirarla fuori da li" mi lasciai scappare stupidamente dalle labbra. 
Strabuzzai gli occhi incredula e mi tappai la bocca con le mani. 
Ma che diamine avevo fatto? Era la seconda volta che ci cascavo, perchè mai la mia bocca non si collegava al cervello prima di parlare. Forse se lo avesse fatto mi sarei risparmiata un altra ramanzina dalla mia vocina nella testa. 


*Sophie's Pov* 
Tra una noiosissima lezione e l'altra riuscivo a sgattaiolare nella mia "stanza" per schiacciare un pisolino, giusto per recuperare un pò di forze visto che riuscivo a fatica a camminare da un aula all'altra. 
Come sempre cercavo di tenere un sonno leggero in modo che non potessi avere gli attacchi di panico che da anni non mi lasciavano dormire la notte. Iniziarono a tormentarmi dopo l'improvvisa morte di mio fratello e da quel giorno non mi hanno mai lasciato dormire in pace. 
Mickey era il suo nome, ma per me era Mike e aveva più o meno la mia età quando morì. Nessuno mi aveva mai spiegato il motivo vero e proprio della sua morte, se non che era stato un incidente forse detto per alleggerire la pillola. 
Mi avevano nascosto parecchie cose, ed era come se non fosse stato un incidente la vera causa, ma qualcos'altro. Qualcosa di così grave da non volermelo dire. 
Era il mio migliore amico, la spalla su cui piangere, la mia roccia, era tutto per me. Avevamo un rapporto straordinario, unico e speciale, ma un giorno di punto in bianco si allontanò da me tanto da diventare freddo come lo era mio padre. Così freddo da farmi paura. 
Nonostante tutte le volte in cui mi aveva ripreso per i miei comportamenti sbagliati e le rare litigate, lui era l'unica parte bella della mia vita e da quando lui non c'era più tutto era diventato scuro, vuoto, senza senso. Un turbine ininterrotto di dolore. 
Cazzo se mi mancava. Mi mancava addormentarmi tra le sue braccia, mi mancava sentire il suo profumo quando lo abbracciavo, mi mancavano i litigi che finivano poco dopo con un ti voglio bene sussurrato dolcemente all'orecchio, mi mancava potergli dare fastidio quando non avevo niente da fare, mi mancava passare l'intera giornata con lui a ridere come se non ci fosse un domani... Mancava una parte della mia vita, lui, e senza sentivo di non poter più andare avanti. 
"Abbiamo algebra tra due minuti ed è dall'altra parte della scuola. Muoviti Sophie" disse Ileen affacciata alla porta per poi richiuderla rumorosamente svegliandomi dai miei pensieri. 
Avevo avuto il tempo perfetto per riposare e lo avevo sprecato. Lo avevo usato per torturarmi e probabilmente grazie a ciò sarei finita dritta dritta in infermeria con una flebo attaccata al braccio e avrebbero scoperto il mio segreto. 
Mi alzai dal letto e mi ricomposi un istante prima di uscire dalla stanza senza nemmeno darmi una sistemata generale per nascondere le evidenti occhiaie presenti sotto i miei occhi pesanti. 
Camminai per i corridoi del posto peggiore in cui potessi mai capitare tenendomi n piedi a malapena. Ero quasi completamente senza forze ed avevo una gran fame, ma ogni pensiero era capace di far concentrare ogni parte di me su qualcos'altro in modo che dimenticassi alcuni dei miei bisogni primari. 
Arrivai a fatica a fine serata e giusto per evitare di destare sospetti ogni tanto mettevo qualcosa sotto ai denti mentre in realtà alla fine lo sputavo o lo vomitavo. Sapevo perfettamente che quello che facevo era sbagliatissimo per il mio corpo, ma per la mia mente era il modo migliore per uccidermi dall'interno. Lentamente e molto dolorosamente.


SPAZIO AUTRICE:
Hola ragazze :)
Sono tornata con il nuovo attesissimo capitolo di questa m eravigliosa fanfiction che tutte amate.
Mi dispiace avervi fatto aspettare tanto, come vedere la puntualità non è il mio forte quando si tratta di scrittura, ma almeno spero che ne sua valsa la pena aspettare.

Innanzitutto mi scuso per il capitolo corto, ma l'ho diviso in più parti così da poterlo leggere meglio, perchè se l'avessi pubblcato tutto insieme avreste fatto una fatica a leggerlo tutto, quindi per oggi ho preparato questo capitolo. 
Ci terrei a ringraziare chi legge e recensisce ogni capitolo. Voi ragazze mi aiutate ogni giorno ad andare avnati con la stesura delal storie e per questo vi adoro. Ringrazio anche le letttrici silenzioso che inconsciamente mi trasmettono la loro approvazione (?) per la storia.

Come avrete notato non succedono grandi cose in questo capitolo, tranne che si scopre di questo fratello di Sophie morto misteriosamente, e Char che "parla" e se ne pente perchè ha giurato di non farlo. Ma perchè lo ha giurato, che cosa le ha impedito davvero di parlare?
Detto questo vi lascio perchè devo studiare diritto.
Ci terrei a sapere cosa ne pensate del capitolo, di me, e di tutto il resto..
Un bacio,
Jennifer


  
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