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Autore: Ferula_91    21/10/2008    9 recensioni
Saaaaalve!!! Eccomi pronta con una nuova ficcy...Un'idea che mi è arrivata improvvisa l'altra mattina...Naturalmente i personaggi principali saranno Sakura e Sasuke, ma qui li vedrete un po’ diversi… Non la solita Sakura che sbava dietro al bel moro tenebroso, ma una Sakura e un Sasuke… MIGLIORI AMICI!!!!!Se vi ho almeno un po' incuriositi, non mi resta che dirvi leggete la storia e magari commentate, che non fa mai male a nessuno! Baci8 da Ferula_91
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Uscita dall’ospedale, Sakura si fermò d’improvviso sconvolta: lei non sapeva dove era Deidara… A dir la verità, lei non sapeva poi così tanto di lui come credeva; per un qualche strano motivo non riusciva più a ricordare quello che lui le aveva detto tutte quelle giornate passate insieme. Lei non sapeva fondamentalmente dove abitava, né il suo numero di cellulare o che luoghi frequentasse… Iniziò comunque a correre nella speranza di trovarlo, ma nulla. tentò anche di chiamarlo, ma non ebbe risposta mentre le lacrime di rabbia e di angoscia le bagnavano le gote.

- Vi prego non fatemi del male! -una voce supplichevole nel silenzio della via e proveniente dal parco colse la sua attenzione.

- Pensavi davvero di passarla liscia dopo quello che hai combinato?

- Io... io ve ne avrei parlato... -continuò rotto da un singhiozzò di pietà.

- Kakuzu, kakuzu... Sei proprio un ingenuo. -disse un altro seguito da un gemito proveniente da colui che doveva chiamarsi Kakuzu: lo stavano picchiando, e anche molto violentemente.

Sakura si avvicinò, anche se timorosa -col cellulare in mano pronta a chiamare la polizia in qualsiasi momento.

La scena che le si presentò davanti la raggelò: 5 ragazzi, catene e coltelli in mano, circondavano un giovane che si contorceva a terra dal dolore. Poco più in là un altro ragazzo appoggiato ad un albero fumava indifferente la sua sigaretta.

- Ehi capo dobbiamo finirlo? -domandò divertito uno dei 5.

Il capo, alias il ragazzo che Sakura aveva visto per ultimo nascosto nella penombra dell'albero, buttò a terra il mozzicone calpestandolo e si fece avanti.

In quel momento Sakura fece cadere a terra il telefono e spalancò la bocca lasciandosi scappare un leggero gridolino: il capo era Deidara!

- Tsè... -disse prendendo il ragazzo a terra per i capelli e alzandogli la testa, in modo da poterlo vedere in faccia- Questo smidollato merita forse altra fine?

Quel tono di voce provocò un brivido gelato lungo la schiena di Sakura, la quale inghiottì spaventata guardandosi attorno per una possibile via di fuga... Quello non poteva essere Deidara, non il Deidara che aveva conosciuto lei!

- AAAAAAAH!! -un urlo agghiacciante riportò gli occhi della rosa verso il gruppo: Kakuzu era nuovamente a terra mentre tossiva sangue e cercava invano di parlare. Deidara invece sorrideva pulendosi la mano sporcata.

- Hidan, pensaci tu ora; non voglio certo macchiarmi con un verme del genere.

Il giovane chiamato avanzò mentre i capelli argentati risplendevano di fronte alla luna appena sorta. Estrasse dalla giacca una pistola e la puntò alla testa di Kakuzu.

- FERMI!! -Sakura si era alzata mostrandosi al gruppo che si voltò verso di lei.

"Ecco ho fatto la mia solita cazzata..."

- E quella chi cazzo è? -chiese uno del gruppo.

- Sakura... -fu la voce sorpresa di Deidara a zittire i parlottii- Che piacere averti qui! Qual buon vento?

- Devo parlarti... -furono le uniche parole che riuscì a dire.

Deidara sorrise- Perfetto... Seguimi, non voglio certo che assisti ad uno spettacolo del genere...

Anche se timorosa, lo seguì silenziosamente mantenendosi a qualche passo di distanza: ma non aveva altra scelta, oramai il danno era fatto e poi doveva assolutamente avere la certezza che lui con Sasuke non c'entrasse nulla, una speranza che anche se fievole continuava a persistere.

Sorpassò apparentemente tranquilla quei ragazzi che non esitavano a fare apprezzamenti poco carini sulla giovane, ma il suo sguardo si posò per un lungo istante su Kakuzu a terra, che la fissava come riconoscente, e la seguì con gli occhi gonfi di lacrime mentre si allontanava.

Camminarono ancora un po', coperti da una nube di raggelante e anomala quiete; Sakura si voltò notando che oramai non si vedevano gli altri, e si fermò

- Non penso sia importante proseguire oltre... -spiegò vedendo lo sguardo di Deidara su di lei.

Questo scrollò le spalle avvicinandosi ancor di più alla rosa, la quale s'impietrì per il modo in cui la guardava: occhi freddi, diabolici, ma sprezzanti, quasi divertiti dalla situazione.

Rimasero in totale silenzio per un tempo indefinito: un secondo o forse un minuto, o addirittura un quarto d'ora... Sakura non seppe capirlo, continuava a guardarlo mentre la paura di formulare quella fatidica domanda le attanagliava lo stomaca.

Aveva paura l'Haruno, paura della verità troppe volte crudele e senza senso. ma poi le venne in mente Sasuke, come un flashback, disteso su quel letto d'ospedale, e subito dopo Kakuzu...

- Sasuke è all'ospedale... -cominciò- Ne sai qualche cosa?

Deidara la fissò accennando un sorriso che fu subito nascosto da una finta sorpresa.

- Ah si? Mi spiace...

Sakura alzò un sopracciglio: questo era davvero troppo!

- Non dire cazzate Deidara! Sei stato tu assieme ai tuoi amici a ridurlo così! Ma ti rendi conto che avresti potuto ucciderlo?! -era scoppiata. E mentre lasciava libero sfogo alla sua rabbia, le mani le tremavano assieme alla voce, rotta dall'incredulità di tale situazione.

- Peccato che non sia morto... -sibilò. Avevo detto a Kakuzu di non lasciargli scampo... -continuò amareggiato.

"Kakuzu? Quel Kakuzu?!" pensò inorridita e confusa "Ha quasi ammazzato Kakuzu solo perchè ha avuto pietà di Sas'ke?"

Indietreggiò spaventata, cercando nelle tasche il cellulare, ma si rese presto conto di averlo lasciato nel cespuglio dove si era nascosta. Si guardò velocemente intorno nella speranza di trovare qualcuno che la potesse aiutare, mentre Deidara si faceva sempre più vicino.

Aumentò il passo oramai presa dal terrore. Ma quel gesto le fu fatale: inciampò in una radice sporgente e cadde a terra. Il biondo le fu in un istante davanti, si abbassò accarezzandole la guancia: mai quel contatto era stato così viscido e ripugnante.

- Tu sei mia Sakura... -le sussurrò all'orecchio- Nessuno deve averti, parlarti, toccarti, perchè tu mi appartieni.

La rosa si staccò da quel disgustoso gesto mordendogli la mano e subito uno schiaffo la colpì facendole uscire un po' di sangue dal labbro inferiore.

- Non ti azzardare a rifarlo, chiaro?! -con una mano le afferrò i polsi alzandogli le braccia mentre la mano libera si intrufolava prepotente sotto la felpa toccandole la pelle tremante.

Sakura urlò e scalciò come un'ossessa, piangendo ancora più forte e pregando il giovane di lasciarla andare.

- Stai zitta! -continuava a gridarle mentre le sue carezze si facevano sempre più violente; la baciava con rabbia e prepotenza, senza lasciarle quasi il tempo per respirare. Continuava a piangere, in silenzio, lasciando spazio a qualche "ti prego" tra un singhiozzo e l'altro.

Poi le venne di nuovo in mente il volto di Sasuke, lontano, sfuocato... Provò in un istante il dolore che aveva dovuto sopportare per causa sua, e trovò in qualche modo la forza, il coraggio di ribellarsi e riscattare il suo migliore amico.

Con un movimento brusco si alzò un po', quanto bastava per mordergli il braccio che la teneva ferma. Deidara imprecò lasciando la presa e Sakura ne approfittò per alzarsi del tutto e scappare.

Aveva le orecchie tappate dalla paura, ma le urla del ragazzo le arrivavano come se fosse stato a pochi centimetri di distanza. Corse con tutte le sue forze, corse con gli occhi appannati e i vestiti scombinati, fino a che non raggiunse un'uscita del parco. Senza fermarsi oltrepassò i cancelli ritrovandosi in mezzo alla folla.

Continuò per qualche metro poi, sfinita, si lasciò cadere su una panchina e lì diede libera uscita alla sua disperazione.

- Sakura? -una voce alle sue spalle spaventò la rosa che s'alzò di scatto allontanandosi, ma venendo fermata per un braccio.

- LASCIAMI!! -iniziò ad urlare cercando di liberarsi.

- Ehi Sakura ma che ti prende?! Non mi riconosci?

L'Haruno aprì gli occhi vedendo davanti a sè la figura di Sasuke... No, quello non poteva essere Sasuke...

- Ita... chi? -domandò prima di svenire tra le sue braccia.

Quando si svegliò era mattina inoltrata e il sole splendeva in tutta la sua maestosità nel cielo pieno di nuvole. Si guardò intorno vedendo la faccia sollevata della madre di Sasuke.

- S... sinora Mikoto -sussurrò cercando di alzarsi ma un allucinante mal di testa la fermò.

- Ferma dove sei! Dovevi essere proprio stanca per svenire così... Oppure deve essere l'effetto che mio figlio ha sulle ragazze -ironizzò provocando un leggero sorriso sulle labbra della giovane, mentre con una pezzola inumidita le bagnava la fronte- Hai anche un po' di febbre... Eh voi giovani sempr...

TOC TOC!

- Avanti!

La porta si aprì mostrando il volto un po' incerottato di Sasuke. Mikoto spalancò gli occhi.

- Sasuke Uchiha! Sbaglio o avevamo fatto un patto?!

Il moro struffiò- Io non ho promesso nulla...

Detto questo si fece avanti zoppicando un po' e col braccio ingessato tenuto al petto da un foulard. Sakura abbassò gli occhi sentendosi responsabile di ciò.

- E va ben vi lascio soli. Perrò Sasuke devi tornare a letto subito; il dottore è stato chiaro a riguardo: potevi stare a casa solo se nel massimo del riposo e a letto! E poi devi far riposare anche Sakura.

Vedendo però che il figlio non l'ascoltava smise di parlare e chiuse la porta alle sue spalle salutando Sakura.

Questa, appena la signora Mikoto se ne fu andata, si voltò dando le spalle al moro, mentre l'altro le si sedeva accanto.

- Andiamo Sakura non dirmi che ti vergogni...

- Non... non è questo... -disse trattenendo le ennesime lacrime- Perchè non me lo hai detto subito?

- Dirti cosa?

L'Haruno si rigirò fissandolo- Come cosa? Perchè non mi hai detto che era stato Deidara a ridurti... così?!

- Non ce n'era bisogno...

L'altra sbarrò gli occhi iniziando a gridare- NON CE N'ERA BISOGNO?!?!? Ma ti rendi conto che ti volevo ammazzare?! E per colpa mia!!

- E' per questo che sei andata da lui? Per questo motivo ti ha fatto ciò?! -ora era lui a urlare- Volevi riscattarti? Credevi di risolvere davvero qualche cosa con questo gesto? Sakura sei solo una stupida bambina!

- Io l'ho fatto per te! -si difese la ragazza.

- Ma non ti avevo chiesto niente cazzo! -concluse battendo un pugno sul comodino accanto e facendo sobbalzare l'altra, che nascose poi il volto fra le mani singhiozzando.

In quel momento si sentì afferrare da Sasuke che la strinse in abbraccio.

- Mi hai fatto preoccupare, piccola stupida... -le sussurrò dolcemente.

Qualcuno bussò alla porta e subito dopo la faccia di Itachi fece capolino.

- Baka d'un fratello esci un attimo che devo parlare con Sakura.

Il moro grugnì e lentamente uscì lasciando gli altri due dal soli.

- Come stai ora? -domandò il giovane avvicinandosi.

- Bene... Grazie a te.

- Oh per così poco... Comunque sono qui per informarti che poche ore fa hanno arrestato il ragazzo che... bhè... lo sai che ha fatto...

Sakura lo guardò sorpresa- E chi l'ha fatto arrestare?

- Un ragazzo, un certo Kakuzu se non sbaglio... Mamma mia era ridotto davvero male a quanto mi hanno detto... Comunque sia sicuramente si beccherà qualche anno di carcere quello là, dicono che avesse anche dei precedenti penali...

Una sola cosa attraversò la mente della rosa: sono un'idiota!

E a quanto ho capito -continuò- dovrai partecipare al processo come testimone chiave...

Un improvviso terrore bloccò la ragazza- Io... non... no!

Itachi le mise una mano sulla spalla- Non potrà più farti del male ora! Fatti coraggio Sakura... -concluse uscendo di camera.

 

Come si sbagliava Itachi... Deidara era di nuovo libero e aveva già iniziato a farle del male... E sicuramente non di sarebbe fermato lì pur di aver la sua vendetta.

 

  
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