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Autore: xGottaBeLou    03/11/2014    1 recensioni
Sono il tipo di persona che dice sempre la frase "non mi importa". Non mi importa quello che dice o pensa la gente di me, ed in un certo senso è vero...o almeno in parte.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Il giorno dopo mi svegliai alle 10 del mattino, a malincuore mi alzai dal letto e iniziai a prepararmi. 

Scesi al piano di sotto, dove, zia Rose sembrava avere compagnia.

-Buongiorno bella addormentata, lei è la nostra vicina di casa, la signora O'Donell- disse zia Rose non appena entrai in cucina. La donna seduta di fronte a lei era sulla quarantina, capelli biondi e due grandi occhi verdi. Mi sorrideva dolcemente.

-Piacere di conoscerla io sono Melissa- le dissi sforzandomi di sorriderle a mia volta, cosa molto complicata da fare quando si è ancora mezzi addormentati e si riesce solo a pensare "ho sonno voglio dormire".

-Oh, ti prego chiamami Catherine, tua zia mi ha parlato molto di te- mi disse sempre con quell'espressione gentile in volto.

-Solo cose belle si spera- dissi a mia volta ridendo. Così facendo feci per prendere una ciotola dalla mensola vicino la finestra spostandomi poi per prendere cereali e latte.

-Come sta Kyle?- chiese zia Rose a Catherine 

-Sempre lo stesso...- rispose visibilmente amareggiata sospirando. Mi sedetti ed iniziai a mangiare i miei cereali.

-Non so cosa fare...- aggiunse.

-Oh, non preoccuparti passerà- disse zia Rose cercando di tirarla su di morale. -Magari Melissa potrebbe...- disse spostando lo sguardo su di me.

-Come?- chiesi.

-Il figlio di Catherine, Kyle è un ragazzo un po'...silenzioso- iniziò a spiegare zia Rose.

-Direi molto silenzioso- disse la signora O'Donell sorridendo -ma comunque lei non potrebbe far niente-

-Catherine, Kyle ha 17 anni ed è solo, ogni ragazzo di 17 anni vuole avere amici e diciamocelo non è che Melissa ne abbia- disse facendo finta che io non ci fossi.

-Grazie, molto gentile- dissi facendo la finta offesa.

-Scusa tesoro ma è vero- contrabattè zia Rose.

-Comunque, posso chiedere come mai tuo figlio è...tanto silenzioso?- chiesi un po' a disagio.

-Mio marito è morto l'anno scorso di cancro, Kyle e suo padre erano sempre stati molto uniti e quando Kurt morì lui si chiuse in se stesso smettendo di parlare...- disse con voce tremante. Le passai un fazzoletto e lei mi ringraziò con uno dei suoi grandi sorrisi.

-Ti andrebbe di scambiarci due parole?- mi chiese zia Rose.

-In teoria le due parole le scambierei solo io...-puntualizzai.

-Melissa!- mi riprese zia Rose.

-Ha ragione- disse Catherine ridendo.

-Ma potrei farlo-dissi loro.

-Davvero?- mi chiesero allo stesso momento.

-Si, davvero- 

___________________________________________________________

Cercai di sembrare più tranquilla possibile, ma non sapevo proprio da come avrei potuto mandare avanti una conversazione con un ragazzo ferito. 

Non so neppure io perchè accettai, forse perchè mi dispiaceva  per Catherine come per Kyle, non deve essere stato facile per nessuno dei due.

Ad ogni modo, Catherine andò via mezz'ora dopo e mi disse che sarei potuta passare subito dopo pranzo.

E così feci. Infatti, subito dopo le 3 io e zia Rose ci trovammo davanti la porta di casa O'Donell.

-Ricorda di essere...sensibile- disse un secondo prima che Catherine venisse ad aprirci la porta.

-Ciao- ci salutò. -Kyle è in camera sua, al piano di sopra seconda porta a destra, buona fortuna- disse sorridendomi.

-Grazie- risposi. Non erano per niente d'aiuto.

Salì le scale e non appena mi trovai davanti alla porta della stanza di Kyle feci un respiro profondo e bussai aprendo subito dopo la porta. 

Il ragazzo si mise a sedere sul letto non appena mi vide alzando un sopracciglio. Aveva i capelli color del grano e due occhi grandi e verdi come quelli della madre.

-Ciao, io sono Melissa la nipote di Rose...della porta accanto- dissi a disagio. Lui continuava a guardarmi senza muovere un muscolo.

-Oggi ho conosciuto tua madre ed ha invitato me e mia zia per il pomeriggio così...eccomi qui- dissi. Iniziai a muovermi per la stanza guardandomi attorno mentre Kyle sembrava attento ad ogni mia mossa.

-Hai davvero molti videogiochi- dissi avvicinandomi allo scaffale vicino la porta. -Hai un preferito?- gli chiesi girandomi a guardarlo. Fece di no con la testa alzando subito dopo le spalle. -Ti capisco, anche io non ho un preferito...nel mio caso un libro preferito.- mi giro verso di lui continuando il mio discorso ispirato -sarebbe come dire di avere un figlio preferito, non sarebbe giusto- ammetto e sorprendentemente, questa mia gran sparata riesce a strappargli un sorriso cosa che mi aiuta a non sentirmi più in imbarazzo.

-A proposito di libri...- dissi notando la sua libreria. -Fantascienza, sei un po' un nerd- dissi sorridendogli - tranquillo non è un insulto anche io mi reputo una nerd- notai nella libreria i libri di Doctor Who - aspetta, ti piace Doctor Who?- gli chiesi sbalordita. Lui si alzò dal letto annuendo avvicinandosi alla libreria -io adoro Doctor Who- dissi continuando a far scorrere lo sguardo tra i titoli dei libri -The Maze Runner, è nella mia lista di letture da un po', ti è piaciuto?- gli chiesi e lui rispose sempre con un cenno del capo, prendendolo dallo scaffale subito dopo porgendomelo.

-Ha davvero una bella copertina- dissi prendendolo. Si diresse verso la scrivania dove sopra c'era il suo telefonino, iniziò a scrivere qualcosa sulla tastiera dopo di che me lo mostrò "te lo presto, quando hai finito fammi sapere che ne pensi" 

-Davvero?- gli chiesi alzando un sopracciglio. Rispose con un energico cenno del capo sorridendo. -Grazie- gli risposi sorridendo a mia volta, controllai l'orario e mi ricordai che tra non molto sarei dovuta uscire con Lauren.

-Scusa ma adesso devo andare- gli dissi mortificata e di tutta risposta lui mi rispose con un movimento della mano come per dire "non preoccuparti" -è stato un piacere Kyle, appena lo finisco ti faccio sapere- gli dissi riferendomi al libro che avevo in mano -ciao- dissi uscendo dalla stanza per poi scendere in salotto dove zia Rose e Catherine erano nel pieno di una discussione sul come non far bruciare la pasta.

-Hey, come è andata?- mi chiese zia Rose non appena mi videro scendere

-Bene, è un ragazzo simpatico- dissi loro.

-E lui cosa ha fatto?- chiese Catherine.

-All'inizio era molto serio ma poi sono riuscita a strappargli qualche sorriso- dissi

-Ha sorriso?- Chiese Catherine sorpresa -non lo vedo ridere da molto tempo- la vidi alzarsi dal divano per poi correre ad abbracciarmi forte -grazie- mi disse.

-Ma figurati, adesso devo andare ma tornerò- le promisi.

-cerca di tornare per cena- mi disse zia Rose.

-Okay, ciao- dissi andando via.

Passai da casa per lasciare il libro sul comodino, lo avrei iniziato non appena sarei tornata. 

Uscì di nuovo di casa e mi diressi verso il parco dove io e Lauren avremmo dovuto incontrarci.

-------------------------------------------------Spazio autore-------------------------

Salve a tutti, chiedo scusa per l'immenso ritardo e per gli eventuali errori che sicuramente ci saranno poichè ho finito di scriverlo alle 11:50 di sera e sto per collassare. Alcuni di voi diranno "ma come fai a collassare alle 11:50 sei giovane fai festa" e vorrei dirvi che avete ragione ma la verità è che non ho una vita sociale...e che il mio orario per fare la ninna solitamente inizia alle 10 perchè la mattina devo svegliarmi presto per l'autobus...la scuola e sti cazzi... LOOL
Disperazione portami via,

                      Giuls 

  
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