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Autore: Ronnie92    03/11/2014    1 recensioni
Pietro è un ragazzo dalla scarsa autostima, proiettato in una società insoddisfacente. Cercherà il contatto con i lettori, sperando di incontrare qualcuno pronto a interagire con lui senza riserve, nè timori nè remore.
Pietro è pronto a rivelarsi senza veli e senza pudori.. ma aspetta solo noi.
Genere: Introspettivo, Poesia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti
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Finite le presentazioni posso tornare sereno.
Per chiunque di voi che abbia voglia di scrivermi, io ci sarò ad ascoltarvi. Questa è la mia rovina più grande.
Sono il ragazzo che ascolta chiunque senza pretese, ed è per questo che poi mi ritrovo sempre solo. Parto con un pensiero principale e poi aggiungo centinaia di subordinate allontanandomi sempre più dal concetto principale.. ma questo sono io, perché tutto è il principio di tutto.
Partirei da una lamentela che sento battere fortemente dentro di me: “Se ho imparato qualcosa nella vita è che c’è sempre qualcuno che chiede”.
Ovunque vi giriate, ovunque guardiate o prestiate ascolto, c’è sempre qualcuno pronto a riversarvi i suoi problemi, ed io ne sono l’esempio lampante, perché è proprio quello che sto facendo con voi in questo momento.
Ma  voi siete qui per vostra scelta, e io vi apprezzo perché decidete di rimanere e leggere le impressioni idiote di questo ibrido quale sono, fra la adolescenza e la mera età adulta.
Si vivo molto della sindrome di Peter Pan! Mi piacerebbe essere ragazzo e continuare a vivere nella spensieratezza della gioventù!
Anche se in realtà mi sono sempre sentito invertito, quasi come se avessi un meccanismo inceppato nella mente, che mi facesse pensare cose alterate, lontane dalla realtà.
La verità non la conosco e per questo non conosco la realtà.
Sono alla continua ricerca di una verità tutta mia, anche se questo pensiero è frutto del mio smodato egocentrismo.
Ci hanno sempre insegnato che la verità è superiore agli uomini, una sorta di fede. Qualcosa a cui appellarci nei momenti di sconforto e in cui credere ciecamente, perché nessuno può negarla.
Nessuno può dire che il bianco è nero, e che il nero sia bianco, una volta definiti i parametri.
Ma il tarlo della conoscenza ci spinge sempre oltre, non ci accontentiamo.
E se mischiassimo il nero al bianco? Uscirebbe grigio? Prevarrebbe il bianco? O il nero?
A quel punto quale sarebbe la verità?
Ed ecco crollata una fede incontrovertibile, nonostante sia basata su parametri definiti. La vita è un grande ASSIOMA.
Di certo questo non è il momento giusto per parlare di fede, o di colori o di assiomi, sono solo nel continuum della mia presentazione.
Molte volte guardo le persone negli occhi e non percepisco assolutamente nulla. Come se le mie parole non avessero nessun tipo di senso, sconclusionate. Il mio senso unico è quello di porre quesiti, di mettere il dubbio dove vi è certezza. Io voglio essere un agente del caos e trovare le risposte che tanto cerco.
Ma queste sono solo le parole di uno sciocco sconclusionato quale sono io. La prossima volta scriverò davvero qualcosa di concreto, non aria come queste righe che propongo.
Mi sento un po’ il cane che rincorre le macchine, e i pensieri sostituiscono gli abitacoli. Senza di loro non saprei cosa fare, come occupare il mio tempo.
   
 
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