Serie TV > Hawaii Five-0
Segui la storia  |       
Autore: marcella92    03/11/2014    1 recensioni
E se Lori tornasse a Honolulu? E se i Five-0 avessero messo su famiglia e, oltre ai casi, dovessero districarsi anche con i problemi di casa? Cosa succederebbe se Steve si innamorasse davvero?
Genere: Azione, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sei mesi. Erano trascorsi quasi sei mesi da quando Lori se n'era andata da Honolulu, senza più dare notizie di sé. Steve ogni mattina vedeva i giorni scorrere sul calendario, senza riuscire a trovare una spiegazione di quel silenzio. Quella notte con Lori era stata unica, magica, ed era certo che anche la donna la pensasse come lui, quindi non riusciva a comprendere il suo comportamento. Il comandante si era chiuso in sé stesso, sempre attento sul lavoro, sempre pronto a punzecchiare i colleghi, ma la luce che aveva negli occhi da quando Lori era tornata, quella era sparita insieme alla donna. Inizialmente Danny, Chin e Kono avevano provato a farlo parlare, stupiti dall'improvvisa partenza di Lori, ma Steve aveva giustificato il tutto come un permesso a tempo indeterminato che serviva alla donna per sistemare alcune questioni personali: i due agenti avevano fatto finta di crederci, mentre Kono, testarda come sempre, aveva chiesto spiegazioni a Lori, ottenendo varie telefonate in risposta, ma mai con una vera ragione per quell'allontanamento improvviso.

Qualche mese dopo la fuga di Lori si era rifatta viva anche Catherine, di ritorno dal Medio Oriente, dove aveva trascorso quasi due anni, ma Steve, non appena l'aveva vista, aveva capito che per lei non c'era più spazio nel suo cuore: aveva capito di amare Lori come non aveva mai amato nessuna, e non riusciva ad immaginare la sua vita senza di lei, così aveva gentilmente salutato il tenente Rollins, invitandola a non farsi più vedere a casa sua.

L'uomo si riscosse sulla poltrona di casa, accorgendosi che ormai il cielo cominciava a tingersi di blu, e le prime stelle cominciavano a brillare. Era indeciso se piazzarsi sul divano con una birra e qualche razione liofilizzata, facendo zapping per cercare un film violento oppure se fare una bella corsa: optò per la seconda, così infilò le scarpe e si avviò; senza accorgersene, l'uomo si ritrovò davanti casa di Lori. Fermandosi, notò che le luci erano accese: con una sensazione di calore nel petto, l'uomo percorse il vialetto, ma, una volta arrivato alla porta, l'entusiasmo si smorzò.

“Kono...che ci fai qui?”

“Capo! Che ci fai tu qui! Io passo ogni tanto a controllare se è tutto in ordine, sai, nel caso qualcuno si decidesse a tornare.”

“Ah. Non l'hai più sentita?”

“No, sono almeno due mesi che non si fa sentire, ma io non smetto di sperare. E credo che tornerà, me lo sento. Beh, ci vediamo domani in ufficio, ok?”

“Va bene. Ah, domani forse arriverò un po' in ritardo, vado a fare una corsa a Koko Head, avvisa Danny e Chin.”

“D'accordo.” la ragazza fece per andarsene, ma poi si voltò e carezzò dolcemente la guancia a Steve “Vedrai, tornerà. Buonanotte capo.”

 

Erano le sei e mezzo, ma Steve era già in piedi: fece colazione rapidamente, caricò una bottiglia d'acqua sul pick-up, mise pistola e distintivo nel portaoggetti e partì alla volta della scalinata di Koko Head, raggiungendola in poco più di dieci minuti. Giunto ai piedi della scalinata, fece qualche esercizio di riscaldamento, poi cominciò la risalita. Fu una salita abbastanza faticosa, ma il comandante mantenne la media con cui saliva di solito: raggiunta la cima, Steve si fermò a respirare e ad osservare il panorama di Honolulu in lontananza, che si stendeva sotto di lui: vedeva le onde infrangersi sulle spiagge che cominciavano a riempirsi di surfisti pronti a cavalcare le prime onde della giornata. Si spostò per far passare due escursionisti, e, voltandosi, scorse un lampo arancione distante qualche metro; non ci fece caso finchè qualcuno non lo chiamò.

“Ciao comandante.” L'uomo si bloccò, come paralizzato, incredulo, indeciso se girarsi e scoprire che era un'allucinazione oppure continuare a fare finta di niente. L'allucinazione decise per lui, mettendogli una mano sulla spalla, costringendolo a voltarsi, e Steve quasi cadde: davanti a lui c'era Lori Weston, vestita come la prima volta che si erano incontrati, nell'ufficio del governatore, con una camicetta arancione, una gonna stretta e nera e delle decolté nere tacco dodici, che gli sorrideva come non aveva mai fatto. Steve restò zitto per qualche secondo, chiedendosi se quello che stava vivendo era reale oppure era un sogno, poi decise di controllare.

“Vuoi dirmi che hai salito 1048 scalini vestita così?” chiese. L'espressione della donna mutò all'improvviso, da raggiante a delusa.

“Sono sei mesi, dodici giorni e otto ore che non ci vediamo e tu mi chiedi se ho davv...” ma l'uomo non la lasciò finire, la prese tra le braccia e la baciò come non aveva mai fatto: finalmente la donna della sua vita era tornata e, giurò, non l'avrebbe più fatta scappare.

“Scusami, dovevo controllare che fossi veramente tu e non un'allucinazione dovuta alla fatica.” rispose l'uomo staccandosi, senza smettere di abbracciarla.

Lori, stretta al comandante, sorrise, chiedendosi perchè aveva aspettato così tanto a tornare, poi alzò lo sguardo per osservare l'uomo sopra di lei, che la guardava con immenso amore.

“Mi sei mancata da morire.” la donna, piacevolmente sorpresa, lo fissò intensamente, comprendendo finalmente quanto era grande l'amore di quell'uomo, e comprendendo che non le avrebbe mai fatto del male.

“Sai che ti dico? Ora chiamo in ufficio e dico che non mi sento bene, così passiamo tutta la giornata assieme, che ne dici? Faremo tutto quello che vuoi.” disse Steve a Lori.

“Accetto. Mi porterai dove voglio tutto il giorno, l'hai promesso, ma stasera andiamo a cena tutti insieme, mi sono mancati tantissimo.”

“Ok. Fammi chiamare in ufficio.” l'uomo chiamò Kono “Pronto, Kono? Senti, so già che in qualche modo tu centri, ma lasciamo perdere. Oggi non ci sarò, ma stasera andiamo tutti a cena fuori, decidete voi dove, d'accordo? Ah, non dire niente a Chin e Danny, digli che mi sono storto una caviglia a correre e che ci vediamo stasera, ok? Grazie.” l'uomo non attese risposta, per poi voltarsi verso Lori, temendo che sparisse. La donna sorrise, quasi a leggergli nel pensiero.

“Non sparisco più, giuro. Senti, piuttosto potrebbe esserci un altro problema.”

“Quale?”

“Come faccio a scendere gli scalini con un tacco dodici?”

“Come hai fatto ad arrivare qui?”

“Ehm...Kamekona mi ha aiutato, mi ha portata in elicottero e mi sono calata giù...”

“Scusa se te lo dico, ma sei completamente pazza.”

“Ah sì, eh?, bene, sai che ti dico? Richiamerò lui e tornerò a...ah! Aiuto!! Sei impazzito?”

Steve sorrise, dopo aver preso in braccio Lori, e prese a scendere gli scalini con attenzione: gli escursionisti, stupiti a quella vista, si scostavano per lasciarli passare, incuriositi e divertiti. Ogni dieci scalini il comandante doveva fermarsi a riprendere fiato, e Lori ne approfittava per scoccargli un bacio, facendo ridere di gusto i bambini che incrociavano. Circa a metà percorso, un sorriso attraversò il viso di Lori.

“Ehi, a che pensi?” chiese Steve, curioso.

“Mi sembra di vivere un dejà-vu. Te lo ricordi?”

“Oh, sì, benissimo. Anche in quel caso hai avuto bisogno di me per scendere, il che mi ricorda che non hai mai fatto tutta la scalinata come avevi promesso.”

“Comunque l'altra volta avevo vinto io.”

“Continua a ripetertelo, se ti fa felice.” e Lori gli tirò uno scappellotto sulla nuca.

Arrivati alla fine della discesa, Steve era zuppo di sudore, mentre Lori era ricoperta di polvere.

“Che ne dici, possiamo posticipare di qualche ora la giornata? Vorrei farmi una doccia.”

“Assolutamente. La mia macchina è già a casa tua e la mia valigia anche, quindi...prego, portami a casa.”

Guardandola, Steve sorrise, pensando che non aveva permesso a nessuna donna, nemmeno a sua madre, di dirgli cosa doveva fare, ma scoprì che gli piaceva che Lori decidesse per lui.

I due arrivarono a casa e si infilarono sotto la doccia insieme, abbracciandosi, riunendosi dopo quei mesi di solitaria lontananza, poi, dopo essersi asciugati, si ritrovarono nella cucina di McGarrett, invasa dal sole di mezzogiorno.

“Senti, visto che Kamekona sa che sei qui, che ne dici di un pranzetto da lui e poi...” ma l'uomo fu interrotto dal telefono.

“Allora, so che c'è qualcosa sotto, ma Kono non vuole dirmi niente, quindi chiamo te. Ah, so per certo che una caviglia slogata non ti fermerebbe, quindi, a te la parola.”

“Danny! Come va?”

“Ah ah. Non svicolare, forza.”

“Sono a casa mia, sul divano, e la caviglia mi fa male sul serio.”

“Quindi, se per ipotesi io fossi fuori da casa tua, e stessi per entrare, ti troverei davanti alla tv con del ghiaccio sul piede.”

“Sì, più o meno.”

“Perfetto, allora entro.” e la serratura scattò. Lori, veloce come un fulmine, si nascose in giardino, proprio mentre Danny entrava in casa.

“Non ci posso credere, sei davvero qui! Credevo stessi facendo qualcosa di insano e pericoloso.”

“E invece eccomi qui. Non ho ghiaccio in casa, e mi dispiaceva scongelare una bistecca. Accomodati se vuoi, c'è della birra in frigo.”

“No, grazie, sono passato a controllarti. Senti, di chi è la macchina qui fuori? Sembra il SUV di Lori.”

“Cosa? Vorrei ricordarti che Lori è a Washington...sarà la macchina del mio vicino.”

“D'accordo. Senti, passo più tardi a vedere come stai, ok?”

“Non serve. Dobbiamo vederci stasera per bere qualcosa, no? Mi vedrai lì. Ti accompagnerei alla porta, ma non posso alzarmi. Ciao Danno.”

“Ciao.”

Dopo che la porta si chiuse dietro a Danny, Lori rientrò in casa.

“C'è mancato poco. Senti, allora, sei pronto?”

“Certo. Aspettiamo solo che Danny se ne vada davvero.

I due sbirciarono dalla finestra, e non appena videro la Camaro svoltare dal vialetto, si sorrisero e saltarono nella macchina di Steve e si diressero da Kamekona.

“Fratello! Era da un po' che non ti vedevo così felice, fortuna che è tornata lei!” disse l'uomo, sorridendo ai due.

“Sai che ti dico amico? Hai proprio ragione. Che ne dici di portarci qualcosa da mangiare?”

“Subito, vi porto la specialità del giorno, gamberi in salamoia.”

“Io preferirei i soliti gamberi grigliati con la tua salsa speciale.” disse Lori.

“Anche io, grazie.”

“Quando fate così sembrate proprio degli haole del cavolo!” disse l'uomo, tornando verso il furgoncino.

I due condivisero il pranzo ridendo e scherzando, e alla fine decisero di andare a fare una passeggiata in spiaggia. Camminarono per quasi un'ora, chiarendo tutte le cose che avevano lasciato in sospeso così bruscamente sei mesi prima. Lori chiese perdono a Steve per averlo abbandonato così, senza dare nessuna spiegazione, e Steve la rassicurò, dicendole che mai avrebbe fatto qualcosa per ferirla. Poi Steve convinse Lori a provare il surf, così partirono e si diressero verso Pipeline, dall'altra parte dell'isola. Quando arrivarono, la spiaggia era semivuota, quindi Steve trascinò Lori nell'acqua bassa e la spinse sulla tavola. Dopo vari tentativi, Lori riuscì a rimanere in piedi sulla tavola per qualche secondo, prima di franare inesorabilmente tra le braccia del comandante, ridendo e sputacchiando acqua salata. Passarono un'ora a mollo, e alla fine Lori comprese che il surf non era proprio il suo sport ideale, quindi, mentre Steve si divertiva a prendere qualche onda, Lori si godette il sole che le era mancato così tanto nelle tristi giornate grige di Washington. Dopo un pomeriggio passato in allegria, i due tornarono a casa e cominciarono a prepararsi per la serata: dopo una doccia rigenerante e un'ora di coccole sul divano, Steve e Lori erano finalmente pronti, belli, eleganti, e, soprattutto, felici.

Arrivarono al bar con un leggero anticipo, ma, poco dopo, furono raggiunti da tutta la squadra.

“Deve essere per forza un'allucinazione. Chissà cosa mi ha dato Kamekona a pranzo...” disse Danny, dopo aver visto Lori ed essere corso ad abbracciarla, seguito da Chin, altrettanto stupito e felice. L'ultima a salutare Lori fu Kono, che già sapeva dell'arrivo dell'amica, ma che non aveva ancora visto dal suo arrivo.

“E così alla fine sei tornata. Ti prego, dimmi che non l'hai fatto per questo animale qui.” disse Danny.

“Sono tornata, e questo è quello che conta.” rispose Lori, alzando il bicchiere per brindare, fissando lo sguardo su Steve, che le sorrise con amore.

“Sono felice che tu sia di nuovo qui, davvero. E sono felice anche per Steve, finalmente sorride di nuovo dopo mesi.” disse Chin, sorridendo a entrambi.

“Quindi hai veramente deciso di metterti con lui? Vuoi dirmi che stiamo per divorziare?” chiese Danny rivolto a Steve, fingendo di piangere.

“Sì, mi dispiace. Ti farò avere le carte del divorzio domani in giornata, tesoro.” rispose Steve, alzando la birra verso l'amico.

Era quasi l'una, quando tutti decisero di tornare a casa, dandosi appuntamento alla mattina dopo. Steve e Lori andarono via insieme, dirigendosi verso casa McGarrett.

“Lori, hai tutto quello che ti serve o ti porto dentro anche l'altra valigia?” chiese Steve dalla cucina.

“No, grazie, ho tutto quanto, e poi non voglio disfare tutte le valigie, altrimenti devo rifarle per tornare a casa.”

“Ma...non...tu...io credevo che...”

“Lo so, credevi che venissi a vivere qui. Lascia che ti spieghi tutto: io verrò qui sempre, anche tutti i giorni se mi vorrai, ma avrò bisogno di un rifugio mio, dove posso fare quello che voglio, lasciare tutto in disordine...tu sarai sempre il benvenuto, anzi, ti darò anche le chiavi, ma, per il momento, ho ancora bisogno di...acclimatarmi. Capisci cosa voglio dire? Non è un modo per scappare, giuro che non me ne andrò più.” concluse la donna, stringendo tra le mani il viso dell'uomo. Steve sorrise e si abbassò a baciarla con passione.

“Capisco” disse, per poi sollevarla “Ma stanotte rimani qui con me.”

 

 

Sono in ritardo apocalittico, e per questo mi scuso, ma non ho proprio avuto un minuto per aggiornare, tanto meno per scrivere il capitolo. Perdono!!!! Comunque spero come sempre che vi piaccia, ringrazio tutti quanti e anche katherina23, una nuova fan, che mi ha messa tra i preferiti! A presto, spero...

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Hawaii Five-0 / Vai alla pagina dell'autore: marcella92