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Autore: LeMuseInquietanti    22/10/2008    4 recensioni
Continuavano a fioccare proiettili, l’uomo non si mosse.La bandiera di Francia si gonfiò d’aria sul suo corpo, come una donna piegata per il pianto che gemesse per la sorte dell’amato. Per chi ha pianto come me, le morti dei mille Miserabili di Victor Hugo.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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solo chi ha letto i Miserabili sa bene come me, che sono innumerevoli i personaggi secondari a cui Victor Hugo ci ha fatto appassionare. Ognuno è portatore sano di una convizione radicata nel loro stesso animo, che li ha condotti ad una morte prematura. Questo vuole essere un piccolo omaggio ad un libro che non finirei mai di leggere. Spero di poter scrivere presto anche su Eponine, questa sera mi è venuto in mente questo. Se vi piace fatemelo sapere, eh? Marie.

Enjorlas. L’utopia.

 

 

 

Colava il sangue dalla schiena di Grantarie. Enjorlas l’osservava ammutolito, sedato dalla catarsi collettiva in cui la lotta nella barricata si stava trasformando. Gli amici dell’ABC stavano espiando, con la loro tragica fine, i mille peccati della Francia. Lui stava morendo piano, una ferita allo stomaco fresca fresca. L’aria nella barricata profumava intensamente di polvere da sparo.

Ormai sentiva freddo, qualcuno lo aveva ricoperto con la bandiera di Francia, con l’amato tricolore a cui aveva dedicato la sua giovinezza sfiorita di colpo, la bellezza per cui le dame del popolo, le uniche e vere, tremavano arrossendo. Per la patria aveva immolato la vita dei suoi compagni, spronandoli ad una morte certa, tra le schioppettate e le spade, nella Resistenza titanica attorno ad una barricata sorta in poche ore, fatiscente e artigianale. Poi si corresse. Se si trovavano lì era solo perché evidentemente anche avevano giudizio. E poteva anche essere. Ma la sua mano, unico arto preservatosi ancora caldo abbastanza da potersene accorgere, era serrata in quella di Grantarie. Con molti sforzi il giovane voltò il capo, fissando l’amico Grantarie come per la prima volta. Aveva sbagliato a considerarlo un reazionario. Aveva sbagliato a non credere nella sua amicizia. Strinse la mano del ragazzo forte, cercando di scoprire se fosse ancora vivo. Non lo sapeva, aveva ormai i sensi annebbiati. Chiuse gli occhi, la bandiera e gli amici erano gli unici pensieri ancora impressi nella mente, incisi  nel suo cuore. Gli ideali non lo abbandonavano nemmeno adesso che la morte stava per coglierlo, Enjorlas lo sapeva.

Udì Marius tentare di riscuoterlo, nuovi scoppi frangersi nell’aria, proiettili volanti, urla, lacrime, il nome della Terra da liberare, la Francia, riecheggiava di bocca in bocca. Marius e il signor Leblanc si battevano con rabbia, l’uno fendendo l’altro difendendo. E Grantarie era morto, la sua mano era diventata fredda. Enjorlas divenne livido, aprì ancora gli occhi, un’ultima volta. Il volto di una giovane dal seno scoperto e crivellato da una pallottola fellona pareva seguire con lo sguardo la scena, fisso su Marius. Il feretro del signor Mabeuf, e quello del piccolo Gavroche invece erano stesi solennemente sul tavolo dell’Osteria abbandonata. L’osservatore affacciato alla finestra l’osservava morire lento, seguiva come un cronista il disfacimento della barricata, gli occhi scuri fissi sulla scena. Enjorlas ebbe il tempo di accorgersi solo che quello sguardo era vacuo tanto quanto il suo prima di spirare. Continuavano a fioccare proiettili, l’uomo non si mosse.

La bandiera di Francia si gonfiò d’aria sul suo corpo, come una donna piegata per il pianto che gemesse per la sorte dell’amato.

 ****************

 

Quando Marius vide il capo della barricata a terra, un lampo si materializzò nei suoi occhi e in quelli degli altri combattenti ancora in piedi: non aveva più senso lottare, l’anima della battaglia era ormai stata intrappolata.

Ma Enjorlas avrebbe dissentito se gli avessero propinato una simile scusa per riparare e salvare la pelle. Per questo nessuno si smosse dalla propria postazione, e allora più che mai, lo spirito nazionale fece breccia nei cuori, unendo i vivi a morti nell’unica guerra per cui valesse la pena combattere, per la libertà del popolo e della patria.

 

fine

  
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