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Autore: AvesVii    04/11/2014    1 recensioni
Il grande amore ci fa paura perché si diventa vulnerabili; si perde la corazza che abbiamo nei confronti del mondo. Perché in amore si dà tutto e si può perdere, e perdere tutto ma se sappiamo amare e ridere allora, siamo invincibili.
Genere: Drammatico, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Non voglio lasciarti andare se tu ancora mi ami." Miley sentiva le parole rimbombarle dentro alla testa come se le stesse pronunciando in quel preciso istante e invece erano già passate due settimane ed era il 28 aprile, ancora qualche giorno e avrebbe ripreso il suo tour europeo e non sapeva nemmeno che fine avesse fatto Liam, non si erano più sentiti da quel giorno e forse era meglio per lei, non faceva altro che ridurle il cuore in polvere ogni volta che apriva bocca; era meglio se stessero lontani per un po', un bel po'. 
Sentì un clacson fuori da casa sua e si precipitò, era suo padre, avrebbe dovuto capirlo dal modo in cui l'aveva avvisata che era lì, gli sorrise e lo salutò con la mano, si avvicinò alla macchina e lui abbassò il finestrino. 
"Che ci fai da queste parti?" chiese la ragazza. 
"Fino a prova contraria abito qua dietro di te quindi è abbastanza normale che io giri per queste strade!" l'uomo rise e la figlia lo guardò male ma sorridendo. 
"Intendevo perché sei uscito..?" sorrise la ragazza appoggiandosi alla portiera. 
"Devo andare a comprare un paio di cose al supermercato, mamma si sta dando alla pasticceria estrema e...insomma, la conosci." Miley scoppiò a ridere e diede una pacca sulla spalla del padre. 
"Mi dispiace! Vuoi compagnia?" Chiese dolcemente, il padre sorrise e fece cenno di salire in macchina. 
"Mi cambio, chiudo casa e arrivo!" disse la ragazza mentre già si stava dirigendo verso il suo cancello, il padre rise e la guardò. 
"Miley, entro stanotte vorrei tornare a casa!" il padre scoppiò a ridere e la ragazza strizzò gli occhi guardandolo male, tutti pensavano sempre che lei impiegasse troppo tempo a prepararsi, e forse era vero. 
Dopo mezz'ora uscì dal cancello chiudendolo alle spalle e salì sulla macchina di suo padre. 
"Troppo veloce, è?" Miley guardò Billy cercando di convincerlo e il padre la guardò. 
"Mi hai solo fatto aspettare mezz'ora, di solito impieghi un'ora e mezza, sei stata di parola!" Rise scuotendo la testa e la guardò "Come stai?" 
"Bene." la ragazza abbassò gli occhi in cerca di un punto da guardare che non le creasse imbarazzo. 
"Sono serio ora, sii seria anche tu." 
"Lo sai...è tornato da me per dirmi che ha baciato un'altra, come posso stare? Cerco di sorridere e godermi nel miglior modo possibile la vita anche se mi manca e lo sa mezzo mondo. E' abbastanza normale, credo..." suo padre sospirò, quel ragazzo gli era sempre piaciuto ma aveva un certo istinto violento se solo pensava a cosa aveva fatto alla sua bambina, appoggiò una mano sulla gamba di Miley e gliel' accarezzò, la figlia si girò a guardarlo, sorrise e strinse la mano del padre. 

"MAMMAAA!" urlò Miley entrando in casa dei suoi genitori con due buste di spese in braccio, le appoggiò sul ripiano della cucina e vide sua madre sorridere. 
"Miley! Che ci fai qui? Papà ti ha trovata al supermercato?" Sorrise abbracciando la figlia anche se un po' sporca di farina e altri alimenti vari. 
"E' passato da casa e ho deciso di andare con lui, gli ho fatto un po' di compagnia!" Sorrisi e vidi Noah arrivare in cucina in modo furtivo, mi vide, spalancò gli occhi e sorrise furbetta, si schiarì la voce e mi saluto con la mano. 
"Noah? Che hai?" chiese Miley sospettosa, conosceva la sorella meglio di chiunque altro e sapeva che stava nascondendo qualcosa. 
"N-nulla, no, nulla. Davvero.." Miley la sorpassò e si diresse con velocità verso la camera della sorella più piccola che, aveva capito l'intenzione della sorella e le correva dietro cercando di tenerla per un braccio. "Miley, no...ehi, la mia privacy, no!" urlava per tutta la casa e quando Miley aprì la porta di camera sua restò sorpresa, anzi, è più giusto dire scioccata. 
"Ciao Miley..." 
"Liam?" esclamò la ragazza guardando poi la sorellina che era corsa dentro e si era nascosta dietro al ragazzo che era decisamente più grande di lei. "NOAH LINDSEY CYRUS!" urlò Miley in tono minaccioso, Liam si alzò e si avvicinò a Miley. 
"Non è colpa sua, sono venuto io qua, lei mi ha solo accolto." Miley guardava con sguardo minaccioso la sorella, poi guardò il ragazzo alzando lo sguardo che cambio velocemente espressione, era così bello che lo avrebbe guardato per sempre; si voltò sospirando e iniziò a scendere le scale di casa, arrivò in cucina e sua madre la guardò. 
"Tu sapevi qualcosa?" chiese minacciosa anche alla madre che annuì appena. "Ma perché non avete il coraggio di dirmi le cose? E' la mia relazione, la mia vita, ditemele le cose, che vi costa?" Miley stava alzando la voce e suo padre la guardò, aveva lo sguardo da rimprovero, non accettava che i figli urlassero ai propri genitori ma da una parte non poteva dare tutta la colpa a Miley. Liam, sentendo Miley urlare anche con sua madre scese di corsa, la prese per un braccio e la portò fuori mentre la ragazza strattonava il braccio cercando di liberarsi dalla presa troppo forte del suo ex. 
"Liam lasciami!" ma lui non sembrava ascoltarla, la portò in giardino e la fece sedere sulla poltroncine, si sedette di fronte a lei e la guardò dritto negli occhi. 
"Smettila di fare la bambina, tua madre e tua sorella non c'entrano niente, okay?!" ora era Liam che stava alzando la voce e Miley era sempre stata terrorizzata quando succedeva. "Sono venuto qua io, loro mi hanno solo accolto a braccia aperte, in modo molto gentile. Noah mi ha portato in camera sua per raccontarmi ciò che le era successo in questo ultimo periodo, c'è qualcosa di sbagliato? No! Quindi finiscila di prendertela con loro. Non era previsto che tu venissi, ero solo passato per sapere come stavano." si era calmato ora e le stava parlando tranquillamente, Miley lo guardava e si sentiva maledettamente in colpa con Noah e Tish; guardava altrove con il viso appoggiato al palmo della mano, mentre sentiva lo sguardo del ragazzo su di lei; chissà cosa sta pensando ora su di me, pensò Miley e guardò Liam con la coda dell'occhio, gli sorrise appena e poi abbassò lo sguardo.
"Domani torno in Australia comunque, ho saputo da Noah che vuoi fare delle tappe anche lì dopo il tour europeo...ti aspetto allora." Liam era calmo, tranquillo e guardava la ragazza che era agitata. 
"Si...farò delle tappe. Dovrei essere anche alla Sydney Opera House, ho già prenotato e organizzato le cose." 
"Wow, sarà bellissimo!" Miley sorrise annuendo e si alzò. "Dove vai?" 
"Mi volevo solo alzare..." si tolse le scarpe e mise i piedi a bagno nella piscina sedendosi al bordo, sentiva lo sguardo di Liam sempre presente su di lei e sorrise quasi contenta di averlo lì, Liam fece lo stesso copiando la ragazza e si sedette di fianco a lei. 
"Bella giornata è..." Miley lo guardò, quelle parole le ricordava, erano le prima parole che lui le aveva detto sul set di The Last Song una delle prime volte che si erano conosciuti, voleva attaccare bottone e non sapeva come. 
"Eh già, una giornata perfetta per nuotare e divertirsi." era stata la sua risposta mentre guardava il mare dell'isola in cui avrebbero registrato il film, Liam sorrise soddisfatto perché era riuscito a farle capire ciò che voleva e Miley abbassò lo sguardo ripensando a quei momenti, vorrebbe che tutto riniziasse da là e che le cose prendessero una strada diversa da quella che stanno percorrendo adesso. 
"Nuotiamo?" Miley restò sorpresa, stava continuando ancora il loro discorso e annuì. Si tolse la maglia e resto in reggiseno proprio come fece quel giorno, si alzò e lo stesso fece Liam, restarono in intimo dopo pochi minuti e Liam lanciò Miley in piscina. Là c'era il mare ma le azioni e ciò che si dicevano erano le stesse. Miley emerse e lo guardò male per poi sorridere, gli fece segno di entrare e lui si buttò schizzando acqua ovunque, emerse anche lui e la guardò con lo sguardo incantato di chi sta guardando il più prezioso dei diamanti, Miley muoveva gambe e braccia per tenersi a galla mentre vedeva Liam avvicinarsi, sentiva il cuore battere fin troppo velocemente, aveva paura potesse scoppiare. 
Quando il ragazzo fu vicino, fin troppo vicino, gli schizzò l'acqua in faccia ridendo e lui si girò di scatto, la guardò sorridendo e allungò le mani sui suoi fianchi. 
Ecco, ora sono fottuta, pensò Miley sentendo il tocco delle sue mani che la fece eccitare particolarmente, si guardarono per un periodo che sembrò, ad entrambi, non finire e si avvicinarono piano ai loro visi, mancava davvero poco che le loro bocche si toccassero finendo in un caloroso bacio quando il cellulare di Liam squillò in un trillo altissimo, si staccarono e abbassarono subito lo sguardo mentre Liam si avviava verso bordo piscina, prendendo il cellulare dalla tasca dei pantaloni, era Katherine, la ragazza australiana che aveva conosciuto. 
"P-pronto? Ehi, ciao!" Miley lo guardò incuriosita, aveva un brutto presentimento e lo confermò sentendo la voce femminile dall'altra parte del telefono; scosse la testa e uscì dalla piscina prese un asciugamano dalla sdraio e si chiuse in casa pensando che doveva delle scuse a sua madre e sua sorella. 


Aveva lasciato Liam nella piscina di casa dei suoi genitori ed ora si trovava a casa sua, si era fatta una doccia e si era messa comoda, non sarebbe uscita stasera, aveva già ordinato anche cinese in abbondanza. Ci stavamo per baciare, pensò Miley sentendo la necessita di dover pensare a ciò che stava per succedere oggi. Infilò la mano dal sopra della maglietta e tirò fuori la collanina con infilato l'anello che le aveva regalato, lo rigirò tra le sue mani e lo strinse poi nella sua mano. Pensò che avrebbe davvero voluto quel bacio, forse avrebbe sistemato tutto ma quella telefonata forse era un segnale che non era il loro momento...o forse non lo sarà mai. 
I pensieri di Miley furono interrotti dal campanello della porta; finalmente si mangia, pensò la ragazza che si era precipitata alla porta, la aprì e colui che si ritrovò davanti non era un fattorino ma Liam. 
"Ciao..." Liam non rispose, entrò in casa, chiuse la porta e guardò Miley, sorrise e le prese il viso baciandola intensamente, Miley appoggiò le mani su quelle del ragazzo ricambiando il bacio restandone molto sorpresa; quando si staccò lo guardò sorridendo ma anche incuriosita. 
"Dovevo riprendere da dove eravamo rimasti, domani mattina parto, non potevo permettermi di partire senza aver prima baciato la mia donna perché tu sei ancora la mia donna." 
"Ma...quella?" chiese Miley confusa. 
"Katherine? E' solo un'amica Miley, volevo solo vedere se tu eri ancora gelosa o no, gliel'ho detto io di chiamarmi, le avevo mandato un messaggio prima che io ti buttassi in piscina dicendole di aspettare 5 minuti e poi di chiamarmi. Volevo metterti alla prova." Miley lo guardò confusa. 
"Sai che io tengo a te, non c'era bisogno di questi giochetti stupidi per dimostrartelo. Sai bene che sono gelosa!" era Liam ad essere confuso ora, sarebbe dovuta essere contenta e invece si stava lamentando. 
"Miley ma perché qualsiasi cosa faccio è sbagliata?" Miley sentì quelle parole come una frusta che si infrangeva sulla sua schiena. 
"Non è sbagliata, semplicemente non c'era bisogno di organizzare tutto questo. Potevi semplicemente parlarmi." 
"Ma l'ho fatto, volevo semplicemente farti ingelosire proprio come tu volevi fare uscendo nel locali e andando a letto con Kellan..." Miley spalancò gli occhi. "Pensavi non lo sapessi, è? E invece lo so, ho i miei informatori che mi dicono ciò che combinavi." 
"Cheyne..." Liam annuì perplesso. 
"Come hai fatto a capirlo?" 
"Miley torna con Liam, Miley ti prego, lui ti ama ancora. Miley tu lo ami, siete bellissimi. Miley, Liam, Liam, Liam...LIAM OVUNQUE! Tu che dici?" sorrise appena la ragazza sperando di aver reso l'idea, Liam mise una mano dietro alla nuca e si grattò i capelli imbarazzato. 
"Comunque..." 
"Comunque, okay, ho ricevuto il messaggio. Hai voluto fare ciò che facevo io senza ubriacarti o andare a letto con qualcuna...e lo apprezzo. So di aver sbagliato a fare tutte quelle cose, me ne pento, credimi." La ragazza si sedette sul divano rattristita e Liam si sedette accanto. 
"Tranquilla, ti ho sempre perdonato per tutto quello, so che l'hai fatto perché io ho iniziato tutto questo..." Miley sorrise dolcemente e strinse la mano in quella di Liam. Sentì il campanello e sorrise. 
"Che ne dici di mangiare un po' di cinese con me?" propose la ragazza dirigendosi verso la porta d'ingresso; il ragazzo annuì accettando la proposta e si avviò in cucina a preparare la tavola, Miley lo guardò sentendo le lacrime agli occhi, le era mancato così tanto averlo con lei.  


Eccomi qua, come promesso con un nuovo capitolo. 
Devo ringraziare immensamente Carlottacyrus per avermi dato la voglia di continuare a scrivere questa FF che stava per essere cancellata non avendo nessuna recensione; ti ringrazio e spero davvero ti piaccia questo capitolo! 
Buona lettura e recensite ! :) 
Vale :)
  
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