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Autore: Kitsune 93    04/11/2014    2 recensioni
Questo è il sequel della mia precedente fanfic "Se questo fosse vero".
Sakura è ormai diventata grande e un giorno, mentre esplorava la foresta viene attaccata da un demone scorpione che le inietta il suo veleno. Per sapere che cosa succederà in seguito continuate a leggere :)
Genere: Avventura, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inuyasha, Miroku, Nuovo personaggio, Sango
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sakura si ritrovò in un bosco, era buio.
Cominciò a guardarsi intorno finché non sentì una ragazzina urlare. Stava chiamando sua madre. Appena la raggiunse notò che aveva qualcosa di famigliare.
«Mamma!» cominciò a urlare la piccola. Sakura le si chinò davanti e per poco non cadde a terra per lo stupore “Ma questa ragazzina sono io!”.
Non fece in tempo a dire o a fare altro che la piccola ricominciò a correre trapassandola, come se fosse un fantasma.
Sakura non riusciva a capire che cosa stesse succedendo, non si ricordava assolutamente di quella notte, non le sembrava di essere andata in cerca della madre da sola, suo padre non le avrebbe mai permesso.
Presto raggiunsero un demone che si era fermato per prendere fiato dopo quella che sembrava a Sakura, una lunga corsa.
«Sakura!» sussurrò Kagome allarmata vedendo la figlia correre verso di lei «Vattene e vai a cercare Sango!». Solo allora la ragazza si accorse di lei e il sangue le si gelò nelle vene. “Che cosa sta succedendo? Perchè lei è qui con questo demone? E perchè non ho memoria di questo? Che sia solo un sogno?” tante domande e nessuna risposta.
Si avvicinò a sua madre e provò a toccarla, niente, non ci riusciva. Le passava attraverso. Provò a parlare con lei, ma neanche questo sembrava funzionare. L'unica cosa che poteva fare era rimanere inerme a osservare la scena.
«Ti aiuto io» disse la piccola a Kagome.
«No! E' troppo pericoloso! Vai a chiamare qualcuno!»
«Con chi stai parlando?» le chiese il demone «Aah che ci fai qui mocciosa?»
Sakura vide la piccola sbiancare di colpo poi cominciò a correre più veloce verso sua madre, il demone però fu più veloce e la colpì violentemente, andando a sbattere contro un albero perdendo i sensi.
Stava per darle il colpo di grazia quando Kagome urlò disperata «Ti prego, non farlo! Sarò la tua schiava, farò qualunque cosa, ma ti prego! Non farlo!»
Il mostro si fermò con l'artiglio a mezz'aria «Qualunque cosa?»
«Sì..» sospirò lei abbassando la testa.
«Interessante...prova a scappare e vedrai che tornerò a ucciderla!»


«Mamma!» urlò Sakura alzandosi di colpo dal letto improvvisato che le avevano preparato Miroku e Sango.
«Shh, va tutto bene piccola! E' stato solo un brutto sogno!» cercò di rassicurarla suo padre.
«No papà! Non è stato un sogno questa volta! So che cosa è successo alla mamma!».
Inuysha la guardò stancamente «Ne abbiamo già parlato tante volte Sakura, tua madre non tornerà più, fattene una ragione!»
«Non ci credi nemmeno tu a quello che dici!» sbraitò lei fuori di sé dalla rabbia «Mi puoi almeno ascoltare per favore?»
«No!» disse lui irritato.
Stava per uscire dalla grotta quando Sakura lo afferrò saldamente per la tunica «Ti ricordi che quando sono tornata a casa il giorno in cui mamma era sparita che mi hai trovato coperta di sangue? Avevo un profondo taglio sulla testa?».
Lui si girò a guardarla stupito «Sì» disse poi.
«Ecco, me lo sono fatta mentre cercavo di salvare la mamma dal demone che la stava portando via! Devo aver battuto talmente tanto forte la testa da dimenticarmi di quello che era successo!»
«E perchè mai ti sarebbe venuto in mente solo adesso?» chiese di nuovo lui.
«Sarà per colpa del veleno...» mormorò Miroku entrando nella caverna.
«Monaco! Certo che sei proprio un impiccione!» lo rimproverò Inuyasha.
«Difficile non ascoltare, state urlando!» esclamò lui indignato.
«Comunque dici che è possibile? Che non sia stato solo un sogno?» chiese speranzosa Sakura.
«Forse si, dobbiamo chiedere al monaco quando arriviamo»
«Bene!» esclamò la giovane «Partiamo subito allora!» cerchò di alzarsi, ma il monaco la tenne seduta.
Lei lo guardò con fare interrogativo «Che stai facendo?»
«Devo prima controllarti» gli spiegò lui «Poi devi riprendere l'antidoto, non voglio che ricapiti quello che è successo prima».
Sakura, seccata, annuì.
«Ma dove sono Eiji e Sango?» chiese poi vedendo che nella grotta c'erano solo loro tre.
«Sono andati a prendere un altro po' di legna e altre erbe per l'antidoto» disse Inuyasha mentre guardava preoccupato con Miroku le condizioni della pancia di Sakura.
«Non va bene» disse il monaco a mezzodemone «Sono troppo estese»
«Lo vedo, dobbiamo andare più veloci».
«Sì, appena avrà bevuto la tisana potremo partire».
Incuriosita Sakura si guardò la pancia, quello che vide la lasciò senza fiato per lo spavento. L' addome era completamente ricoperto di macchie nere.
Dovevano sbrigarsi prima che fosse troppo tardi.
«Ti sei svegliata!» sorrise Sango appena entrò nella grotta, ma subito tornò seria vedendo in che condizioni si trovava e osservando il volto di suo marito e di Inuyasha capì quanto la situazione fosse seria.

«Sango, finalmente sei arrivata! Sbrighiamoci a preparare l'antidoto, non possiamo permetterci di perdere altro tempo!» le disse Miroku, la moglie annuì e insieme cominciarono a prepare l'intruglio.
Inuyasha invece uscì dalla caverna, aveva bisogno di prendere aria. 
Eiji, non sapendo cosa dire, le si sedette semplicemente accanto e le afferrò la mano 
«Come stai? Ti fa male?» le chiese gentilmente.
«No» ammise lei.
«Che cosa è successo? Tuo padre sembrava parecchio turbato».
Sakura gli raccontò del sogno e della reazione di suo padre, lui la ascoltò in silenzio. Poi lei gli chiese «Ho fatto male a raccontarglielo secondo te? Rischio solo di farlo stare peggio».
«No, hai fatto bene! Io credo che avrei reagito come lui però, di sicuro non deve essere una cosa facile da mandare giù!»
«E' tutta colpa mia» cominciò a piangere Sakura «Se non avessi perso la memoria forse la mamma sarebbe qui con noi!»
«Non dire sciocchezze!» la rimproverò Eiji «Sei stata anche troppo coraggiosa a seguire quel demone da sola e poi non è colpa tua se, purtroppo, lui era troppo forte!».
Lei lo abbracciò forte, era contenta che anche lui credesse che quello che aveva fatto non era solo un sogno, almeno aveva qualcuno che la appoggiava.
«Riguardo a quello che è successo oggi..» cominciò lui appena lei sciolse l'abbraccio.
«Che cosa?» chiese lei.
«Mi riferisco al bacio che ti ho dato oggi..».
Il cuore di Sakura cominciò a accelerare e il viso le si colorò di rosso.
«Io, ecco...io...»
«Ecco la tisana» lo interruppe Miroku ponendo a Sakura la tisana «Bevila tutta» poi rivolgendosi a Eiji disse «Tu invece comincia a preparare le cose che ci servono per il viaggio, mi servono anche queste erbe! Poi avverti Inuyasha che stiamo per partire! Fai in fretta!».
Il ragazzo sbuffò, ma senza dire niente uscì dalla grotta.
Sakura avvilita bevve d'un fiato la tisana e cominciò a aiutare Sango con i preparativi.

  
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