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Autore: slanif    05/11/2014    5 recensioni
EunHae, accenni KangTeuk
Quando ho capito quello che provo per lui, avrei seriamente voluto suicidarmi.
E non per scherzo, eh! Seriamente, profondamente, intensamente, col massimo della convinzione: volevo farmi fuori.
Amen.
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Donghae, Eunhyuk, Heechul, Nuovo personaggio
Note: Lemon, Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'All My Heart'
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Ciao a tutteee!
Cosa succederà adesso? E’ il momento clou. O per lo meno, sta arrivando. Comunque questo capitolo è pieno di melassa. Hikaru83, non ho dubbi che sarai contenta!
Come sempre i Super Junior appartengono solo a loro stessi e bla bla bla…
Buona lettura!
 
 
 
*
 
 
 
12 / I Consigli Di Una Mamma
 
 
 

« Non si può stare con qualcuno avendo nella testa e nel cuore qualcun altro »

 
Quanto è vero!
E’ proprio giusto quando dicono che le madri ne sanno una più del diavolo!
Intendiamoci: non mi ha mai detto niente di esplicito, ma così come il padre di Donghae disse che tifava per la EunHae(*01), altrettanto credo faccia mia madre. E solo perché adora Hae, intendiamoci…
Scuoto la testa: non è il momento di pensare a queste cose. Ci sarà tempo di parlare di mia madre, ma non adesso.
Ora devo concentrarmi sulle prove, sullo spettacolo e sulla serata, perché stasera si va in scena!
« E’ fissata bene, Eunhyuk-oppa? », mi domanda la stylist, muovendo un poco la parrucca(*02) che mi sta mettendo.
La sento ferma e salda sulla testa: « Sì, è okay. », annuisco.
« Vado a prendere delle altre forcine e poi puoi andare a vestirti, Eunhyuk-oppa. », mi sorride lei.
Anche io le sorrido, annuendo, osservandola attraverso lo specchio.
Appena lei si scansa, al suo posto compare Donghae, che mi fissa da seduto dall’altra parte della stanza. Braccia incrociate al petto, da quando ci siamo scambiati quei messaggi non mi ha più rivolto la parola. E sono passati tre giorni.
« Ancora in rotta di collisione? », si informa Leeteuk, facendosi vicino.
« A quanto pare… », borbotto, distogliendo lo sguardo da quello funereo di Hae.
Leeteuk, di fianco a me, sospira: « Ti prego, Hyuk… chi ha più giudizio lo adoperi. »
Lo fisso di traverso: « Non ho fatto niente, Teuk-hyung. Perché dovrei chiedere scusa? E’ ora di finirla di fargliele passare tutte lisce. »
Teuk sospira di nuovo: « Hyukkie… ascolta. » Si sistema meglio sul sedile di pelle nera. « Adesso ti sto parlando da amico, e non da leader. Da leader ti imporrei di fare pace e di farla finita con questa storia, perché sta rovinando l’armonia del gruppo e sta rendendo un lavoro pesante, ancor peggiore. »
« Mi dispiace. », lo interrompo, con tono mogio.
Ma Teukie scuote la testa, continuando come se non mi avesse nemmeno sentito: « Ma da amico ti dico che questa situazione è assolutamente ridicola perché tutti sappiamo quanto vi volete bene, e non possiamo vedervi litigare senza fare niente. Io non so cosa vi siete detti, o cosa è successo esattamente, ma non sono nato ieri, Hyukkie, e ho un po’ più di esperienza di te in fatto di relazioni. »
« Il fatto è che io e Donghae non abbiamo nessuna relazione. », preciso, anche se farlo mi fa bruciare l’anima. « E’ lui che vuole l’esclusiva su di me, comportandosi come se io fossi un suo gioco. Come i bambini con un loro gioco: fin quando è lì non se lo calcola, poi quando arriva qualcun altro che lo trova interessante, allora improvvisamente quel gioco abbandonato da mesi torna ad essere affascinante e lo pretende per se. »
Leeteuk sospira e scuote la testa: « Hyukjae, parliamoci chiaro: voi due non siete mai stati quelli che siete adesso. »
« Che vuoi dire? », domando, alzando un sopracciglio.
« Voi due vi adorate. Letteralmente. Non c’è un giorno, in dieci anni che vi conosco, in cui non siete stati insieme. Non c’è stato un giorno in cui non vi ho visto parlare, ridere, scherzare, rintanarvi tra voi per ritagliarvi quel Mondo solo vostro dove nessun altro può entrare. »
« Lo so, ma… » inghiotto a vuoto « Le persone crescono e le cose cambiano, Leeteuk. »
Mi sorride amaramente: « Quando il padre di Donghae è morto… te lo ricordi? »
Come potrei dimenticarlo? E’ stato il periodo più brutto della vita di Donghae, ma anche della mia, perché la persona che amo era dilaniata dal dolore e io non sapevo cosa fare per farlo stare meglio.
Un nodo mi stringe la gola.
Le parole non vogliono uscire, ed è meglio così, perché insieme a loro uscirebbero anche le lacrime. Mi limito ad annuire, stringendo le labbra.
« Il primo a saperlo sono stato io. », sospira il leader.
« Dici sul serio? », domando, sorpreso. Non ce lo aveva mai detto.
Leeteuk annuisce: « Sono stato io a dirlo a Donghae. E sai lui cosa ha fatto, appena le lacrime gli hanno permesso di ritrovare le parole? »
Scuoto la testa, inghiottendo a vuoto.
« Mi ha chiesto: “Dov’è Hyukkie? Ho bisogno di Hyukkie!”. »
Penso che Leeteuk mi abbia sparato dritto al cuore, insieme alle parole, perché non posso credere che soltanto delle parole facciano così male.
« N… non ne avevo idea… », dico pianissimo, tornando a fissare la figura di Donghae riflessa nello specchio, che non mi guarda ed è a testa bassa.
Leeteuk sospira ancora: « Lui ha bisogno di te, Hyukkie. Lui non ti cerca e non ti vuole con lui solo perché per lui sei un giocattolo. Lui ha bisogno di te nella sua vita. Lui ha bisogno della tua presenza. Lui ha bisogno che tu gli sia vicino. Se non ci fossi tu, Hyukjae, Donghae sarebbe caduto molte volte; ma non è mai successo, e solo perché c’erano le tue braccia a sorreggerlo. »
« Io… » Io cosa? Io non so cosa dire, ecco.
Leeteuk mi poggia una mano sulla spalla, strizzandola un poco e sorridendomi appena: « Io vi voglio tanto bene, Hyukkie. Voi siete la mia famiglia e io non potrei vivere senza di voi. Soprattutto dopo quello che è successo alla mia vera famiglia. Per questo voglio che andiate d’accordo, che facciate la pace, che torniate ad essere l’Eunhyuk e il Donghae che io amo e che considero miei fratelli. »
« Mi dispiace tanto, Teuk. Questa conversazione ha riportato a galla dei brutti ricordi anche per te… » Dio come sono egoista…
Ma Teukie scuote la testa: « Che se ne parli o meno, non potrò mai dimenticare che mio padre ha sterminato la mia famiglia, Eunhyuk. Qualunque cosa succeda, o anche se passeranno cento anni. » sorride amaramente « Ma avere vicino Kangin mi aiuta ad andare avanti, a sopportare il dolore, perché so che lui mi ama e che c’è per me sempre, in qualunque momento. »
« Capisco cosa intendi. » Ed è vero. Perché io amo Donghae proprio perché so che lui c’è sempre, per me. Perché so che non mi lascerà mai solo. Perché anche se sono in un luogo sconosciuto pieno di persone sconosciute, mi basta sentire la sua presenza vicino a me per essere certo di essere nel posto giusto del Mondo.
« Quando si è saputo di mio padre, Donghae è venuto subito di corsa da me. »
Sorrido: « Lo so. Mi ha fatto impazzire per giorni, perché voleva vederti e abbracciarti. Non mi ripeteva altro. »
Leeteuk sorride teneramente, voltandosi un attimo a guardare Donghae: « Lui è effettivamente l’unico che può capire l’enorme dolore che si prova. E tra mille parole di conforto sai cosa mi ha detto? »
« Cosa? », domando sorridendo, immaginando chissà quale scemenza possa essergli uscita dalla bocca per far ridere il nostro leader e tirarlo un po’ su di morale.
« “Se non ci fosse stato Hyukjae, con me, probabilmente sarei morto di dolore. Se non fossi stato sicuro che la mattina, appena aperto gli occhi, lui era lì con me, allora non ce l’avrei fatta davvero.”. »
TU-TUM. TU-TUM. TU-TUM. TU-TUM. TU-TUM.
Sta per scoppiarmi il cuore.
Mi volto di scatto a fissare Donghae, senza più il filtro del vetro, e i suoi occhi si posano distratti su di me, per poi fermarsi a guardarmi.
« Io… »
« E’ ora di dire le cose come stanno, Hyukjae. Non potete rimandare ancora, o rischierete di rovinare un rapporto speciale che solo pochi fortunati come voi possono vantare di avere con qualcun altro. »
Torno a fissare Teuk: « Grazie. Davvero. »
Teuk mi sorride, poi mi bacia la cima della testa: « Ti voglio bene. »
« Anche io, Umma(*03)… anche io. »
 
 
 
**CONTINUA**
 
(*01) Lo ha detto davvero!
(*02) Eh, sì… Eunhyuk ci ha trollate tutte, e quello stupendo caschetto castano era solo una parrucca. In realtà era biondo anche all’epoca. QUESTA foto lo dimostra. Lui stesso l’ha postata su Instagram con questi hastag: “State guardando bene ELF!! Uhehe #Ultimamente #èunscoloritogram #èunaparruccagram #èunsegretogram #sicuramentenascostogram #aspettategram”. Insomma, ci ha fregate tutte quante… e pensare che gli stava così bene! ç__ç
(*03) Umma: Mamma in coreano.

   
 
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