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Autore: Pletto_    05/11/2014    2 recensioni
01 - Holding hands
02 - Cuddling somewhere
03 - Gaming/watching a movie
04 - On a date
05 - Kissing
06 - Wearing eachothers’ clothes
07 - Cosplaying
08 - Shopping
09 - Hanging out with friends
10 - With animal ears
11 - Wearing kigurumis
12 - Making out
13 - Eating icecream
14 - Genderswapped
15 - In a different clothing style
16 - During their morning ritual(s)
17 - Spooning
18 - Doing something together
19 - In formal wear
20 - Dancing
21 - Cooking/baking
22 - In battle, side-by-side
23 - Arguing
24 - Making up afterwards
25 - Gazing into eachothers’ eyes
26 - Getting married
27 - On one of their birthdays
28 - Doing something ridiculous
29 - Doing something sweet
30 - Doing something hot
Tutte le shots saranno rigorosamente AU!
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Fandom: Supernatural
Rating: Verde
Words: 612
Note: Allora? Sono stata brava? :D No, aspettate a dire se sono stata brava, prima leggete xD
Comunque dato il prompt molto vago per questa fic mi sono lasciata ispirare dal mio cane, che ha deciso di avere bisogno di coccole proprio mentre scrivevo. Poi mi scuso con tutti quelli che amano Cas versione amante dei gatti, purtroppo io lo vedo meglio così così :3 comunque spero vi piaccia, se vi piace, recensite, altrimenti.. Recensite ugualmente, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate :D



-Dai Dean, ti prego!- Castiel era seduto sull'erba verde del parco, era bellissimo, indossava una t-shirt nera ed un paio di jeans, aveva levato le scarpe e guardava divertito un cane che inseguiva un pallone, gli occhi si illuminavano ogni volta che il cane abbaiava.
-Cas, non mi piacciono i cani, lo sai benissimo!- disse con un tono infastidito dalle continue richieste che l'altro faceva.
-Dean a te i cani non piacciono solamente perché non hai mai provato la gioia di averne uno.- sorrise.
-Cas... Non ho voglia di avere un cane, sono puzzolenti ed ingombrano, dovremmo portarlo a fare le passeggiate, dargli da mangiare, educarlo...- d'un tratto Dean sentì una fitta allo stomaco, sgranò gli occhi e guardò il compagno con sincera paura. -Castiel Novak.- disse senza trovare il coraggio per continuare a parlare.
L'altro lo guardò dritto negli occhi, piegando la testa d'un lato come era solito fare quando non riusciva a capire qualcosa, le labbra dischiuse. -Dean?-
-Cas, un cane è come avere un figlio.- sentiva chiaramente il panico nelle sue parole. Castiel sorrise e si alzò da dove era seduto per posizionarsi tra le gambe incrociate di Dean, poggiò le labbra sulla fronte del compagno. -Dean, non voglio spaventarti con questa storia del cane, non voglio nemmeno costringerti a fare qualcosa che potresti odiare, ma sono certo che non lo odierai, ti lascerò persino scegliere il nome, dai solo una possibilità al nostro futuro cagnolino, fidati che non te ne pentirai.- disse accarezzando i capelli biondi di Dean, che alzò lo sguardo su Castiel per incontrare dei grandissimi occhi da cucciolo. Stupido Sam, smettila di insegnare al mio ragazzo le tue stupide tecniche di persuasione.
Sbuffò chiudendo gli occhi. -D'accordo.- sospirò. Castiel s'impadronì della sua bocca per un dolce bacio, mormorando un semplice: -Grazie, Dean.-

Due giorni dopo Dean si ritrovò, trascinato da Castiel contro la sua volontà, in un canile, il rumore fastidioso emesso dalle bocche di quei cosi pulciosi a quattro zampe unito allo squittire di Castiel alla vista di ogni esemplare gli fece venire un leggero mal di testa, oltre al danno di essere qui, anche la beffa del mal di testa. Grazie, davvero. Pensò, esasperato, alzando gli occhi al cielo.
-Dean, guarda questo!- urlò Castiel, neanche avesse appena visto William Shatner in carne, ossa e tuta aderente, Dean spostò gli occhi su Castiel per poi portarli sull'animale che il moro stava indicando, gli occhi di Dean si accesero di una nuova luce quando lo vide, era il più piccolo di una cucciolata di meticci, era nero, completamente nero, una folta massa di peli neri gli copriva gli occhi, anche questi ultimi nerissimi.
-Cas, è lui!- disse precipitandosi verso le gabbia in cui erano tenuti i cuccioli con la madre. -Lo chiameremo Jimmy.- sorrise, e Castiel fece lo stesso, di riflesso, perché Dean era così spontaneo da fargli sciogliere il cuore ogni volta.
-Prendiamo lui.- disse al guardiano, che li aveva accompagnati per tutto il tragitto.
L'uomo guardò il cucciolo che Dean aveva scelto. -Mi dispiace deluderla, ma è una femminuccia.-
Dean alzò la testa, gli occhi sbarrati. -Lo ripeta un'altra volta.- disse alzandosi, e portando la mano al colletto dell'uomo.
-Dean, Dean!- s'intromise Castiel in difesa della guardia, -Il cucciolo è una femminuccia, Dean!-
Il biondo, come svegliato da una catalessi, guardò nuovamente in basso e poi nuovamente l'uomo, un sorriso imbarazzato sul volto.
-Mi scusi... Avevo capito un'altra cosa, mi spiace. Non c'è problema, prendiamo lei ugualmente, vero Cas?-
Castiel, quel figlio di puttana, tratteneva a malapena le lacrime, annuì quasi impercettibilmente. -E come la chiameremo?- chiese, dopo essersi schiarito la gola.
Dean ci pensò su per qualche secondo e rispose: -Page, ovviamente.-

  
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