soldato -signore i comandanti la richiedono per una consultazione!
Leonard e Lia erano ancora sul letto a baciarsi.
-uff! si, si. ora arrivo.
lia -amoooore!
-si Lia?
-ti amo.
-anche io.
il principe usci leggero dalla tenda e lasciò Lia nuda sul letto, che si buttò indietro con la testa sul cuscino, sospirando.
Guardava in alto, un punto fisso nella parte alta della tenda. "che noia! e pensare che chissà per quanto tempo dovrò stare rinchiusa qui!".
sicuramente molto meno di quanto si aspettasse. Si alzò e si sedette sul bordo del letto.
"chissà chi era quell'uomo che ha tentato di uccidere il principe. bo.".
prese da terra la veste bianca. "ahah! vorrei proprio vedere Miriam in questo momento! ahah! se sapesse che la sua schiava
stava per andare a letto con il suo amato, che non la sposerà! ahah! morirà d'invidia!".
Diede una sbattuta alla veste per levarle un pò di polvere. "Miriam...". Mise l'abito. "ecco, ecco chi era la vittima! LEONARD!
cazzo, cazzo io l'ammazzo a quella! ecco cosa voleva fare! lo avrebbe dovuto sposare e poi l'avrebbe fatto uccidere! che vera troia!
solo che...che non l'ha sposato. ah bè, si. l'avrebbe ucciso in ogni caso. se l'avesse sposata l'avrebbe fatto uccidere per avere il potere,
ma dato che non l'ha sposata...ovvio...voleva vendicarsi! giuro, giuro sulla mia testa che quando torneremo la ucciderò con le mie mani!
anche davanti a tutti, questo non m'importa! lei non si doveva permettere di ammazzare Leonard, MAI!". si alzò e passeggiò un pò avanti e indietro
dentro la tenda, poi andò verso l'uscita e guardò.
"che brutte cosa che fa la guerra. molto, troppo brutte. non che io assassinando tre persone abbia fatto di meglio. anche perchè
ne il soldato, ne la sua ragazza centravano niente, poverini, ma era necessario per salvare il mio principe. non potrei neanche pensare di perderlo."
un soldato le passò davanti e per poco non la vide. "mi sto annoiando! uffa, se almeno ci fosse Leonard, lo so io che faremmo. e già...ma dovrò aspettare a sta notte.
eheh. ma dico, perchè ci devono sempre interrompere!? lui fa intempo appena a togliermi la veste che lo chiamano?! no! non è per niente giusto!".
Tornò indietro e prese il pugnale tra le mani. era sporco di sangue, ma stanamente sembrava ancora liquido, non incrostato.
"strano, è da un paio di giorni che c'è! chissà come mai! uffa! troppi misteri, enigmi da risolvere, non va per niente bene!".
continuò a rigirarselo tra le mani, poi vide che una goccia di quel tessuto liquido stava scendendo e con un dito la raccolse.
sangue. Lo guardò, l'attraeva, il sagnue l'attraeva. le piaceva vederlo sgorgare dalle sue vittime, la bestia che era in lei lo richiamava, ne
aveva bisogno. strinse il coltello. "perchè, perchè mi fa questo effetto?!". un'altro enigma, ma non sapeva che da li a poco si sarebbe risolto.
-lia!
Leonard entrò nella tenda e si buttò su di lei abbracciandola. lia rimase un pò sbalordita, ma era felice.
-amore!
-scusami...
-e per cosa?
-perchè ti ho fatto aspettare tanto!
-aah!
Poi gli occhi di lui caddero sul pugnale posto sulla scrivania.
-lia, quello cos'è?
-un pugnale.
-bè, ma non è della nostra fattura, dove l'hai preso?
-l'ho trovato.
-dove?
-nel davanzale della mia finestra.
-lo sai cosa vuol dire il drago con sopra una donna che lo cavalca, vero?
-no, perchè?
-lia, te ne devi disfare subito.
-no!
-devi!
-perchè?
-quel simbolo, rappresenta i demoni più oscuri che esistano. si dice che abbiano gli occhi rossi e che quando vedano il sangue, bè, lo bevano.
-cosa!!!
-è davvero così lia. si trasformano in vere e proprie bestie, sono donne, ma i loro occhi...
-coosa?
-si tingono di rosso.
Lia si girò e si sedette sul letto, piangendo.
-Lia, lia che hai?
-niente.
-stai piangendo amore.
Il ragazzo con il dorso della mano le asciugò la guancia.
-basta cucciola.
La baciò, e come sempre riuscì a tranquillizzarla.