Arrivammo davanti alla porta della casa di Harry e gli altri -Ecco la nostra casa!- disse Louis aprendo il portone. Seduto nel divano c'era un ragazzo. -Ciao ragazzi- disse lui alzando la mano, un altro ragazzo comparve dal bagno e dopo aver sbarrato gli occhi corse verso di Harry -Harry! Oh mio dio sei vivo!- lo abbracciò poi si avvicinò verso di me -Ehi bella, e tu chi sei?- disse facendo il figo e poggiando la mano al muro dietro di me, il suo sorriso malizioso scomparve quando Harry tolse la sua mano dal muro e si mise affianco a me -Lei è...- disse guardandomi -Emy!- dissi io ricordandomi di non averle ancora detto il mio nome, - SI lei è Emy- continuò -E le ho salvato la vita- finì con un sorriso stampato in faccia mettendomi il braccio intorno al collo, eravamo vicini e io arrosìi, Harry lo notò e si stacco -Wow Harrry, quindi sei un eroe. Finalmente hai fatto una cosa buona nella vita!- escalmò il ragazzo seduto sul divano che si alzò e si avvio verso di me e della mia amica -Comunque piacere, sono Liam.- continuò -E io Zayn- disse il ragazzo che prima aveva mandato via Harry, -Piacere- disse Soraya -Quindi voi vivete insieme, tutti e cinque, tutti i giorni?- continuò la mia amica scandendo bene ogni singola parola. -Si- rispose Niall mettendo una mano nel fianco a Soraya, lei la fulminò con lo sguardo, si spostò subito. Erano circa le 20 e io non sapevo dove andare e cosa fare, insomma ero scappata di casa e non avevo intenzione di tornare a casa. - Restate a cena?- chiese Harry, -Certo!- risposi io entusiasta. -Pizza?- chiese Niall con un sorriso da ebete stampato in faccia. -Se permettete cucino io- dissi io con un filo d'imbarazzo, -Emh... veramente, di solito cucino io.- disse Harry sfregandosi il collo, -Cucinate insieme, che problema c'è?- disse la mia amica, voleva farci stare da soli, -Okay- dissi io incamminandomi verso qualche stanza, quella casa era enorme, non sapevo dove stavo andando. Feci per entrare in una stanza buia che a parere mia sembrava la cucina, quando una mano mi sfiorò la schiena, rabbrividì. Una leggera risata dietro di me, mi girai -La cucina è di qua.- disse Harry sorridendomi, quel sorriso. Era perfetto, quasi quanto lui. Lo seguì. Arrivvammo ad una stanza, immensa anche questa. Lo vidi sedersi in un tavolino vicino ai fornelli, mi stava guardando. Mi sedetti affianco a lui. Restammo in silenzio, un silenzio fin troppo imbarazzante. Sentivo il suo sguardo farsi sempre più pesante. -Questa casa è enorme insomma come fate a...- -Mio padre è a capo di una ricca impresa edile, la madre di Lou è un importante avvocato e..- mi interruppe lui -Ok ok ho capito!- le dissi io sorridendoli, di nuovo quel silenzio. -Perchè?- dissi io, -Perchè cosa?- mi chiese lui con aria confusa, -Perchè mi hai salvato? Insomma mi hai salvato la vita, non è una cosa da poco!- dissi, vidi crearsi nel suo viso un sorriso splendido, mi fece segno di continuare - Non mi conosci, non sai chi sono, e ti sei buttato sopra di me, rischiando la tua vita per una persona di cui non sapevi nulla.- lo vidi accennare una risata -Non si può sprecare un dono della natura così bello- mi rispose dolcemente, non lo stava dicendo beffardo, aveva uno sguardo dolce e un sorriso talmente tenero che mi fece sciogliere. Mi alzai andando verso di lui, -Grazie- le dissi avvicinandomi al suo viso, -Sei il mio eroe.- continuai stampandoli un bacio sulla guancia. Perchè? Perchè l'avevo fatto, ora ero tutta rossa in viso e mi avrebbe sicuramente preso per pazza, la mia preoccupazione scompafrve quando notai che anche lui era rosso, nell'imbarazzo più totale. Mi avviai verso il frigorifero, -Che cuciniamo?- dissi per irrompere l'imbarazzo, non mi rispose allora mi avvicinai a lui e le sbucai davanti al viso facendolo sobbalzare, -Che facciamo ho detto!- le gridai, -Eh?- disse lui ancora imbarazzato. POV'S HARRY -Si, beh, cuciniamo!- risposi a Emy, ero nell'imarazzo più totale. -Vabbè quello lo sapevo anche io! Ma che cosa cuciniamo?- mi disse lei, retoricamente. Non avevo ascoltato nulla di ciò che mi aveva detto prima, ero intento a pensare a quel bacio che mi aveva lasciato scioccato. Lei era splendida e sarei voluto restare a guardarla per tutta la vita. -Facciamò così- azzardai a dire -Tu mi fai vedere cosa sai fare cucinando il primo, e io ti faccio vedere cosa so fare col secondo. Mh?- continuai -Ok, sfida accettata!- mi disse lei, con un sorriso stupendo, mai quanto lei però. Non avevo mai incontrato una ragazza così splendida, una ragazza che mi prendesse così, subito, ci conoscevamo da poco più di cinque ore, forse e mi piaceva già un sacco. Tra noi sarebbe nato qualcosa in più oltre che una splendida amicizia, ci speravo. La stavo fissando, forse troppo, decisi di interrompere in silenzio. -Tu, semmai,- iniziai -Come mai eri così distratta oggi? Insomma dovresti essere abbastanza grande da saper attraversare la strada da sola!- dissi io ironico. -AH AH AH, molto divertente!- rispose sempre con lo sguardo fisso sul risotto che stava cucinando. -Emh...- continuò, evidentemente si sentiva insicura a raccontarmelo, ma io ero curioso. -Ehi, ti ho salvato la vita, almeno raccontami perchè ho dovuto farlo!- le dissi con aria superiore, -Allora, il problema è mia madre...- iniziò, -...lei è una donna insopportabile, e non cercare di dirmi le solite cose "lo fa per il tuo bene" ecc, perchè lei non mi vuole bene! Lei è cattiva, mi picchia e mi urla contro, o almeno mi urlava, perchè in quella casa non ci voglio più mettere piede!- le lacrimè iniziarono a rigarle il viso e in quel momento la sentì fermare il lavoro che stava facendo, mi avvicinai a lei, mettendoli le braccia attorno alla sua vita, -Scusa, non volevo- le dissi stringendola a me -La sentì rabbrividire al mio tocco, -No, tranquillo.- mi disse lei, le asciugai le lacrime, -Se non vuoi continuare, non fa nulla- le dissi io -No, ormai ho iniziato.- riprese a cucinare, io mi risedetti sorridendoli, -Dicevo, mia madre vuole che faccia l'accademia di moda, ma a me non piace assolutamente, a me piace cucinare, uscire con gli amici, non queste cose da femminucce!- azzardai una risata -Ma tu sei una femminuccia!- le dissi, lei spense i fornelli -Ho finito disse ora tocca a te.- mi disse non dando importanza a ciò che le avevo detto -Oggi c'era mia zia a casa, e mia madre rispondeva al mio posto dicendole che mi piace fare certe cose e che ero entusiasta ecc. Lì mi sono arrabbiata e le ho detto che non ne potevo più e... sono scappata, non sapevo dove andava e stavo per andare incontro alla morte, ma per fortuna c'eri tu.- mi disse con gli occhi lucidi. Lì spensi i fornelli anche io. -Ho finito pure io- andai e la abbracciai. -Sei stata davvero coraggiosa a dirle tutto in faccia!- continuai io. -Ma quello è... PURé!- mi disse lei... -Si è la mia specialità!- risi, non avevo molta voglia di cucinare, anche se avrei voluto stare ancora li con lei. -Io mi sono impegnata così tanto per fare il mio risotto al tartufo e tu osi fare un... PURé? Ma vaffanculo Harry!- mi disse scherzando. -Ehi non insultare i miei piatti!- le dissi ironicamente facendo il finto offeso. -Ok andiamo, staranno morendo di fame!- continuai. Ciao ragazze :* eccovi il secondo capitolo, è un po corto, lo so, scusatemi tantissimo. Non ho ricevuto recensioni nell'altro capitolo, ma non si può ottenere tutto dalla vita, no? Comunque se siete interessate la mia pagina su instagram è _infinity_directioner_ se volete seguitemi ciao al prossimo capitolo :*