E&V: Oilàà!!
dai jo buu minna san??!! <3
Eccoci al ventitreesimo capitolo : tutti riescono ad amare , sempre ...
Buona lettura ;D
***STARDUST - POLVERE DI STELLE***
“Capitolo XXIII, The strengh of love: Ai e Gaara”
Shukaku fissava immobile gli occhi di Ai . La ragazza aveva assunto un espressione seria ma triste allo stesso tempo. I suoi occhi erano lucidi e le sue labbra tremavano.
<< A- allora ti ricordi ? Gaara , so che puoi sentirmi! >>
<< Smettila, ti ho già detto che non può! >>
<< Ti prego, torna qui .. non puoi arrenderti in questo modo! Ci sono un sacco di persone che hanno bisogno di te … il villaggio della sabbia ha bisogno di te, i tuoi fratelli Temari e Kankouro hanno bisogno di te , i tuoi amici hanno bisogno di te e … >> la presa di Ai si fece più forte << io ho bisogno di te!! >>
<< ..! >>
<< Quindi torna immediatamente !! * sighh* >>
Ora la voce dell’Uchiha era leggermente rotta a tratti dai singhiozzi, teneva gli occhi chiusi.
L’altro non riusciva a capire cosa succedesse dentro di lui. Sentiva come un peso opprimergli le tempie e il petto. Ogni vena del suo corpo pulsava freneticamente .
Intanto il terreno attorno a loro tremava .
Ai non voleva arrendersi, non l’avrebbe mai fatto. Solo lei sapeva come Gaara fosse cambiato e come si fosse aperto agli altri, aveva imparato a mostrare i suoi sentimenti , a combattere per questi.
Perché è questo che si fa , si combatte per ciò che ami.
I loro sguardi si incontrarono nuovamente.
Quello confuso e sbigottito di Shukaku e quello determinato e profondo si Ai.
Rosso scarlatto, nero corvino.
Un unico battito all’unisono.
Intorno a loro dei granelli di fioca luce dorata si libravano in aria , avvolgendoli.
Ai , sebbene avesse gli occhi lucidi e la voce rotta dai singhiozzi , prese un bel respiro profondo
<< Se c’è l’amore nella tua vita , allora … devi continuare a vivere !!! >>
Improvvisamente dall’occhio dorato di Shukaku cadde una lacrima leggera che gli rigò la guancia.
<< Quindi questo è l’amore …. >>
Pian piano i segni sul volto del ragazzo si tiravano indietro, gli artigli anche .
Shukaku sentiva un calore indescrivibile al petto ed era come se ad un tratto fosse diventato triste e non volesse andare via .
<< A-aspetta … Ai… >>
“Non voglio tornare dentro, io voglio restare qui … con te!”
Anche un mostro poteva .. amare? Mentre Shukaku veniva inghiottito dall’oscurità questo pensiero riecheggiava costante nella sua mente, ma ormai era troppo tardi.
La voce di Shukaku , anche gli artigli, e i segni sulla parte destra del corpo scomparvero. L’occhio tornò ad essere quello di sempre, di un brillante acquamarina .
Il rosso accasciò il capo sulla spalla di Ai , poi si ricompose.
Gaara sembrava essere tornato in sé .
Scosse la testa e guardò Ai con un espressione triste e dolce al contempo.
<< Ai!! >>
Strinse forte la ragazza nelle sue braccia, quasi come se non volesse più lasciarla. Ai sprofondava nel suo petto morbido e caldo mentre lui le accarezzava i capelli corvini.
Le mormorò << Grazie >>
Ai arrossì anche se lui non poteva vederla << N- non voglio più prendere certi spaventi capito?.. >>
Gaara annuì e la strinse ancora più forte a sé.
Sembrò che quell’abbraccio fosse mancato ad Ai per un’ eternità.
Il rosso le si avvicinò all’orecchio fino a poggiarci su le morbide labbra e le sussurrò
<< Ti amo Ai Uchiha … con ogni fibra del mio corpo e della mia mente.. >>
La ragazza non potè far altro che arrossire e lasciarsi cullare dal suono di quella voce.
<< Cosa stiamo aspettando ragazzi ?! >> esclamò Shikamaru << dobbiamo seguire Sasuke!! >>
<< Non andrà lontano, a quanto pare è avvelenato >> puntualizzò Ishiro con aria preoccupata.
Akemi se ne accorse subito << M- ma non è niente di grave vero ?! >>
Ishiro la tranquillizzò. Dovevano sbrigarsi però o la situazione sarebbe potuta peggiorare.
Sasuke non la smetteva di correre sebbene ormai fosse distante. Aveva la mente sottosopra . Per colpa di Akemi ? Probabilmente.
Non poteva permetterlo, continuava a ripetersi le stesse parole senza sosta. Non poteva rendersi debole dopo quello che c’era voluto per diventare una spietata macchina omicida. Un demone non può provare amore. L’amore è per i deboli. Lui non era debole.
Mentre pensava a tutto ciò non si accorse di essere arrivato in prossimità della spiaggia.
Solo il rumore delle onde che andavano avanti e indietro facendo a gara lo riportò in sé.
Alzò lo sguardo. Vide il blu scuro del mare , la sabbia chiara e il cielo tingersi dei colori del tramonto.
Pensò a cosa fare. Non aveva le forze per chiamare il suo animale da richiamo e scappare e doveva anche sbrigarsi a trovare un ninja medico disposto a curarlo.
Era disorientato.
Ma una voce lo riscosse improvvisamente dai suoi pensieri.
E&V: Mata ne , minna san !! Chu <3