Ciao a tutti! Come al solito
oggi vado di fretta, ho tantissime cose da fare ma mi sarei sentita in colpa
non aggiornando.
Questo capitolo, oltre ad
essere di svago per Debora, presenta un paio di accaduti che in futuro saranno
la causa di qualche casino.
Comunque, grazie a cloro che
hanno letto e che hanno recensito lo scorso cap:
New Moon: L’idea di creare
una protagonista “normale” era alla base di questa fic, perché mi piace il
fatto molte ragazze si possano riconoscere in una ragazza simile, non
bellissima quanto umana in tutto e per tutto, quindi ti ringrazio, la tua
recensione è stata super gradita (non che le altre non lo siano xD). E,
tranquilla, scrivi quanto vuoi nelle recensioni, adoro leggere le recensioni “corpose”!Allora
posso ufficialmente chiamarti fedele lettrice? xD
Giulls: Beh, si può dire che
a Daniele piaccia Debora per lo stesso motivo per cui a lei piace Niko, no?
Comunque tranquilla, per ora non è in circolazione (ribadisco, per ora, ihhih…). Sono davvero felice di aver trovato
un’accanita fan di Mean Girls che, come me, conosce le battute a memoria! E’
davvero.. sghicio! xD E anche io adoro la colonna sonora, infatti molte canzoni
di quel film ce l’ho nell’mp4!
Ho notato che non commentate
mai le anticipazioni che lascio a fine di ogni cap, vi fa piacere leggerle o
devo eliminarle? Fatemi sapere!
Penso che aggiornerò sabato,
se così non fosse aggiornerò domenica o martedì. Hasta la vista!
la vostra milly92.
Capitolo 15
Scommesse, La Nuova Coppia E Aspiranti Attori
Il giorno dopo così, Maria e Sandro
decisero di affidare a Niko un altro brano, ovvero "Like I Love you" di Justine Timberlake. Onestamente non feci i salti di
gioia,non amando il cantante, anzi, mi venne l’istinto di vomitare appena l’ascoltai, ma devo
ammettere che cantata da Niko quella canzone acquisiva originalità e una
sensualità mai vista.
La settimana proseguì
tranquilla tra una prova e l’altra, specialmente dopo che il giovedì ero uscita
con Dario e Giorgio per Caserta, dando l’addio al povero Giorgio ancora ucciso
dai sensi di colpa.
Il
venerdì così me ne stavo
distesa sul divano del salotto a leggere un giornale, dato che Niko era
ad
un’intervista all’Italia sul 2, quando irrompettero nella
stanza Luigi,
Vincenzo, un ventiduenne occhialuto del gruppo “Dj”
fidanzato con Angela dello stesso gruppo e Francesco dei “Gold
Boyz”.
Appena mi videro si
bloccarono di botto, sedendosi sul divano di fronte al mio e indugiando per
qualche secondo.
“Ehm, cosa fai di bello,Deb?”
mi chiese Francesco con finta aria giuliva.
“Niente, voi, piuttosto?”
risposi, squadrandoli uno ad uno.
“Noi? Niente…”
“Si, si, guardate che me ne
vado se volete”
Il loro sguardo indeciso, ma
non troppo, mi fece capire che era la cosa che volevano. Così me ne andai fuori
al balcone, continuando a leggere la rivista sotto i tiepidi raggi del sole di
aprile e controllando ogni tanto se stava ritornando Niko. Ma ogni volta, come
c’era da aspettarselo, vedevo Rossella insieme ad Andrea.
Quasi mezz’ora dopo, però,
sentii un mormorio più accentuato di Vincenzo: “… No, è come dico io, si
dichiareranno solo se uno dei due uscirà! Ci scommetto il posto di capo del
Club Scommesse Music Planetarie ! ”
“… Vincè, ti vedi troppi
film!” fu la risposta seccata di Luigi.
Mi sporsi un pò, cercando di
vedere, e notai che Francesco stava prendendo appunti su un foglio e gli altri
due discutevano, prendendosi in giro animatamente.
Ma le parole “Club”,
“Scommesse” e “Music Planetarie” avevano destato la mia già grande curiosità.
“Ma cosa combinate?” chiesi
con voce un pò perfida e maliziosa, facendoli sobbalzare. Mi guardarono con
l’aria di chi è stato appena trovato con le mani nel sacco.
“Piccola, perché…?” iniziò
Vincenzo, ma lo zittii subito con lo sguardo.
“Non chiamarmi
piccola,specialmente dopo che ho capito cosa state combinando voi tre! Mica
sono così scema… E penso che il soggetto, anzi, i soggetti, di queste vostre..
scommesse.. siano Rossella e Andrea al momento! Dico al momento perché immagino
che cambiate soggetto in continuazione, per questo è una… società…ehm,
segreta…” non so questo ragionamento da dove uscì, eppure l’espressione
scioccata dei ragazzi mi fece capire che ero nel giusto.
“Caspita, non sei come
sembri…” fece Luigi, guadagnando tempo.
“Basta con i commenti!
Dobbiamo veder cosa fare ora che siamo stati scoperti…” esclamò deciso
Vincenzo, aggiustandosi gli occhiali sul naso mentre io guardavo Luigi con un
vago cipiglio per la sua affermazione.
“Potrei collaborare, e in
cambio terrei la bocca chiusa” esclamai.
“Collaborare?” chiesero
all’unisono.
“Si! Potrei aiutare ogni
volta qualcuno di voi a far vincere la propria scommessa…”
L’idea di fare qualcosa di
diverso dall’ascoltare prove e sbavare inutilmente dietro Niko era allettante,
ad essere sinceri.
Alla fine, dopo vari
tentennamenti ed obiezioni, dalle sottili labbra di Francesco uscì un bel “Si”.
Scoppiai a ridere, soddisfatta, schiacciando il cinque con tutti loro.
“Chi aiuterai questa
settimana?” chiese Luigi poco dopo, mentre ci spostavamo nella stanza dei
ragazzi per gli accordi, onde non essere scoperti.
“Facciamo il tocco, no?”
proposi.
“Si, infatti, sarà la sorte a
scegliere!” approvò Francesco, scrivendo i loro nomi su un foglio e riducendolo
a tre bigliettini.
Le varie sommesse erano:
1)
Vincenzo
scommetteva che si sarebbero dichiarati quando uno di loro sarebbe uscito, e di
conseguenza si sarebbero messi insieme al di fuori del programma.
2)
Luigi scommetteva
che Andrea si sarebbe deciso martedì sera, vedendola bellissima nel suo abito
per la prime time, e lei avrebbe ceduto alle avance.
3)
Francesco
scommetteva che già era successo qualcosa tra di loro ma avevano deciso di
starsene zitti.
Ritornando al mio “Ruolo”,
chiusi gli occhi e presi in mano un bigliettino a caso. Lo aprii molto
lentamente, facendoli trepidare tutti e tre, finché alla fine non lessi: Francesco.
“Francesco!” dissi, e lui
fece un piccolo balzello.
“Si, ma qui è dura, cioè, non
posso aiutarti a farli tornare indietro nel tempo e far succedere qualcosa
prima” sussurrai preoccupata.
“Ma puoi sempre indagare,
come io farò con Andrea!” mi incoraggiò lui, facendomi sorridere. Ero in ballo
e dovevo ballare, mi dissi.
Qualche istante dopo entrò
Niko, senza nemmeno bussare. Aveva una faccia un po’ sbattuta, e mi fissò un
po’ stordito nel vedermi da sola con tre persone con cui non ero poi così tanto
amica.
“Com’è andata?” gli chiesi.
“Oh, è successa una cosa… Una
cosa… Bella…” balbettò, ancora confuso. Si sedette sul letto, con aria assente,
prima di pronunciare, anzi, sillabare: “Sono stato invitato a fare un provino
per un film”.
La mia mascella avrebbe
potuto toccare terra, insieme a quella degli altri.
“Cosa?!”
“Beh, si… Un regista ha detto
che ho la faccia giusta per interpretare il protagonista di un film e… E
recitare era il mio sogno rima di scoprire il canto” confessò.
“Oh, ma è… stupendo!” urlai,
presa dall’adrenalina, mentre gli altri ragazzi applaudivano e insieme ci
buttavamo su di lui, abbracciandolo.
Insomma, di certo non era una
notizia da poco per una persona che fino a un mese prima era sconosciuta a
tutti.
Di conseguenza, mentre Luigi
e Vincenzo lo alzavano da terra, urlando: “Per Niko, olè, hippy hippy urrà”, ci
recammo in cucina, annunciando la notizia a tutti gli altri, che accolsero la
notizia con gioia e sorpresa.
Il film si sarebbe chiamato “Leo&Felicia”,
e Niko avrebbe dovuto interpretare proprio Leo se fosse stato scelto.
“E ci credo che questa si
chiamerà Felicia” commentò Annalisa dopo il brindisi, “Chi non sarebbe felice
nel fare la tua fidanzatina?”
“Concordo!” fece Massimo,
lanciandomi un occhiata di sbieco e facendomi quasi affogare mentre stavo
bevendo.
“Ma no, dai, chi vi dice che
non sia un film di azione?” se la sviò lui.
“Dubito che un film che ha
come titolo il nome di due ragazzi possa essere d’azione, ad essere sinceri”
ammisi. “Comunque congratulazioni! Se vuoi posso sempre farti da manager,
ihih…”
“Perché non fai tu Felicia,
Deb?” s’intromise Gino ridendo.
“Ma no, Niko mi ruberebbe la
scena” risposi all’istante con voce dispettosa, facendo ridere tutti.
Ma il momento dei
festeggiamenti però si fermò un attimo quando irruppe nella stanza Giovanni,
uno dei ragazzi della redazione.
Aveva in mano un mazzo di
rose, e già qualcuno iniziò a dire: “Ecco un altro regalo di qualche tua fan, Niko!”
che Giovanni scosse il capo.
“No, queste sono per Debora”
dichiarò, raggiungendomi e consegnandomele. Le presi in mano, sconvolta.
“Per me?” chiesi senza
capire. Samanta e Rita mi si avvicinarono, scrutandomi, con un’aria un po’
invidiosa: ero la prima life coach che riceveva qualcosa.
Ancora incredula, notai un
biglietto lì vicino e lo aprii con le mani tremanti. Era scritto con un
inchiostro azzurro chiaro e con una bella calligrafia, che però era maschile, e
dentro vi era scritto il ritornello della canzone “When you’re gone” di Avril Lavigne. Non vi era nessuna firma o
minimo indizio che potesse dirmi con certezza chi fosse…
“When you're gone the pieces
of my heart are missing you, when you're gone the face I came to know is
missing too, when you're gone the words I need to hear to always get me through
the day and make it ok… I miss you”
Sbiancai di botto, con le
mani tremanti: quella era la canzone mia e del mio ex ragazzo!
Si, l’ex ragazzo che mi aveva
mollata cinque mesi prima…
Tutti mi guardavano,
incitandomi a leggere. Gli passai il bigliettino, prima di sedermi sul divano e
prendere un po’ di fiato. No, non poteva essere lui! Era anche fidanzato, da
quel che sapevo…
“Ehi, cosa c’è?” mi chiese
Rita.
“No, niente…”
“Qualcosa ci deve pur essere”
s’intromise Niko sedendosi vicino a me e rileggendo il biglietto.
“E’ che quella canzone è… era
la nostra canzone… mia e del mio ex… Ma… non può essere lui…” risposi con la
gola secca.
Niko mi guardò a lungo,
mentre Rita si allontanava un po’ seccata.
“Forse lo hai riconquistato
stando in tv!” ipotizzò.
“Ma che, è fidanzato!”
“E che c’entra, mica l’essere
fidanzati rende ciechi!”
Ci guardammo, finché la
notizia non si espandette per tutto il loft. Non sapevo perché ci ero rimasta
così, insomma, ormai ci eravamo lasciati da cinque mesi, e nonostante fosse
stato un amore molto importante per me, ci avevo messo una pietra sopra.
E poi, mi dissi, nessuno
poteva confermarmi che era lui… Il testo era dedicato ad una persona lontana e
che manca ad un’altra persona… E se fosse stata qualche altra persona?
La notizia arrivò anche a
Mara e gli altri giudici, che da quel momento mi presero un pò in giro
affettuosamente.
Per fortuna, dopo il primo
impatto, non ci pensai più di tanto tra le prove e il fatto che il mio ruolo di
life coach stava ritornando utile: dovevo convincere Niko ad essere più sicuro
di se stesso e a non avere paura di fare il “Bello e dannato” sul palco, come
richiedeva la canzone di Justine Timbrelake.
“Ma non è nella mia natura,
non sono così sfacciato!” protestò dopo l’ennesima ramanzina alla fine delle
prove. Eravamo in giardino, e Maria mi aveva chiesto di convincerlo per poi
farlo ritornare a provare dopo le prove di Rossella.
“Dai, insomma, farai furore!
Piacerai così tanto che ti salverai per primo…”
“No! Posso farcela anche
senza smancerie!”
Lo guardai, esasperata.
“Allora, caro signor D’Aiello”
iniziai, alzandomi in stile psicologa e parlando con un tono alquanto
minaccioso, “Lei vorrà mettere a
rischio sei settimane di duro lavoro per una timidezza inconcepibile! Se si rifiuta, sa cosa ne uscirà fuori? Maria
le dirà che le è piaciuto, ma mentirà
perché in realtà le vorrebbe tagliare
le orecchie, Luke le dirà che non ha
interpretato bene il brano e la Fortuna le dirà che va bene, ma solo perché con
quella faccia lì può fare di tutto!
E’ questo quello che vuole? Avere i
consensi solo perché si appartiene
alla stessa categoria e per la sua
bellezza?”
Mi zittii, senza fiato,
fermandomi di fronte a lui e scrutandolo minacciosamente. Niko rimase con la
bocca mezza aperta, incapace di proferire parola. Alla fine, dopo essersi messo
il capo fra le mani, ammise: “Hai ragione…” con una vocina sconsolata.
“Meno male, ah! Perciò, su,
vai di là e prova decentemente!” lo
spronai, dato che Rossella era appena venuta in giardino.
“Ciao Rossella!” la salutai,
mentre Niko si avviava verso il loft mogio mogio. Quella era la mia occasione
per aiutare Francesco nella scommessa.
“Oh, Debora! Ciao!” mi salutò, voltandosi e
sedendosi vicino a me. Aveva l’aria un po’ sognante e sorrideva.
“Cos’hai? Sei strana!”
iniziai con aria indagatrice.
Lei scrollò le spalle, ma
sorrideva imperterrita.
“Dai, se ti va di parlarne io
sono qui, sai che di me ti puoi fidare…” fu la mia affermazione un po’ in stile
vittima. E, miracolo, vidi un lampo nel suo sguardo.
“Ma, si, certo che te ne
voglio parlare!” rispose,
improvvisamente entusiasta, e mi prese per un braccio, trascinandomi nella
parte più tranquilla del giardino.
“Dai, spara!” la incitai,
curiosissima.
“Oh, vedi… Quando ritornai
dal viaggio per le votazioni trovai Andrea… e gli altri Gold Boyz nel loft, dato
che loro furono i primi arrivati ed io fui la seconda. Subito Andrea mi aiutò a
sistemare i bagagli, e mi chiese se mi era mancato. Già lui si era fatto
sentire in quei due giorni di lontananza, così gli dissi di sì e lui mi disse
che valeva lo stesso per lui… E quella sera ci siamo baciati, mercoledì!”
Feci una faccia stralunata: Francesco
aveva ragione! Ma non era che aveva scommesso tutto questo perché già sapeva?!
Bah…
“E allora?!”
“Beh, tre secondi fa ci siamo
messi insieme… Mi ha fermata dopo le prove….”
“Oh, ma è magnifico Ros!”
esclamai abbracciandola. “E’ fantastico! Siete una bellissima coppia!” dissi,
il che era vero.
“Grazie! Ma mi raccomando,
zitta, eh…”
“Si, si, figurati…”
Così, con un’aria più felice
del solito, raggiunsi Niko in sala prove, e finalmente lo vidi cantare con
quella maledetta aria da bello e dannato. Rimasi sconvolta dalla sua bravura,
che era ancora più accentuata del solito con la voce graffiante.
“No, dai, Deb, per favore,
vai via, mi fai emozionare…” disse intimidito, così fui costretta ad
allontanarmi dicendo: “Hai vergogna di me, ok, ma ricorda che dovrai cantare
così davanti a tutta Italia…”
Proprio fuori la sala prove
però trovai Francesco “Lo scommettitore” e lo raggiunsi.
“Vieni, vieni!” gli dissi,
trascinandomelo nel soggiorno.
“Che è successo?” mi chiese,
quasi allarmato.
“Ho parlato con Rossella”
sussurrai, guardandomi in giro e vedendo se qualcuno poteva sentirci. “Hai
vinto la scommessa, lei ed Andrea si sono baciati mercoledì!”
Ma non era entusiasta, il che
confermava la mia ipotesi: aveva barato, sapeva già tutto!
“Davvero? Wow, figo”
“E, ehm, dimmi Francesco,
cosa vincerà chi azzeccherà la scommessa?” chiesi con aria da finta tonta.
“La possibilità di scegliere
un nuovo membro ufficiale del club”
“E mi sa che farai bene a darla a me questa
possibilità, bello mio” esclamai allontanandomi, “So perfettamente che già
sapevi tutto di questa storia… E di certo faresti brutta figura se lo dicessi
ai tuoi amici del club, no?”
Lo lasciai colpito e
sconvolto, ma pur sempre guadagnandomi il quarto posto nel club delle scommesse
un’ora dopo!
Qualche Anticipazione:
“Ma si, e se non ti seguono,
beh, non capiscono un fico secco! Anche perché quella cinesina non può
permetterselo… Vedremo se Silvia la sfotterà!”
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“Lo vuoi uno scoop?” chiesi,
con la mia aria da giornalista di gossip.
Ci guardammo con un’aria
d’intesa e lui annuii, curioso. “Ti amo
quando fai quell’aria da giornalista di cronaca rosa!”
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“Insomma, non ho mai capito a
cosa servono i life coach” affermò Claudio alle tre meno dieci. “Per me sono
solo persone che abusano della nostra
popolarità”.
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Divenni scarlatta, con il
cuore che mi arrivava in gola. “Ehi, calma! Ma quale bacio, poi?Non c’è mai
stata una cosa del genere tra noi, ci stavamo per baciare, anzi, tu mi stavi
per baciare…”
“Ma tu mi avevi fatto capire
che ti andava bene” osservò.