Lì sulla banchina
aspetta una bambina
l'orsacchiotto in una mano
negli occhi un desiderio lontano.
Non si fa vedere l'incrociatore
partito da un mese, con gran pudore.
Lei si chiede se il papà
dall'orribile guerra ritornerà.
Una mano si accosta alla sua schiena,
una donna piange, la testa china,
lì sulla banchina non ci sono sorrisi
ma solo la distruzione dei vivi.
Un bambino piange in braccio a un signore
che guarda l'orizzonte in cerca di un colore.
E quel giorno l'incrociatore se ne sta lontano
forse dimentico di una vita da umano.