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Autore: Mark_JSmith    06/11/2014    1 recensioni
Finisco di fumare e dopo aver lanciato via la sigarette afferro il fucile con entrambe le mani e lo carico. Più mi inoltro nel bosco e più il silenzio in cui mi ritrovo mi fa sentire a casa. Ormai sono mesi che non incontro nessuno con delle notizie di quel che succede in città e tutto quel che so si basa su quanto mi veniva detto dai miei genitori e da quel che mi disse Dave, un profugo della città che incontrai mesi fa nei boschi. In parole povere: è un casino.
Per parlare di quel che è successo devo tornare con la mente a molti anni fa quando i miei discutevano sul da farsi. Da quanto ricordo dei loro discorsi la popolazione mondiale continuava a crescere e lo spazio sulla terra non bastava più per tutti. inizialmente i governi avevano pensato di colonizzare i pianeti dello spazio, ma l'idea fu bocciata per i costi eccessivi. Così i governi mondiali decisero di ricorrere ad una soluzione decisamente più drastica, il periodo che i miei genitori chiamavano col nome "Anno del Macello". In poche parole i governi avevano creato un virus che causasse la morte dei 5/7 della popolazione mondiale...
Genere: Azione, Science-fiction, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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Mi risveglio assieme al bruciore della guancia. Apro gli occhi, la ragazza sconosciuta mi sta schiaffeggiando con faccia preoccupata, una ciocca di capelli biondi le cade sul viso coprendole l'occhio destro e lei lo sposta dietro l'orecchio prima di colpirmi ancora con forza.
"Mi sono svegliato puoi anche smetterla ora" le dico abbozzando un sorriso
"Ciao" mi risponde lei spostandosi da sopra il mio petto "Pensavo non ti saresti svegliato più"
"Esagerata, alla fine il proiettile non mi ha neanche preso"
"Ah ma non era un proiettile quello, era un sedativo"
"Un sedativo? Perché mai avrebbero dovuto sedarmi?" Le chiedo
"Prontoo!" Dice lei battendomi la testa col pugno "te l'ho detto prima che erano qua per me, te non interessi a nessuno"
Le ultime sue parole mi colpiscono duramente, ovvio che interesso a qualcuno c'è Kyle che si preoccupa per me.
"Kyle!" Urlo provando ad alzarmi senza successo
"Fermo Matt non puoi ancora muoverti" mi dice lei "Kyle è qua e sta bene"
"Kyle!" Urlo di nuovo io ispezionando il bosco con lo sguardo
"Matt!" Risponde lui alle mie spalle "Matt sono qui tranquillo sto bene" aggiunge sedendosi davanti a me.
Ora che non ho più la vista offuscata dal sedativo noto che Kyle ha un occhio nero e un taglio sul labbro e sulla fronte che hanno smesso di sanguinare da un po', credo.
"Quanto sono rimasto incosciente?" Chiedo a Kyle
"Qualche ora, ma Sophie si è presa cura di te e di me" risponde
"Sophie?" Chiedo
"Si è così che mi chiamo" risponde la ragazza accanto a me "piacere di conoscerti Matt"
"Si si.." Mi accorgo di riuscire un po' a muovere le gambe e a fatica mi siedo in una posizione più comoda "ora se non ti spiace Sophie, ti spiacerebbe dirmi, anzi dirci, perché casa nostra è stata bruciata?" Le chiedo cercando il pacchetto di sigarette che avevo in tasca "Cerchi questo?" Dice lei sventolandomi in faccia il mio pacchetto "il fumo uccide sai?" Aggiunge "Mi hanno appena sparato alla spalla, quindi direi che la morte per il fumo non mi spaventa ora come ora" le rispondo strappandoglielo di mano, poi prendo un fiammifero dalla tasca interna della felpa e mi accendo una sigaretta inspirando profondamente.
"Non ti hanno sparato" mi dice Sophie
"Cosa?" Domando io liberando una nuvola di fumo che si disperde per l'aria con forme bizzarre
"Ti hanno solo iniettato un paralizzante"
"E la differenza quale sarebbe, scusa!?"
"Il paralizzante che ti hanno iniettato ha agito sul tuo sistema nervoso bloccando ogni segnale elettrico che il cervello inviava ai tuoi muscoli, lasciando peró attiva ogni attività necessaria alla sopravvivenza dell'organismo" spiega lei
"Si ma in ogni caso mi hanno sparato e non so neanche il motivo!" Rispondo alzando la voce
"Ragazzi" Kyle ci richiama alla realtà
"Che c'è?" Rispondiamo in coro io e Sophie
"Mi sa che dobbiamo andare" aggiunge indicando un punto nel cielo, dove una macchia scura si avvicina sempre più velocemente a noi, non capisco se sia un elicottero, un aereo o che altro, ma so che dobbiamo andarcene e in fretta.
"Dobbiamo andare" dico io provando ad alzarmi, per fortuna che il sedativo ha smesso di fare effetto, altrimenti sarei dovuto rimanere seduto lì completamente indifeso.
"Ce la fai a camminare?" Chiede Sophie preoccupata, è strana l'espressione che assumono i suoi occhi, sembra che sia realmente interessata alle mie condizioni
"Ce la fai a camminare o no!?" Mi richiede lei un po' spazientita
"Si si" rispondo io con un colpo di tosse. A fatica mi alzo e appena sono completamente in piedi i miei occhi si posano sui resti fumanti della nostra casa.
E ora che facciamo?
Ricaccio indietro le lacrime, devo essere forte come si aspetta Kyle, perché potrò aver perso tutto ma finché lui è con me, finché ho ancora la mia famiglia, posso ancora andare avanti.
"Ora che facciamo Matt?" Mi chiede Kyle "la casa è andata e non abbiamo altro posto dove andare"
Spengo la sigaretta sull'erba ancora umida del bosco e la schiaccio con lo scarpone.
"Non importa dove andare, ma ora come ora dobbiamo sparire da qui, ormai non è più sicuro" gli rispondo
"Io so dove andare" interviene Sophie "non è il massimo ma per un paio di giorni potrebbe andar bene".
•••
Non so perché Kyle fosse d'accordo con lei, per essere un'estranea ha accettato in fretta la sua idea, troppo in fretta. Sono già diverse ore che camminiamo e da tempo abbiamo abbandonato la parte del bosco che conosco. Il sole è ormai alto nel cielo, sarà circa mezzogiorno, Sophie cammina davanti a me e a Kyle coi capelli biondi che le svolazzano sulle spalle ad ogni passo.
"È carina eh?" Mi fa Kyle sottovoce toccandomi il fianco col gomito "Kyle non è il momento per pensare a certe cose"
"Non ho detto nulla di che, ho detto solo quello che penso e secondo me sei del mio stesso parere"
In effetti ora che la guardo meglio è veramente carina, ma non posso farmi distrarre da certe cose, non ora, così scaccio il pensiero dalla testa.
"Lo ammetto è carina" poi mi fermo e afferro Kyle per le spalle "ma anche se è carina non sappiamo chi è o cosa voglia da noi, stamattina degli uomini hanno provato ad ucciderci per lei, è quel tipo di ragazza che porta solo guai" gli dico
"Kyle, Matt, vi muovete?" Ci urla lei ormai molto più avanti di noi "Arrivo" risponde Kyle correndo subito al suo fianco
"Non ti aspettiamo Matt!" Aggiunge lei una volta che Kyle l'ha raggiunta.
"Che palle" dico fra me e me, e con uno scatto li raggiungo in fretta.
Passano diversi minuti in cui Kyle e Sophie parlano animatamente, poi Kyle aumenta il passo e rimaniamo da soli io e lei.
Chissà quali strane idee si è fatto, penso sorridendo.
"Quindi.." Esordisce lei
"Cosa?"
"Vivete voi due da soli?" Mi chiede toccandomi il fianco col suo, la sua è una camminata ciondolante che crea un'immagine quasi tenera nel complesso.
"Si" rispondo freddo
"Come mai?"
"I nostri genitori sono morti quando io e Kyle eravamo piccoli" mento io, non mi piace che la gente sappia la verità, non mi piace ricordare a me stesso che i miei genitori hanno preferito combattere una stupida battaglia contro chissà cosa piuttosto che crescere me e mio fratello. "Mi spiace" dice lei intristendosi, poi dal nulla si ferma e mi abbraccia. Era da troppo tempo che nessuno mi abbracciava, è una sensazione piacevole, bella.
Contraccambio l'abbraccio e poggio il mio mento sulla sua spalla.
-Che stai facendo?- Chiede una voce nella mia testa
-Una bella ragazza ti fa gli occhi dolci e tu subito ti lasci incastrare così?- Sciolgo l'abbraccio e lei mi bacia sulla guancia "stai tranquillo, non siete più da soli ora"
Mi allontano di qualche passo da lei "e chi sarebbe con noi ora? Tu?".
"Si, e non solo c'è anche il mio gruppo di Lìber che sarà ben pronto ad accogliervi a braccia aperte".
A sentire queste parole tutto il buon umore che avevo svanisce, non sono rimasto otto anni nascosto per unirmi poi ad un gruppo di ribelli che combatte per motivi a me sconosciuti, non metteró Kyle in pericolo per un suo capriccio..
"Senti apprezzo il pensiero ma..".
La mia frase viene interrotta da un urlo..
"Kyle!" Dico cominciando a correre nella direzione del suono "Kyle!" Urlo più forte. Dopo qualche passo mi ritrovo nel punto dove c'è Kyle, una mano alla bocca, le lacrime agli occhi e con la mano libera che indica a terra..
Kyle ha appena trovato un cadavere..
L'uomo è sulla quarantina, con lunghi capelli neri e riccioli che cadono in un modo disordinato sulle sue spalle, la faccia è schiacciata nel terreno, in quella che credo essere una pozza del suo stesso sangue. Osservando meglio noto che l'uomo ha la divisa squarciata su un fianco, dove si vede chiaramente il foro d'ingresso di un proiettile, al collo ha una piastrina; faccio per leggerla ma Sophie mi trattiene il braccio "fermo" mi dice.
"Che c'è?".
"Lo conosco, o meglio, lo conoscevo" risponde con la voce tremante "si chiamava Robert, era il comandante dell'unità di spionaggio dei Lìber da dove vengo io, conosco sua figlia, ha 13 anni" poi si porta le mani al viso e comincia a piangere. Da dietro Kyle mi spinge verso di lei e stavolta sono io ad abbracciarla. Appena le mie braccia incontrano i suoi fianchi lei butta la faccia sul mio petto e comincia a singhiozzare. Mentre le accarezzo la schiena ripetendole che andrà tutto bene ripenso a stamattina, non riesco a credere che la ragazza che ho fra le braccia è la stessa che ha ammazzato due persone a sangue freddo per salvare la vita mia e di Kyle, per salvare due sconosciuti, mentre ora che singhiozza sul mio petto mi sembra così fragile tanto che ho paura di romperla stringendola troppo. Forse sono stato troppo duro con lei, in fondo non solo io e Kyle abbiamo la vita difficile in questo mondo, l'unica cosa è che noi non abbiamo nessuno da piangere, e forse questo non è un male..
Dopo qualche minuto Sophie smette di piangere "dobbiamo andare ora" dice con voce tremante. Non riesco a smettere di guardarle gli occhi, anche se sono arrossati per il pianto rimangono di un colore verde che mi rapisce "fra non molto farà buio ed è meglio trovare un rifugio e della legna per stanotte" aggiunge riportandomi alla realtà..
"Si hai ragione!" Rispondo sciogliendo l'abbraccio col quale eravamo ancora legati..
"Se siamo fortunati dovremmo riuscire a trovare una grotta abbastanza grande per tutti e tre" dico cominciando a camminare assieme a Kyle..
Dopo qualche passo mi volto per vedere se Sophie ci seguiva e vedo come lei abbia messo il corpo di Robert in modo che le braccia fossero allargate seguendo la linea delle spalle, come se dovesse occupare più spazio possibile, poi gli prende qualcosa dalla tasca, dice due parole che non riesco a sentire e si incammina dietro di noi..
•••.
Il sole è ormai tramontato da tempo e l'unica fonte di luce proviene dal piccolo fuoco attorno al quale siamo seduti noi tre, fortunatamente qualche ora fa abbiamo trovato questa grotta, come la definisce Sophie, (per me è solamente un buco grande appena quanto basta per tre persone di piccola statura) adatta per passare la notte e siamo abbastanza lontani sia da casa nostra, o ciò che ne rimane, sia, per quanto dice Sophie, dal campo dei Lìber dove siamo diretti, quindi dovremmo avere una notte abbastanza tranquilla, ma per sicurezza io e Sophie ci siamo organizzati per fare dei turni di guardia mentre Kyle dorme. Lei voleva coinvolgere anche lui nei turni, ma per me è troppo piccolo anche se ha 13 anni e non voglio che abbia in mano un arma, è troppo giovane per dover uccidere qualcuno, anche se è necessario per la nostra sicurezza. .
Da dopo che abbiamo trovato il cadavere di Robert Sophie è stata in silenzio per quasi tutto il viaggio, nonostante la conosca solo da stamattina ho capito fin da subito che è il tipo di persona.. Bhe come dire.. Un po' logorroica. Appena vedo che Kyle si è addormentato mi sposto accanto a lei "Chi era l'uomo di questo pomeriggio?" Chiedo forse troppo direttamente, è la prima volta che parlo con una persona che non sia Kyle o qualche viaggiatore incontrato nei boschi e il tatto è una di quelle qualità che mi mancano..
"Era un amico dei miei genitori" spiega lei "fin da piccola l'ho trattato come se fosse il fratello di mio padre, mio zio insomma. Probabilmente oggi è morto per colpa mia" sento la sua voce tremare e ho paura che possa ricominciare a piangere, così la stringo a me e lei appoggia la testa sulla mia spalla mentre col braccio mi cinge la schiena "perché sarebbe colpa tua?" Le chiedo "eri da tutt'altra parte".
"Due settimane fa sono stata rapita" la notizia mi lascia completamente senza fiato "facendo parte della squadra di spionaggio dei Lìber sono dovuta andare più volte in territorio nemico per scoprire qualcosa, in quelle missioni però noi non siamo a squadre perché sarebbe troppo facile trovarci, ma essendo da sola sono stata una preda facile. Io lavoravo nella stessa squadra di Robert, o meglio Robert era il capitano della mia squadra e da quando ha scoperto che mi era successo qualcosa deve aver provato a cercarmi ovunque finchè loro non l'hanno trovato e ucciso" queste ultime sue parole mi rimbombano nella testa..
Ucciso..
È così. La gente fuori dalla nostra villetta si uccide per motivi che nemmeno conosco. Chi ha ragione, chi ha torto, sono tutte cose che non so. .
Da che parte staró? .
Odio terribilmente questa mia ignoranza..
"Avete un bel legame" dice Sophie riportandomi alla realtà.
"Cosa?" .
"Tu e Kyle, avete un bel legame, mentre eri privo di sensi Kyle mi ha raccontato molto di te, di voi e di come ti sei preso cura di lui ogni giorno da quando i vostri genitori vi hanno abbandonato".
"Quindi sai che..".
"Si, so che prima mi hai mentito. Ma non sono arrabbiata per questo, cioè alla fine sono cose vostre personali e non volevo insistere troppo." Lei mi ha raccontato tutta la storia riguardo Robert senza farsi problemi, mentre io ho mentito riguardo i miei genitori, mi sento terribilmente in colpa..
"Hei" mi dice lei prendendomi il mento con le dita e spostandomi la faccia di fronte alla sua "non c'è problema non sono arrabbiata" aggiunge sorridendo. .
Lei mi tiene ancora il mento stretto fra le dita, siamo così vicini che sento l'aria calda che espira sul collo. Mi guarda fissa coi suoi occhi verdi che hanno recuperato il colore normale senza più il rossore, causato dalle lacrime..
Il fuoco scoppietta..
Come se non avessi più il controllo del mio corpo mi avvicino a lei, e lei fa lo stesso. .
Continuo a guardarla e lei continua a guardare me, poi chiude gli occhi e si avvicina ancora. .
I nostri nasi si sfiorano, chiudo gli occhi anche io. I nostro respiri ormai sono sincronizzati. .
Lei espira, io espiro..
Lei inspira, io inspiro..
Ormai tutta la distanza che c'era fra noi sembra essere svanita, è come se la conoscessi da sempre, come se ogni fibra del mio corpo non avesse aspettato altro che lei..
"Forse dovrei dormire" dice lei improvvisamente allontanandosi da me Ho addosso la stessa orribile sensazione che si ha quando ci si sveglia durante un bel sogno.
"Si, faccio io il primo turno di guardia" dico alzandomi e andando verso l'ingresso della grotta, dove avevo appoggiato il fucile. .
Non so cosa stava per succedere, ma so che non era questo quello che mi aspettavo..
Sophie si alza e mi raggiunge all'ingresso della grotta "buonanotte" mi dice, poi si alza sulle punte e mi da un bacio un po' troppo lungo sulla guancia, poi velocemente si sdraia accanto a Kyle e chiude gli occhi. Col fucile sottobraccio vado all'ingresso della grotta e mi siedo con le spalle contro il muro, prendo dalla tasca una sigaretta e l'accendo osservando con occhio attento il bosco immerso nell'oscurità..
•••.
Il mio turno di guardia è quasi finito, butto altra legna sul fuoco in modo che rimanga vivo e poi mi ritrovo a guardare Sophie che dorme. Non so perché ma continuo a fissarla. Il suo petto sale e scende seguendo il ritmo del suo respiro..
Cosa stava succedendo prima?.
Che sensazione era? .
Amore?.
Mi scappa una risata soffocata che si disperde nel bosco silenzioso..
19 anni senza che tu veda una ragazza e poi ti 'innamori' della prima che trovi? Dai Matt non sarai mica serio..
Rido ancora, mi sento quasi un pazzo quando parlo nella mia testa da solo, ma penso che in confronto a quello che succede qua fuori è nulla..
"Ti diverti a fare la guardia?" Dice Sophie con la voce di chi si è appena svegliato e aprendo a fatica gli occhi, spero non si sia accorta che la stavo fissando.
"Un po' si dai, non è noioso come dicevi" dico provando ad abbozzare un sorriso.
"Sei stanco Matt?" Chiede lei mettendosi a sedere, ha diverse ciocche di capelli che le ricoprono gli occhi, ma con cura lei le riposiziona ognuna al proprio posto, come se fosse una cosa che fa ogni giorno..
"No" rispondo io, ma vengo tradito da uno sbadiglio che fa trasparire la mia reale stanchezza..
"Dai via a dormire qualche ora, è il mio turno adesso dormi" e più che una richiesta sembra un ordine, così senza protestare vado a mettermi nel posto che prima occupava lei, mi sdraio accanto a Kyle e prima di chiudere gli occhi ripenso al bacio che stava per darmi e nella testa cominciamo a venirmi in mente le cose che avrei potuto dire o fare. Ma anche a ripensarci adesso è inutile e senza che io me ne accorga sto già dormendo..
•••.
Sono in una stanza buia, senza finestre o luci, quando la mia vista si abitua alla scarsa luminosità mi accorgo che davanti a me c'è un tavolo. Su questo tavolo ci sono dei pezzi, non so di cosa siano, ma non so come usarli questo è poco ma sicuro. Poi una mano mi afferra la spalla e mi costringe a girarmi. La stanza è scomparsa, ora sono davanti a casa, sta bruciando, ancora, solo che stavolta Kyle non è in giardino in ginocchio, è dentro casa. Lo sento urlare. Comincio a correre verso l'ingresso poi sento uno sparo e cado a terra "mi hanno preso ancora col sedativo" penso, poi mi guardo la gamba. Un fiume di sangue esce senza fermarsi da quello che prima era il mio ginocchio. Non riesco a rialzarmi. Poi le sento, le urla di Kyle diventano risate sempre più forti, si trasformano in ghigni che mi gelano il sangue nelle vene, poi lo vedo. Vedo Robert che mi guarda dall'alto in basso, la sua ferita ancora aperta e sanguinante. Poi dalla fondina estrae una pistola e me la punta alla fronte, sento il freddo metallo premere sulla mia pelle "morire liberi è il modo migliore per lasciare questo mondo" dice. Poi preme il grilletto. Quando apro gli occhi non sono più davanti a casa, sono nella grotta dove mi sono addormentato, solo che sono già in piedi, Sophie davanti a me che mi guarda e mi bacia, un bacio lungo appassionato. Poi mi slaccia la felpa e la lancia via, non sento freddo, mi giro e vedo che Kyle non c'è, ma la cosa non mi preoccupa. Stavolta sono io a baciarla e subito le sfilo la maglietta e lei fa lo stesso a me. Le sue mani partono a toccarmi dal mio collo e lentamente arriva fino ai miei fianchi, nel punto in cui cominciano i pantaloni, la guardo negli occhi, lei guarda me. Vorrei baciarla ancora, e penso che lo faró. Mi avvicino a lei per sentire il sapore delle sue labbra di nuovo solo che adesso mi colpisce con un pugno sul naso..
Mi risveglio col naso dolorante..
Mi guardo intorno e vedo il braccio di Kyle posato sul mio collo e non posso fare a meno di sorridere al pensiero di cosa stavo sognando e di come lui l'abbia interrotto colpendomi involontariamente. Gli sposto il braccio lungo il fianco e mi giro dall'altro lato osservando l'ingresso della grotta. Sophie è ancora lì a fare la guardia, la silhouette messa in risalto dal movimento irregolare della luce del fuoco..
Oddio quel sogno mi ha rovinato..
Fra le mani stringe qualcosa, non è la pistola che è saggiamente riposta nella fondina, decido di non indagare oltre e che per oggi ho già invaso abbastanza la sua privacy. Chiudo gli occhi e torno a dormire, sperando fra me e me di riprendere il sogno da dove l'avevo lasciato..
•••.
Mi sveglio più tardi del solito, il sole è già sorto e illumina il bosco intorno alla grotta. I resti carbonizzati del fuoco continuano a rilasciare nell'aria una puzza di bruciato che ormai ha impegnato i nostri vestiti. Mi alzo e stiro ogni muscolo del mio corpo, ho le spalle indolenzite a causa del contatto prolungato col terreno roccioso e faccio fatica a muovere la spalla destra, quella a cui hanno 'sparato'. Esco dalla grotta socchiudendo gli occhi a causa del sole, Kyle è seduto lì fuori e sta provando a colpire un albero con dei sassi che raccoglie da terra..
"Buongiorno Kyle" gli dico prendendo una sigaretta dalla tasca e accendendola, il buon giorno si vede dal mattino e questo è il modo di cominciare una giornata che preferisco..
"Ciao Matt" mi risponde senza distogliere lo sguardo dal bersaglio che vuole colpire. Osservo il bosco intorno a noi "dov'è Sophie?" Chiedo "Stamattina abbiamo trovato un fiume poco lontano da qui e credo sia andata a lavarsi" .
Un pensiero malizioso mi sfiora la mente ma lo faccio sparire subito espirando una densa nuvola di fumo che si disperde nell'aria mattutina..
"Vi siete baciati?" .
"Cosa!?" Chiedo tossendo, per la sorpresa della domanda il fumo mi è andato di traverso in gola. Vedo che il tatto non manca solo a me in famiglia, e la cosa un po' mi consola..
"Tu e Sophie, vi siete baciati dopo che mi sono addormentato?" Richiede voltandosi con un sorrisetto malizioso in faccia .
"Ma stai zitto" gli dico ridendo e scompigliandogli i capelli "non sono cose a cui dovresti pensare" aggiungo.
"Si ma sono cose a cui TU dovresti pensare invece" aggiunge ridendo. La sua risata è contagiosa e mi ritrovo a ridere con lui..
"Voglio ridere anche io" è Sophie che è appena arrivata, i capelli oggi sono raccolti in una treccia ancora umida che le cade dietro le spalle e che lascia vedere le orecchie lievemente a sventola..
"No niente stavamo solo parlando.." Inizia Kyle.
-non vorrà mica spifferare tutto!?-.
"Parlando di come lui abbia una mira veramente pessima" lo interrompo io prima che possa dire altro..
Fortunatamente Kyle sembra non voler mettermi in difficoltà con Sophie, per ora..
"Bhe vorrei vedere te centrare quell'albero là in fondo con un sasso" risponde Kyle indicando un albero lontano da noi..
"Già sembra parecchio difficile" commenta Sophie..
Senza pensarci raccolgo da terra un sasso e lo scaglio con forza in direzione dell'albero, la mia mira è migliore di quella di Kyle e il sasso va a colpire il tronco dell'albero..
"Niente male!" commenta Sophie.
"Se non avessi una bella mira io è Kyle saremmo morti di fame da un pezzo" rispondo con un sorriso.
Lei ricambia il sorriso e i nostri sguardi si incrociano fino a quando Kyle non interrompe il silenzio "non dovremmo andare?".
"Già" dice Sophie con un colpo di tosse "se tutto va bene stasera arriveremo alla base".
Non sono ancora sicuro se seguirla sia la cosa giusta ma sicuramente io è Kyle ora non abbiamo un posto dove stare e seguendola magari potremmo dormire notti tranquille..
Io è Kyle cominciamo a camminare dietro Sophie, che ci precede con la stessa andatura spensierata e ciondolante di ieri. Da dietro Kyle mi afferra la maglietta e mi attira alla sua altezza "potresti evitare si mettermi in imbarazzo ogni volta che la incontri?" Mi sussurra all'orecchio.
"Ci proverò" gli rispondo ridendo, poi lo afferro per le spalle e insieme seguiamo Sophie..
•••.
Dopo diverse ore di marcia il bosco diventa sempre meno fitto, e da quanto mi sembra la temperatura è calata di qualche di qualche grado, e per restare più al caldo mi metto il cappuccio in testa, odio sentire freddo alle orecchie. .
“Tutto a posto Kyle?” gli chiedo .
“Fa freddo” mi risponde lui.
“Tranquilli siamo quasi arrivati” dice Sophie voltandosi verso di noi e sorridendoci. I nostri occhi si incontrano per una frazione di secondo, non posso fare a meno di fissarla, coi suoi occhi sembra quasi essere in grado di leggere la parte più intima e profonda di me. Poi lei si volta e i miei occhi si staccano dai suoi. Kyle deve essersi accorto del modo in cui la guardavo, mi colpisce il fianco col gomito e appena mi volto verso di lui mi fa l’occhiolino.
“Ma smettila” gli dico ridendo e spingendolo, con affetto, lontano da me.
Sophie, che ha visto la scena, si mette a ridere continuando a camminare davanti a noi. Spero soltanto di non essere arrossito, ma in ogni caso preferisco evitare l’imbarazzo di ammetterlo e mi volto, in modo da dare le spalle a Sophie, per osservare il paesaggio. Tutto intorno a noi ci sono montagne con le vette innevate e i ripidi pendii, alcuni monti sono così alti che le nuvole mi imediscono di vederne la cima.
"Dove siamo?" chiedo rivolto a Sophie
"Siamo quasi arrivati" risponde lei
"Non intendevo in quel senso" dico soffocando una risata "Intendevo dove siamo nel mondo?" aggiungo
"Non posso rivelartelo questo, sai alla fine ci conosciamo da solo un giorno e queste sono informazioni riservate"
E' strano il modo in cui mi parla ora, è.. Fredda. Pensavo che dopo ciò che è successo l'altra sera i fosse creato una specie di legame fra di noi, ma sembra quasi che più ci avviciniamo al campo, più lei voglia mettere le distanze fra me e lei.
"Siamo arrivati" dice lei fermandosi e interrompendo i miei pensieri . Soltanto ora mi accorgo che stiamo seguendo un sentiero creato da qualcuno e che poco più avanti il bosco finisce.
"Abbiamo delle guardie sulla parte più alta dell'accampamento, quindi uscirò prima io, poi voi due, uscite lentamente e non fate cose stupide!" mentre Sophie dice l'ultima parte della frase mi fissa come se io fossi propenso a fare cose stupide.
"Va bene" risponde Kyle anticipandomi "Dicci pure quando uscire"
"Ok" risponde lei avviandosi verso la fine del bosco
"Matt.." Kyle mi chiama tirandomi la manica
"Dimmi"
"Ho paura" ammette lui abbassando lo sguardo verso terra "e se queste persone non fossero buone e ci facessero del male?"
Mi inginocchio in modo da essere alla sua altezza "Tranquillo Kyle, è normale avere un po' di paura, ma dobbiamo fidarci di lei per ora, e fidati di me, non permetterò che ti accada nulla di male" gli dico alzandogli il mento con le dita "Lo giuro"
"Grazie" mi risponde Kyle abbracciandomi
"Figurati" gli dico "Ora vai Sophie ha fatto segno di uscire" aggiungo scompigliandogli i capelli, poi insieme ci incamminiamo nella stessa direzione di Sophie.
Appena usciamo dal bosco l'immagine che ci accoglie è sconvolgente. Il campo-base di cui parlava Sophie è costruito in mezzo a due montagne altissime e l'ingresso è un enorme muro in cemento armato alto non so quanto, ma devo dire che era decisamente alto.
Poi si scatena l'inferno in men che non si dica.
Sophie urla verso al muro che non siamo pericolosi, Kyle mi chiama e mi indica la spalla. Faccio appena in tempo a vedere un punto rosso luminoso, quando qualcosa mi colpisce alla spalla e, per la forza dell'impatto, cado rovinosamente a terra.
"Merda" riesco a dire prima che il mio corpo impattasse al suolo.
La mia vista comincia ad offuscarsi, e le ultime cose che vedo sono i profili di Kyle e Sophie che risaltano in contrasto col cielo azzurro privo di nuvole.
Non posso fare a meno di notare che sia Kyle che Sohie stanno piangendo, vorrei poter dire a tutti e due che andrà tutto bene, ma non ne sono sicuro neppure io, e mentre vengo trascinato sempre di più verso le tenebre, la mia mente ritorna sull'immagine di casa mia che va a fuoco.
-Proprio una bella immagine con cui morire- penso fra me e me, e allo stesso tempo ripenso a quante volte ho perso i sensi nelle ultime 48 ore, due volte. Due volte sono già troppe, poi perdo il contatto col mondo reale e vengo trascinato nel buio.
   
 
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