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Autore: Mustardgirl94    06/11/2014    0 recensioni
"può una passeggiata in spiaggia cambiare la vita di qualcuno?"
Mi sono ispirata all'omonimo libro di Nicholas Sparks, i personaggi saranno tutti OOC.RyoxIchigo
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan, Zakuro Fujiwara/Pam
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Mattino presto,il paese è addormentato… dormono tutti o quasi tutti,
Ichigo è già davanti al suo portatile intenta a scrivere il suo prossimo articolo: Una bottiglia ritrovata sul bagnasciuga. E lì davanti da un bel po’: sta cercando di trovare le parole adatte per presentare la lettera tanto malinconica d’averla fatta commuovere. Il suo istinto era di pubblicare solo la lettera visto che parla da se ma lei era pur sempre una giornalista non poteva non scrivere nemmeno una parola!
Impiega una mezz’ora piena per trovarle adeguate, nessuna sembrava in grado di reggere il confronto con le parole bellissime ma malinconiche dello scrittore misterioso.
Dà uno sguardo all’orologio che ha sul comodino che segna già le otto…Pam doveva essere già sveglia, infatti appena lo finisce di pensare sente il rumore di una pentola sul pavimento
“è già sveglia… “
Stampò l’articolo, si vestì e si diresse in cucina.
P: Scusami Ichigo , t’ho svegliata…
I: Ma no, Figurati ero già in piedi
P: Fammi indovinare quello che hai in mano è l’articolo, vero?
I: eh si, è proprio lui…
P: Vediamo…
E così dicendo glielo leva di mano velocemente per poterlo leggere.
I suoi occhi corrono da una parola all’altra senza sosta.
È velocissima e curiosa di arrivare fino alla fine dell’articolo.
P: Va benissimo! Come al solito sei insuperabile, nessun’altro giornalista avrebbe potuto introdurla meglio…questa volta sarai sommersa di lettere!!!!
I: dai non esagerare e poi la parte sensazionale è quella della lettera quindi io oltre che introdurla banalmente non ho fatto niente di speciale.
P: Non ti sottovalutare, Ichigo…Farai strada…
I: Si certo, come no…
P: Sento del sarcasmo nelle tue parole ma non replico sennò domani mattina siamo ancora qui a “litigare”…tornando all’articolo visto che l’hai già scritto lo faxiamo (non so se sia molto corretto.nda) e domani sarà sul giornale.
I: Ok, però ora facciamo colazione? Sono affamata!
P: Sei sempre la solita…
A quella frase scoppiarono a ridere tutte e due e dopo apparecchiarono la tavola dove oltre a mangiare chiacchierarono di alcuni glossip letti su una rivista locale.


Ichigo POV.

Abbiamo deciso, l’abbiamo fatto, abbiamo pubblicato quella lettera così commovente. La lettera che qualche giorno fa ho ritrovato sulla spiaggia mentre correvo, la lettera che ha fatto uscire le lacrime che avevo soppresso dentro per così tanto.
Avevo una relazione, fino a qualche mese fa, Masaya. Stavamo insieme da così tanto, dai tempi del liceo.
Per me fu amore a prima vista per quel ragazzo dalla faccia pulita e l’animo innocente.
Ci siamo amati, o almeno io l’ho amato tanto.
Abbiamo convissuto per qualche anno, ma poi, una sera che sono rientrata da lavoro un po’ prima, la dura verità! Masaya, aveva un’altra. Li avevo visti insieme.
Ero così delusa ed arrabbiata, anche verso di me. Mi sono chiesta quale motivo l’avesse spinto a farmi una cosa così ignobile, quella di tradirmi.
Ora realizzo che forse sia stato meglio così, forse il fatto di essere stati legati per anni non gli ha dato il coraggio di lasciarmi. O almeno così credo.
Non ho voluto più incontrarlo, e cosa ancora più strana non ho pianto. Mai, nemmeno una volta.
E poi quella lettera. Quella dichiarazione d’amore nero su bianco, affidata alle onde, aveva risvegliato quella parte emotiva che avevo cercato di reprimere per non ferirmi. Il mio pensiero è andato alla destinataria della lettera, cosa si prova ad essere oggetto di un amore così forte ed unico?
P: Ichigo! Ichigo! Torna sulla terra!
I: Oh, perdonami ero persa nei miei pensieri.
P: L’avevo capito, è arrivata una mail all’indirizzo della redazione. Te la giro, leggila!
I: Perché?
P: Leggila.
Uff, perché poi tutto questo alone di mistero? Mi annoia aprire la posta elettronica, spam, pubblicità, spam, spam spam. Non la apro da mesi!
Ed ecco il motivo, 80 mail tra cui almeno 70 di spam. Le altre nove, togliendo quella che mi ha passato Pam, sono le sue “MASAYA”.
Forse le leggerò dopo.
La mail che mi ha girato Pam, dice:
“ Buongiorno,
Sono una vostra accanita lettrice.
Ovviamente ho acquistato e letto il vostro ultimo numero, e a proposito di uno degli articoli vi scrivo.
Parlo della lettera pubblicata nella rubrica di Ichigo Momomiya.
Leggendo, ho potuto constatare di conoscere già, in un certo senso, questo scrittore misterioso.
Non che io ne conosca l’identità ma somiglia ad una misteriosa lettera che ho trovato anni fa anch’io in spiaggia. Inoltre mesi fa ne comparve un'altra su una nota rivista.
Vi inserisco negli allegati la lettera da me trovata e quella nell’articolo su citato.
Colgo l’occasione per porgere i miei complimenti allo staff,
Cordiali saluti.”

Incredibile.
Ce ne erano altre di lettere! Ne sono spuntate all’improvviso due, quante ce ne sono ancora? Ce ne sono?
Corro ad aprire e leggere gli allegati.
Non c’è dubbio, le lettere parlano ancora di questa donna, e saranno sicuramente di pugno di quell’uomo. Almeno, in quella scritta a mano riesco a riconoscere la sua grafia, nell’altra essendo un articolo preso da una rivista, mi è impossibile.
Ma le parole, lo stato d’animo, il modo di scrivere…è lui, dev’essere lui!
Mi alzo dalla mia scrivania per cambiare ufficio.
I: Pam! Ho letto.
P: Cosa hai intensione di fare?
I: C-cosa? Niente, che dovrei fare?
P: Sei una giornalista, non dirmi che non hai nemmeno la minima voglia di continuare ad indagare su quest’uomo…
Mi lascio cadere sulla sedia posta davanti alla sua scrivania, dicendole: Bèh, mentirei se ti dicessi il contrario, ma cosa ci darebbe il diritto di entrare in un sentimento così intimo?
P: Niente, stiamo, o meglio stai, indagando su un ipotetico poeta. È stato lui a sparpagliare le sue lettere, se non avesse voluto che qualcuno le trovasse, avrebbe potuto tenerle chiuse in un cassetto o non scriverle e tenere tutto per se.
I: Questo è vero…ma…
P: niente ma, lo so che muori dalla curiosità, continua.
I: Vedremo, per ora cercherò di capire dove sono state trovate le altre due.
P: Brava.
Ma davvero avrei continuato a cercare? A cercarlo? E perché poi?
Semplice, perché vorrei vedere se davvero esiste un animo così innamorato.
E poi chi mi assicura di trovare degli indizi consistenti che mi portino a qualcuno?
Bene, cominciamo a contattare la donna della mail e l’autore dell’articolo.
Le loro risposte arrivano a pochi minuti di distanza, sono state trovate a pochi chilometri di distanza l’una dall’altra, sull’isola di Okinawa. Isola sulla quale ero anche io.
Che il misterioso autore sia di Okinawa?
Effettivamente, quante possibilità avrebbe una bottiglia di farsi tutto l’oceano per arenarsi poi dopo anni?
Come procedere ora?
Dovrei tornare ad Okinawa, e cercarlo ma come fare per cercarlo?
C’è il suo nome nella lettera, se cercassi negli elenchi dell’anagrafe?
Per fortuna con l’avvento di internet tutto è più veloce.
Bene, abbiamo un’isola e due nomi, Ryo e Retasu.
Se ci sono entrambi la pista è quella giusta…certo è che se ci sono queste lettere, questa donna non dev’essere più con lui…
Ho aperto il portale, li sto cercando.
Nelle prime città i risultati sono stati vani. Nessuno dei due.
Ero arrivata alla città di Nago. E lì pare di aver trovato qualcosa:

Retasu Midorikawa, nata a Nago – deceduta.
 
Deceduta…questa donna non c’era più, ecco il motivo di tante parole dolci ma allo stesso tempo di dolore. La sua sofferenza, poteva essere questa. Anche se non è ancora detto che sia lei, magari è omonimia. Proviamo a cercare lui.

Ryo Shirogane, nato a Nago – residente a Nago

Che sia solo una coincidenza? Saranno loro?
Pam ha lasciato l’ufficio già da una mezz’ora, non posso correre a chiederle cosa farebbe.
Prendo il mio telefono, apro la rubrica e mi fermo sul suo nome.
Dovrei chiamarla?
Sì, è il mio capo. Ma cosa voglio? Un consiglio?
No, devo fare quello che sento, mi sono già appoggiata troppo a lei in questi mesi, è ora che io faccia da me.
Sì, la chiamo: pronto, Pam? Mi servono un po’ di giorni liberi…parto!

   
 
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